Non basta la tripla doppia per nascondere le difficoltà di Lebron James.

Questa volta non ci sono mezze misure. Dallas ha vinto la gara nettamente, senza dover ricorrere alle magie allo scadere di Dirk Nowitzki.

E’ 3-2 nella serie, una situazione prevista non da tantissimi alla vigilia. Avesse vinto Miami sarebbe stato difficile per i Mavs conquistarne 2 di fila in Florida. Adesso invece rischia seriamente di vincere il titolo già domenica notte.

Una gara 7 tuttavia, per inciso il mio sogno da spettatore neutrale, è così molto più probabile. Non credo ci possa essere uno scenario diverso.

Ci vediamo agli ultimi possessi di tutte le Finals, nella notte di martedì, perché Miami è ancora troppo più forte per permettersi di perdere tutto in gara 6. Diversamente sarebbe una sorpresa, e nel contempo una delusione di proporzioni immani per LeBron e compagni.

Intanto godiamoci un’altra gara finita “down the stretch”, con Dallas che però riesce a scappare via evitando agli avversari i miracoli dell’ultimo tiro.

La squadra di Rick Carlisle, dicevo, ha vinto nettamente. Le precedenti due gare le aveva portate a casa soltanto grazie ai “dagger” eroici di Dirk. Per di più era stata quasi sempre Miami ad avere il controllo, addirittura in gara 2 aveva accumulato un bottino di 15 punti di vantaggio nel quarto periodo.

Poi le rimonte, poi Dirk Nowitzki e la perfezione dei suoi tiri. Così sono state due partite “rubate”, nel senso ovviamente più degno d’onore del termine. Con merito, ma pur sempre delle rapine.

Ieri notte invece per la prima volta in queste Finals c’è stata semplicemente una prestazione perfetta, con percentuali folli dal campo, finalmente con l’apporto di tutti e non solo di Dirk o al massimo di Shawn Marion.

Gli Heat non hanno scuse. Avrebbero dovuto vincere e invece si trovano adesso con le spalle al muro. Soprattutto uno di loro. Sì, lui, avete capito bene. Lui, il giocatore per antonomasia del basket NBA d’oggi dì. Ma questa è una storia che merita altri approfondimenti.

Per adesso ci sono solo fragorosi applausi a chi partiva da sfavorito e che sta tramutando una “Decision” in un incubo.

MIAMI HEAT

Mike Bibby : 15 min., 2 punti (1-2 FG, 0-1 3PT), 2 rimbalzi, 1 turnover. Una farsa, come un esame con i libri aperti e senza il professore in aula. Un quarto d’ora di niente assoluto. 4

Dwyane Wade : 34 min., 23 punti (6-12 FG, 10-12 FT, 1-2 3PT), 8 assist, 2 rimbalzi, 2 recuperi, 1 stoppata, 4 perse. Grazie di esistere, D-Wade. Non lo ferma nemmeno un apparente brutto dolore all’anca a causa di uno scontro con Brian Cardinal. Segna 10 punti nel quarto periodo cercando oramai da solo di tenere in piedi la baracca. Capito LeBron ? 8,5

LeBron James : 46 min., 17 punti (8-19 FG, 1-2 FT, 0-4 3PT), 10 rimbalzi, 10 assist, 1 stoppata, 4 turnover. Voglio essere chiarissimo. Ha deluso anche ieri e non c’è stato nessun “bounce back” rispetto al fallimento di gara 4. E la tripla doppia ? Per essere un “facilitatore” e non uno scorer, ruolo che ormai pare avere abbracciato definitivamente, è il minimo che possa fare. Se ti concentri sugli aspetti del gioco che non siano segnare, allora siamo con una tripla doppia facile facile per essere LeBron. Quindi nessun atto eroico. Anzi, c’è finalmente una tripla doppia verrebbe da dire, siccome, ribadisco, gioca non pensando ai punti. La tripla doppia più inutile e disprezzata della storia. Comincia la gara più aggressivo, sembra quasi in ritmo. Poi nell’ultimo periodo ritorna l’incubo. Due soli punti, peraltro quasi regalati dalla difesa dei Mavs che non voleva concedere triple, nessun assist, nessun rimbalzo e 0-3 dal campo negli ultimi 7 minuti, con la gara e forse le Finals sul piatto. Una storia triste. 5

Chris Bosh : 39 min., 19 punti (6-12 FG, 7-9 FT, 0-1 3PT), 10 rimbalzi, 1 assist, 1 stoppata, 4 turnover. Discorso molto diverso da quello di LeBron ma con una raccapricciante somiglianza. La scomparsa quasi totale dal campo quando la gara si fa dura e i duri (cioè Wade) cominciano a giocare. Fin lì una buona gara, ma a livello di Finals puoi segnare quando vuoi senza però avere sufficiente considerazione se non incidi davvero quando conta. Se vuoi essere membro dei Big 3, pur il terzo, pur forse immeritatamente, c’è solo questa strada da seguire. 5

Joel Anthony : 16 min., 2 punti (1-1 FG). Tutto giusto, il ragazzo è qui per altri motivi. Ma non ha riempito nessuna voce statistica in 16 minuti se non per un canestro. Pure la difesa su Dirk, sempre meno frequente, è meno incisiva. 4,5

Mario Chalmers : 23 min., 15 punti (4-6 FG, 3-3 FT, 4-6 3PT), 4 rimbalzi, 2 assist, 1 recupero, 1 turnover. Non era scontato un suo apporto così intenso. Se avesse il doppio dei minuti (quelli da starter, come LeBron ieri) col doppio ad ogni voce avrebbe una partita memorabile. Lo è quasi già così. Divertente il vizietto della preghiera per aria sulla sirena regolamentante nel fondo del secchiello. 7,5

Mike Miller : 23 min., 9 punti (3-5 FG, 3-4 3PT), 2 rimbalzi, 2 assist, 1 recupero, 1 turnover. Per la prima volta nella serie ha un impatto degno di nota, soprattutto facendosi trovare pronto sugli scarichi, anche del signor LeBron. 7

Juwan Howard : 6 min., 6 punti (3-3 FG). Menzione anche per l’ex membro dei Fab Five. Tre canestri per rispondere “Pronto, ci sono anch’io !”. Dalla panchina è il primo che si alza per incitare i compagni. A 39 anni si meriterebbe il primo anello a corollario di una bella carriera. 6

DALLAS MAVERICKS

Jason Kidd : 40 min., 13 punti (4-6 FG, 2-2 FT, 3-5 3PT), 6 assist, 2 rimbalzi, 3 recuperi, 1 stoppata, 3 turnover. Basta un Kidd appena sufficiente per far girare la macchina dei Mavs. Ci sono clutch shots nel finale dall’importanza monumentale, per di più presi da lui, notoriamente un tiratore mediocre. 6,5

J.J. Barea : 26 min., 17 punti (6-11 FG, 1-1 FT, 4-5 3PT), 5 assist, 2 rimbalzi, 1 turnover. Secondo me è sempre troppo pretenzioso per i suoi mezzi ma ieri la sua energia ha fatto la differenza. Non ha paura di prendersi tante responsabilità e questo è sicuramente l’atteggiamento giusto. Ancora una volta, capito LeBron ? 7

Shawn Marion : 34 min., 8 punti (4-11 FG), 4 rimbalzi, 3 assist, 2 recuperi, 2 turnover. Appena un livello sotto le sue migliori gare di queste Finals ma i numeri non dicono tutto. The Matrix continua ad esserci. 7

Dirk Nowitzki : 40 min., 29 punti (9-18 FG, 10-10 FT, 1-1 3PT), 6 rimbalzi, 3 assist, 1 recupero, 2 turnover. 8 Non ha sbagliato una partita. E’ sempre paurosamente ad un livello da MVP tra i più meritati degli ultimi anni di NBA Finals. Sta mostrando tutto il suo manuale, con la meccanica di tiro giunta oramai ad un clinic senza macchie. Jeff Van Gundy dice che vorrebbe avere più di ogni altra cosa come prossimo regalo di Natale un DVD con tutti i suoi tiri. Ha ragione. E’ uno spettacolo di tecnica e di eleganza. Il potere dal bianco candore dei suoi fondamentali. 8,5

Tyson Chandler : 39 min., 13 punti (5-7 FG, 3-5 FT), 7 rimbalzi, 1 recupero, 2 stoppate. E’ il giusto bilanciamento di un attacco sproporzionato dai tiri da fuori. Buona gara, con la giusta intensità. 7

Jason Terry : 30 min., 21 punti (8-12 FG, 2-2 FT, 3-5 3PT), 4 rimbalzi, 6 assist, 2 turnover. Il vero Terry. Aggressivo, preciso, clutch player. A poco più di 30 secondi dalla fine porta i Mavs sul +7 con una tripla, firmando l’allungo definitivo. Indovinate contro chi è rivolto questo ”in your face” ? Contro LeBron ovvio. Hand down, man down. Una storia sempre più triste. 8,5

IL SEGNO DEL 3 ALLA TEDESCA

Avete visto “Bastardi senza gloria”, l’ultimo immortale capolavoro di Quentin Tarantino ? A un certo punto c’è un ufficiale americano, al bar travestito da nazista con intorno un plotone di SS, che ordina 3 whisky al cameriere.

Alza la mano e fa il segno del numero 3. Piccolo particolare. Lo fa “all’americana”, mostrando il medio, l’anulare e l’indice, disegnando una specie di cerchio con pollice e mignolo.

Il soldato nazista scopre così l’intruso, che si è quindi tradito per colpa di un gesto istintivo, figlio della propria cultura d’appartenenza.

Che c’entra tutto ciò con le Finals ? Ieri ho visto Dirk esultare alla sua unica tripla prima col segno “all’americana” e poi col segno “alla tedesca”, che poi sarebbe anche delle Guardie Svizzere quando giurano fedeltà al Romano Pontefice indicando la Trinità, e in generale di tutta l’Europa.

Ma non divaghiamo oltre modo. La chiave della vittoria dei Mavs è stata una sola. La percentuale grandiosa da 3 punti.

Hanno concluso la gara con il 68,4 %, semplicemente il lasciapassare al 3-2. A onor di cronaca anche Miami ha tirato con un dignitosissimo 40% ma di certo Dallas ha avuto una serata magica.

Con tali numeri è difficile che si perda anche perché le triple sono venute da tutti tranne che dagli impraticabili della materia, ovvero Chandler, Marion e Mahinmi.

Persino Brian Cardinal si è aggiunto festosamente alla lista, sinonimo forse che era davvero un certo tipo di pioggia miracolosa. Cosa più importante però, su tutti gli altri fattori, è decisamente un’altra.

Molte di queste sono arrivate nel quarto periodo, tra le quali l’ultima decisiva di Jason Terry. Ah, per rinfrescarci la memoria. Il nostro tedesco ne ha messo dentro solo una, giusto ?

Ok, ma è stato un arcobaleno che abbiamo ammirato con la bocca aperta. La parabola era così alta che il tiro è arrivato a canestro con un suono, oltre che con quel disegno, da ringraziarlo per averlo mai preso.

Quando è così ci cascano tutti. Non c’è difesa, non c’è la crudeltà di un SS che lo possa fermare.

11 thoughts on “NBA Finals Gara 5 : le pagelle

  1. dovevi mettere anche la pagella di Brian “the Custodian” Cardinal !!!

    alla fine la tripla e la “culata” a Wade (non era fallo di blocco, era sfondamento) valgono almeno un 6.5 !!!

    • 7 Barea? Come Marion? What?! Barea ha fatto venire il mal di mare a Miami. Bombe, penetrazioni e scarichi. Minimo 8.
      Chandler gli do 7 solo perchè lo cura Mr. Nessuno se no i suoi voti sarebbero sempre più alti.
      D’accordo con Tommy, manca Cardinal. Io mi imbarazzerei a giocare una partita come la sua, intanto penso abbia dato un bel po’ di fastidio agli Heat. Voto fastidio: 7, anzi, dato che da lui ci si aspetta al massimo una scoreggia direi 7+.

  2. ecco il video dello scontro con Wade:
    http://www.youtube.com/watch?v=p-Ej2NDPW2Y

    Brian Cardinal sembra Davide Cantarello (gran maestro dell’arte dello sfondamento ricevuto)
    quello è sfondo tutta la vita… hanno dato fallo a Cardinal solo perchè gli arbitri NBA hanno sudditanza psicologica delle star.

  3. Tutto d’accordo… A Lebron non può che fargli bene perdere queste Finals, così capisce che per vincere bisogna prendere la partita per i capelli e scuoterla….

    Ps: Nel Film “Bastardi senza gloria”, nel gesto del 3, non era il mignolo che veniva alzato ma l’indice…. indice, anulare e medio….

  4. 1) Jason Kidd merita 8 per la difesa, per la gestione della squadra, per i tiri decisivi, per la sicurezza che infonde al gruppo da leader silenzioso e perchè ha 38 anni;
    2) JJ Barea, è vero, esagera spesso, ma ha sempre avuto un plus minus spaventoso perchè muove la difesa; in più nel terzo quarto c’era solo lui e ha segnato un amre di triple 17 punti e tiri da sotto impossibili se non da uno che ha una fiducia enorme (come Chalmers dall’altra parte); voto minimo 8;
    3) Tyson Chandler ha semplicemente scardinato la difesa dopo gara 4, costringendo gli Heat a marcarlo, visto che nella gara precedente era sempre solo; non ci sarebbero state 13 triple su 18 se Tyson non avesse giocato benissimo;
    4) LeBron James soffre di ansia da prestazione, ma ieri non ha giocato male se non nel 4° quarto; addirittura, nel terzo, aveva iniziato a segnare da fuori. Ha perso fiducia nel suo tiro da fuori (da sotto continua a segnare con ottime percentuali). Fossi in lui non sparacchierei fino a che non mi sento: la sua gara è stata buona, non ottima. Gli Heat semplicemente hanno difeso male e i Mavericks avevano una fiducia enorme a causa della vittoria in gara 4,
    5) Bosh ha fatto una gara dignitosa,, semplicemente non è un clutch shooter a meno che non gliel aservono sul piatto come in gara 3
    6) Wade è il giocatore più simile a Jordan dei nostri tempi: canestri importanti, difesa spaziale nei finali, assist che dimostrano lucidità di lettura nei finali…semplicemente jordaniano (l’unico che possa dirsi tale)
    7) Dirk grandissimo perchè ha preso i suoi tiri senza strafare, ha passato quando marcato e forzato pochissimo, merito anche del suo coach che lo ha messo in un contesto decisamente adatto a lui;
    8) Non sottovalutiamo la difesa dei Mavericks nei finali: si chiudono le maglie che per 3/4 di gara sono state larghe: ottima scelta
    9) Anche Stevenson ha contribuito allal vittoria, seppure esagera con le provocazioni; ha grinta e tiro

  5. una tripla doppia è il minimo che possa fare???ma stiamo scherzando???hai visto come passa la palla?hai visto che palla ha dato a Bosh per l’ultimo tiro di gara 4?è ovvio che dal punto di vista realizzativo può fare di meglio ma miami ha grandi attaccanti che però non sanno ancora lavorare bene insieme, anzi spesso si trovano giocatori in posizioni sbagliate che magari possono essere solo da ostacolo ad una penetrazione in area di Lebron che la difesa dei mavs già di suo approccio tende a non voler concedere.
    poi Chandler e Barea 7 come Marion?se dallas ha vinto è in buona parte merito di barea che ha dato un ritmo all’attacco incredibile…e Chandler ha difeso benissimo qualsiasi cosa si muovesse nella sua metà campo dovendo stare attento in ogni momento a non accumulare falli poichè il suo migliore cambio è “The Custodian”.

    • non hai capito il senso di quello che ho scritto…la tripla doppia è il minimo che può fare giocando non pensando ai punti come priorità ma ad assist…rimbalzi etc…vuoi quindi che almeno 10 punti, pur non giocando per averli, non li metta bendato uno come LeBron ?

  6. bel articolo…anch’io alzerei il voto a Barea e Chandler..ottima partita..
    sono comunque partite tiratissime…decise sempre alla fine…
    ottima serie..difese decenti e attacchi da una parte ottimo dall’altra meno bene..troppi isolamenti
    ma avere quei due significa questo..
    spero vinca Dallas…x il semplice fatto di dare un anello a Dirk(magnifico) e a Kidd…e comunque giocano a basket più ke egregiamente!!
    sinceramente sono neutrale…e poi l’anno prossimo che lo vinca LBJ..troppe critiche!!
    non gioca ai livelli che ci ha abituato..per il semplice fatto che è 7 anni che gioca in modo magnifico..e non ha niente alle dita!! e sa che Miami è di Wade..(e x me un pò gli rode!!)
    dovrebbe portare più spesso la palla…è più bravo nelle scelte che Bibby(assurdo farlo giocare) e Mario (che meriterebbe di partire in quintetto e di giocare d +)..
    e adesso spero in una fantastica gara 6!!

  7. Anch’io alzerei il voto a Chandler….dominatore dell’area e difensore tanto straordinario, quanto sottovalutato. Wade è semplicemente meraviglioso, il problema mi sembra sia la mancanza di cattiveria agonisitica e grinta nei momenti decisivi da parte di Bosh e Lebron…hanno ancora due partite per smentirmi, ma se finisse con la vittoria dei Mavs, la sconfitta sarebbe quasi esclusivamente loro. Dirk è da 9 solo per come tira…Cardinal è stato comunque un fattore e merita un 6,5.
    Io poi darei anche un 9 a coach Carlisle che ha inventato Barea in quintetto e sta allenando le Finals con grande sagacia e freddezza.

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