Talladega, la prova del nove. La roulette di un casinò dove nulla è certo fino che non si ferma.

Così è stato domenica scorsa nell’ enorme ovale dell’ Alabama dove fino all’ ultimo metro non si è saputo chi fosse il vincitore. La fortuna ha baciato Keselowski che, nonostante le polemiche delle scorse settimane ha voluto dare una dimostrazione di forza ai suoi rivali, a se stesso e ai fan che cominciavano dargli torto.

Brad ha colto il successo dopo aver resistito ai tenaci attacchi di Newman (che fino a qualche giro prima era stato perfino leader) salvandosi da una situazione compromessa dai risultati precedenti. Lui era tra i candidati a terminare la sua avventura nel Chase, salvo la vittoria. Missione compiuta, un’ impresa iniziata dalle retrovie, un’ impresa che solo lui e pochi altri potevano compiere.

Con lui, anche Jimmie Johnson ha dato il massimo per riuscire a passare il round e forse è stata la sua miglior gara all’ interno di questo nuovo formato. È stato il leader quasi indiscusso per gran parte del tempo, ma nel momento cruciale, forse causa il degrado delle sue gomme o le scie “sporche” delle auto che lo sopravanzavano è affondato nel mezzo del plotone obbligato a dire addio alle possibilità per il suo settimo titolo.

A fine gara il commento di un campione che valerebbe un inchino: “C’è delusione. Non vinci ogni campionato a cui prendi parte. Ho corso per 30 anni e ne ho vinti solo 6. Ma torneremo l’anno prossimo.”

Se Jimmie Johnson è stato leader, non poteva mancare uno degli esperti di questi ovali, Dale Earnhardt Jr. Bravo a giocarsi la carta per la leadership ma purtroppo non è stato all’ altezza del suo compagno per tutta la gara, anzi al contrario è stato sfortunato. Il contatto con Biffle nelle fasi finali gli ha causato qualche danno all’ auto ed il risultato è stato l’eliminazione dal Chase.

Oltre ad una grande stabilità di un plotone compatto nel corso dell’ evento, un’ incidente nelle battute centrali ha coinvolto Kyle Busch finito poi nel garage per riparazioni al retrotreno e al muso della sua Toyota. Riparazioni che sono durate quasi un’ ora per riportarlo in pista in una situazione compromessa che purtroppo, nemmeno con il ritorno non ha cambiato le sue sorti.

Alla fine la vittoria di Keselowksi sancisce gli 8 piloti che passeranno al round eliminator che seguono qui nell’ ordine: Logano, Harvick, Keselowski, Edwards, Newman, Gordon, Hamlin e Kenseth. Tre Ford,Tre Chevrolet e due Toyota.

Questo round comprenderà Martinsville, Texas e Phoenix. 1146 giri per sancire chi saranno i quattro finalisti per il titolo a Miami fra tre settimane.

Infine, tra gli eliminati figura il trio dell’ Hendrick Motorsports Johnson, Earnhardt Jr e Kahne; un colpo durissimo per il team che ora avrà solo Gordon come una speranza, un Gordon che insegue il quinto titolo della carriera. Tra i superstiti Kenseth e Keselowski cercano il secondo sigillo, mentre gli altri sono ancora secco di campionati.

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