L'avventura di Odom ai Mavs è già finita...

E’ finita: Lamar Odom e’ stato licenziato, o meglio, messo “fuori rosa”,  dai Dallas Mavericks, chiudendo una storia tra le piu’ patetiche degli ultimi anni nella galassia NBA.

Qualcosa di molto peggio che un rapporto di lavoro praticamente mai iniziato:  un groviglio di problemi personali e di bizze da star raramente visto anche nello stardom a stelle e strisce. Qual e’ la vera storia di questi mesi????

Vita da star

All’interno di una storia personale travagliata e sovente tragica, Odom fa il suo personale ingresso nello show-biz sposando nel settembre 2009 Khloe Kardashian, cresciuta a Beverly Hills con padre potente avvocato e madre agente nel mondo dello spettacolo (delle figlie praticamente!), protagonista del reality-show “vita coi Kardashian”, che segue le vicende di una classica famiglia del dorato mondo della Hollywood-bene.

E’ vero che gli stessi Lakers sono sinonimo di spettacolo, basti vedere le star che assistono ai loro incontri allo Staples Center, ma riuscire a concentrarsi nel giocare a basket facendo parte di uno spettacolo tv non sembrava gia’ semplice a L.A., ma almeno veniva naturale; se qualcuno di voi e’ stato negli U.S.A., immaginate di calare un carrozzone simile a Dallas, nel Texas!

Vero che nella patria dei Dallas Cowboys tutto sembra piu’ grande ed enorme, ma il carrozzone mediatico portato dalla famiglia Kardashian sembrava effettivamente di troppo, e tra dichiarazioni discordanti della stessa consorte di Lamar, su un matrimonio senza intoppi anche fuori da Los Angeles, rispetto alle voci di crisi che rimbalzavano sui gossip, una cosa e’ certa: che Khloe e Lamar abbiano bisogno di una vacanza, come lei ha entusiasticamente detto due giorni fa, al momento che la separazione dai Mavericks diventava ufficiale.

Fine di una storia

Le disgrazie sportive invece  nascono nel dicembre 2011, quando Lamarvellous, scoperto di essere merce di scambio per la dirigenza Lakers nella fallita trade di Chris Paul, chiede di essere ceduto dall’alba al tramonto, cosa che i gialloviola puntualmente fanno: ma cedere il sixth man of the year ai rivali di Dallas sembra l’ultima follia del rampollo di casa Buss, una sciocchezza rinforzare dei diretti avversari al titolo.

Chi avrebbe mai pensato che sarebbe stata una mossa in grado di destabilizzare l’atmosfera nello spogliatoio dei Mavs, stufi di inseguire i capricci, le bizze di Odom, anche quando potevano essere giustificabili (malattia del padre, ma non grave come l’assenza prolungata di Lamar sembrava far pensare)?

A nulla sono serviti i continui colloqui col GM Nelson e col mitico owner Mark Cuban: decisivi sono risultati alla fine due episodi per incrinare definitivamente i rapporti del pelato con la proprieta’ di Dallas.

Durante l’incontro con i Knicks del 6 marzo, il collerico Cuban urlo’ ripetutamente a Odom di darsi da fare, dal suo posto vicino alla panchina dei Mavs: decisivo pero’ l’ultimo scontro, sabato nello spogliatoio all’intervallo della partita coi Memphis Grizzlies, quando l’esasperato owner ha ancora una volta sottolineato il (poco) impegno del giocatore, utilizzato tra l’altro solo 4 minuti nel primo tempo.

Reazione a sua volta piccata da parte di Odom, arrivare in panchina a secondo tempo gia’ iniziato, ma a quel punto la pazienza di chiunque, e non solo di una dirigenza NBA, sarebbe finita da tempo.

Perche’, quello che e’ mancato prima di tutto e’ l’impegno, the commitment come dicono gli americani. Sembrava quasi che i Lakers l’avessero spedito nell’ultima squadra NBA, non nella squadra campione, e questo deve essere stato l’affronto definitivo, tanto che molti commentatori texani hanno voluto sottolineare che “non è Odom ad aver lasciato i Mavs, sono i Mavs che si sono sbarazzati di lui…”

Quale futuro per Lamar?

Giusto per chiarire le cose, Dallas potra’ inserire in una trade Odom, ma qualunque team che accettera’ di averlo nella prossima stagione, dovrebbe pagargli i piu’ di 8 milioni dovuti nel 2013. Si e’ subito pensato alle possibili destinazioni, tra cui Clippers e Suns per giusti motivi: una e’ l’altra squadra di L.A., l’altra gioca a Phoenix, quindi non lontana dalla metropoli californiana.

In verita’ come hanno malignato subito i giornali di gossip, potrebbe essere anche finita la carriera agonistica di Mr. Kardashian, come ormai sembra essere diventato Lamar: come fidarsi di un giocatore che porta con sè un imbarazzante circo mediatico, impegno labile, a una cifra tutto meno che economica?

La verita’ è che Odom, se non e’ certo diventato un brocco in soli sei mesi, di sicuro non e’ mai apparso in grado di rendere in misura pari al suo talento, veramente smisurato e in grado di coprire quasi tutti i ruoli in campo. Finchè erano i Lakers, tutto sembrava ricondursi al mix di show e agonismo, ma fuori da Los Angeles il circo si e’ svelato per quello che è: un ingranaggio in grado di rovinare, per l’ennesima volta, un potenziale top-player, e renderlo meno competitivo di qualunque giocatore da D-League.

Forse, per il bene di Lamar. a fare il passo indietro dovra’ essere la moglie a compierlo: in fondo, il divorzio da una Kardashian, Kim in questo caso, a Kris Humpries tanto male non ha fatto…

11 thoughts on “Lamar Odom fuori dai Dallas Mavericks: tutti i retroscena…

  1. infatti il commento di “noi di tir” e’ al quanto stupido. E poi penso ke anke nei bar un tale commento sia considerato demenziale!!

  2. Non è il primo commento del genere che leggo da questo utente, meglio guardare e passare.

    Odom è dai tempi dei Clips che fa stupidaggini in NBA, un peccato perchè coi suoi mezzi poteva avere una carriera ben oltre (con rispetto parlando) a quella da 6th di lusso. Si è parlato di lui, al di lĂ  del carrozzone che si porta dietro e della robbbbbbba che pippava da giovane, come di una persona dall’animo particolarmente “sensibile” a determinati eventi. Adesso potrĂ  fare ciò che gli pare, ma Odom è finito nella scorsa RS senza (quasi) mai aver dato l’impressione d’innestare tutte le marce.

  3. ha vinto due anelli da protagonista, nelle sfide celtics lakers in questi anni e’ sempre stato un grande avversario, non capisco davvero l’astio verso questo giocatore.

    • Non credo ci sia astio, ma il suo comportamento in questi mesi è stato inaccettabile. Al suo arrivo ai Lakers doveva essere uno degli uomini della svolta, si è rivelato un pur fenomenale comprimario di lusso. Certo, si potrĂ  dire che Odom (come Crawford e Terry) sia stato tra le principali bocche di fuoco dei Lakers, ma è pur vero che su di lui c’erano aspettative maggiori sin dall’inizio della carriera. L’aggiustamento del suo status da potenziale stella assoluta a sesto uomo, in un giocatore coi suoi mezzi, indica che un problema di fondo c’è…

  4. Giocatore finito, come persona non so. Lui ama le luci della ribalta, che Kim e mammina gli propongono. Il Texas non fa per lui. Fossi ai Clippers e o Suns mai e poi mai spenderei 8 mln per un soggetto che cestisticamente non ha piĂą niente da dare e spartire. It’s over.

  5. fermo restando che sul post ci scrivi tu e quindi sei mille volte meglio di me che leggo e basta…ma ” tutti i retroscena..”.si esauriscono col fatto che ha sposato una stella del nulla holliwoodiano e che Cuban gli ha urlato durante un intervallo? L’ho letto sulla Gazza (non esattamente nba superbasket) una settimana fa…e che ci fosse rimasto male per la cessione lo sapevamo da novembre…

  6. grazie a tutti per il riscontro che ha avuto l’articolo, ovviamente terro’ fede delle osservazioni fatte per offrire articoli sempre piu’ approfonditi, in stile playitusa!!

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