phoen57547Usando la metafora dei vini, il 2013 non si potrebbe di certo definire una buona annata. Anzi. La stagione dei Phoenix Suns è assolutamente da dimenticare.

Da principio c’era Steve Nash. Poi il profeta canadese decise di andare a pontificare in quel di LA, sponda Lakers,  con l’obiettivo di prendersi quell’anello che tanto desidera. In estate, quindi, il Gm Lance Blanks si è ritrovato a chiudere un capitolo importante nella storia della franchigia di Phoenix, per aprirne un altro.

Il sostituto di Nash è stato indicato nello sloveno Goran Dragic, promettente play che ha già fatto vedere buone cose. Sono stati firmati, inoltre, gli esperti lunghi Scola e Jermaine O’Neal a rimpolpare un reparto che l’anno precedente aveva fatto acqua da tutte le parti e che aveva visto perdere Channing Frye per un problema al cuore.

Dal draft è arrivato, con la 13° chiamata, Kendall Marshall. Qualcosa però non è andato per il verso giusto, e la stagione dei Suns si è subito inabissata nel mare più profondo.

Il primo a farne le spese è stato coach Alvin Gentry esonerato per far spazio all’ex play dei Pistons, Lindsay Hunter. Dalla trade deadline è arrivato l’altro gemello Morris, Marcus, che torna a far coppia con Markieff dopo gli anni di Kansas.

I problemi, però, continuano inesorabili, e oramai Blanks e compagnia pensano alla Lottery e ad una chiamata alta al draft 2013, considerato, però, uno dei più poveri di talento degli ultimi anni.

Tornando alla stagione in corso, però, i motivi dell’insuccesso sono molti, in particolare  dovuti alle prestazioni sottotono di giocatori attesi al salto di qualità ad inizio campionato. Sia chiaro: in Arizona non si aspettavano una qualificazione agile ai Playoff, ma nemmeno una resa incondizionata come quella a cui stiamo assistendo.

Non siamo ai livelli di Charlotte o Sacramento, ma in una franchigia da sempre tra le più competitive della NBA, nonostante l’assenza di un titolo nella bacheca, la delusione è cocente.

Sotto i tabelloni Scola, Gortat e Jermaine O’Neal potevano rendere di più. I primi due sono sopra la doppia cifra di media, ma non hanno convinto mentre l’ex All Star degli Indiana Pacers ha dimostrato di essere un giocatore sul viale del tramonto.

Analogo discorso per Michael Beasley: ha buone potenzialità ma non sfruttate al meglio. L’ex TWolves ha bisogno di fiducia ed essendo giovane può migliorare esponenzialmente.

Parecchie  speranze sono riposte anche nei gemelli Morris, i quali devono dare una risposta al più presto sul loro valore. Frye  è ancora lontano dal ritorno e la sua assenza si sente.

Nel reparto dietro invece, la situazione è meno tragica. Dragic sta giocando un buon campionato e sta viaggiando sui 14 punti e 7 assist, discrete cifre ma che non bastano per essere considerato uomo franchigia. Shannon Brown e Jared Dudley sono buoni gregari. E Kendall Marshall?

Il rookie è quasi sparito dalle rotazioni e si mantiene su numeri bassissimi. Ad oggi una scelta relativamente alta buttata al vento.

Adesso si spera nel futuro: come già detto a Phoenix sperano nella Lottery e nel draft, liberando spazio nel salary cap per poter tentare l’assalto ad un Top Player. Ma non sarà facile attrarre qualche stella col record attuale, che parla di 22 vittorie e 45 sconfitte. Staremo a vedere.

3 thoughts on “Phoenix Suns: cronaca di una stagione difficile

  1. La prossima estate i Suns avranno tanto da investire nella free agency, quindi punterei forte su una stella anche se è difficile attirarli con una situazione del genere. La mia paura e che vengano presi giocatori di medio alto livello con contratti esagerati, tipo JSmoove al massimo salariale. Valuterei seriamente l’idea di scambiare Frye ed Gortat per scelte o qualche giovane promettente e cercare di arrivare alla coppia di Utah Jefferson-Millsap. Free agent da evitare sono : Bynum (frequentemente infortunato) Josh Smith (giocatore a detta di tutti gli allenatori avuti impossibile da allenare) Tyreke Evans (caso simile a Beasley, enormi potenzialitĂ  ma inespresse). Giocatori da tenere d’occhio : Jennings, Monta Ellis (se esce dal contratto), O.J.Mayo. Non ho menzionato Howard e Paul perchè penso che non ci sia la minima possibilitĂ  di vederli con la canotta dei Suns la prossima Regular Season.

  2. Jefferson e Millsap sarebbero perfetti per rinforzare il reparto lunghi di una squadra che a quel punto potrebbe fare un enorme miglioramento. Tutto poi sta nei giovani che andranno a pescare, sia al draft, sia con trade.

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