La notizia è veramente clamorosa, anche perché se non proprio senza precedenti, rimanda comunque a tempi passati, in cui i piloti non avevano paura di saltare di weekend in weekend da una categoria all’altra. Il due volte campione del Mondo di Formula 1 Fernando Alonso disputerà la 500 Miglia di Indianapolis. In passato il pilota spagnolo aveva espresso il desiderio di disputare la 500 Miglia di Indianapolis, ma niente sembrava fare presagire che questo potesse avvenire in così breve tempo e soprattutto mentre la carriera in Formula 1 di Alonso fosse ancora in corso. Per trovare un pilota ancora in Formula 1 che decidesse di correre anche la 500 Miglia di Indianapolis bisogna ritornare al 1984, quando Teo Fabi, pilota Brabham, corse ad Indy con il Forsythe Racing. Gli ultimi campioni del Mondo di Formula 1 ad aver corso ad Indy sono stati Nelson Piquet nel 1992 e ‘93 Nigel Mansell nel ’93-’94, ma entrambi avevano già abbandonato il circus, mentre l’ultimo campione del Mondo di Formula 1 a vincere è stato Emerson Fittipaldi nel 1993.

Cosa significa questa partecipazione di Alonso? In realtà non bisogna immaginare troppo. Dietro non c’è nessuna battaglia tra le due categorie, né nessuna “vittoria” della IndyCar, categoria che si sta lentamente risollevando dopo i disastri dello split di fine secolo scorso. C’è semplicemente la voglia di un animale da corsa, di un appassionato di automobilismo come Alonso di mettersi in gioco. Il disastro dell’avventura McLaren-Honda in Formula 1 hanno probabilmente stimolato la voglia di Alonso di cimentarsi con una nuova avventura, di rivivere il brivido della sfida probabilmente annacquato da due anni spesi a battagliare per un ottavo o nono posto, la voglia di tornare a vivere qualcosa di importante. Con queste motivazioni, con il disastro della McLaren-Honda che non sembra potersi risolvere neanche quest’anno, probabilmente Alonso ha avuto il coltello dalla parte del manico e forzato la McLaren ad accettare l’accordo. D’altronde, erano settimane che circolavano voci su addirittura una possibile rescissione del contratto tra Alonso e la McLaren. Di fronte ad una tale possibilità, probabilmente McLaren e Honda hanno preferito accontentare Alonso, piuttosto che perderlo e ricavarne una brutta figura.

Cosa potrà fare Alonso ad Indianapolis? Alonso è un rookie, non ha mai visto in vita sua un ovale, un superspeedway. La 500 Miglia di Indianapolis è una gara complessa, difficile da gestire per vari motivi, a cominciare dal lungo avvicinamento che consiste nei tanti giorni di prove a disposizione, che possono essere un aiuto ma anche un boomerang. Alonso sembra comunque essersi subito calato nel clima di Indianapolis, mostrando il giusto approccio. “Sono immensamente eccitato del fatto che correrò la Indy 500 quest’anno con McLaren, Honda e l’Andretti Autosport“, ha dichiarato Alonso.”Non ho mai corso a Indy prima, e non ho mai guidato su un superspeedway, ma sono fiducioso che mi adatterò velocemente. Ho visto un sacco di gare IndyCar in tv e on-line, ed è chiaro che è necessaria una grande precisione per correre così vicini con altre vetture a 370-380 kmh. Mi rendo conto che dovrò imparare velocemente, ma partirò per Indianapolis da Barcellona subito dopo il Gran Premio di Spagna, e sarò in pista dal 15 maggio in poi. Spero di poter accumulare un grande numero di miglia ogni giorno, e so quanto è buona l’organizzazione dell’Andretti Autosport. Sono orgoglioso di correre con loro, e ho di prendere da loro quante più informazioni è possibile. Ho vinto il Gran Premio di Monaco due volte, ed è una delle mie ambizioni  vincere la Triple Crown (24 Ore di Le Mans, 500 Miglia di Indianapolis e Gran Premio di Montecarlo), come è riuscito a fare un solo pilota nella storia del motorsport: Graham Hill. E’ una sfida difficile, ma sono pronto.

Alonso può vincere la 500 Miglia di Indianapolis? La risposta è sì, può farcela. Alexander Rossi ha dimostrato lo scorso anno che anche un rookie può vincere la 500 Miglia di Indianapolis, se lavora per bene durante le prove. Alonso è un campione, un grande campione, con un palmares ed una esperienza molto più grandi di Rossi, che a sua volta non aveva mai visto un superspeedway prima dello scorso anno. In più corrono per la stessa squadra, l’Andretti Autosport. Perché allora pensare che Alonso non possa riuscire là dove è riuscito Rossi? Alonso ha tutto il talento per farlo. Dovrà ora lavorare duro come ha lavorato duro lo scorso anno Rossi. E chissà che questa sua esperienza non possa stuzzicarle voglie di altri grandi campioni che in futuro vorranno tentare la stessa impresa. In fondo stiamo parlando del  “The Greatest Spectacle in Racing”, il più grande spettacolo nel mondo delle corse, e la voglia di Alonso di venire a correre qui, a carriera in Formula 1 ancora in corso, dimostra che il fascino della 500 Miglia di Indianapolis resta sempre immutato.

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