James vede le Finals...

Si è detto molto sui Miami Heat nel corso di questa stagione, ma piano piano questa squadra sta demolendo tutte le teorie negative che sono state fatte su di essa.

 

Si è parlato della scarsa incisività di Bosh nelle partite che contano, del fatto che i Big Three accentrassero troppo il gioco, della mancanza di lucidità nei momenti caldi delle partite…

Bene, niente di tutto questo si è visto in Gara-4. Grazie ad una grande difesa, alle zampate di LeBron e Bosh e ad un tempo supplementare in grande spolvero gli Heat portano a casa una importantissima vittoria e adesso gliene manca solo una per arrivare in Finale.

E dire che i Chicago Bulls erano partiti con ottime intenzioni, desiderosi di tornare in parità nella serie per poi giocarsi tutto in Gara-5 tra le mura amiche. Nel primo quarto, infatti, Rose e compagni sono riusciti ad allungare fino al +11, ma poi sono stati prontamente ripresi dai loro avversari ed hanno chiuso il primo tempo avanti di sole due lunghezze (46-44).

Nel terzo quarto i Bulls non sono mai riusciti a prendere il largo, pur rimanendo sempre avanti, mentre nell’ultimo periodo gli Heat hanno continuato a dare battaglia, ci hanno creduto fino alla fine ed hanno impedito ai loro avversari di segnare i canestri decisivi per la vittoria, portando la partita al supplementare.

A quel punto l’inerzia era tutta dalla parte dei ragazzi di coach Spoelstra, i quali hanno chiuso il supplementare con il punteggio di 16-8 in loro favore (risultato finale: 101-93), portandosi sul 3-1 nella serie e mettendo una seria ipoteca per l’accesso alle Finali.

QUI HEAT: COSA E’ ANDATO, COSA NO

Certo non si può dire che Miami abbia dominato la partita, ma a questi livelli è difficile che una squadra si mostri molto superiore all’altra. Ciò che conta è avere la forza di riprendersi dai momenti difficili, e oggi Wade e compagni hanno mostrato di averne in abbondanza.

Così come hanno mostrato di avere una grandissima difesa, anche se in realtà questo dato era già emerso nel corso di tutta la stagione e questi play-off lo stanno dimostrando. Tutti ci siamo concentrati sulla grandezza come attaccanti di LeBron, Wade, Bosh e via dicendo, ma abbiamo perso di vista le loro qualità difensive ed atletiche che sono davvero elevate.

Spoelstra decide saggiamente di affidarsi a pochi uomini, ovvero a quelli più affidabili. Egli cavalca finchè può i titolari e poi dalla panchina sfrutta l’energia di Haslem, Chalmers e Miller, con quest’ultimo particolarmente positivo dati i suoi 12 punti e 9 rimbalzi.

L’attacco poi viene sorretto per larghi tratti da James e Bosh, autori rispettivamente di 35 e 22 punti, con i due che vanno spesso in lunetta e mostrano una grandissima precisione: James segna tutti e 13 i liberi tentati, mentre Bosh ne sigla ben 10 su 11.

Wade è stato meno incisivo del solito in attacco (appena 14 punti per lui), anche se si è fatto perdonare con alcune giocate importanti nel supplementare. Ad ogni modo, i canestri dello stesso Wade e di James nei momenti topici dimostrano che Miami ha delle armi efficaci da sfoderare nei momenti decisivi.

QUI BULLS: COSA E’ ANDATO, COSA NO

Questa sconfitta sa tanto di beffa per i Bulls, che da una parte potevano pareggiare la serie in caso di vittoria e dall’altra avrebbero avuto tutta l’inerzia dalla loro parte, dato che si sarebbero ripresi pure il fattore-campo.

Niente di tutto questo è successo, e allora i ragazzi di Thibodeau adesso si trovano a rimuginare su alcuni errori fatti nei momenti decisivi di Gara-4. Ancora una volta Rose ha giocato un po’ per conto suo, commettendo molti errori al tiro che sono derivati da scelte sbagliate.

L’MVP stagionale ha infatti segnato 23 punti, ma con un mediocre 8 su 27 dal campo ed un eloquente 1 su 9 dal perimetro. Inoltre, ha perso più palloni (7) che assist (6). Ma ovviamente non è Rose l’unico “colpevole”, dato che anche la panchina ha deluso un po’ le aspettative.

Gibson ha visto il campo per appena 10 minuti, Asik per una manciata di secondi mentre Brewer e Korver non hanno inciso più di tanto. Thibodeau ha scelto di puntare in modo molto deciso sui titolari, e in particolar modo sulla coppia Boozer-Noah, ricevendo risposte piuttosto positive.

Sia chiaro, a Chicago non è mancato molto per vincere. Bastava che qualche giocata andasse per il verso giusto e staremmo qui a parlare di una serie apertissima. Ma è anche vero che, se andiamo ad analizzare i difetti messi in mostra dalle due squadre, ai punti i Bulls avrebbero perso comunque.

DICHIARAZIONI POST-PARTITA

LeBron James (Miami Heat): “Sappiamo che in attacco a volte possiamo trovare delle difficoltà, ma sappiamo anche di poter uscire da questi momenti. Il segreto sta nel mantenere elevato il livello della nostra difesa, in modo tale da non dare un vantaggio troppo grosso ai nostri avversari. Adesso ci manca una vittoria per arrivare alle Finali, ma non dobbiamo darla per scontata. Non ci siamo ancora arrivati”

Derrick Rose (Chicago Bulls): “Per me è molto difficile attaccare bene quando c’è un giocatore alto e grosso come LeBron che può marcarmi col fisico e con la velocità. Adesso devo mettere da parte questa mia brutta prestazione ed andare avanti: pensare alla prossima partita è l’unico modo che ho per riprendermi. Possiamo batterli, ci proveremo”

Erik Spoelstra (Miami Heat): “Questa è una serie molto intensa, ed è dalla prima partita che lo dico. Stasera poi le squadre si sono battute all’ultimo sangue per raggiungere la vittoria, mettendo un’intensità pazzesca in difesa. Non sono gli attaccanti ad essere fuori forma, sono le difese ad essere davvero difficili da penetrare. C’è grande competizione, grande fisicità, e per questo i punteggi sono bassi”

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