Mostruoso GarnettDopo due vittorie combattute ma non troppo, la serie, sul 2-0 per Miami, si sposta al Garden di Boston, e come era prevedibile, si riapre; i Celtics giocano una grande partita, trascinati dal cuore e dalla classe delle loro stelle, disputando una grande gara, della quale, tranne forse in alcuni tratti, sono stati sempre in controllo.

La notizia, prima di tutto, è che Shaq è in panchina, e non in borghese come ormai ci si era abituati a vederlo; ci sarà spazio, come vedremo, anche per “The Diesel”. Il primo quarto è a fasi alterne; da una parte Garnett & Pierce hanno la faccia delle grandi occasioni, dall’altra Miami tiene il passo grazie alle giocate delle sue stelle; Rondo non segna dal campo, ma trova diversi assist, sia per i tagli di pierce, che per le uscite dai blocchi di Ray Allen.

Ad un minuto circa dalla fine del quarto Shaq, nel boato del pubblico, rileva Jermaine O’Neal; la prima impressione che da è quella di essere decisamente fuori forma per una partita di tale livello, fatto sta che alla prima azione giocata chiama palla in post basso e, servito diligentemente da Delonte West, segna in rovesciata con grande nonchalance. Sull’entusiasmo del pubblico che acclama The Diesel si chiude la prima frazione sul +7 per i padroni di casa.

Il secondo quarto è della panchina di Miami; gli Heat tornano clamorosamente sopra guidati insospettabilmente da Chalmers, come al solito attivo in difesa e abile a farsi trovare pronto dietro l’arco, e da Joel Anthony, che gioca la sua miglior partita della carriera in attacco (12 punti con 6/7 dal campo) con giocate di inopinata tecnica offensiva.

James, quando decide di penetrare (purtroppo però spesso e volentieri si accontenta del tiro dai 5 metri), è inarrestabile, e attirando raddoppi, così come Wade, trova scarichi per comode conclusioni del predetto Chalmers e di James Jones. Boston però non affonda e guidata dal capitano Pierce e dall’ottimo apporto di Delonte West, chude sotto di due all’intervallo.

Al rientro Boston gioca più decisa, e aggredisce il quarto dal principio; Pierce è deciso in attacco, segue più volte il suo errore e trasforma con il rimbalzo d’attacco, mentre Garnett sembra aver rispolverato le scarpe del 2008.

Wade prova a tenere i suoi in vita con una tripla impossibile, ma la doppia cifra di vantaggio per i padroni di casa arriva in un Amen. Gli animi si scaldano parecchio e la tensione in campo si taglia con il coltello; ogni fallo, anche minimo genera un faccia a faccia; prima Wade e Ray Allen, prontamente separati e poi, su un contatto generato dall’aggressività difensiva di Rondo, lo stesso playmaker bostoniano si allaccia con Wade e i due finiscono per terra; Rondo rimane a terra dolorante e al replay si nota un probabile brutto infortunio al gomito sinistro.

Boston non perde l’alchimia anche con l’ingresso di West in fase di regia e mantiene il vantaggio; protagonisti i soliti sospetti: Pierce e Garnett. Per un attimo le telecamere di abc risultano impreparate ad un inaspettato boato del Garden, per poi accorgersi che era dovuto all’incredibile rientro di Rondo, solo pochi minuti dopo quello che sembrava un terribile infortunio.

Rondo parte addirittura titolare nell’ultimo periodo, con lui anche Shaq, che ripaga subito, con un passaggio “no look” d’altri tempi, l’ottimo taglio di Jeff Green verso il canestro.

Il cuore di Rondo, anche in una partita non ottima numericamente è immenso; gioca l’ultima frazione con un braccio solo ma lotta su ogni palla vagante, ed esegue un poetico recupero di palla ai danni di Jones con annesso lancio per terra che non credo abbia reso la dirigenza di Boston troppo felice.

Ma questo, infortunio o no, è Rondo, e c’è solo da ammirare quanto l’incoscienza di questo ragazzo sia celata, e resa secondaria, dal suo immenso cuore. Wade prova a tenere i suoi in partita, ma ormai i buoi sono scappati dalla stalla. Pierce segna l’ennesima tripla della sua partita (5/7 dall’arco) e Jeff Green riesce a bucare la front line degli Heat, oggi non perfetta in difesa. La partita finisce, ed il solco scavato dai padroni di casa all’inizio del seconda quarto, risulta fatale.

La serie, come era prevedibile, si riapre al Garden di Boston. I padroni di casa sono trascinati dal capitano Pierce, che si fa perdonare le due uscite in trasferta non all’altezza (27 punti) e da un immenso Garnett, dominatore del pitturato da una parte e dall’altra del campo (28 Punti e 18 rimbalzi).

A rendere il parziale amaro per gli ospiti è la grafica di ABC che nel finale sottolinea come Miami abbia perso le ultime 11 partite a Boston; chissà se riuscirà a ribaltare i pronostici in quella gara 4 che, alla luce del risultato odierno, assume i tratti di una gara decisiva.

One thought on “Si riapre la serie al Garden: 2-1!

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