Red Sox e Astros si affrontano partendo dalla gara 1 in Texas. Dusty Baker è il manager con più vittorie in carriera (1987) a non aver mai vinto le World Series, mentre Alex Cora è il secondo manager della storia ad aver cominciato la carriera con 5 serie consecutive vinte in postseason, e punta a diventare l’unico con 6. Gli Astros dovranno fare a meno di McCullers per tutta la serie, essendosi infortunato all’avambraccio nell’ultimo match con i White Sox.

In gara 1 sul monte ci sono Valdez e Sale, e Boston inizia subito bene con ben 4 uomini in base nel primo inning, ma non riescono a segnare per colpa di un doppio gioco. Houston invece capitalizza subito con la sac fly di Alvarez.

Nel secondo gli Astros sono di nuovo pericolosi, con le basi piene ed un solo out, ma non riescono a segnare. Nel terzo Kike pareggia con un HR durante l’intervista a Dusty Baker, che prosegue imperterrito. Poi un errore di Altuve trasforma il possibile terzo doppio gioco in altrettanti inning nel vantaggio Boston, aumentato poi dall’RBI di Renfroe.

Sul 3-1 Baker toglie Valdez dal monte, e nella bassa del terzo con 2 out fa altrettanto Cora con Sale. I bullpen si comportano molto bene fino alla parte bassa del sesto, quando Altuve si riscatta e con un HR da 2 punti pareggia il conto. Nei successivi due inning prima un HR di Correa poi un altro RBI di Altuve portano gli Astros sul 5-3.

Nel nono, nonostante il leadoff HR di Kike Hernandez (giunto a 13 valide in 4 gare, record assoluto nella storia dei playoff), Pressly mette a segno la salvezza per il 5-4 finale.

In gara 2 ci sono sul monte Garcia ed Eovaldi. Quest’ultimo è nativo di Alvin, in Texas, stesso luogo natio di Nolan Ryan. L’incontro prende subito una brutta piega per gli Astros, con il grande slam di J.D. Martinez nel primo inning, imitato nel secondo da Rafael Devers. Garcia dura appena 1+ IP, ma almeno Baker dal secondo inning si rassegna alla sconfitta e lascia Odorizzi sul monte per 4 inning, risparmiando il suo bullpen.

Eovaldi invece non ha problemi fino al quarto inning, quando concede 3 valide che portano ad altrettanti punti per il 9-3 parziale. La sua partita finisce dopo 5.1 IP e 81 lanci, ed il bullpen di Boston non ha problemi fino all’ultimo inning, per il 9-5 finale e serie di nuovo in parità.

In gara 3 si sfidano sul monte Eduardo Rodriguez e José Urquidy, che ha lanciato l’ultima volta 15 giorni prima. Il match si decide nel secondo inning, quando sull’1-0 Boston con le basi piene ed 1 out, una battuta interna potrebbe portare al doppio gioco che chiude l’inning, invece Altuve commette un errore ed il battitore successivo (Schwarber) batte l’ennesimo grande slam per il 6-0 ed il pitching change. Rodriguez non ha problemi a mantenere il vantaggio, lanciando per 6 inning, e l’incontro si trascina stancamente per il 12-3 finale.

In gara 4 i partenti sono Pivetta e Greinke, che nella parte finale della stagione aveva fatto soprattutto il rilievo. Nel primo inning subito fuochi d’artificio, con l’HR di Bregman per il vantaggio Astros, e quello da 2 punti di Bogaerts per il sorpasso. Greinke viene lasciato appena 1.1 inning sul monte, mentre Pivetta lancia 5 inning e 65 lanci.

Il risultato resta invariato fino all’ottavo, quando Altuve batte un solo HR per il pareggio. Nel nono Cora decide di usare Eovaldi, partente di gara 2, per tentare di portare a casa questo incontro, ma la scelta si scontra su una chiamata dubbia dell’arbitro di casa base, che non mette K Castro, per la fine dell’inning. Sul lancio successivo Castro batte un RBI, e dopo di lui Brantley ne porta a casa 3 con un doppio.
Il match finisce 9-2 Houston che riequilibra la serie sul 2-2.

 

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