LOS ANGELES ANGELS

Gli Angels sono da anni in costante ricerca del salto di qualità, dopo avere negli anni firmato Pujols, tenuto Trout, assoldato lo skipper Maddon, firmato Rendon e di recente anche Ohtani. Ma i risultati non sono mai arrivati.

In questa offseason sono andati via Bundy, Cobb, Cishek, Fowler, mentre il closer Iglesias ha firmato un quadriennale da 58 mln, e sono stati firmati Archie Bradley (3,75 mln), Lorenzen (6,5 mln), Loup (biennale da 17 mln), Syndergaard (21 mln) e Tepera (biennale da 14 mln). Sempre per non badare a spese, è stato appena designato per l’assegnazione Justin Upton, che guadagna 28 mln nel suo ultimo anno di contratto, come già venne fatto con Pujols lo scorso anno. Dato che nessuno si sobbarcherà tale cifra, verrà tagliato e diventerà free agent.

E’ stato anche prolungato di 3 anni il contratto di Stassi, per 17,5 mln. Sarà lui il catcher titolare, con Walsh in prima, Wade in seconda, Rendon in terza e Fletcher shortstop. Negli esterni Trout, Adell e Marsh, e Ohtani DH. La rotazione sarà a 6, per preservare il giapponese, con anche Sandoval, Thor, Suarez, Lorenzen e Detmers. Iglesias closer, Tepera, Loup, Bradley e Warren i rilievi.

Tanti i punti interrogativi, in tutti i reparti, ed anche il secondo posto sembra tutt’altro che scontato, ma li consideriamo leggermente favoriti per tale risultato.

HOUSTON ASTROS

Gli Astros anche lo scorso anno sono andati ai playoff, dimostrando che il loro ciclo non è ancora concluso. Quest’anno la proprietà ha ridotto un po’ le spese, per scendere sotto i 200 mln di payroll ed evitare la luxury tax. Lasciati partire Correa, Graveman e Greinke, sono invece stati rifirmati Verlander, dopo due stagioni in lista infortunati, con un annuale da 25mln, e Gurriel (8 mln). In più è stato firmato Neris, con un biennale da 17 mln. Ed hanno provato fortemente ad accaparrarsi Trevor Story.

Il lineup vede Maldonado confermatissimo come catcher, Gurriel in prima, Altuve in seconda, Bregman in terza, il top prospect Jeremy Pena interbase, Brantley, McCormick e Tucker esterni, Alvarez DH. La rotazione, dopo Verlander è invariata, con Valdez, Odorizzi, Garcia e Urquidy. Anche nel bullpen molti volti noti: Pressly closer, Stanek, Neris, Montero, Maton e Pedro Baez.

Sulla carta non ci sono dubbi, la Division li vede favoriti, anche se la rotazione potrebbe essere il punto debole, dato che va testata la salute di JV e la consistenza dei 3 giovani.

OAKLAND ATHLETICS

Gli A’s, dopo anni di miracoli che li hanno tenuti in lotta per i playoff e permesso di vincere anche un paio di volte la Division, in questa stagione hanno azzerato tutto, lasciando per prima cosa andare lo skipper, Bob Melvin, senza chiedere nemmeno un prospetto come risarcimento, e poi cedendo i pezzi migliori: Olson, Chapman, Bassitt e Manaea. Ora con poco più di 50 mln, sono l’ultimo payroll della MLB.

Una motivazione può essere certamente il progetto del nuovo stadio, in via di approvazione, che prevede ingenti spese da parte della proprietà. Esso prevede 3 mila unità abitative, 140.000 metri quadri di uffici, 25 mila metri quadri di spazi commerciali, un teatro da 3.500 posti, 400 camere d’albergo e quasi 9.000 parcheggi. Nulla in confronto alle ristrutturazioni in stile italico.

Oltre alle trade sono stati persi via free agency Canha, Chafin, Yan Gomes, Marte e Romo. Firmati solo Vogt e Lowrie, entrambi a meno di 1 mln. Il lineup vede Murphy catcher, Thames in prima, Kemp in seconda, Kevin Smith in terza e Andrus shortstop, McKinney, Pache (arrivato dai Braves come parziale contropartita per Olson) e Brown negli esterni, Lowrie DH. Montas, Irvin e Blackburn sono i primi 3 partenti di una rotazione che verrà completata da un paio di prospetti, Trivino e Puk saranno le chiocce nel bullpen.

Mark Kotsay, nuovo skipper, dovrà fare i miracoli per non perdere 100 partite e per non ritrovarsi, nuovamente, con lo stadio (vecchio) vuoto… in attesa di quello nuovo.

SEATTLE MARINERS

I Mariners hanno fatto come tutti gli anni: molta attività nella offseason, per poi ritrovarsi fuori dai playoff, anche se nel 2021 le speranze sono durate un po’ di più del solito, fino… all’ultimo giorno di stagione regolare.

Forti di questa base di partenza, hanno deciso di lasciar andare Paxton e Kikuchi, oltre a Kyle Seager, ritiratosi. Il colpo è stata la firma di Robbie Ray, per 5 anni a 115 mln, dopo la stellare annata a Toronto. Via trade sono giunti Adam Frazier dai Padres e Jesse Winker ed Eugenio Suarez dai Reds, in cambio di Justin Dunn e 3 prospetti.

Oltre a ciò, il giovane Matt Brash ed il fenomeno Julio Rodriguez, faranno parte del roster iniziale, anche se poco più che ventenni.
Il lineup vede Tom Murphy catcher, France in prima, Frazier in seconda, Suarez in terza e Crawford interbase, Kelenic, Rodriguez e Haniger esterni, Winker DH. La rotazione è composta da Ray, Gonzales, Flexen, Gilbert e Brash. Steckenrider farà il closer, con Diego Castillo, Sergio Romo e Ken Giles a dare esperienza nel bullpen.

Molte cose devono andare bene per poter arrivare secondi e ritrovarsi finalmente ai playoff dopo oltre 20 anni.

TEXAS RANGERS

I Rangers hanno fatto una offseason aggressiva, tentando anche di soffiare Kershaw ai Dodgers. Perso solo Jordan Lyles in free agency, hanno firmato Calhoun a 5,2 mln, Gray con un quadriennale da 56 mln, Brad Miller con un biennale da 10 mln, Martin Perez a 4 mln, Garrett Richards a 5,5 mln, Corey Seager con un decennale da 325 mln e Semien con un settennale da 175 mln. Via trade hanno acquisito McKinney dai Dodgers, Mitch Garver dai Twins in cambio di Kiner-Falefa, cedendo poi Trevino agli Yankees. Tutto ciò ha portato un aumento del 40% nel payroll.

Il lineup vedrà Garver catcher, Nate Lowe in prima, Semien in seconda, Andy Ibanez in terza, in attesa che il top prospect Josh Jung recuperi dal grave infortunio alla spalla subito, Seager shortstop, Miller, Kole Calhoun e Adolis Garcia esterni, Willie Calhoun DH. Gray, Perez, Dunning, Hearn e Howard saranno i partenti, mentre Barlow, Patton e Holland i principali rilievi.

Mentre il reparto d’attacco è certamente di pregio, molte perplessità suscita il monte di lancio: la corsa al secondo posto sarà davvero combattuta.

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