E siamo alle World Series, che iniziano a Houston, dove i padroni di casa sono dati leggermente favoriti dagli analisti, per il vantaggio del campo e la maggiore esperienza nei playoff (terza WS in cinque anni).

Noi dissentiamo, dato che la rotazione sembra molto vulnerabile e l’attacco di Atlanta almeno altrettanto pericoloso.

In panchina c’è lo scontro più anziano della storia delle WS: Baker 72 anni contro Snitker 66.

Il roster degli Astros vede l’assenza di McCullers, che non ha recuperato dall’infortunio patito con i White Sox, mentre nei Braves abbiamo l’intero outfield proveniente dalle trade, con Soler che batterà DH e leadoff, mentre Rosario, leadoff nelle NLCS, è spostato al quinto spot.

Per gara 1 Valdez per Houston tenta di ripetere la fantastica uscita di Boston, mentre Atlanta vede Morton, ex di lusso, alla terza WS con la terza differente squadra.

Nel primo inning, Soler diventa il primo leadoff della storia delle World Series a battere un HR per iniziare gara 1. Riley batte un RBI double e Atlanta passa in testa 2-0.

Nella parte bassa anche Houston ha le sue occasioni, ma lascia le basi piene senza segnare.

Nel secondo Valdez ancora in difficoltà concede due singoli per iniziare, poi due out portano all’RBI di Soler, e successivamente le basi si riempiono ma Valdez ne esce senza ulteriori danni.

Morton invece se la cava con 3 out consecutivi, il primo dei quali è un comebacker di Gurriel che lo colpisce ad una gamba.

Nel terzo 2 ulteriori punti per Atlanta, prima del cambio sul monte, lascia gli Astros sotto 5-0 e con la necessità di affaticare il bullpen in una gara quasi persa.

Nella parte bassa dopo il K ad Altuve, Morton esce per infortunio, che si capirà essere il perone destro fratturato, dovuto alla pallina di Gurriel dell’inning precedente (!!), con Morton che quindi ha eliminato 3 battitori dopo l’infortunio, stressando ulteriormente l’osso rotto.

Al suo posto entra Minter, che nel quarto concede un paio di valide prima che Swanson commetta un errore su un pallina da potenziale doppio gioco e chiusura dell’inning.

Sul 5-1 con uomini agli angoli ed 1 out, Houston si ritrova ad avere una grande occasione, ma non riesce a capitalizzare.

Minter prosegue anche nel quinto per 2.2 IP e 43 lanci, nuovo massimo in carriera. Sull’altra sponda è Odorizzi a lanciare 2.1 IP.

Nel sesto rientra Luke Jackson, maltrattato in un paio di occasioni dai Dodgers, ma che Snitker vuole recuperare per questa serie, e che lancia 1.2 IP senza punti, poi proseguono i mancini Matzek e Smith senza sussulti per il 6-2 finale.

Morton nel roster è stato già sostituito da Kyle Wright, il quale però ha lavorato quasi esclusivamente in triplo A nel 2021.

Con Ynoa fuori per infortunio la scorsa settimana, Snitker non è riuscito a promuovere nulla di più adatto per le finali.

In gara 2 Urquidy sul monte per gli Astros avrà una enorme responsabilità, perché andare sotto 2-0 in casa sarebbe drammatico per le speranze texane.

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