Immenso Roy, si torna a Dallas sulla parità

Ieri notte è andata in onda una delle partite più emozionanti che un turno di playoff potesse offrire. Si è giocata infatti l’importantissima gara 4 tra i Blazers e i Mavericks, una gara che poteva decidere gli esiti dell’intero turno: una vittoria dei Mavs sarebbe costata un pesantissimo 3-1 con relativa vacanza anticipata, mentre una vittoria di Portland avrebbe portato la serie ad impattare sul 2 a 2 e quindi mettere in seria difficoltà Dallas. Ma andiamo per ordine con il racconto della gara.

Sul logo dell’emittente televisiva TNT capeggia il logo “WIN OR GO HOME”, una scritta che probabilmente i giocatori guidati da Nate McMillan hanno ben impressa nella mente e lo spauracchio dell’ennesima uscita al primo probabilmente ha reso la palla dannatamente pesante per i Blazers, che al primo timeout della partita si trovano già sotto  5 – 0  con 3 palloni persi.

Al rientro in campo i giocatori sembrano leggermente più concentrati, e grazie ad  Andrè Miller recuperano il mini parziale. Entrambe le squadre finiscono un 1° quarto che non ha molto da dire viste le numerose palle perse (6 a testa) e le glaciali percentuali dal campo che fissano il risultato sul 16-11. Una nota di rilievo: a 3:30 sul cronometro fa il suo ingresso in campo Brandon Roy.

Il secondo quarto inizia sulla falsa riga del primo con le squadre ancora un pò contratte: ne è un esempio il fatto che bisogna aspettare ben 15 minuti per vedere il primo canestro Aldridge. Infatti la partita risulta molto ostica per il prodotto di Texas che soffre particolarmente una difesa molto fisica dell’ottimo Chandler con cui avrà modo di avere un diverbio durante il quarto (stessa sorte anche per Miller E Nowitzki).

Infatti durante i primi 2 quarti i contatti non mancano di certo e alcuni sono particolarmente duri, vedi il trattamento di Peja riservato a Roy che in corsa verso il canestro viene fatto cadere rovinosamente sul parquet del Rose Garden.

Il quarto prosegue con i Mavs a condurre, nonostante una impietosa scritta aleggi sui monitor del Rose Garden: DIECI tiri liberi tirati da Portland,  ZERO da Dallas e un Jason Kidd in panchina prematuramente a causa del 3 fallo. Il quarto si chiude con un mini parziale di Portland che recupera in parte il gap, chiudendo il quarto sul 37 a 35 per Dallas .

Al rientro dalla pausa di metà tempo Portland riesce a costruire uno dei quarti più dolorosi che una squadra possa realizzare nei playoff, infatti invece di sfruttare l’ennesimo fallo di Kidd (il quarto) che lo rilega in panchina prestissimo e i 4 falli di Chandler,  decide di realizzare uno 0/14 dal campo che permette l’allungo dei Mavs fino a sfiorare il vantaggio di 23 punti grazie ad una tripla di Stojakovic.

Il Rose Garden dopo il canestro di Peja si ammutolisce e torna leggermente a riscaldarsi grazie ad un paio di canestri di Roy (tripla sulla sirena del 3 quarto), che riportano il distacco alla fine del 3 periodo a -18.

A questo punto si può pensare legittimamente che la partita viaggi sui binari della sconfitta per Portland, viste le orrende percentuali al tiro e visto lo scarto di punti nonostante un Kidd quasi sempre in panchina (28 minuti in tutto ) e un Terry che litiga con i ferri (5-16 per lui).

Ma nonostante questo, iniziato il 4 quarto Portland si trasforma o più precisamente Roy decide di dimenticarsi di avere un ginocchio malconcio e decide di attaccare con continuità il canestro segnando 18 dei suoi 24 punti nel 4 quarto e permettendo (grazie alle sue scorribande) di aprire gli spazi ai suoi compagni di squadra.

E così Portland, con vari mini break, si riporta prima sotto a meno 10 e poi scende sotto lo svantaggio in doppia cifra. Ad ogni canestro il Rose Garden diventa sempre più rumoroso e la pressione si fa sentire sui Mavs, che con Dirk sull’ 80 a 74 fa uno sfondamento sotto area.  A questo punto il pubblico si infiamma, le grida DEFENSE fanno tremare il palazzo e le gambe dei Mavs, e allo stesso tempo spingono Roy a segnare il canestro del 78 a 82, a 1 minuto circa dalla fine.

Ad 1:06 dalla fine avviene il miracolo. Palla a Roy che da dietro l’arco da tre punti fa partire un tiro in testa a Marion che commettendo fallo genera una azione da 4 punti. Il Rose Garden esplode e i giocatori corrono ad abbracciare Roy.

Oramai la partita è impattata 82 pari e Dallas è completamente nel pallone.
Lo si capisce quando dopo il canestro del 82 a 84 per Portland (firmato ancora da Roy) nell’azione successiva un Kidd implacabile da 3 fino ad allora(3/5 alla fine) sbaglia la tripla del vantaggio lanciando un laterizio che finisce nelle mani di Wallace (autore di una prestazione superlativa sia in difesa che a rimbalzo).

La partita si chiude con 2 tentativi da 3 in rapida successione prima di Roy e poi Terry sulla Sirena,.

Gara 4 è di Portland più precisamente è di Brandon Roy autore di una partita fantastica giocata sul filo del rasoio e della tensione; a fine partita uno sconsolato Dirk  avrà mdo di dichiarare

“Yeah, this is going to sting, this is going to hurt. But we worked hard throughout the regular season to get (Game 5 and 7) at home, so that’s how we have to look at it. We have to have our crowd carry us, and be ready to play on Monday.”

A posteriori si può far notare come gli aggiustamenti difensivi fatti da McMillan abbiano funzionato: infatti, un ottimo Fernandez ha costretto Terry a prendere tiri non facili che, non a caso, viene elogiato dal suo allenatore nonostante il giocatore spagnolo stia tirando con il 18% nella serie:

“That is what all of our guys have to do, is defend,” McMillan said.”Don’t worry about the offense, the offense will come. Play within the system and the sets and when you get your opportunity,take it. But don’t allow your offense to affect your defense, which a lot of players do.”

Un altro fattore decisivo è stata la difesa di Matthews che dalla metà campo in poi non ha lasciato mai respirare Kidd e ciò gli ha permesso di rubargli palla nel tesissimo finale di partita.

Come detto in precedenza molti giocatori di Portland grazie al ritorno al Rose Garden hanno aumentato la loro produttività infatti lo stesso Matthews in riferimento al famigerato “fattore campo ha dichiarato”.

“When you’re tired and you make a litle hustle player, 20,000-plus get behind you, you get that second wind quick,”

Infine chiudo con una piccola nota , Stevenson nelle ultime partite è stato rilegato molto spesso in panchina infatti sul canestro del 82-82 pari mentre viene inquadrata la panchina di Dallas si può notare la sua faccia impassibile. L’unica spiegazione che riesco a darmi è che probabilmente visto l’apporto di Terry nelle ultime partite e vista la buona prestazione di Barea Carlisle preferisca questi giocatori a lui.

Ora non ci resta che aspettare gara 5 a dallas perchè come ha dichiarato lo stesso allenatore di Dallas:

“At this point, it’s not about talk of defending this, or defending that,” Carlisle said. “The biggest thing is we have to get ourselves ready for Game 5, which is now a very pivotal game in our arena, and we need our fans to be like (Portland) fans here.”

 

STAY TUNED !

3 thoughts on “Roy epico, serie in parità

  1. Bell’articolo
    e come detto non ho voglia di aggiungere altro per questa serie.
    Però segnalo ancora questa frase divertente di Wallace:
    “When people ask me what did I do in the fourth quarter, I’ll tell them `I stood in the corner and watched The Brandon Roy Show,”‘
    Let’s Go Blazers!

    • NO purtroppo…
      E il brutto che ci deve convivere per tutta la carriera….

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