I Knicks sono in striscia positiva soprattutto grazie a Stoudemire...

Sono state disputate 8 partite nella domenica NBA, fra le quali spiccava la sfida “italiana” fra i Raptors ed i Knicks, dove hanno avuto la meglio i newyorkesi di D’Antoni.

Tutto molto semplice per i Celtics e Spurs, mentre i Blazers tornano alla vittoria.

Ma vediamo cos’è successo.

 

KG è in un gran periodo di forma.

BOSTON CELTICS @ NEW JERSEY NETS 100-75
Tutto molto semplice per i Celtics, pur privi di Rajon Rondo che si sbarazzano facilmente della squadra di Avery Johnson, ancora alla ricerca di un identità. Boston allunga nel secondo quarto dopo un primo periodo abbastanza equilibrato, grazie ai 21 di Nate Robinson e alla doppia-doppia di Kevin Garnett (14+13). Per i Nets usciti fra i fischi (punteggio più basso della stagione) si salva il solo Farmar, 16 punti uscendo dalla panchina.

NEW YORK KNICKS @ TORONTO RAPTORS 116-99
Nonostante la gran prestazione di Amir Johnson, doppia-doppia per lui da 22+16, i Raptors devono cedere ad una squadra in piena forma come i Knicks, che vincono la loro nona gara nelle ultime 10 disputate. La squadra di D’Antoni può beneficiare delle doppie-doppie di Stoudamire (31+16 ) e Fields (15+10). Gli italiani della gara non brillano particolarmente: Andrea Bargnani chiude 16 punti mentre il Gallo con soli 6. Per i Knicks da registrare la buona prova di Shawne Williams, entrato nelle rotazioni da tre gare e autore di 14 punti tutti nell’ultimo quarto.

CLEVELAND CAVALIERS @ DETROIT PISTONS 92-102
I Cavs continuano il loro periodo no, dopo la batosta infertagli da LeBron, e perdono anche in Michigan, dove uno strepitoso Stuckey da 24 punti e 11 assist, fa ciò che vuole contro la difesa di Byron Scott. Prince ne aggiunge 20 e i Detroit Pistons rendono vana la buona gara di Jamison, autore di 22 punti. Quarta sconfitta di fila per Cleveland, che non vede nessun titolare sopra i 14 punti.

NEW ORLEANS HORNETS @ SAN ANTONIO SPURS 84-109
Ancora sconfitti gli Hornets, la cui vendita alla NBA è in procinto di concludersi. Dopo aver perso in Louisiana contro i Knicks e proprio contro gli Spurs, Chris Paul e soci non sembrano scesi in campo, visto che la squadra di coach Popovich raggiunge addirittura i 38 punti di vantaggio. Paul guida i suoi con 16 punti ma non può evitare la quarta sconfitta nelle ultime cinque gare. Per San Antonio da segnalare i 19 punti di Parker, i 13 di Jefferson e i 14 di Bonner. Belinelli chiude con soli 2 punti con 0-6 al tiro in 21 minuti. Spurs che ora si ritrovano con il miglior record NBA (17-3).

GOLDEN STATE WARRIORS @ OKLAHOMA CITY THUNDER 109-114
Torna Kevin Durant fra le fila dei Thunder e la squadra di coach Brooks vince e convince contro dei mai domi Warriors. Stephen Curry ne fa 38, ma non bastano a rimontare i 20 punti di svantaggio che avevano i Thunder ad inizio quarto periodo. Grazie ai 28 del miglior marcatore della lega e alla consueta doppia-doppia di Russell Westbrook da 19 e 13 assist, Oklahoma porta a casa la sua vittoria numero 14 della stagione, e vince la sua nona gara nelle ultime 12.

MEMPHIS GRIZZLIES @ DENVER NUGGETS 107-108
Vittoria di misura per i Nuggets, che devono ringraziare i comprimari Nenè (27+11+6) e Afflalo (25 punti). Denver, alla sua 13esima vittoria deve ovviare alla brutta prestazione di ‘Melo (4 su 20 al tiro) e alla vena dei Grizzlies, che segnano 61 punti fra il secondo e terzo quarto, guidati da un buon Rudy Gay da 24 punti. La squadra di George Karl è alla sua settima vittoria consecutiva e alla nona in fila fra le mura amiche.

WASHINGTON WIZARDS @ PHOENIX SUNS 108-125
Importante vittoria per i Suns in casa contro i Wizards di un grande Blatche da 24 punti.  Dopo essere stata sotto di 10 punti, Phoenix beneficia del season high di Hakim Warrick (26 punti) e della fantastica prestazione dell’immenso Steve Nash, autore di 20 punti e di ben 17 assist, con, dato ancora piùà sensazonale, il 100% al tiro. Il rookie John Wall finisce con 12 punti e 12 assistenze, che rappresentano la sua quinta doppia-doppia stagionale.

LOS ANGELES CLIPPERS @ PORTLAND TRAIL BLAZERS 91-100
Il solito Blake Griffin (21+15) non basta ai Clippers per espugnare il Rose Garden. Portland evita cosi la sesta sconfitta consecutiva, grazie ai 26 di Matthews e ai 13 di Nicolas Batum, che aggiunge anche un career high da 13 rimbalzi. I Blazers hanno dovuto sudare parecchio, avendo dilapidato un vantaggio di 22 punti nel corso del terzo quarto. Ma dopo una rissa provocata da un fallo (flagrant 2) di Cook su Przybilla, i Clippers di un buon Gordon da 24 punti, cadono per la 17esima volta in stagione (peggior record NBA).

51 thoughts on “NBA – Risultati del 5 Dicembre

  1. L’Nba compra gli Hornets! Quanto è largo l’oceano…
    La squadra: partita bene oltre ogni aspettativa dopo lo scambio 8fatto per allegerire il cap) è in caduta libera, in casa poi è una tristezza. Il buon Bagatta dix “eh sono tutti a mangiare l’HotDog state tranquilli” si come no. Siamo sotto la media spettatori minima…
    Altre squadre che giocano con tanti spettatori vestiti da seggiolini vuoti: Hawks, Griezzlis, e soprattutto 76sr. La crisi?

    Nash spiega due o tre cosa al rukie.

  2. eh sì hornets in netto calo, ora anche il quintetto sembra essere in piena crisi.. bella prova di forza degli spurs..

    portland che finalmente interrompe la striscia negativa ma con un po’ di sofferenza, brutto fallo di brian cook sull’appena rientrato przbylla, se lo poteva proprio evitare soprattuto perchè era appena tornato da un infortunio serio.. roy e aldridge comunque sotto i loro standard..

    ottima prova di curry che dopo averlo criticato settimana scorsa ha pensato bene di smentirmi immediatamente.. sono peggio di peterson… eheh

  3. Ho capito perché i Blazers ieri hanno vinto: siamo andati sopra di 20! Quando siamo sopra di 10 perdiamo sempre…
    Brutto il fallo su Przybilla: ha rischiato grosso perché è l’idolo del Rose Garden…

  4. Ma Steve Nash che giocatore è? incredibile, ho finito gli aggettivi! tutti a tifare Houston per i play-off sperando nel rientro del cinese eterno infortunato, io tifo per questo qui che ogni anno sembra avere la squadra sempre più debole e continua a fare i miracoli! per la milionesima volta mi tolgo il cappello

  5. Bella vittoria dei Suns…..intramontabile Steve…8-8…17 assist…
    Poniamo fine alla serie di L dei Blazers…solo noi potevamo….

    Ma non ho capito una cosa riguardo la situazione Hornets: viene venduta la franchigia, ma resta la dirigenza, tranne il proprietario Shinn….???? E poi Stern e soci la rivenderebbero possibilmente a qualcuno che non la trasferisca…anche se sotto media spettatori…si può??

  6. NY: si conferma come questi giochino meglio in trasferta. Nn che Toronto fosse questa corrazzata, ma lo scorso anno di perdeva anche qui. Mi tolgo il cappello davanti a Stat, magari nn dura, ma per ora è stato superbo. Si, le statistiche si gonfiano con D’antoni, ma intanto lui segna e genera attacco, e l’intesa con Felton è già altissima

    New Orleans inguardabile, anche se gli Spurs ci hanno messo del loro tirando come i Suns dei bei tempi

    Una cosa secondo me è da notare: molte squadre di vertice (Boston, Spurs, i Nuggets) stanno vincendo senza spremere per nulla i titolari (che hanno spesso minutaggi sotto i 30), e senza bisogno di prestazioni individuali monstre dalla stella di turno (vedi i Nuggets o gli Spurs stanotte). Forse è vero che nn possono durare, però la differenza con Miami ed L.A. è palese al momento. Ed i minuti risparmiati ai titolari forse verranno utili più avanti

    So che deluderò il Gallo, ma nn ho mai condiviso i suoi spippettamenti parlando di John Wall. D’accordo con lui che può diventare una stella, mentre nn ho mai capito in base a cosa fosse già un franchise player, o uno che farà sicuramente storia. Ovvio che nn si tratti di un giocatore come tanti, però ad esempio Derrick Rose (il giocatore con cui è paragonato più spesso) già a Memphis mi aveva destato tutt’altra impressione. E da nessuno avevo sentito giudizi tipo “un giorno questa Lega sarà sua…”, come ne ho sentiti per John

    Chiusura sui Cavs: ehi, sono proprio forti questi, nn si capisce perchè LBJ se ne sia voluto andare. Con un supporting cast così il titolo era dietro l’angolo

  7. considerazioni sparse:
    Gallinari che segna quanto Mozgov e tocca palla quanto Shawne Williams non si può proprio guardare.
    Ed Davis ha mostrato lampi di scarsezza davvero impressionanti, liberi che non toccano il ferro, canestri sbagliati da un metro e in più la sensazione che sia davvero poco in forma fisicamente. Tutto il contrario di Amiri Johnson, i 16 rimb non mi impressionano (Rodman giocasse oggi nei Raptors ne tirerebbe giù almeno una dozzina), ma la sua fisicità è davvero assurda, vedi schiacciata megagalattica su rimbalzo offensivo.
    Apro una parentesi su Mayo, secondo me non è più una questione di marechelle o ritardi, lo stanno facendo fuori dalla rotazione a favore di Xavier Henry.

  8. ormai puzza la storia della punizione per OJ Mayo… questi hanno draftato X.Henry che è buono e vedono Oj come merce di scambio (in estate lo avevano proposto ai warriors per Monta..discutibile come mossa cosi poi avevi 2 anni nel back court tra ellis e conley con il rischio che Zach, marc e Rudy non vedevano più un pallone). però io ci credo nei Grizzs sopra il 50% e mi stupisco delle molte sconfitte in quest’inizo di stagione

  9. si infatti su gallinari la situazione è preoccupante. ho visto partite, ho visto highlights. niente da fare. a parte qualche rara eccezioni danilo sta dietro la linea da tre sul lato debole. e non si muove. non capisco se è il coach a chiederglielo o no. anche perchè gli altri tiratori (chandler, felton, fields) si muovono molto più di lui anche quando rimangono dietro la linea dei 3, e toccano la palla molto di più.

    boh…

    @ iyw: io avevo fatto notare la stessa cosa sui cavs ma gli stessi che l’anno scorso sostenevano che i cavs senza lebron fossero un’ottima squadra da 50 w sembrano essere morti…

    a proposito di mozgov, sarò pazzo ma secondo me appena impara due o tre cose della Nba (l’inglese sarebbe una buona per cominciare) potrebbe piazzarsi in quintetto. le mani le ha, la grinta pure (e i falli pure ma ci si può lavorare). un quintetto felton, chanlder (ma davvero non può giocare da guardia?), gallo, stat, mozogv secondo me è buono buono.

    vinceranno anche qualche partita ma i raptors sono uno schifo di squadra.

    d’accordo anche su wall. e soprattutto su rose. mi ricorda il primissimo iverson con i crossover. ed è anche più veloce.

  10. e poi mi ricordo anche lunghissimi commenti contro i t-wolves che avevano osato scambiare mayo (il nuovo jordan) per love.

    complimenti ai t-wolves (di allora).

    ma scusate secondo voi rubio un pensierino ad andarci in sta cazzo di minneapolis non dovrebbe farlo?

    che gli fa schifo giocare con love, beasley, wes johnson, brewer, milicic (ebbene sì ho detto milicic), webster?

  11. kgiuseppe

    Forse a Rubio fa schifo giocare a Minneapolis, e visto dove sta adesso, lo posso pure capire…

    Mozgov credo possa diventare una buona presenza difensiva, in attacco ha dei fondamentali peggiori dei miei (di molto, visto che io ho almeno il tiro dai 5 metri), ma è giovane, ci si può lavorare

    Sui Cavs, lascia perdere, qualcuno ancora due giorni da diceva che nel 2010 erano da titolo…si, forse NBDL

  12. Jhonny Flynn in D Leage, immagino per riprendere il ritmo e ritrovare la forma ideale, sarebbe lui il play di Minnie

    I Cavs non sono più la squadra dello scorso anno gli mancano 30 punti 8 e 8r, il 60-70 % del loro potenziale, oltre a Zizu e Shaq. La squadra era da titolo, quest’anno sarà festa se arrivano a 30W (il pubblico è straordinario ed è rimasto vicino alla squadra), lo scorso anno si sono schiantati contro i Celtics e la colpa è di LeBron al 60-70% non ci sono cazzi. Lo penso perchè ho visto la serie e il suo crollo mentale prima ancora che tecnico. Le percentuali quando c’è un tal fenomeno in squadra sono opinabili ma i meriti e le responsabilità sono nella medesima quota. Ha fallito lui e di conseguenza tutta la squadra che poggiava su di lui. Gli Heat non hanno più possibilità dei Cavs solo perche laq sua incidenza sulle sorti della squadra è scesa a 30%

    • Scusa, ma le squadre nn poggiano su di un solo giocatore, neanche se si chiama LBJ. E nn esiste ripartire le sconfitte con le percentuali, nn ha senso. Si vince e si perde assieme. Se coach Brown fosse stato così intelligente da inserire per bene Shaq e Jamison, invece di fargli aspettare gli scarichi, forse le cose sarebbero andate meglio

      E comunque no, i Cavs nn erano da titolo. Per essere da titolo devi avere un numero 2 vero (Gasol, Pippen, nn Jamison o uno Shaq di 38 anni), qualcuno che ti aiuti a fare canestro quando la difesa collassa su di te, e gente che nn si caca sotto quando gli scarichi palla nei momenti decisivi (Fisher, Horry, Kerr)

      Erano una squadra da RS, niente più

  13. Impressioni su TORONTO – NEW YORK.

    BARGNANI senza dubbio primo centro ad Est, All-Star se c’è ne è uno, alla partita delle stelle papabile tanto per il three-point contest quanto per la gara di domenica. DOMINATORE

    GALLO faro dei suoi, tutte le azioni passano da lui, per la conclusione o per l’assist illuminante. Commovente la maniera in cui Amar’e si prostra al suo servizio. Per non dire di Felton, che ormai non compra nemmeno una cravatta senza che il buon Danilo gliela scelga. LEADER

    Ah, visto che eravamo in Canada…

    NASH da l’ennesima conferma alla mia idea: buono per l’Europa semmai, ma assolutamente fuori contesto sui parquet a stelle e strisce. Fa il compitino, poche idee per fare il play, undersized e incostante al tiro per giocare da guardia. OVER RATED

    Ciao a tutti gli amici di playit da BAGATTERSON, uno che di basket se ne intende!

  14. beh ho capito però se la cosa più importante della tua vita è in che città dove vivi sei uno come me che gira il mondo a cazzo cercando di alzare due lire per pagarsi le birre e le sigarette e tirare quattro tiri al campetto quando non hai il fegato massacrato dal giorno prima, mica un campione nba.

    secondo questo ragionamento allora i brasiliani dovrebbero restare in brasile e il palermo dovrebbe essere in champions league e milane inter in lega pro, per quanto fa schifo milano.

    se la questione sono i soldi, non so fino a che punto il barcellona possa competere. rubio è giovane ma non resterà giovane in eterno. prima o poi dovrà smuoversi. e se i dirigenti di minnie sono furbi come sembrano a volte (altre volte sembrano dei ritardati) non credo che regaleranno mai i diritti su rubio. il ragazzo sa giocare a pallacanestro (anche se anche per lui vale il discorso fatto per wall e majo, ovvero qui sul blog c’è gente che se spruzzetta le mutande appena vede un no look dietro la schiena, ma questo non vuol dire che sia un campione), però qualsiasi squadra prima di investire su di lui (tipo dando buone contropartite a minnie) lo vorrebbe veder giocare contro gente di primo livello.

    boh. comunque minnie mi piace. insieme a new york, utah e chicago è tra le squadre che mi stanno più simpatiche.

    • kgiuseppu

      Io credo solo che Rubio, come molti altri giocatori (vedi LBJ), sia in una posizione privilegiata, avendo il coltello dalla parte del manico

      Si fa presto a dire che è un lavoro, ma si tratta prima di tutto di esseri umani, e sappiamo tutti che lo stesso lavoro può avere un sapore totalmente differente se fatto in un posto o in un altro. Perchè dopo allenamenti e partite c’è sempre una vita, che cambia di brutto se fuori nevica a Ottobre, o fa 30 gradi tutto l’anno, se la città ha 300.000 abitanti o svariati milioni, se è un posto di bigotti come Salt Lake City, o se è NY. E vi discorrendo

      Questa nn è gente come noi che per arrivare a 1000 euro mensili di deve adattare a quello che passa il convento, ha il privilegio di poter “comandare” in certe situazioni, e fanno benissimo ad esercitare questo potere. Tanto nn è vero che tutti se ne andrebbero a Chicago o L.A., c’è un salary cap che impedisce (o dovrebbe impedire, se nn fosse così elastico) le ammucchiate in un solo posto, c’è ego di chi vuole avere tiri ed esposizione, o solo tanta gente che si trova bene in città minori come S.Antonio o Oklahoma City

      Se Rubio nn vuole giocare a Minneapolis, ha la mia benedizione, forzasse lo scambio e andasse dove gli aggrada, tanto dallo scambio Minnie avrà qualcosa di buono in cambio

      • in linea di massima posso anche essere d’accordo. ma su una cosa no.

        Lbj ha il coltello dalla parte del manico, perchè è 2 volte mvp ed è un fuoriclasse. ma non vedo perchè il coltello dalla parte del manico ce lo debba avere uno spangnolo coi brufoli che anche a barcellona non sta giocando poi così bene.
        io fossi in minni non cederei il contratto. non è giusto che una squadra dal grande talento non possa mai provare a diventare grande. san antonio ci è riuscita ma ha faticato a morte (oltre ad aver beccato due prime scelta del calibro di duncan e robinson).

        comunque sia fanculo subio, e pero che quell’invasato di flynn faccia qualcosa di buono (anche se ne dubito)

        • E perchè scusa, la libertà di scelta è direttamente proporzionale al talento? Se Rubio nn vuole andare a Minnie, è un suo sacrosanto diritto, è come se a me mi costringo a vivere a Canicattì, se nn mi va nn ci vado, e ne pago le conseguenze

          Minnie nn sta dando una lira a Rubio, e se si rompe le palle di aspettare, lo scambierà per qualcosa che le serve. Nn è che Rubio stia violando qualche regola, o costringendo Minnie a tenerlo, si tratta di affari ed i TWolves ne possono comunque ricavare qualcosa

          • no infatti. ma il problema è che questo va a cozzare contro il principio di competitività. quello che sto cercando di dire è che se ti presenti al draft e una squadra ti sceglie allora tu sei un giocatore di quella squadra. punto. se non vuoi correre il rischio non ti presenti al draft. ti fai il tuo contratto da rookie e quando è finito puoi andare dove cazzo ti pare, a canicattì, pescasseroli o south beach.

            non mi sembra un’eresia.

            perchè anche se minnie dovesse scambiare i suoi diritti non otterrebbe mai qualcosa del valore di rubio perchè la decisione di rubio penalizza la dirigenza di minnie.

          • Ma come, hai detto tu che Rubio tutto sommato neanche gioca bene al Barça? Magari Minnie lo scambia, e riceve in campio un giocatore 100 volte meglio…

            Queste sono le regole, e Rubio fa benissimo ad usarle a suo favore, se gli gira di farlo

  15. Bargnani si conferma troppo dipendente dai primi 5 tiri che prende..se ne entrano almeno 3 resta concentrato, corre, prova a difendere e a contestare i rimbalzi..altrimenti “mamma butta la pasta!” cit. Gallo in un momento d’involuzione preoccupante, sembra spento e poco voglioso, speriamo sia solo un periodo.
    Cmq quando Andrea si presenta i Rap vincono o se la giocano..quando fa ‘ste schifezze di partite Toronto è sempre sconfitta, preoccupante dipendere da uno che ha la cattiveria mentale di nonna papera.

  16. Mhm.. ok i fatti danno ragione a IYW circa i Cavs non da titolo, gli mancava qualcosa certo, ma senti questa: correva l’anno ’90 i Bulls hanno il miglior realizzatore dell’Nba, è il più forte ma deve ancora vicere e dimostrare di saper vincere, dopo vari schiaffoni dai Bad Boys i Bulls approdado alla finale, ci sono i blasonati Lakers di Kareem. Magic Whorty, sulla carta i Bulls non sono i migliori, hanno Pippen si ma doveva ancora diventare Pippen, Paxon si, Grant e anche M.J. doveva ancora diventare il più forte. Gara 1 la perdono in casa, MJ la perde e sbaglia l’ultimo tiro, lui era i Bulls, poi sappiamo come è andata.
    Voglio dire i Gibson o Mo Williams potevano diventare i Kerr, Jamison poteva diventare Horry, Varejao fare il Rodman ma solo se lui diventava MJ.
    Invece sembrava Glen Robinson…
    Mancava comunque un secondo violino? Può darsi, anche un grande coach, ma è mancato lui… MJ

    • Si, ma sono sempre fatti suoi, se ne è voluto andare…

      Poi nn scherziamo, i Pistons nel 1990 si sapeva che nn sarebbero durati in eterno, ma soprattutto, il nucleo dei Bulls era giovane, era evidente che sarebbe stata solo una questione di tempo vincere. Jamison 34 anni, Shaq 38, dov’è la similitudine? Varejao ti sembra che possa diventare come Grant, e Mo Will come Pippen?

      Poi…Michael era a Chicago, LBJ è stato 25 anni nell’Ohio, ovvero uno degli stati più inutili degli USA, viveva in una città chiamata “the mistake on the lake”. Che avesse voglia di cambiare aria, è da considerare un delitto?

      Mike Brown nn è mai sembrato PJax, e sinceramente, nn ho mai visto alcun free agent fare a botte per andare in Ohio. Rischiava di fare la fine di KG a Minnie, aveva la possibilità di scegliere, e lo ha fatto. E personalmente lo ringrazio di questo, malgrado tutte le pressioni, le critiche, le dichiarazioni assurde di Gilbert e co, se ne è sbattuto ed ha fatto come gli pareva. Ci manca solo che uno nn abbia il diritto di fare quello che gli pare, e deve fare quello che dicono GM, giornalisti, tifosi e compagnia

      No, i Cavs nn erano nella stessa situazione dei Bulls. Poi che anche LBJ abbia delle colpe, per come ha giocato gli ultimi PO, nessuno lo mette in dubbio. Che “The Decision” sia stata una pagliacciata, ed una mancanza di rispetto per i Cavs, neanche. Ma in realtà io da mesi sento solo critiche nn sul come (opinabile senz’altro), ma proprio sul fatto che nn sia restato in Ohio, o nn sia andato a NY. Ovvero, su degli argomenti su cui LBJ era il l’unico ad avere voce in capitolo

      • chissà quanto tempo bisognerà ripeterla sta cosa e ricevere indietro risposte che non c’entrano…

        però per sfruttare questo tuo (e mio e di mille altri che continuano a ripeterlo) discorso, ti dico.

        bene, benissimo, tutto giusto. però cosa avresto detto se lbj (con ancora anni di contratto davanti) avesse detto “io qui non ci gioco. o mi tradate o sticazzi”. e quindi i cavs sarebbero stato costretti (se non volevano perdere tutto) a tradarlo per che so, caron butler o devin harris. sto parlando ancora di rubio, ovviamente. e in più lo spagnolo ha anche la possibilità di starsene a barcellona e minnesota ha sprecato una scelta.

        poi chiaro la regola c’è e rubio la sta rispettando

        però ciò non toglie che mi da alle palle

    • Mi sa, julius, che eri troppo piccolo ai tempi della finale tra bulls e lakers:
      a) era il ’91 e non il 90
      b) kareem si era ritirato
      c) Worthy si scrive così
      d) Paxson così
      e) Paxson non era un granché, Grant invece era forte
      f) Pippen era bello che finito
      g) Jordan poi: erano già passati 5 anni da quando jordan scollinò i 60 contro quella che è stata giudicata, in un sondaggio di qualche anno fa, la seconda squadra più forte di tutti i tempi (dopo i lakers ’87 e prima dei bulls delle 70 vittorie): i celtics ’86; aveva già vinto 5 titoli cannonieri e un mvp…

      …eppure anche Jordan finché era solo non ha mai vinto un tubo: ha dovuto aspettare la squadra forte e che i lakers sostituissero kareem con campbell, oltre al declino di pistons e celtics (famosa la sua frase da frustrato: qualunque cosa tu faccia alla fine vincono sempre bird e mchale)…
      E quando vinse la prima volta, comunque aveva 28 anni quindi lebron è ancora in tempo…

  17. qualcuno sa se Rondo si è fatto male o è rimasto fuori solo per precauzione??

    • “Rajon Rondo could sit out the Celtics’ next few games as he deals with a minor injury (bad harmstring), according to the Boston Globe”

      l’idea credo sia di recuperarlo completamente ora, invece di farlo a febbraio.
      quindi l’ipotesi è che salti almeno 3-4 partite.

  18. Non parlavo della decision ma di quella squadra e di quei PO, lo avrei voluto vedere a NY o ai Bulls non a fare il Pippen a Miami, questo è un’altro discorso e comunque affari suoi e libertà di scelta… ora che i Cavs siano scarsi è persino ovvio. Insomma io ci speravo, per il resto daccordo con iyw

  19. Incredibile come nn si sia rotto. brutta caduta con il ginocchio che si gira in modo innaturale.. Atleta incredibile.

  20. visto la cagata che han fatto con KG credo non vogliano ripetere l’errore..

  21. Su Rubio io concordo con iyw, non viola le regole, e se vuole stare a Barcellona ne ha tutto il dirtto! Chiaramente questo porterà ha delle conseguenze che il giocatore si dovrà assumere!
    Ma Minnie se vuole puo sempre scambiarlo!!!
    Io sinceramente non vedo questa grande scorrettezza da parte sua!!!!

    • non dico che è scorretto. non viola le regole quindi non è scorretto. dico solo che mi da alle palle e che non mi piace la regola. nessuno ti obbliga a andare nella nba. quindi secondo me il sistema del draft, che tra l’altro fa la differenza rispetto al calcio super squilibrato,dovrebbe essere più stretto.

      rubio decide di andare nella nba, secondo me non può pure decidere in quale squadra andare. in un sistema senza il draft potrebbe, ma dato che il draft è un sistema di scelte successive, chi lo sceglie se la piglia al culo perchè lui non vuole giocare a minnie.

      per questo secondo me doveva andare a minnesota (o non presentarsi al draft) e dopo gli anni col contratto da rookie poteva andarsene dove cazzo gli pareva (personalmente anche affanculo).

      e quindi secondo me anzichè i diritti il draft dovrebbe comportare una messa sotto contratto automatica.

      rubio si dichiara > minnesota lo sceglie e mette sotto contratto > se rubio non vuole giocare con minnesote o si attacca al cazzo o convince la dirigenza a scambiarlo subito.

      punto.

      tengo a precisare che avrei detto lo stesso se a fare il gran rifiuto fosse stato gallinari o un’altro degli italiani.

      • c’è un piccolo problema: nn ci potava essere una messa sotto contratto automatica per il semplice fatto che rubio era già sotto contratto con una squadra europea e prima di firmarne uno nuovo bisogna prima rompere quello vecchio e spesso e volentieri le squadre di appartenenza hanno punti di vista differenti su questo argomento. molte volte, infatti, si è assistito a giocatori che venivano scelti al draft, ma approdavano in nba molti anni dopo poichè la società di appartenenza nn scioglieva il contratto in essere. l’ultimo in ordine di tempo a subire ciò, ad esempio, è stato scola.

        al draft infatti, si acquisiscono i diritti sul giocatore, ciòè, nell’eventualità che questo decida di approdare in nba, solo la squadra che lo ha scelto ha la prelazione sulle sue prestazioni. se il giocatore nn vuole giocare per tale franchigia ha solo 3 possibilità: ho forza una trade (ma nn è detto che venga concessa e tra l’altro nn ha diritto di parola sulla squadra dell’eventuale trade, cioè minnie può cederlo a toronto e rubio nn si può opporre), o i wolves nn esercitano tale diritto di prelazione (in tal caso rubio può andare dove cazzo vuole), oppure rubio nn gioca in nba. sono solo queste le possibilità,

  22. anni fa si parlava di rubio come una futura stella.beh dopo averlo visto giocare diverse volte ho dei forti dubbi che il ragazzo abbia la stoffa del campione.
    il ragazzo e carente a livello fisico,inoltre tecnicamente e senza tiro sia dalla media e lunga distanza.insomma fossi i wolves lo scambierei senza rimpianti.

  23. @kgiuseppu

    Devi contare che questa regola non avvantaggia solamente il giocatore ma anche le franchigie che possono scegliere un giocatore al draft valutarlo alcuni anni in europa e se vedono che non vale tagliarlo!
    E un’arma a doppio taglio!

  24. a tutti quelli che non comprendon la scelta di Rubio consiglio la visione di “Fargo” splendido film dei fratelli Joel ed Ethan Coen… illuminante :D

    • a parte la bella citazione cinematografica (gran film), nessuno qui si sta chiedendo “perchè” rubio non voglia andare (cazzi suoi e comunque minneapolis fa cagare), io sto solo dicendo che non dovrebbe essergli consentito di scegliere.

  25. in ogni caso non sarebbe la prima volta…in genere sarebbe opportuno accertarsi che una persona sia disposta a giocare per te prima di draftarla ^^’ buon senso?

  26. Eh eh effittivamente fa capire bene l’ambiente!!! Bella Idea Bowen!!!
    Comunque film stupendo!!!!

  27. Arrivo in netto ritardo per scrivere un piccolo commento sulla gara di james contro i suoi ex.
    Allora, sinceramente, io non ricordo un caso simile in cui un giocatore entra in una arena – la sua ex arena – e viene fischiato per tutti 3 quarti giocati, deriso, insultato, con una pressione addosso da gara 7 delle finals.
    Cioè, mettiamo che i cavs vincevano ma james comunque giocava bene, il mondo comunque lo avrebbe criticato, sarebbe stata una umiliazione assurda.
    Ma mettiamo invece che i cavs vincevano e james giocava male, beh, giocatore finito mediaticamente, psicologicamente sarebbe stato come uno stupro.
    Invece questo entra in un posto dove sa che le 20000 persone che stanno dentro lo odiano a morte, e non è la stessa cosa di un giocatore che va fuori casa e viene fischiato, quelli sono i classici fischi “ti fischiamo, ma niente di personale” quì era sentito l’odio.
    James cha fa? mi gioca la sua migliore gara stagionale, segna 38pts in 3 quarti, e ha pure il buon gusto di non farsi corrompere da un 50ello facile nel quarto periodo.
    Qualcuno si ricorda un caso simile? in cui un giocatore gioca una gara simile sotto una simile pressione? che ripeto non è assolutamente paragonabile a quando fuori casa ti fischiano ad ogni possesso.
    Io non ricordo nulla di simile, e comunque no, james non rende sotto pressione. No.

    • Io a occhio di squadre che giocano cosi ridicolmente mentre il pubblico mangerebbe vivi gli avversari (l’avversario) ne ricordo altrettanto pochine..

  28. 5 vittoria consecutiva anche fuori casa…dov’eravamo più carenti!!Iniziamo a dare un senso alla nostra stagione!!!Wade continua a rubare rimbalzi(10 con gli hawks e 14 stanotte)sbaglia poco al tiro e quasi sempre il miglior marcatore della squadra,James non esagera nei possessi e la squadra sembra anche difendere bene neanche 80 punti concessi nelle ultime.Ora ci aspettano altre 3 trasferte importanti…vediamo dove possiamo arrivare!!
    LET’S go HEAT

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