Il Barber Motorsports Park è un circuito molto tecnico, difficile, che infatti viene usato per i test prestagionali perché trovare l’assetto qua è molto difficile ed è quindi una buona cartina di tornasole sulla bontà della propria vettura. Ma negli anni aveva dimostrato di essere un circuito non adattissimo ai sorpassi. La gara di quest’anno ha invece smentito tutti. Grazie anche ad un clima ideale, che ha scongiurato la pioggia che invece aveva minacciato le qualifiche del giorno prima, ne è uscita una delle più belle gare degli ultimi anni, con lotte, battaglie, giochi di strategia, sorpassi all’esterno, derapate, controlli al limite. Ed un finale memorabile, specialmente per i tifosi a stelle e strisce, che hanno visto due giovani americani sui primi due gradini del podio.

Dopo tre anni di rincorsa, Josef Newgarden ha infatti ottenuto la prima vittoria in carriera. Il pilota del CFH Racing ha disputato una gara memorabile sin dal via, quando partito quinto si è subito portato in seconda posizione, grazie anche ad un gran sorpasso su Will Power alla fine del primo giro. Poi è stato bravo a gestire tutte le fasi della corsa, specialmente quando si è capitato che la gara si decideva su un fine equilibrio tra velocità e consumo di carburante. L’altro grande protagonista della gara è stato Graham Rahal. Partito ottavo, il pilota americano ha sempre navigato nelle posizioni di vertice. Quando è rientrato per l’ultimo pit a 19 giri dalla fine, 7 giri dopo Newgarden, Rahal si è ritrovato sesto ad una ventina di secondi dalla testa della corsa, ma con le gomme più fresche e libero da calcoli di strategia. A Quel punto comincia una serie di sorpassi incredibili, all’esterno, su Power, Ryan Hunter-Reay, Helio Castroneves e comincia a girare 2/3 secondi più veloce ogni giro. Riesce a prendere Scott Dixon, che era secondo, ma il neozelandese resiste per qualche momento e quando Rahal riesce a superarlo è ormai l’ultimo giro. Newgarden riesce così a vincere arrivando al limite con il carburante, Rahal è secondo e Dixon al terzo.

Gara difficile per il Team Penske, che in qualifica aveva ottenuto una tripletta, con Castroneves in pole davanti a Power e Simon Pagenaud. Alla fine però il migliore alla bandiera a scacchi è stato Power, solo quarto dopo essere risalito a suon di sorpassi dalle retrovie a causa di un drive-through per un contatto con Takuma Sato. L’australiano ha ereditato il quarto posto da Castroneves, che resta a secco di carburante all’ultimo giro. Nonostante una gara disastrosa chiusa soltanto al 14° posto Juan Pablo Montoya mantiene la testa del campionato davanti a Castroneves staccato di tre punti. Terzo in classifica, a 13 punti da Montoya, è Dixon, terzo anche al traguardo ed a sua volta unico pilota di Ganassi a portare a casa un risultato decente. Sfortunato con la tempistica delle soste Tony Kanaan, 13° al traguardo nonostante sia stato autore di una gran quantità di sorpassi, sempre nella seconda parte del gruppo Charlie Kimball e Sage Karam. Tutto sommato discreta la gara dell’Andretti Autosport dopo delle qualifiche disastrose in cui nessun pilota era entrato nella top 12. Grazie ad un condotta della gara intelligente Ryan Hunter-Reay è riuscito a risalire al quinto posto, Carlos Munoz al sesto e Marco Andretti al decimo.

Weekend agrodolce per Luca Filippi sin dalle prove libere, dove realizza un ottimo ottavo tempo ma prima finisce in testacoda in pitlane e poi con un’uscita di pista provoca una interruzione con la bandiera rossa. In gara è uno dei migliori nelle prime fasi di gara, quando effettua diversi sorpassi risalendo fino alla terza posizione. Ma al momento della prima sosta è sfortunato ed è tra coloro che devono rientrare al pit in regime di caution, scivolando indietro nel gruppo. A quel punto la risalita risulterà complicata ed alla fine porta a casa soltanto un 11° posto che non rende giustizia alle potenzialità messe in mostra durante tutto il fine settimana.

Doppio appuntamento per la Indy Lights e doppia vittoria per Spencer Pigot. Il pilota dello Juncos Racing ha preceduto in gara 1 i due piloti dello Schmidt Peterson Motorsports Jack Harvey e RC Enerson, mentre in gara 2 ha preceduto sempre Harvey e l’ex pilota di Formula 1 Max Chilton (Carlin), al primo podio nella categoria. Pigot sale così in testa al campionato approfittando del weekend negativo di Ed Jones (Carlin), capace di portare a casa solo un quarto e un undicesimo posto.

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