Fine della corsa per Otis Smith e Stan Van Gundy ad Orlando...

Settimane agitate in Florida, dove l’eliminazione da parte dei Pacers al primo turno e’ solo un tassello, ma non il piu’ importante, del futuro dei Magic.

Ben piu’ importante e drammatica e’ la situazione intorno alla squadra, che andremo a vedere a partire da Coach e GM, passando per i giocatori, e arrivando al fardello piu’ pesante, proprio lui, Dwight Howard, croce piu’ che delizia per Orlando, visto che da quando e’ rimasto allo scadere della Trade Deadline ci ha pensato un infortunio a toglierlo di mezzo, rovinando i playoffs ai Magic.

Situazione Coach e GM

Nelle ultime ore e’ successo quello che un po’ tutti prevedevano, ovvero l’addio a coach Van Gundy, e al GM Otis Smith. Cambi prevedibili, con significati però molto difficili da leggere.

Partendo dalla situazione in panchina, verrebbe facile pensare che automaticamente, ottenuta la testa del coach baffuto, Howard rimanga, ma non e’ assolutamente certo, anzi, come vedremo piu’ avanti, i segnali di una sua partenza emergono sempre piu’ forti.

Il cambio in panchina si puo’ leggere anche nell’ottica di un nuovo corso sotto il cielo della Florida, come i nomi che girano indicherebbero. Mike Malone, uno dei potenziali coach piu’ gettonati dell’NBA, attualmente assistant coach ai Golden State Warriors, allenatore nelle grazie di Howard; Brian Shaw, superato nella corsa alla panchina Lakers da Mike Brown,  accasatosi come vice di Frank Vogel ad Indiana, portatore del verbo offensivo di Phil Jackson, quindi con una impostazione offensiva che aiuterebbe in caso di una ricostruzione e ringiovanimento della squadra.

E nelle ultime ore e’ venuto forte il nome di  Chuck Person, anche lui di scuola Jackson, molto rispettato nell’ambiente e quindi destinato a una carica di head coach nella prossima stagione.

Poche certezze, quindi, come anche per la carica di GM, dove si e’ parlato da subito di Donnie Walsh, dismesso dai Knicks, ma ancora pronto a un ruolo dirigenziale importante e per nulla voglioso di andare in pensione.

Sicuramente il Capo Esecutivo dei Magic, Alex Martins, cerchera’ un GM esperto, in grado di traghettare Orlando in acque che nei prossimi mesi saranno alquanto agitate.

Situazione  giocatori

In attesa di sviluppi legati a trade, sono due i giocatori importanti che Orlando rischia di vedere partire come free-agent tra poco piu’ di un mese. cioe’ Ryan Anderson e Jameer Nelson.

Anderson ha avuto un’ annata eccezionale, e non a caso ha portato a casa il premio come Most Improved Player dell’anno. Nel suo caso Orlando puo’ pareggiare l’offerta di qualunque squadra, essendo un restricted free-agent, come gia’ fatto nel 2009 con Gortat e nel 2010 con Reddick, ma c’e’ il rischio che in questo caso lo sforzo economico possa essere superiore, portando al rischio di luxury-tax negli anni successivi, visto il nuovo CBA molto piu’ restrittivo come salary-cap.

Anche se il giocatore ha dimostrato il suo indubbio valore, e’ naturale che abbia giovato della liberta’ da marcature che i raddoppi su Howard comportano, e che fanno dubitare di un suo ritorno in una squadra senza  D-12: in questo caso un approdo in una squadra come Sacramento dove, con DeMarcus Cousins, potrebbe ritrovare lo stesso tipo di gioco dell’ultimo anno, sarebbe il piu’ plausibile.

Jameer Nelson sembra prossimo ad esercitare la sua player-option, e diventare un free-agent senza restrizioni, libero di firmare con qualsiasi squadra: questo gli permetterebbe di non essere usato come pedina di scambio in una trade e di finire in una squadra indesiderata, ma non negherebbe il suo ritorno ai Magic, in una squadra magari diversa, senza Howard, dove le sue qualita’ di regista piu’ bravo a tirare che a passare, risulterebbero piu’ utili.

La situazione Howard

Come scritto pochi giorni fa dall’Orlando Sentinel, “Dwight Howard vuole rimanere a Orlando per la prossima stagione: allora perche’ non lo dice esplicitamente?”.

Vero e’ che il centrone aveva rinunciato all’opzione che gli avrebbe permesso di diventare free-agent a luglio, ma le incertezze sul suo futuro rimangono, a tal punto che sono ritornate insistenti le voci di mercato che lo vogliono all’interno di una trade, protagonista questa volta Houston.

La squadra texana sarebbe l’unica con giocatori, scelte di draft, e spazio salariale su cui costruire una squadra su  misura per il big-man dei Magic, anche con il rischio di vederselo andare via tra un anno come free-agent.

E’ proprio questa scadenza che inquieta il gran capo di Orlando, Alex Martins, la prospettiva di vivere un altro anno da incubo senza certezze che Howard rifirmi. In aggiunta anche il siluramento di Van Gundy non vuole dire assicurarsi un impegno a lungo termine del giocatore, i cui saliscendi umorali rendono difficile capirne le prossime mosse.

Come detto prima, il cambio di coach e GM non sembrano preludere a una dichiarazione di impegni da parte di Howard, anzi l’aria di rinnovamento intorno alla squadra sembrano portarlo decisamente da altre parti, che poi sono sempre le stesse: Brooklyn, Lakers, Dallas.

Qualunque sara’ la scelta ai piani alti, resta l’impressione di come spesso una franchigia giochi tutte le sue carte su un top-player. per poi trovarsi con un pugno di mosche in mano (Cleveland dixit).

Sperando che non sia il caso dei Magic, attendiamo le prossime settimane per saperne di piu’: dal mercato al nuovo coach e GM, ci sara’ da divertirsi…

11 thoughts on “Orlando Magic, che confusione!

  1. Hanno avuto le loro (belle) occasioni, adesso è inevitabile rassegnarsi all’evidenza.
    A prescindere dalla permanenza o meno di Dwight, nonostante il non entusiasmante livello dell’est, non credo ci sarà margine per poter ambire a qualcosa di importante in tempi brevi.
    Anderson è un (ottimo) atipico che però non credo valga i soldi (10 o più?) che qualcuno probabilmente gli darà. Idem Jameer.
    Se l’obiettivo fare la fine di Atlanta rifirmi tutti e ti giochi il quinto posto per un altro paio d’anni, anche se dubito che il 12 abbia questi propositi.
    Se vuoi rifondare invece non citofoni Lakers e ti fai dare un Bynum, casomai provi con Houston, per un Dragic e/o un Martin o per qualche scelta.

  2. Siamo arrivati che un giocatore scelga di mandare via un coach e ne scelga un’altro. Che gli piace più o meno un GM a confronto di un altro. Fossi I Magic lo metterei sul mercato immediatamente per una trade. Prima di pensare a coach e Gm migliorasse i tiri liberi. Pensasse prima a giocare, a rispettare il contratto, a rispettare i tifosi e rispettare il coach in panchina e non fare partite “vigliacche” come quella vista poco prima dell’”infortunio”. Infortunio?
    Ognuno al proprio posto è sempre il miglior metodo.

    ps: Rafael personalmente andrei, invece, proprio su un Bynum (dove l’incognita sono gli infortuni) e contorno. Una volta fatto questo mi vado a cercare un play e inizio a rifondare con play-centro. Fossi i Magic via subito, senza pensarci troppo.

    • Anche a me non piace l’idea, ma non dimentichiamoci che non è una novità.
      Gli stessi Lakers mandarono via Westhead perchè Magic aveva chiesto di essere mandato via se fosse rimasto il coach. 1981, 31 anni fa. Da quella scelta nacque lo Showtime e arrivarono 4 titoli.

  3. Innanzitutto, sono d’accordo con le scelte societarie. Non perchè non sia grato al mitico SVG per quanto fatto con noi, ma perchè un ciclo è finito ed è giusto rinnovare e cambiare.
    Più che altro, non sopportavo più il continuo affidamento al tiro da 3.
    Per questo motivo non vorrei mai e poi mai D’Antoni, anche se si portasse Nash. Il suo ingaggio, tra l’altro, vorrebbe dire “Ciao Dwight!” al 100% perchè sappiamo bene che genere di sistema usa il baffo.
    Come nuovo coach mi piacerebbe B-Shaw, ex giocatore dei Magic negli anni d’oro di Shaq & Penny e soprattutto allievo del grande Jackson. Sarebbe bello vedere la propria squadra giocare con un attacco ben strutturato come la TPO. Inoltre pare abbia carisma, poichè molto rispettato sia da O’Neal che da Bryant.
    Nn conosco Malone, quindi nn mi esprimo.
    Attenzione perchè Sloan si è dichiarato “intrigato” dalla possibilità di allenare in central Florida, qualora i nostri fossero interessati ai suoi servigi.

    Contento della dipartita di Smith. Sulla bilancia, pesano più le sue mosse errate rispetto a quelle giuste, soprattutto nelle ultime due stagioni.
    Walsh sarebbe perfetto, o in alternativa Pritchard che però mi pare sia impegnato (sperando non si porti dietro la sfortuna che ebbe a Portland).

    Dwight Howard difficilmente si pronuncerà prima che vengano scelti Head Coach e GM. Se lo farà è per chiedere di andare via, ma la cosa farebbe a pugni con le sue dichiarazioni di gratitudine e lealtà fatte a Marzo, il che lo renderebbe un Bad Guy definitivamente e sappiamo che lui ci tiene a passare per un buono.
    Speriamo che il nuovo progetto lo convinca. Ho letto sui siti americani che in questi giorni una delegazione dei Magic lo andrà a trovare per discutere del suo futuro.

    Se Anderson e Nelson vanno via non è un dramma, secondo me.
    Forse la perdita peggiore è quella del primo, ma solo nel caso in cui Howard restasse.
    Jameer a 8 e più milioni l’anno è un furto. Io credo che ci sia la possibilità di rifirmarlo a cifre basse magari come PG di riserva, visto che vorrebbe restare a vita a Orlando.
    L’obiettivo principe del nuovo GM dev’essere liberare spazio nel cap.
    Se Howard resta, la prossima estate ci sono sul mercato dei free agent Paul, Josh Smith, Ellis, Iguodala.
    Almeno uno si deve prendere per forza.
    Se Howard invece va via, ce ne vorrebbero due per ripartire. Ma li è già cosa più dura… :-)

  4. Innanzitutto, sono d’accordo con le scelte societarie. Non perchè non sia grato al mitico SVG per quanto fatto con noi, ma perchè un ciclo è finito ed è giusto rinnovare e cambiare.
    Più che altro, non sopportavo più il continuo affidamento al tiro da 3.
    Per questo motivo non vorrei mai e poi mai D’Antoni, anche se si portasse Nash. Il suo ingaggio, tra l’altro, vorrebbe dire “Ciao Dwight!” al 100% perchè sappiamo bene che genere di sistema usa il baffo.

  5. Come nuovo coach mi piacerebbe B-Shaw, ex giocatore dei Magic negli anni d’oro di Shaq & Penny e soprattutto allievo del grande Jackson. Sarebbe bello vedere la propria squadra giocare con un attacco ben strutturato come la TPO. Inoltre pare abbia carisma, poichè molto rispettato sia da O’Neal che da Bryant.
    Nn conosco Malone, quindi nn mi esprimo.
    Attenzione perchè Sloan si è dichiarato “intrigato” dalla possibilità di allenare in central Florida, qualora i nostri fossero interessati ai suoi servigi.

  6. Come nuovo coach mi piacerebbe Shaw, ex giocatore dei Magic e soprattutto allievo di Jackson. Sarebbe bello vedere la propria squadra giocare con un attacco ben strutturato come la TPO. Inoltre pare abbia carisma, poichè molto rispettato sia da O’Neal che da Bryant.
    Nn conosco Malone, quindi nn mi esprimo.
    Attenzione perchè Sloan si è dichiarato “intrigato” dalla possibilità di allenare in central Florida, qualora i nostri fossero interessati ai suoi servigi.

  7. Contento della dipartita di Smith. Sulla bilancia, pesano più le sue mosse errate rispetto a quelle giuste, soprattutto nelle ultime due stagioni.
    Walsh sarebbe perfetto, o in alternativa Pritchard che però mi pare sia impegnato (sperando non si porti dietro la sfortuna che ebbe a Portland).

  8. Dwight Howard difficilmente si pronuncerà prima che vengano scelti Head Coach e GM. Se lo farà è per chiedere di andare via, ma la cosa farebbe a pugni con le sue dichiarazioni di gratitudine e lealtà fatte a Marzo, il che lo renderebbe un Bad Guy definitivamente e sappiamo che lui ci tiene a passare per un buono.
    Speriamo che il nuovo progetto lo convinca. Ho letto sui siti americani che in questi giorni una delegazione dei Magic lo andrà a trovare per discutere del suo futuro.

  9. Se Anderson e Nelson vanno via non è un dramma, secondo me.
    Forse la perdita peggiore è quella del primo, ma solo nel caso in cui Howard restasse.
    Jameer a 8 e più milioni l’anno è un furto. Io credo che ci sia la possibilità di rifirmarlo a cifre basse magari come PG di riserva, visto che vorrebbe restare a vita a Orlando.
    L’obiettivo principe del nuovo GM dev’essere liberare spazio nel cap.
    Se Howard resta, la prossima estate ci sono sul mercato dei free agent Paul, Josh Smith, Ellis, Iguodala.
    Almeno uno si deve prendere per forza.
    Se Howard invece va via, ce ne vorrebbero due per ripartire. Ma li è già cosa più dura… :-)

  10. Tifo orlando ed amo Durant, ma in questi playoff parteggio spurs, per un idea folle che ho in mente, se Oklahoma perdesse un altra finale per i soliti motivi(post offensivo inconsistente ed incompatibilità mentale di Westbrook e Durant nei momenti decisivi) allora si potrebbe aprire uno scenario clamoroso ma che soddisferebbe tutti, Westbrook e Perkins ad orlando, Howard ai Lakers, Gasol o Bynum ad Oklahoma, così sarebbero tutti felici, i Thunder punterebbero su Maynor che è un ottimo play, ed avrebbero gente pericolosa in post, considerando che Harden è la spalla ideale di GìDurant, i magic avrebbero un uomo squadra giovane da cui ripartire ed Howard sarebbe felice di andare a L.A., in alternativa si può mandare D12 ad Oklahoma senza mettere in mezzo i Lakers.

Commenta

This site uses Akismet to reduce spam. Learn how your comment data is processed.