È l’anno dei mondiali e c’è la possibilità che vengano vinti da Cristiano Ronaldo o da Lionel Messi; è l’ultimo anno di carriera di una leggenda come Roger Federer; Steph Curry ha vinto per la prima volta il titolo di MVP delle finali, oltre ad aver superato il record di triple.

Ma Time ha deciso che l’atleta dell’anno 2022 debba essere un giocatore di baseball, Aaron Judge: colui che ha battuto il record di 61 fuoricampo appartenuto a Roger Maris nel 1961, 61 anni fa (torna sempre questo numero), battendone 62 e diventando il giocatore con più fuoricampo in una singola stagione per l’American League.

La storia di Aaron Judge e la sua successiva carriera è davvero bellissima e merita di essere raccontata: nasce a Sacramento nel 1992 e appena nato viene adottato da Patty e Wayne Judge, che solo all’età di dieci anni gli diranno di essere i suoi genitori adottivi. La risposta di Aaron: “Lo sapevo, non vi somiglio per nulla”.

Judge mostra subito un interesse per lo sport e cresce come tifoso dei San Francisco Giants e questa informazione sarà importante per quello che leggerete dopo. Frequenta la Linden High School ed eccelle in tre sport: è lanciatore e prima base per la squadra di baseball; è wide receiver per la squadra di football dove segnerà 17 touchdown, segnando un record per la scuola; è centro per la squadra di basket che guida con 18 punti di media a partita.

Riceve un sacco di offerte da college per il ruolo di tight end (football) tra cui Notre Dame, ma Aaron sceglie il baseball. Dopo essersi diplomato alla Linden nel 2010, viene scelto dagli Oakland Athletics al draft 2010, ma lui rifiuta per giocare, sempre a baseball, alla California State University, con cui vince la Western Athletic Conference.

Al draft del 2013 viene scelto con la 32 dai New York Yankees, la squadra di baseball più famosa al mondo, e dopo vari anni nelle Minor, debutta in MLB il 13 agosto 2016 come esterno destro e alla sua prima apparizione al piatto batte un fuoricampo. Già solo da qui si capisce che è un predestinato.

Il 2017 è la sua stagione da rookie e la gioca come un veterano: batte 52 (CINQUANTADUE) fuoricampo e vince all’unanimità il premio di rookie dell’anno e arriva secondo nella corsa all’MVP, vinto poi (immeritatamente aggiungo io) da Jose Altuve degli Houston Astros.

Nel 2018 parte bene e alla pausa dell’All Star Game ha già 21 fuoricampo, ma un infortunio al polso lo costringe a concludere anticipatamente la stagione. Nel 2019 un altro infortunio, questa volta muscolare, lo tiene fuori più di due mesi e al rientro, in luglio, batte il suo centesimo fuoricampo in MLB e chiude la stagione con 27 home run.

Nel 2020 la stagione è dimezzata per via della pandemia e eguaglia il record di partite consecutive con un fuoricampo (6) appartenuto in precedenza solo ad uno Yankee, Alex Rodriguez. Mentre nel 2021 è il secondo Yankee più veloce a raggiungere le 500 valide e i 100 fuoricampo dopo Joe DiMaggio e sempre nella stessa stagione batte due fuoricampo alla partita del Field of Dreams in Iowa, persa contro i Chicago White Sox.

Nell’ultima stagione già sapete cos’ha fatto: 62 fuoricampo e record per l’American League oltre ad aver vinto per la prima volta in carriera il titolo di MVP. Anche se per molti esperti questo record di fuoricampo comprende tutta la MLB, perché è vero che Barry Bonds, Mark McGwire e Sammy Sosa hanno battuto più fuoricampo di lui in una singola stagione nella National League, ma è anche vero che tutti e tre sono stati accusati e hanno ammesso di aver fatto uso di steroidi. Perciò i loro record lasciano il tempo che trovano per molti e quello di Judge viene considerato il record assoluto.

Fino a giovedì lo stesso esterno destro era il free agent più cercato e più di lusso di questi Winter Meetings e se lo contendevano gli stessi New York Yankees, i San Francisco Giants (toh!) e i San Diego Padres. Alla fine hanno avuto la meglio i primi che hanno messo sul piatto un’offerta da 360 milioni per nove anni, che Judge ha accettato.

Jon Heyman, giornalista di di MLB Network, ha twittato poco prima che i Giants, la squadra per cui Aaron faceva il tifo da bambino, avevano già l’accordo col giocatore, facendo tremare tutto il Bronx. Ma alla fine Aaron ha deciso di rimanere con gli Yankees e provare a vincere il tanto agognato titolo, l’unica cosa che gli manca.

Aaron Judge è il nuovo simbolo degli Yankees, la squadra con più “bandiere” (si direbbe da questa parte dell’oceano) tra tutte le squadre di tutti gli sport ed è il nuovo simbolo del baseball contemporaneo. Perché se Time ti premia nel 2022 come l’atleta dell’anno allora devi avere qualcosa di speciale e Aaron Judge è speciale, eccome se lo è.

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