Quando alla fine dei precedenti articoli ho scritto “Enjoy the Show”, non mi era passato neanche per l’anticamera del cervello di divertirmi così tanto di come mi sono divertito il weekend appena trascorso. Sono stati tre giorni di baseball meravigliosi, con partite che hanno scritto delle storie incredibili e soprattutto con pronostici che si sono ribaltati.

Tampa Bay Rays – Cleveland Guardians 0 – 2 (1-2; 0-1)

Questa sfida è stata presentata come la più equilibrata tra tutte le Wild Card Series, nonostante si sfidassero la terza (CLE) e la sesta (TB). E i pronostici, almeno in questo caso sono stati rispettati, anche se la serie è finita alla seconda partita.

Gara 1 è stata molto equilibrata fino al sesto inning, quando Jose Siri l’ha sbloccata con un fuoricampo verso l’esterno centro portando in vantaggio i Rays. Il vantaggio è durato pochissimo, perché nella parte bassa dello stesso inning, l’interno dei Guardians Josè Ramirez ha sparato la palla fuori dal Diamante con un fuoricampo da due punti, ribaltando completamente la partita. Da quel momento Tampa non è più riuscita a segnare e Cleveland ha gestito il vantaggio, portandosi a casa gara 1.

Il giorno successivo, sempre a Cleveland si è giocata gara 2, crocevia delle nuove Wild Card, se vince Tampa si va a gara 3, se vince Cleveland, Ramirez e compagni passano al turno successivo. La partita è stata la più equilibrata dell’intera stagione: un duello accesissimo tra i due lanciatori partenti, Triston McKenzie dei Guardians, uno dei migliori pitcher in circolazione, che ha concesso solo due valide e ne ha lasciati sul piatto otto e Tyler Glasnow, il quale ha concesso anche lui due valide e lanciato cinque strikeout.

La partita è andata avanti anche oltre il nono inning fino ad arrivare alla quindicesima (!) ripresa, dove nella parte bassa Oscar Gonzalez, esterno di Cleveland, ha battuto un walk-off home run che ha chiuso la partita e la serie, spedendo i Guardians alle Division Series, dove incontreranno i New York Yankees.

Ma non è stata questa la giocata della partita e vi chiederete come sia possibile. È proprio così, perché “The play of the game” è avvenuta nella parte alta del dodicesimo inning e il protagonista è il solito Josè Ramirez, ma questa volta in difesa. Con un corridore in terza base e due out, Manuel Margot dei Rays ha battuto una palla proprio in direzione del terzo cuscino e in un modo impossibile il dominicano dei Guardians è riuscito a raccoglierla e a spararla come un missile in direzione di Josh Naylor in prima base, eliminando Margot ed evitando un punto sicuro per Tampa Bay.

Una giocata difensiva da All-Star per Ramirez, MVP di queste Wild Card ed MVP del mio cuore, perché durante la sua carriera ha dimostrato di essere un fenomeno in entrambi i lati del Diamante senza mai ricevere, immeritatamente, il premio di miglior giocatore dell’anno.

Tornando alla postseason, Cleveland sfiderà i Bronx Bombers in una sfida che sarà interessantissima e che vedrà regnare l’equilibrio.

Seattle Mariners – Toronto Blue Jays 2 – 0 (4-0; 10-9)

L’ultima volta che i Seattle Mariners avevano partecipato alla postseason era il 2001 e il rookie della squadra di quest’anno Julio Rodríguez aveva 9 mesi. Sono tornati dopo 21 anni e hanno dato vita alla Wild Card più pazza degli ultimi anni. Prima dell’inizio della serie, Toronto era data per favorita, anche grazie al vantaggio del fattore campo.

Gara 1 è stata indirizzata subito nel primo inning, con 3 punti segnati dai Mariners, i quali hanno controllato tranquillamente tutta la partita chiudendola 4-0 e portandosi in vantaggio nella serie. Quindi è diventato “Win or Go Home” per i canadesi, costretti a vincere la seconda partita per evitare di andare a casa.

Sabato si è giocata gara 2, probabilmente una delle partite più belle degli ultimi cinque anni. Un capolavoro per chi ama il baseball come me, ma un po’ meno per le coronarie dei tifosi delle rispettive squadre. Al quinto inning i Blue Jays hanno segnato 4 punti, dopo averne segnati altrettanti nelle quattro riprese precedenti, mentre i Mariners ne hanno messo a segno soltanto uno: il punteggio dice 8-1 per i padroni di casa all’inizio del sesto inning.

Ci voleva un miracolo e il miracolo c’è stato: nella parte alta del sesto inning Seattle ha segnato 4 punti, grazie ad un lancio pazzo di Mayza e ad un fuoricampo di Carlos Santana da tre punti, per riportarsi a sole tre lunghezze da Toronto, che però è riuscita a guadagnare un altro punto al termine del settimo inning. All’ingresso dell’ottava ripresa i Mariners avevano bisogno di recuperare quattro punti. Dopo averne guadagnato uno subito, sul punteggio di 6-9 con le basi piene, J.P. Crawford ha battuto una flyball verso l’esterno centro, l’interbase dei Blue Jays Bo Bichette si è scontrato con l’esterno George Springer e ciò ha permesso che la palla cadesse in terra ed entrassero 3 punti per i Mariners. Parità sul 9-9, incredibile.

Nell’ultima ripresa Seattle è riuscita a segnare un altro punto grazie alla valida di Adam Frazier e alla corsa di Cal Releigh per fissare il punteggio sul 10-9. Toronto non è poi riuscita a ribaltare la partita nella parte bassa del nono inning. Una delle più belle rimonte degli ultimi anni porta i Mariners a giocarsi le Division Series contro gli Houston Astros. Dopo 21 anni vedremo almeno una partita della postseason al T-Mobile Park.

My oh My!

Philadelphia Phillies – St. Louis Cardinals 2 – 0 (6-3; 2-0)

No, se siete arrivati fin qui a leggere e avete pensato che le sorprese e le rimonte fossero finte qui, vi siete sbagliati alla grandissima. La serie Wild Card tra Cardinals e Phillies era quella, a detta di molti esperti, meno equilibrata, con un probabile sweep di St. Louis su Harper e compagni. Non solo non è successo, ma si è ribaltato il tutto.

Gara 1 al Busch Stadium è stata controllata da St. Louis fino all’ultimo inning e il punteggio diceva 2-0 per la squadra di casa, grazie ad un fuoricampo da due punti di Yepez nel settimo inning. Ma qualcosa è cambiato nella nona ripresa: Helsley, closer dei Cardinals, dopo una valida, ha concesso anche tre basi ball consecutive, permettendo ai Phillies di accorciare le distanze, 1-2. Subito dopo con le basi piene, Segura ha battuto una valida che ha portato Phila a condurre per 3-2.

Nonostante il cambio del lanciatore, i Cardinals non ci hanno capito più niente e anche Nolan Arenado, terza base di St. Louis e uno dei migliori difensori dell’intera lega, con un errore ha permesso ai Phillies di portarsi sul 6-2. Nella parte bassa del nono St. Louis ha segnato un punto che non è bastato e la partita si è chiusa sul 6-3. Phillies in vantaggio nella serie grazie a 6 (!) punti segnati nel solo nono inning.

In Gara 2 St. Louis è costretta a vincere, ma la partita è iniziata subito in salita con il fuoricampo di Bryce Harper, il primo con la maglia dei Phillies ai playoff dell’MVP dell’anno scorso. St. Louis è entrata nell’ultimo inning sotto 2-0 e già le facce dei giocatori e dei tifosi al Busch Stadium non promettevano bene. Sono state le ultime due apparizioni al piatto di due giganti di St. Louis e del baseball come Yadier Molina e Albert Pujols, i quali hanno entrambi battuto una valida, inutilmente. Perché la partita si è chiusa 2-0 e i Phillies sono volati alle Division Series della National League, dove incontreranno gli Atlanta Braves campioni in carica.

Con il ritiro di Molina e Pujols, protagonisti delle due vittorie alle World Series dei Cardinals nel 2006 e nel 2011, si è chiusa un’era a St. Louis e questo fa male al cuore a tutti i tifosi di baseball.

San Diego Padres – New York Mets 2 – 1 (7-1; 3-7; 6-0)

La serie tra Padres e Mets è stata l’unica tra le quattro delle Wild Card ad essere arrivata a gara 3 e forse anche l’unica con meno colpi di scena nelle prime due gare, perchè entrambe non hanno mai avuto storia, in un senso e in un altro. La serie si è decisa in gara 3, con un lanciatore come protagonista.

Gara 1 non ha mai avuto storia: sin dal primo inning i Padres hanno dominato la partita, con vari fuoricampo nei primi 5 inning. Alla quinta ripresa si trovavano già in vantaggio 7-0 e i Mets non sono mai entrati in versione Mariners per tentare una rimonta e la partita si è chiusa 7-1.

Gara 2 è stata decisamente più equilibrata: alla quinta ripresa i Mets si sono trovati in vantaggio per 3-2, ma nel settimo hanno deciso di chiudere la partita, segnando quattro punti, grazie ad un grande Jeff McNeil, uno dei migliori nelle ultime settimane. La partita si è chiusa 7-3 per i padroni di casa. 1-1 nella serie e per la prima volta in questa postseason si è giocata la bella per il passaggio alle Division Series.

In Gara 3, entrambe sono costrette a vincere. Joe Musgrove, lanciatore di San Diego, ha deciso di giocare una delle partite più belle della sua carriera proprio ieri notte: in sette inning lanciati ha concesso solo una valida e nessun punto, oltre averne lasciati cinque sul piatto. A tal punto che il coach dei Mets Buck Showalter ha chiesto un “substance check” agli arbitri, ovvero un controllo sulle mani e sulle orecchie del lanciatore per verificare un presunto utilizzo di sostanze illegali per avere una prestazione migliore.

Dopo il check, gli arbitri non hanno trovato nulla e Musgrove ha sbeffeggiato per tutto il resto della partita il dugout dei New York Mets, sia a gesti, sia a lanci, non concedendo nessun punto a Lindor e compagni. L’attacco dei Padres ha macinato valide per tutta la partita e ha chiuso sul punteggio sul 6-0, volando alle Division Series, dove sfiderà la squadra che si è dimostrata più forte nel corso della regular season, i Los Angeles Dodgers. Un derby californiano che promette scintille.

I New York Mets escono clamorosamente prima delle NLDS, prima squadra nella storia della MLB a vincere più di 100 partite in regular season e non raggiungere il turno di Division. Una squadra che aveva dimostrato durante l’arco di tutta questa stagione di poter arrivare anche fino in fondo, ma che ha sbattuto contro due muri: prima gli Atlanta Braves che li hanno privati del primo posto nella NL East e poi i San Diego Padres che li hanno eliminati alle Wild Card Series.

Sono state quattro sfide meravigliose e che hanno dimostrato quanto sia bellissimo e imprevedibile questo sport. Però da martedì si torna a fare sul serio. Ecco gli accoppiamenti delle Division Series:

Cleveland Guardians – New York Yankees 

Seattle Mariners – Houston Astros

Philadelphia Phillies – Atlanta Braves

San Diego Padres – Los Angeles Dodgers

Enjoy the Show!

One thought on “MLB: le Wild Card più wild di sempre

  1. Me ne intendo poco di baseball: conosco meglio la Nfl. Però ho visto su You tube le sintesi di tutte le partite di questi playoff e le ho trovate bellissime. Credo che questa nuova formula sia azzeccata.

    Siccome amo più le squadre “sfigate” che quelle titolate, spero di vedere delle w. s. tra San Diego e Seattle (o anche Cleveland, che non le vince da decenni).

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