La NL West vede scenari molto vari: ha due dei primi 5 payroll della MLB, due a metà classifica, e uno degli ultimi 5. E soprattutto è reduce da un 2021 con due squadre sopra 100 vittorie.

ARIZONA DIAMONDBACKS

Nel deserto la situazione continua ad essere triste: payroll al ventiseiesimo posto, sceso di un altro 12%, e nessuna prospettiva a breve termine. Persi via free agency Calhoun, Clippard e Devensky, sono stati firmati due rilievi trentasettenni: Ian Kennedy (annuale da 4,75 mln) e Melancon (biennale da 14 mln). E’ giunto anche Zach Davies (1,75 mln), Luplow via trade dai Rays, ed sono appena stati allungati i contratti a Ketel Marte, altri 5 anni a 76 mln a partire dal 2023, ed a Merrill Kelly, 2 anni a 18 mln.

Carson Kelly sarà il catcher, Christian Walker il prima base, Marte in seconda, Rojas avrebbe dovuto giocare in terza, ma un infortunio di ieri lo terrà fuori per settimane e facilmente sarà Drew Ellis il suo sostituto, Ahmed interbase. David Peralta, Varsho e Pavin Smith esterni, Seth Beer DH. La rotazione sarà sempre guidata da Bumgarner, poi Kelly, Davies, Gallen e Caleb Smith. Nel bullpen Melancon sarà il closer, con Kennedy setup, poi Noe Ramirez, Oliver Perez e poco altro.

Una formazione debole e corta, si spera che qualche prospetto riesca ad esordire con successo, altrimenti anche quest’anno il rischio sono le 100 sconfitte.

COLORADO ROCKIES

I Rockies, giustamente, sono andati sulle montagne russe durante questa offseason, prima perdendo via free agency un altro pezzo importante come Trevor Story, ed anche il partente Gray, poi hanno ceduto Tapia a Toronto in cambio di Grichuk, infine hanno firmato Bryant con 7 anni e 182 mln.

Anche l’estensione di McMahon per 6 anni a 70 mln crea l’idea di una volontà di competere a breve, in una Division davvero difficile. In marzo sono arrivate anche le firme di Colome (4 mln) e Jose Iglesias (5 mln), per rinforzare due posizioni scoperte. Ne è risultato un payroll a 158 mln, 40 in più dello scorso anno, ed appena 10 in meno dei Giants.

Elias Diaz è il catcher, Cron in prima, Rodgers in seconda, McMahon in terza, Jose Iglesias shortstop, Bryant, Hilliard e Grichuk esterni, Blackmon DH. La rotazione vede Freeland, Marquez, Senzatela, Gomber e Kuhl. Nel bullpen Colome closer, Estevez, Bard, Chacin rilievi principali.

La strada per vincere la Division è ancora lunga, ma almeno i tifosi dei Rockies possono guardare al futuro con ottimismo, e godersi un’altra stagione che, almeno in casa, darà soddisfazioni offensive, data l’altezza dello stadio e quindi l’aria rarefatta. Il quarto posto è probabile, la speranza è giungere terzi.

LOS ANGELES DODGERS

I Dodgers vengono dall’ennesima delusione playoff: uscire per mano dei Braves non era in preventivo, ma la dirigenza, come sempre nelle ultime stagioni, ha lavorato molto ed in modo creativo per non eccedere troppo nelle spese, che sono comunque le più alte MLB (297 mln il payroll), e migliorare la squadra.

Persi molti giocatori via free agency, principalmente Corey Seager, che però era già stato rimpiazzato a luglio scorso con la trade di Trea Turner, ma anche i rilievi Jansen, Knebel, Joe Kelly ed il partente Max Scherzer. Chris Taylor è stato invece rinnovato con un quadriennale da 60 mln, così come Kershaw, al quale non era stata nemmeno fatta la QO per non mettergli pressione. Alla fine un annuale da 17 mln è stato siglato.

I soldi risparmiati in questi contratti sono stati messi nella firma di Freddie Freeman, capitano dei Braves campioni del mondo, con 6 anni a 162 mln, e nel partente Heaney (8,5 mln). Ma la creatività si è vista nelle trade, con le cessioni degli esterni McKinney, Beaty e da ultimo Pollock, ricevendo in cambio Kimbrel dai White Sox. Poco prima di questa trade era stato annunciato il prolungamento per altri 3 anni di Dave Roberts come skipper.

Il lineup vedrà pertanto Wil Smith catcher, Freeman in prima, Lux in seconda, i due Turner nel lato sinistro del diamante, Betts, Bellinger e Taylor esterni, con Muncy DH. La rotazione sarà guidata da Buehler, poi Urias, Kershaw, Gonsolin e Heaney, aspettando May infortunato e Trevor Bauer sempre sospeso per le sue disavventure domestiche. Il bullpen ora ha Kimbrel closer, Treinen, Hudson e Graterol come rilievi principali.

Non ci sono punti deboli sulla carta, e pertanto i Dodgers sono ancora una volta i favoriti per vincere la Division (anche se lo scorso anno furono beffati dai Giants).

SAN DIEGO PADRES

I Padres non si sono fatti fermare dal brutto finale di stagione, che li ha privati dei playoff ed ha causato la fine del rapporto con lo skipper che solo un anno prima aveva vinto il premio di manager dell’anno. Il payroll è cresciuto di un altro 10%, al quinto posto MLB.

Persi via free agency il closer Melancon, Tommy Pham, Daniel Hudson, mentre Stammen ha visto la sua opzione da 4 mln esercitata dal club, e Nick Martinez, lanciatore partente che era emigrato in Giappone, ha firmato un quadriennale da 20 mln. La prima trade è servita per liberare spazio nel monte ingaggi, cedendo Adam Frazier ai Mariners, mentre dopo il lockout le trade sono state in entrata, con Voit giunto dagli Yankees, Beaty dai Dodgers e Manaea dagli A’s.

Un’altra trade è in corso di definizione da settimane con i Mets, con Hosmer che andrebbe a New York, insieme ad un lanciatore (Pagan o Paddack), mentre Dominic Smith farebbe il percorso opposto. Ma per ora la trattativa è in stallo e non è detto vada in porto. Sempre Paddack era un possibile pezzo di scambio con i Pirates per Reynolds, obiettivo di mercato dei Padres, ma le parti hanno smesso di trattare dato che i californiani considerano le richieste pervenute eccessive. Oltre al reparto lanciatori, anche il fronte catcher potrebbe essere ridotto via trade, dato che al momento sono ben 4 i ricevitori nel roster di San Diego.

Nola è il titolare, con Hosmer in prima, Kim in seconda, Machado in terza e Cronenworth shortstop, Profar, Myers e Grisham esterni, Voit DH. La rotazione vede Darvish, Musgrove, Manaea, Martinez e Snell, con Paddack e Clevinger come alternative (il secondo sta recuperando dalla TJS). Il bullpen vede Pierce Johnson, Pagan, Lamet, Stammen, Guerra e Pomeranz.

Un roster di tutto rispetto, chiaramente favorito per il secondo posto, ma molto dipenderà dal nuovo skipper, Bob Melvin, strappato senza alcuna protesta agli A’s. Ha firmato un triennale e sappiamo che lavora molto bene anche con l’inserimento dei prospetti provenienti dal triplo A.

SAN FRANCISCO GIANTS

I Giants sono reduci dalla sbornia del 2021, dove senza aspettarselo hanno superato le 100 vittorie e vinto la Division, anche se poi i Dodgers si sono presi la rivincita battendoli nei playoff. La dirigenza non si è fatta influenzare, e non ha aumentato il payroll, anche se è riuscita a rifirmare diversi free agents, come DeSclafani (triennale da 36 mln), Wood (biennale da 25 mln) e Belt, che ha accettato la QO.

Buster Posey si è ritirato. Andati altrove i vari Bryant, Gausman e Solano. Sono stati aggiunti Alex Cobb, con un biennale da 20 mln, Joc Pederson (6 mln) e Carlos Rodon, con un biennale da 44 mln. Le notizie dicono che i Giants sono stati anche tra i finalisti nella scelta di Trevor Story, quindi la franchigia faceva sul serio.

Bart sarà il catcher, Belt in prima, La Stella in seconda, Longoria in terza starà fuori 6 settimane dopo essere stato operato ad un dito, e lo sostituirà Wilmer Flores, Crawford interbase, Wade, Yastz e Pederson esterni, Ruf DH. La rotazione vede Logan Webb n. 1, poi Rodon, DeSclafani, Wood e Cobb. Doval closer, McGee e Rogers setup. Leone, Brebbia e Alvarez rilievi.

Certamente una squadra solida, ma il miracolo non dovrebbe ripetersi, e la lotta con i Padres per il secondo posto sembra lo scenario più probabile.

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