Ogni partita che passa, la fiducia dei Grizzlies cresce...

Due fotografie da Memphis, Tennessee.

La prima è la perentoria schiacciata di OJ Mayo che mette uno spaesato George Hill sul poster e fa esplodere un già caldo FedEx Forum. Energia, potenza e leggerezza in un azione che è il manifesto della superiorità Grizzlies.
La seconda è il tecnico pieno di rabbia (con tanto di lancio di paradenti…) preso da Antonio McDyess che rappresenta la frustrazione di trovarsi in una situazione inaspettata. Piena di difficoltà e di mancanza di reazione.
In due azioni c’è tutta la gara 4 di Memphis e San Antonio che ha l’inatteso sapore di una resa per i nero-argento che lasciano gran parte delle speranze di rimettere in piedi una serie che ora è tutta nelle mani dei sorprendenti Memphis Grizzlies. La squadra di Hollins ha davanti il panorama mozzafiato delle semifinali di Conference mentre per la banda di Popovich è inevitabile parlare di un passo verso la fine di un ciclo.

Questa volta definitivamente.

La squadra che ha dominato gran parte del decennio scorso non è più in grado di imporre il suo modo di intendere pallacanestro, non è in grado di costruire intorno ai suoi campioni un sistema vincente e addirittura è apparsa in pieno stato confusionale da un punto di vista ideologico.
Il primo gioco per Duncan è apparso sulla ruota di San Antonio solo dopo 6’ dall’inizio del primo quarto. La prima tripla costruita dal sistema è stata infilata da Hill sul finire del 2° quarto. La scelta (tardiva) di inserire Splitter in un contesto che lo aveva visto spettatore per i primi tre episodi. Sono tutti aspetti sintomatici di una confusione generale che è scaturita dall’idea di vincere 50 partite delle prime 61 di regular season con un sistema di gioco che non si è mai visto, gioco-forza, in questi playoff.

San Antonio non è mai andata sopra i 98 punti segnati. Abbastanza per spiegare che difensivamente la squadra di Popovich non è in grado di vincere una singola serie di playoff.

L’onore e soprattutto il merito va a dei Memphis Grizzlies combattivi, energici ma soprattutto pacificamente sicuri dei propri mezzi. La fiducia crescente è visibilmente riconoscibile nei “big shots” di Mike Conley o nella consapevolezza di un Gasol che sta stravincendo il duello con un Duncan neanche cugino di quello dei bei tempi. La leadership di Randolph e la confidenza dei comprimari danno a coach Hollins la medaglia di miglior squadra della serie. Nettamente da come si è desunto da questa gara 4.

Possiamo nasconderci sulla sempre attuale questione degli accoppiamenti ma Memphis è meritatamente in vantaggio e non solo per la superiorità a canestro o perché Conley sta vincendo la sfida con un Parker che ha fatto comunque una grande gara 4.

Non c’è storia. Forse anche per le residue speranze dei 4 volte campioni NBA.

IL MOMENTO CHIAVE: 14-0 MEMPHIS.

San Antonio ha disputato il suo miglior quarto difensivo della serie nei primi 12’ ma nonostante ciò Memphis ha chiuso sotto di sole 4 lunghezze tirando un mediocre 42% e subendo il 63% degli avversari.
Memphis è rimasta in partita grazie alle palle perse di San Antonio e all’inizio del 3° periodo è arrivato il break decisivo della gara e probabilmente della serie.

In 4 minuti e 20 secondi, un chirurgico e dominante 14-0 di parziale che ha disinnescato le paure e attivato la certezza della superiorità dei Grizzlies che hanno attaccato con una fluidità imbarazzante per una squadra cosi inesperta.
Il jumper di Young e successivamente un 8/10 ai liberi che ha dimostrato la netta inefficienza difensiva degli Spurs che dopo il layup di Allen e la schiacciata di Young si sono ritrovati in un amen sul -12.
La difesa dei Grizzlies ha fatto il resto con soli 37 punti subiti nel primo tempo, forzando ben 17 palle perse e limitando la miglior squadra dall’arco della NBA ad un mediocre 5/18 da 3.

Tre dati eloquenti. Come il declino di un Tim Duncan da 6 punti.

ROAD TO GAME 5:

Situazione ostica per la prima testa di serie della Western Conference.

Solo 8 squadre nella storia della NBA sono riuscite a ribaltare una situazione di 1-3 nelle precedenti 186 serie e San Antonio non ha dato neanche la minima impressione di poter vincere l’eventuale gara 6 in trasferta con il -18 di Memphis che entra nella TOP 10 di sconfitte dell’era Popovich/Duncan.

Le facce dei vari Duncan, Ginobili, Parker e McDyess durante il garbage time del 4° quarto sono di difficile interpretazione in previsione della prossima gara.

Orgoglio o rassegnazione ?

Non c’è da stupirsi se si dovesse consumare un clamoroso 4-1 Grizzlies.

4 thoughts on “Memphis non è più una sorpresa: 3-1

  1. bell’articolo!
    purtroppo hai tremendamente ragione. certo io, da tifoso, spero ancora. ho visto di tutto come il tiro da 3 di duncan ma ora sembra proprio la fine di un’epopea iniziata nel 1999.
    ribaltando le cose potremmo domandarci: a che cosa si può appellare un tifoso Spurs?
    1- 2 gare in casa
    2- siamo sicuri che menphis ha la forza mentale per finire il lavoro?
    3- duncan, ginobili, parker ( secondo me faranno di tutto per cadere in piedi)
    4- splitter
    5- % da 3 e non solo che possono solo migliorare
    6- perse e rimbalzi ( troppi per i nostri standard)
    7- se si arrivasse miracolosamente alla settima allora gli spurs avrebbero il 90% di possibilità.

    Per gara 5 bastano forse 2 o 3 di queste cose per ottenere una soffertissima vittoria mentre il vero dubbio è su gara 6, dove se non si creassero tutti e 6 le condizioni allora sarebbe quasi impossibile tornare a San Antonio per la settima.
    le possibilità sono poche, pochissime ma crederci non costa nulla.

  2. Veramente nei guai gli spurs. Per me il problema si chiama Duncan: fisicamente non c’è. Da tifoso Lakers mi auguro una risposta degli spurs, ma ci credo poco…

  3. io credo che semplicemente i Grizz ne hanno di più,sono più lunghi visto come la loro panchina sta producendo,in fin dei conti ad un declinante Duncan chi hanno affiancato? McDyess non è più un giovincello,Blair ha i suoi limiti e se TD è sceso così di colpi il risultato è il dominio nel pitturato di Memphis visto fin qui, in più metteteci l’infortunio di Ginobili e il gioco è fatto…d’altronde questa è una squadra che in RS ha dato tanto, per 3/4 son stati perfetti è anche normale che quelle prestazioni non fossero sostenibili anche ai poff…se upset sarà sarò contento x Memphis,squadra simpatica,spazio ai giovani!

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