Prova di forza per i Thunders in Gara 2

Per i Nuggets si mette male.

Non solo, infatti, sono sotto 2-0 nella serie, una condizione dalla quale solo il 6% della squadre sono riuscite a recuperare. Ma anche perché, nelle due partite di Oklahoma City, sono stati battuti in due modi diversi da una squadra come i Thunder, che ha dimostrato versatilità.

Se, infatti, nella prima partita erano stati Westbrook e Durant a sigillare la vittoria, con una prova di altissimo livello, questa volta è stato il resto della squadra ad essere salita di tono. E dire che erano stati proprio il numero zero ed il numero tenta cinque a segnare i primi due canestri della gara (due triple), ma poi hanno lasciato il palcoscenico ai compagni

I vari Harden (18 punti), Perkins, Ibaka (12 e 12 rimbalzi), Collison, Maynor e Sefolosha sono saliti in cattedra, dimostrando in modo chiaro che i Thunder sono una squadra di alto livello, ed hanno a loro disposizione molte armi diverse.

Chi più chi meno, in gara 1 avevano giocato al di sotto delle aspettative ma, già nei giorni precedenti alla partita di ieri notte, avevano dichiarato come la loro intenzione fosse quella di rifarsi e dimostrare come i Thunder non fossero solo Westbrook e Durant. E ce l’hanno fatta, aiutati anche dalla fiducia in loro riposta sia dai loro due giocatori di riferimento che dallo staff tecnico.

“E’ quello che abbiamo fatto tutto l’anno. Non vinci le partite che abbiamo vinto noi con solo uno o due giocatori. Ero convinto che i ragazzi sarebbero saliti di livello ed avrebbero segnato di più” ha commentato Scott Brooks a fine gara.

La partita, in pratica, si era già decisa dopo il primo quarto di gioco, chiuso dai Thunder sul 31-15: i Nuggets, al contrario della gara precedente, sono partiti male soprattutto in attacco, hanno subito l’intensità dei loro avversari e, sotterrati nel punteggio, si sono trovati sotto con uno svantaggio (arrivato anche a ventisei punti ad inizio secondo quarto) troppo difficile da recuperare, nonostante vari tentativi.

I Nuggets quindi hanno subito soprattutto in attacco ed a rimbalzo, sbagliando i loro primi sei tiri, e da lì si sono trovati ad inseguire una squadra che, invece, girava alla perfezione su entrambe le metà campo.

George Karl a fine gara la riassume così: “Abbiamo concesso loro troppi minuti, troppi possessi in cui erano in controllo totale. Avevano più energia, erano più fisici, più veloci e probabilmente più intelligenti. Il divario era troppo grande, quando sembrava che potessimo tornare sotto i dieci punti di svantaggio, arrivava una tripla o una giocata che ci rimandava indietro”.

Il coach dei Nuggets ha anche fatto una scelta tecnica molto chiara, tenendo in panchina per tutto il secondo tempo sia J.R. Smith che Chris Andersen, sottolineando come gli avversari hanno definitivamente preso il largo proprio nel momento in cui questi due sono scesi in campo. E’ importante che ritornino ai loro standard abituali sin dalla prossima partita.

La serie sembra dunque essere indirizzata a favore di Oklahoma City, che ha anche meno problemi fisici rispetto agli avversari: i Nuggets, infatti, hanno dovuto dare a meno di Afflalo nelle prime due gare (sembra che ritorni in gara 3), ed hanno inoltre entrambi i playmaker, Lawson e Felton, alle prese con problemi alla caviglia.

La domanda che sorge spontanea è, dunque, cosa deve succedere perché questi Thunder perdano la serie? La risposta la da Kevin Durant: “Bella domanda. Se giochiamo pigri, troppo soddisfatti, pensando che ce la diano vinta. Ma di questo non mi preoccupo, so che entreremo in campo e giocheremo duro”.

Con la  sconfitta di ieri sera, è la quarta volta in due settimane che i Nuggets perdono contro i loro avversari, due nella regular season e due nei playoffs. I Thunder paiono avere il loro numero di targa ma, anche se la situazione pare a loro sfavore, i ragazzi di coach Karl non hanno intenzione di mollare, come dimostra anche il fatto che, in gara 2, invece di abbandonare la partita e preparasi per gara 3, hanno continuato a lottare per cercare di riaprirla.

Adesso, hanno due partite in casa, è obbligatorio ottenere due vittorie per riaprire i conti: perché la serie non è finita qui.

One thought on “Thunder quasi perfetti: 2-0

  1. sono giovani… sono inesperti… bisognerà aspettare ancora un paio d’anni…. la trade con Boston gli ha penalizzati… durant non è lo stesso dell’anno scorso….

    …quante ne ho sentite…

    Signore e Signori, ecco a voi gli Oklahoma City Thunder, la squadra più sottovalutata delle Lega!!

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