Ci aspettavamo gli Spurs e sono usciti di prepotenza i Grizzlies, eravamo più o meno sicuri dei Thunder ed invece per la seconda volta consecutiva sono i Grizzlies a fare la voce grossa espugnando il campo dei Thunder 114-101 con una facilità disarmante. Non bastano ad Oklahoma i 33 punti di Durant e i 29 di Westbrook, Memphis infatti gioca più di squadra (5 giocatori in doppia cifra) e vince la battaglia a rimbalzo 45-42, mettendo in grande difficoltà il duo Ibaka-Perkins. MVP a mani basse è Zach Randolph che scriverà qualcosa come 34 punti, 10 rimbalzi e 2 assist, sfruttando a pieno il suo gioco spalle a canestro. Ma la vittoria è un pò di tutti, da Tony Allen-Shane Battier che in combinata hanno arginato bene Durant, a Marc Gasol che ha dominato il confronto con l’ex Celtics, chiudendo con cifre di tutto rispetto (20 punti +13 rimbalzi). Per Oklahoma un “pugno allo stomaco” che fa male, il tempo per reagire è poco, non ci sono più scuse Martedì per gara 2.

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Pioggia ad Oklahoma e cielo grigio, ma il pubblico è delle grandi occasioni e il coro “Let’s Go Thunder” invade gli schermi di tutta la nazione. Quintetti della vigilia, con Tony Allen che va a prendersi Durant, ed Ibaka che va ad accoppiarsi con Randolph, mentre Gasol & Perkins sono destinati l’un l’altro.

Parte forte Memphis, e Zaccone Randolph piazza 7 punti in 3 minuti, mostrando già buona parte del suo arsenale, fatto di jump/shot e tiri in avvicinamento, o sfruttando il tabellone. Ibaka e Perkins qualche volta si danno il cambio, i risultati però non hanno effetto.

Westbrook dal canto suo è molto reattivo e tiene i suoi a galla nel primo azzardo di fuga marchiato Grizzlies: piazzato di Gasol e 9-6 ospiti, Westbrook con il suo classico tiro in transizione e 9-8! Ancora Gasol dalla stessa mattonella, +3 Memphis. Westbrook, 6° punto, non molla la presa in penetrazione, ma Tony Allen in gancio scrive il 13-10 a metà primo quarto. Brooks è costretto a chiamare il time-out.

Entra Battier e si sposta su Durant, Westbrook con 8 punti è un fiume in piena, -2 Oklahoma! Memphis regge botta, frena la circolazione di palla avversaria e con 2 punti di Conley in entrata nel traffico + 1/2 ai liberi di Gasolino si prende il +5 momentaneo. I Thunder a questo punto in 2 possessi di fila ricuciono lo strappo e una schiacciata di KD mette in ritmo il pubblico, 20-19. Thunder dunque in controllo?

Nemmeno per sogno, Ibaka e Perkins vivono 10 minuti d’inferno, e grazie ancora al duo Gasol/Randolph siamo di nuovo al +3 per gli ospiti. Alla prima sirena il punteggio è invariato con Memphis avanti di 4 (28-24), e Durant intento a scaldare la propria mano dalla lunga distanza.

La seconda frazione riparte sotto il segno di Vasquez, parziale di 6-0 guidato dal ragazzo from Maryland e 34-27 per gli Orsi di Memphis. Maynor blocca l’emorragia con 2 liberi, però Randolph e compagnia non conoscono la parola “STOP”. Battaglia di nervi a rimbalzo, che premia troppo spesso i lunghi di Hollins; Ibaka risponde con una inchiodata di violenza, ma Mayo con un 2+1 che fa male al morale di Oklahoma timbra il 31-39. Rientra Westbrook, una decisione forzata. La scossa si rivelerà inutile: rimbalzo d’attacco +2 punti di Young e massimo vantaggio degli “Orsi” sul 43-32. Brooks è nero in volto, chiama time-out senza pensarci due volte. In uscita dal TO Zaccone Randolph riprende il suo clinic-offensivo, jump/shot delicato e +13; Oklahoma in confusione totale.

Altro rimbalzo d’attacco + 2 punti a tabellone per Tony Allen e forbice che si allarga in maniera spietata, 49-36. Durant-Westbrook non vedono bene i compagni, si affidano troppo al loro talento, e questo in termini di circolazione della palla si paga; tripla frontale ancora di Zach Randolph, e nuovo massimo vantaggio sul 54-38. Il pubblico di Oklahoma è avvolto dal gelo. Il campanello d’allarme suona forte, e saranno solo le scorribande di un Westbrook altalenante a riavvicinare le due squadre fino al -10 della seconda sirena, quella di fine primo tempo.

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Quattro minuti della terza frazione e l’inerzia si ri-sposta verso i padroni di casa… che con un mini parziale toccano il -3. La sensazione è quella di una partita che sta per iniziare ora, con un pò di ritardo. Ma è una sensazione sbagliata: dopo infatti il 63-60 firmato da Westbrook… Randolph si riprende la scena a suon di rimbalzi e punti che valgono oro! Non c’è risposta al gioco nel pitturato di Zaccone, che a metà terzo quarto è già autore di una prova da 19 punti, con Memphis in controllo sul +7.

Durant metterà pure 33 punti alla fine, però non trova risposte costanti ai vari spostamenti in marcatura che gli offrono Tony Allen in prima battuta, e Battier nei momenti che dovrebbero essere di relax, e finiscono per essere di tormento. Probabilmente lo stesso Durant fa fatica ad entrare mentalmente nel match. Arrivati a 04:40 dall’ultimo quarto, Zach Randolph scriverà il 24° punto della serata e il nuovo +6 per Memphis, con Oklahoma che non riuscirà più a concretizzare i vari break disseminati nel match.

Tripla frontale di Battier, il +9 è servito. Forse i peggiori Thunder dell’ultimo mese. Gasol ne approfitta in gancio propiziando l’82-71. Distacco che si allarga senza sosta, ancora Gasol in grande spolvero questa volta in jump/shot per l’84-71, si mette male per KD e soci.

Nell’ultima frazione nessuna rimonta che inneggi al miracolo. Lo svantaggio dei padroni di casa toccherà per l’ennesima volta le 16 lunghezze di distanza… ed in un paio di occasioni Oklahoma toccherà il -7 con conseguente speranza di poter rientrare nella partita; ma sarà soltanto una sensazione, visto che Durant e Westbrook per colpa loro e per merito del piano partita di Hollins non hanno il classico atteggiamento arrembante!

Memphis fa dunque il colpaccio, con cinque uomini in doppia cifra, vincendo a rimbalzo (45-42) e tirando sostanzialmente meglio con il 49% da due ed il 37% da tre; mentre Oklahoma seppur tirando meglio da tre, si fermerà al 44% da due e ad un misero 78% dalla linea della carità!

MVP: Zach Randolph è l’MVP con 34 punti (record personale per i playoffs), 10 rimbalzi e 12/22 al tiro. Però Gasol è stato favoloso nello spalleggiarlo e rendere la partita di Perkins e Mohammed un vero inferno. Per lo spagnolo sono 20 i punti, con 13 rimbalzi e ben 4 assist.

GARA 2: Ora in Gara 2… Durant dovrà trovare un modo migliore per gestirsi contro il tandem difensivo Allen-Battier, e come lui Brooks dovrà trovare in un giorno degli aggiustamenti per non permettere ad Hollins di rimetterlo sotto scacco in diverse letture offensive della partita.

Ibaka (nonostante il 16+11 di gara 1) dovrà arrivare alla risoluzione del rebus Randolph altrimenti la serie intera rischia di divenire un calvario senza uscita, e non solo per lui. Stessa cosa per Harden ma con diverse sfumature. Il ragazzo “dalla folta barba” deve essere un fattore uscendo dalla panca, e anche dalle sue mani passeranno le fortune Thunder in gara 2! Memphis ha fatto la sua mossa, e sa qual’è la sua forza tra le mura amiche, ora sta ad Oklahoma dimostrare quanto è maturata durante questa stagione 2010/2011.

Dichiarazioni Post Partita:

“You can’t stop him (Randolph). We’ve got to make him shoot tough shots but even when he missed he’d be there to get his own rebound and the tip-in. He’s an animal. I think he’s the best power forward in the league.”
–Thunder two-time All Star Durant on the play of Randolph

“Any time you win on the road it’s a steal so yeah we came in here and stole one. I’m just happy to come here and play the way we did coming off a tough series (with San Antonio) and coming here with little to no preparation. I’m just excited, tired, but excited.”
–Grizzlies Head Coach Lionel Hollins

“We didn’t have any energy, they played harder than us, give those guys credit. We’ve gotta come out with more fight next game.”
— Kevin Durant

“I thought we were a step slow in a lot of areas and that’s disappointing.”
— Scott Brooks

5 thoughts on “Randolph & Memphis non si fermano più!

  1. aggiustamento gara 2: perkins su z-bo e ibaka in continuo aiuto.
    credo che per battere questi grizzlies bisogna sfidarli da perimetro, perchè alla fine di tiratori puri han solo battier e mayo, cercare di togliere vie di passaggio e vedere quanto riescono a produrre da fuori o in penetrazione gli esterni

    io dico che molto dipenderà da mayo e harden: chi dei due diventerà un fattore “vero”, farà vincere la serie ai suoi… per quanto lo ami, tabo inutile in questa serie, molto meglio subito un attaccante per togliere pressione alla magic combo.

    ah e l’abuso fisico e continuo di westbrook su conley, anche se odio gli isolamenti continui.

  2. Non credi che Perkins su Z-Bo possa solo spostare il problema da Randolph a un Gasol che non va per nulla sottovalutato? C’è un immenso bisogno di Ibaka sempre a 1000 in difesa e una gestione della palla più attenta (vista la differenza di TO in gara-1)

  3. c’è una squadra in questo momento contro cui memphis parte sfavorita dal punto di vista tecnico?
    sono una squadra completissima e quando come base di partenza c’è la difesa (allen battier e anke gasol) allora può andare anche lontano

  4. Credevo che in ottica Memphis giocare la prima (di conseguenza le prime due) fuori era meglio non rischiando la prima in casa dopo pochissime ore dalla vittoria contro gli Spurs.
    Vedevo un rischio sconfitta alla 1°
    Invece questi sono andati e si sono presi subito la partita continuando quello stato mentale e fisico che li hanno portati, giustamente, a passare il primo turno.
    Fino ad ora non mi stanno deludendo come scelta nelle preferenze ancor di più con l’accoppiamento Okc che vedo/evo leggermente favoriti.
    Dico così perchè Okc ha un doppio rebus da sciogliere mentre Memphis è questa e il suo basket è quello.
    Il primo è sotto. E’ vero che devono limitare Randolph quanto è vero che Gasol sta giocando.
    Non sono “semplici”.
    Il secondo sono le due stelle. Durant deve cercare di mettere tiri dalla media dove, una volta che salta per il tiro, diventa immarcabile. Troppo alto il rilascio per i difensori. Secondo, concordo con cespo, westbrook deve attaccare, cercare l’1vs1 per poi o tirare o scaricare. Anche se Memphis può trovare alternative.
    Il discorso Harden-Mayo ci può stare. Ma più a “tratti” o “partita” ma non serie (può essere che sbaglio).
    Cmq il mio pensiero su Memphis si avvicina molto a quello che dice Andrea.
    Continuo a vedere leggermente favoriti Okc non perchè potrebbero “prender fuoco”.
    Ma allo stesso tempo vedo Memphis con bei “secchi d’acqua”e una forma mentale invidiabile.
    Staremo a vedere. La prima cosa è che la serie continui a regalare emozioni e bel basket.

  5. Continuo a vedere leggermente favoriti Okc perchè potrebbero “prender fuoco”.

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