Non c’è storia. Non c’è rivalità. Kevin Harvick continua senza sosta la sua cavalcata trionfale e questa volta a cadere è Las Vegas, la città dei peccati.

Se la gara di Atlanta è stata un’ aberrazione, è meglio sbattere le palpebre più volte e capire che la prova di Harvick è stata a dir poco immensa. La seconda vittoria  stagionale di Harvick si completa con quasi tre secondi di vantaggio su Kyle Busch, suo immediato inseguitore, e secondo sulla linea el traguardo. Larson ha chiuso terzo a circa 13 secondi di distacco, mentre Menard è stato l’ultimo pilota a pieni giri in nona posizione.

Il pilota di Bakersfield ha compiuto in testa 214 giri su 267, più di ogni altro vincitore su questo ovale, per ottenere la sua 39° vittoria in carriera nella massima serie, la 100° vittoria in tutte le serie NASCAR (valgono il quarto posto assoluto dietro David Pearson 105 successi, Kyle Busch 177 vittorie e Richard Petty 200 vittorie). La conferma di questa straripante prestazione si ha anche nel fatto che Harvick ha conquistato i primi due stage della gara con estrema facilità.

Nemmeno le bandiere gialle scaturite da McMurray al giro 178 e da Kurt Busch insieme a Chase Elliott qualche giro più tardi, sono servite a Kyle Busch per restare in linea di galleggiamento con il campione 2014, il quale ha ripreso la leadership per l’ultima volta al giro 225, dopo l’ultima fermata ai pit.

Insomma, un Harvick che a 42 anni continua ad avere sete di vittorie, a dimostrazione che a quest’età si può ancora essere competitivi.

Per quel che concerne gli altri, si può dire che sono stati alla finestra. Il podi di Busch e Larson tallonati da Truex Jr hanno aperto le porte allo squadrone della casa dell’ ovale blu: Blaney quinto, Keselowski sesto, Logano settimo, Menard nono e Almirola decimo, ormai prima forza di questa serie.

Note dolenti per i portacolori di Hendrick che faticano pesantemente a trovare il top ten, cosa rarissima che non capitava da anni: Johnson è il migliore al 12° posto, ma complice di problemi nelle battute centrali di gara; Alex Bowman 16°, praticamente assente in gara, William  Byron 27° e Chase Elliott ritirato nelle retrovie, tutti con almeno un giro di ritardo da Harvick.

 

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