Atlanta torna ad Orlando sul 3-1 !

Pur non giocando una pallacanestro stupenda, stellare o coinvolgente… gli Atlanta Hawks si dimostrano più squadra dei Magic e ipotecano la serie non cadendo tra le mura amiche (come molti addetti ai lavori ponderavano da giorni).

Duri a rimbalzo, più precisi al tiro… i falchi sono ora ad un passo dalla semifinale di Conference! Sugli scudi il duo Crawford-Johnson. Il primo autore di una prova da 25 punti con 3/6 dalla lunga distanza. Il secondo, 20 punti globali, decisivo negli istanti finali con un 4/4 glaciale ai liberi.

Opportunità enorme persa per Orlando che ora si trova in una situazione da “missione impossibile”. Ma parliamoci chiaro è complicato vincere tirando 2/23 da tre e 31/79 dal campo. Non basta una difesa più attenta ed un Arenas uscito dal regno di OZ (20 punti in 22 minuti), serve qualcosa che è stato smarrito con il passare dei mesi, qualcosa che SVG percepisce di non avere più tra le mani… e la prossima non ci sono più scuse, è… “Win or go Home”.

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RECAP

Orlando è arrivata al punto di svolta, se vuole davvero riprendersi l’inerzia della serie deve espugnare il campo di Atlanta. Ti aspetti dunque un approccio alla partita diretto, forte, ed invece entrambe le squadre vagano stordite per il campo per 2 minuti o quasi, senza che nessuno metta un canestro dal campo. Smith e Johnson escono dall’oscurità, due fiammate improvvise e 4-0 Hawks. Ritmi stranamente più alti rispetto alle precedenti tre partite.

Johnson in jump/shot firma il 6-2, tripla dalla parte opposta e siamo sul 6-5. Si corre tanto, si pensa poco, sembrano richiederlo i due coach, siamo alla pre-tattica. Tripla di Johnson in transizione e 9-5 servito.

Atlanta da l’impressione di avere maggiore controllo sul match, nonostante non siamo nemmeno a metà quarto, Turkoglu persiste nella sua inconsistenza e Van Gundy chiama il time-out prima del solito. La pausa in effetti scuote un pò il turco che in entrata scrive i primi suoi 2 punti della partita. Ci sono però delle controindicazioni… entra in ritmo dal pino pure Crawford e la folla comincia a scaldarsi; SVG gli mette allora contro Nelson… senza risultati apparenti. Hawks da corsa e al momento non c’è difesa che tenga; tripla di Marvin Williams, 16-9 e secondo time-out in un lampo per Van Gundy.

Stavolta il TO è inutile… Orlando sprofonda a -10. Si fa fatica a comprendere i problemi attuali di Orlando, sono più in attacco o in difesa? Certo se si tira da tre in modo così osceno il tutto si complica terribilmente! Alla sirena siamo sul 25-17 per i padroni di casa con tiro cadendo all’indietro di Crawford, assoluto rebus nella lavagna tattica di SVG.

Nel secondo quarto Redick va su Jamal ma la minestra non cambia sapore, tripla dall’angolo infatti del n.11 e forbice che si allarga (30-19). D12 impalpabile corre da una parte all’altra senza quasi sfiorare la palla, perchè? SVG prova la carta Arenas, ma sarà difficile rientrare se Crawford è libero di fare ciò che vuole. Redick sparacchia da lontano, i Magic sono già 1/8, i falchi al contrario vanno 4/4 da tre e toccano il massimo vantaggio sul 37-21. Rientra Nelson, parzialino 4-0 per i giocatori from Disneyworld, però Nelson non regge il primo passo di Jamal Crawford, che ne approfitta gioiosamente e con il suo classico tiro in ritmo scrive il 39-25. Arenas sblocca il tabellino riscaldando la mano, -12 ospiti. A seguire unica cosa bella della partita per Turkoglu con una schiacciata poderosa in entrata per il -10. Time-out chiamato da Larry Drew!

A ridosso della fine del primo tempo classiche polemiche e vecchie ruggini tra Orlando-Atlanta e gli arbitri (e non è un caso che Pachulia e J-Rich non siano della contesa). I Magic provano a rientrare inutilmente, spinti indientro ancora una volta da Crawford (sempre lui) già con 14 punti a tabellino ed una dominanza sulla partita a tratti spaventosa. +9 Hawks, o Orlando riorganizza le idee o il 3-1 è cosa fatta.

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La verità? Atlanta si diverte, si vede, Orlando no. 50-37 in appena  qualche possesso. Howard fermo a 5 punti, con Q-Rich gettato nella mischia per disperazione. Sistema offensivo Magic nel caos, come una nave pronta ad affondare da un momento all’altro.

Scorre il cronometro e per gli uomini della Florida la situazione migliora leggermente, questione di orgoglio in apparenza. Parziale di 7-0 e -6 alle porte, merito di un Bass sontuoso con 11 punti (e si fermerà qui) e di Superman Howard che si sblocca, ed era ora, in post con 6 punti consecutivi alla sua maniera.

Da qui in poi il match vive di giocate estemporanee dei singoli, in preda a deliri di onnipotenza. Lo scontro a scacchi si fa spigoloso e per certi versi brutto. 2+1 griffato Arenas, tripla di Crawford, tiro in avvicinamento di Josh Smith. Joe Johnson è stranamente silente, arriverà presto la sua rivalza.

Atlanta non fa lo strappo, e questo permette (il copione sembra ripetersi in maniera circolare) a SVG di rimettere in piedi una gara in altri casi persa. Orlando torna rocambolescamente in corsa fino al -3, Crawford ne inventa un’altra delle sue tirando in faccia al suo marcatore, e a 12 dalla fine siamo sul 66-61.

Ci si aspetta il crollo Magic invece avviene il contrario… Arenas spacca in due ogni pronostico e si appropria della scena tra triple vecchio stile e assist volanti per D12. Atlanta risponde alle difficoltà con un piazzato di Horford ed un tiro facile del redivivo Crawford, superstar indiscussa della serie fin qui giocata.

Bolgia infernale, ancora Horford per il +5 dei falchi. Subito TO per Van Gundy. Si rientra sul parquet ed in un amen Orlando impatta gli avversari a quota 76 sostenendosi sulle spalle di un Howard che ha cambiato le marce in questa ripresa. Difesa salda mentalmente quella dei Magic che ora sentono la possibilità di riprendersi il fattore campo perso in gara 1.

Crunch time non adatto ai deboli di cuore: Howard scrive 29 punti e 17 rimbalzi, Joe Johnson si risveglia e diviene mattatore indiscusso a suon di penetrazioni, Q-Rich inchioda su palla rubata… 82-81. Brividi!

Smith punisce con meno di un minuto sul cronometro, è 84-81. Due veloci per Arenas, a seguire fallo su Joe Johnson. 2/2 di JJ dalla lunetta, 86-83. ‘Stavolta i due facili sono per D12, altro giro in lunetta per Atlanta… Joe Johnson fa ancora 2/2, il pubblico di Atlanta senta la W in pugno.

10 secondi scarsi per l’attacco disegnato da coach Van Gundy; che ad essere onesti disegna uno schema alquanto discutibile, mettendo in mano la palla ad un Turkoglu fin qui estraneo ai contenuti della serie. Il tiro scheggia a malapena il ferro, la delusione è scritta sui volti dei suoi compagni. Vince così’ Atlanta che va sul 3-1 e ipoteca seriamente il passaggio del turno. Tempi cupi in Florida, certo… se poi Turkoglu è questo e J-Rich & Redick producono 1/3 di quanto fatto da Carter nel 2010 allora vincere una serie al meglio delle 7 partite diviene utopia.

Alcune dichiarazioni nel post partita:

“I give credit to my players that have done a phenomenal job in just defending the three-point line. Even when they do have looks, we’re making a conscious effort to get out and get a hand up.”
Hawks coach Larry Drew

We’ve tried a lot of guys on him so far and no one has been able to guard him yet. Our perimeter guys are being chewed up by him and and their guards so far.”
– Magic coach Stan Van Gundy on Hawks guard Jamal Crawford

“I just told the team if they don’t still believe that we can win the series to stay in Atlanta,’’ Magic center Dwight Howard said sternly. “We just have to believe and guys have to make shots”.

5 thoughts on “Atlanta non cade tra le mura amiche, è 3-1

  1. Riccardo, il recap è ottimo ma io mi concentrerei di più su altre cose: che so, dichiarazioni post-partita, previsioni in vista del futuro della serie, chi ha deluso e chi ha sorpreso, ecc. ecc…è solo un consiglio ovviamente!

  2. Mi trovi completamente d’accordo sui quote. Infatti ne avrei (e ne inserirò) un paio. Resta il fatto che essendo un amante delle dichiarazioni (vedi l’ultima di mr.baffo su Rondo) non trovo questa serie molto stuzzicante dal punto di vista delle dichiarazioni a distanza. Però concordo con quello che dici.

    Previsioni sul futuro della serie… dico la mia alla fine dell’articolo. Onestamente non credo che questa serie abbia un futuro. Mentre quando scrissi il pezzo su Dallas-Portland 2-0 sostenevo che era una serie ancora apertissima (e avevo ragione), qui trovo difficile leggere il futuro di una serie quando SVG fa difficoltà solamente a bloccare un singolo giocatore come Crawford. E soprattutto in un contesto dove i due allenatori, seppur molto validi, non fanno degli stravolgimenti articolati per mettere in difficoltà il diretto avversario ; )

    Ti ringrazio infine per i complimenti sul recap. e per i consigli… che sono sempre ben accetti, nessuno d’altronde è perfetto. A presto
    Riccardo

  3. van gundy ha le sue colpe, ma su crawford non può far molto, con gli scambi di novembre sono andati via tutti i difensori della squadra, basta pensare che oggi ci sono Q-Rich e Redick utilizzati come difensori, la verità è che l’unico scambiop che aveva senso era quello per arrivare ad Arenas, mentre l’altro è stato un autentico disastro, mi auguro che in estate ci si inventi qualcosa per arrivare ad un paul, o magari ad un nash, perchè altrimenti Howard o meno questa squadra non sarà mai al top, siamo pieni di ottime riserve, ma secondi violini neanche l’ombra

  4. mi sento di concordare con espy, soprattutto sul discorso trade che ha davvero affossato Orlando. Serve un ottimo mercato per convincere D12.

  5. Ho come la sensazione che gli Hawks potrebbero pagare gara questa gara 5 che ho appena visto… staremo a vedere!

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