MVP per la terza volta in 4 anni, LeBron James ne ha ancora 11 da vincere per quello che veramente conta

Prima di tutto, ovviamente, onore a LeBron James. Ieri sera prima di gara 1 ha sollevato al cielo il suo terzo trofeo di MVP di questa lega.

Meritatissimo, vinto praticamente all’unanimità. Ora deciderà di nuovo il campo dei playoff se finalmente potrà vincere un titolo, l’unica cosa che veramente conta.

Per adesso c’è da battere Indiana, squadra tosta, ben allenata, non certo quei pazzi dei New York Knicks, fatti fuori in 5 partite senza troppe difficoltà.

Gara 1 ci ha fatto subito scorgere un matchup interessante tra le due squadre ma, detto con la massima sincerità, ci ha mostrato anche la più cruda delle verità.

Questi Miami Heat assetati di sangue non si fermeranno qui. E’ ancora una sensazione post-gara 1 certo, ma è molto fondata.

Mi spingo oltre. Gli Indiana Pacers vinceranno almeno una gara in questa serie ? Per lo meno nella bolgia della Bankers Life Fieldhouse ?

Un aiuto viene dall’infortunio di Chris Bosh. L’ala-centro novello padre ha avuto un colpo all’addome, qualcosa ancora di poco chiaro.

La franchigia ha emesso in comunicato pauroso, dicendo che sarà fuori per adesso senza un tempo preciso di recupero.

Insieme all’MVP di LeBron è questa l’headline all’indomani del primo incontro di questa serie di semifinali della Eastern Conference.

La cronaca più spiccia ci dice di una gara in cui i Pacers iniziano bene, soprattutto grazie a Roy Hibbert e David West, 17 punti per entrambi alla fine.

Il tono è quindi subito scritturato dalla palla a due. Palla sotto per i Pacers, ad impegnare Bosh ed Anthony e i lunghi avversari di ricambio.

Con Bosh fuori può essere un tema addirittura estremizzato. E’ comunque questa la carta da giocare, perchè il back-court degli Heat non è facilmente attaccabile.

Per di più se, come ieri, i propri esterni hanno la miccia bagnata. A tratti alterni Darren Collison (10 punti, 6 assist), comunque sufficientemente aggressivo, come un buon Barbosa dalla panchina (10pts, 2 recuperi), buono anche George Hill (10 pts, 3 assist, 2-7 da tre).

13 punti in due invece per Danny Granger e Paul George. Aggravante doppia per il primo. 1-10 da due, una tripla su 5 tentativi, prima tempo senza un canestro segnato (non succedeva dal 2007) per colui che dovrebbe guidare offensivamente la squadra.

I Pacers hanno un attacco molto ben bilanciato ma Granger, comunque il loro go-to guy, non può trattenersi in questo modo. Deve prendersi maggiormente le sue responsabilità e ieri è venuto meno.

32 punti, 5 assist e ben 15 rimbalzi per LeBron James, 29pts, 4 assist per Wade, che però, a differenza di quasi tutta la serie di primo turno contro i Knicks ha forzato un po’ troppo.

Ieri per lui solo 8-23 dal campo, sarà un caso, ma nella giornata di MVP di LeBron ha voluto mandare un messaggio. Ragazzi, ci sono pure io.

Miami gestisce bene nel finale una gara comunque non facile, che i Pacers potevano anche pensare di vincere. I problemi di falli per Hibbert e George hanno aiutato a far bilanciare gara 1 verso i padroni di casa.

Per il resto ci pensano quei due. LeBron e Wade hanno segnato più punti in due che di tutti i Pacers in tutto il secondo tempo. Punto e a capo.

 

IL BUONO

La difesa degli Heat. Quando si fa sul serio, vedasi ultimo periodo, non si scherza. Ieri ha completamente annullato il back-court avversario.

 

IL BRUTTO

L’infortunio a Chris Bosh. Attendiamo notizie. Contro Hibbert e West possono in parte cambiare gli equilibri di questa serie.

 

IL CATTIVO

Frank Vogel. Dice il coach il 39enne coach : “I Miami Heat sono la squadra che fa più flopping della NBA”, dove flopping sta per simulare i falli, accentuare le cadute, roba insomma da calcio italiano che è arrivata fin lì.

15.000 dollari di multa e 0-1 sul campo. Ma c’era bisogno di aggiungere motivazioni a questi Heat ?

 

COUNTDOWN TO LEBRON JAMES FIRST RING

-11.

2 thoughts on “LeBron James MVP può festeggiare tranquillo, 1-0 Miami

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