Con tutta l’esperienza acquisita nel corso della sua carriera nella massima serie, Matt Kenseth tiene a bada Kyle Larson e Chase Elliott, nuove promesse della categoria per conquistare la vittoria al Monster Mile di Dover.

Kenseth, 44 anni, conquista per 37° volta il victory lane e ottiene il terzo successo su questo magnifico ovale da un miglio concludendo un digiuno di diciassette gare. Per Gibbs è la settima vittoria in 11 gare e, grazie alla vittoria di Kenseth tutti i quattro piloti del team sono già nel Chase. A questo punto, è chiaro che rimane il team da battere in attesa possibilmente, di una vittoria di Truex Jr, il quale con il Furniture Row è un team satellite del Gibbs Racing.

In una gara che lo ha visto protagonista per tutta la lunghezza della distanza prevista dalla NASCAR insieme a Carl Edwards, Kenseth ha optato per solo due gomme fresche nell’ ultmo restart e tentare la sorte mettendo sul campo tutta l’esperienza che porta con se dal 2001. Infatti con il crollo di Kurt Busch, Kyle Larson e Chase Elliott, con due Chevrolet ben più veloci della Toyota di Kenseth hanno dato vita al più elettrizzante finale nella storia di Dover.

Tutti e tre i piloti avevano bisogno di una vittoria per staccare il biglietto per il Chase e l’All Star Race di Charlotte in scena il prossimo sabato; inoltre sia Larson che Elliott erano a caccia della loro prima vittoria in carriera, ma davanti si trovavano un pilota tenace che negli scorsi anni è stato capace di essere freddo e portare l’auto al limite nelle fasi finali di gara.

Larson, infatti le prova tutte per demolire le difese di Kenseth permettendo a Elliott una volta superato Kurt Busch , di cucire lo strappo ed entrare a far parte della festa. A quel punto è una battaglia a tre ma Elliott con la vivacità del neoarrivato rookie ha la capacità di superare Larson favorendo la fuga di Kenseth.

Il pilota del Ganassi Racing però riesce con brillantezza a riconquistare la seconda posizione e tentare nuovamente l’assalto a Kenseth il quale non può fare altro che chiudere i corridoi.

Gli ultimi 5 giri sono al cardiopalma: Larson, il pilota di Elk Grove affianca Kenseth nella curva due dopo averlo pizzicato e i due slittano in uscita, ma la tenacia di Kenseth è talmente grande che Larson prova ad infilarlo all’ esterno e all’ interno nei giri restanti, ma senza riusirci.

Kenseth ribalta così un inizio di stagione pieno di problemi meccanici e ritiri in cui ha ottenuto solo tre top ten in 10 gare.

Per i due giovani piloti si tratta comunque di un podio che la dice lunga sul loro futuro in questo sport mettendo in chiaro che sarà solo questione di tempo prima che loro conquistino il Victory Lane.

Il Monster Mile di Dover però ha avuto altri protagonisti che solitamente hanno in questo ovale il fulcro delle loro performance. Stiamo parlando i Kevin Harvick vincitore in ottobre, Martin Truex Jr  vincitore nel 2007 e Jimmie Johnson con 10 successi e 2999 giri al fronte.

Harvick  è stato dominatore nella prima parte di gara costruendo dei gap enormi, Truex Jr è stato capace di risalire fino alla vetta di gara e Johnson è stato autore della solita rimonta dal fondo nell’ ovale più amato entrando nuovamente nella storia diventando il 7° pilota di sempre a fare più di 3000 giri in testa in un singolo ovale NASCAR.

Quando Johnson però riesce strappare la prima posizione a Truex Jr in una delle tante bandiere gialle di giornata, nella ripartenza il californiano non riesce ad inserire la quarta marcia creando una reazione di tamponamenti e 18 auto danneggiate.  Mentre Harvick è costretto a chiudere male la sua gara, Truex riesce in qualche modo a cogliere il nono posto, a dimostrazione di aver avuto una delle migliori auto in pista.

Il top ten di gara viene completato da giovani come Trevor Bayne , 10° e Ryan Blaney 8° che accompagnano Larson ed Elliott in questa classifica, Kasey Kahne al quarto posto torna a farsi vedere dopo aver avuto la meglio su Kurt Busch quinto. A loro si aggiungono Hamlin e Keselowski colpiti da crisi di gomme ed danni nei nelle fasi centrali di gara.

Ora ci sarà all’ All Star Race sabato sera che aprirà ufficialmente le danze per la gara più lunga dell’ anno la Coca Cola 600 di Charlotte, in programma domenica 29 maggio.

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