E siamo giunti come sempre alle preview di inizio stagione, anche se quest’anno la situazione è veramente particolare (e triste).

Se nel 2020 il COVID giunse come un fulmine a ciel sereno, dopo che l’inverno era passato con scambi normali e crescite dei payroll in linea con le programmazioni delle squadre, e provocò una stagione cortissima, niente pubblico sugli spalti, e pertanto un crollo generale dei profitti, questa stagione è l’esatto opposto.

Se da un lato si sa da mesi che si giocheranno le consuete 162 partite e che i playoff ritorneranno al formato pre-COVID, l’inverno è servito a quasi tutte le squadre MLB per ridurre il monte ingaggi, anche di molto, al fine di recuperare le perdite 2020, e per prepararsi ad una stagione con incassi ridotti al botteghino.

Una caso emblematico sono i Chicago Cubs, che hanno licenziato oltre 100 impiegati per ridurre i costi di gestione generale, sono scesi da 203 milioni di payroll del 2019 a 145/M, e persino Theo Epstein, che avrebbe avuto l’ultimo anno di contratto, ha dato le dimissioni per permettere alla società un risparmio di 10/M del suo stipendio!

In ogni Division c’è stata una sola squadra su 5 che ha deciso di puntare sul 2021, facendo operazioni che ne hanno alzato la competitività. Gli altri hanno deciso o di ridurre drasticamente il payroll, o di rimanere più o meno invariati sperando bastasse per giungere ai playoff.

Pertanto, per ogni formazione, oltre alle consuete indicazioni su acquisti, vendite e probabili titolari, vi daremo tra parentesi le cifre chiave per capire il momento attuale: la percentuale di pubblico permesso nei loro stadi per quest’anno (solo i Texas Rangers saranno al 100%, e sono ad oggi anche l’unica squadra sopra il 50%), e i dati payroll 2019-2021 per valutarne la caduta.

CHICAGO CUBS

(20% pubblico, da 203 a 145/M il payroll)

I Cubs sono una delle squadre che non ha badato ai risultati sportivi: ha pensato unicamente a ridurre le spese. Già nell’immediata postseason, non ha esercitato l’opzione per trattenere Lester, ed ha evitato di offrire l’arbitrato a Schwarber e Almora, lasciandoli liberi. Per non parlare di una cessione che non si vedeva da oltre 20 anni in MLB: quella di un lanciatore appena arrivato secondo al CY award, Yu Darvish, spedito a San Diego per Zach Davies e 4 prospetti di non grande valore.

Al posto del dimissionario Epstein, il suo secondo, Jed Hoyer è diventato presidente delle operazioni sportive, e dovrà nella prossima offseason fare scelte importanti con Bryant, Rizzo e Baez tutti in scadenza.

A 2021 iniziato, saputo della possibilità di avere 8.300 spettatori, ovvero il 20%, sono stati firmati Jake Arrieta (6/M) e Joc Pederson (7/M) con due annuali per tappare i buchi e risollevare un po’ il morale, data anche l’estrema debolezza della Division. Altre firme minori sono state Chafin, Trevor Williams, Jake Marisnick, Austin Romine e Workman, per un totale inferiore ai 10/M!

La rotazione vede pertanto Hendricks n. 1, con Arrieta, Davies, Trevor Williams e Alec Mills. Non un gruppo orribile, anche se Arrieta è un bel punto interrogativo, ma il problema è un altro: quando ad uno di questi cinque verrà un raffreddore, le alternative sono totalmente sconosciute. Il bullpen, con Kimbrel closer, vede i nuovi arrivi Chafin e Workman, Tepera e Holder. Tutto nuovo.

Il lineup vede Happ esterno centro e leadoff, Contreras catcher, Rizzo in prima, Bryant in terza, Pederson esterno sinistro, Baez shortstop, Heyward esterno destro e Hoerner o Bote in seconda. Un gruppo quasi invariato e certamente competitivo. Romine backup catcher, Marisnick sostituto negli esterni, Ildemaro Vargas jolly interno.

Le aspettative sono molto basse, anche se, come detto, la Division non brilla.

CINCINNATI REDS

(30% pubblico, da 126 a 119/M il payroll)

Dopo aver assaporato i playoff per la prima volta dal 2013, i Reds hanno deciso di rimanere fermi e di riprovarci con più o meno gli stessi uomini. D’altra parte l’enorme contratto di Votto, garantito fino al 2023, e praticamente incedibile, li porta a non avere molto margine di manovra. Lasciato andare il CY winner Bauer, è stato deciso di cedere il closer Raisel Iglesias agli Angels, sostituito con Sean Doolittle (annuale da 1,5/M).

La rotazione pertanto consiste in Castillo, Gray, Miley, Mahle, Lorenzen, con Hoffman e Finnegan come sostituti. Nel bullpen Garrett, Sims, Doolittle, Noe Ramirez (giunto dagli Angels).

Nel lineup Winker, Senzel e Castellanos saranno gli esterni, Votto in prima, Moustakas in terza e Suarez shortstop, con il posto in seconda base ancora da assegnare (Farmer, Blandino e India i candidati), mentre Barnhart sarà il catcher titolare.

Un buon gruppo, certo non per fare strada nei playoff, ma con chance di arrivarci.

MILWAUKEE BREWERS

(25% pubblico, da 122 a 96/M il payroll)

Lasciati andare i vari Gyorko, Braun (che sta pensando seriamente al ritiro), Sogard, Gamel, ceduto Corey Knebel ai Dodgers, sono stati firmati i free agents Kolten Wong (2 anni a 18/M), Brett Anderson (1 anno a 2,5/M), Travis Shaw e Jackie Bradley Jr (2 anni a 24/M). Acquisti mirati e payroll sostanzialmente ridotto. Apparentemente due piccioni con una fava.

Il 25 marzo Counsell ha annunciato la rotazione, con Woodruff, Burnes, Houser, Anderson e Peralta. Lindblom inizierà la stagione nel bullpen, così come Suter. Hader sarà ovviamente il closer, in odore di cessione durante l’inverno ma alla fine rimasto nel Wisconsin. Devin Williams e Boxberger saranno altri due uomini nel bullpen.

Il lineup vedrà Narvaez o Pina catcher, Hiura spostato in prima, Wong in seconda, Shaw in terza, Urias o Arcia shortstop, Bradley, Cain e Yelich esterni, con Avisail Garcia come riserva.

Anche qui un buon gruppo, che baserà le sue fortune più che altro sulla rotazione. E come per i Reds la wildcard è possibile, ma non molto di più.

PITTSBURGH PIRATES

(20% pubblico, da 74 a 43 il payroll)

Con l’ultimo payroll dell’MLB, i Pirates non hanno certo ambizioni in questo 2021. Nella offseason hanno ceduto il prima base Josh Bell ai Nationals ed i lanciatori Taillon agli Yankees e Musgrove ai Padres. In cambio un gruppo di prospetti ancora molto acerbi. Mentre hanno lasciato libero Chris Archer, che tanto male ha fatto alla franchigia per via della trade con i Rays, in cambio di Glasnow e Meadows.

La rotazione sarà formata da Kuhl, Brault, Anderson, Keller e Cahill. Nel bullpen ci saranno Crick, Fulmer, Feliz, Stratton, Rodriguez (probabile closer).

Il lineup vedrà Stallings e Tony Wolters come catchers, Colin Moran spostato in prima, Adam Frazier in seconda, Hayes in terza, e Gonzalez o Newman shortstop. Reynolds, Alford e Polanco esterni, con Dustin Fowler come riserva.

L’obiettivo principale non è certo vincere partite, ma far crescere i giovani ed avere una delle prime 5 scelte nel draft 2022.

ST. LOUIS CARDINALS

(32% pubblico, da 162 a 142/M il payroll)

E siamo giunti all’unica squadra di questa Division che ha fatto qualche serio sforzo di migliorarsi, anche se, come vediamo, ha comunque ridotto il monte stipendi di ben 20/M. Per far ciò ci sono volute alcune acrobazie e qualche sacrificio.

L’inizio non è stato promettente, con la liberazione di Kolten Wong, che aveva una opzione da 12,5/M. Il seconda base per 8 anni, che garantiva una difesa straordinaria, è stato certamente una perdita importante. Poi è stato ceduto Dexter Fowler agli Angels, anche qui semplicemente per liberarsi di parte dell’ingaggio, (in realtà 12,7 dei 14,5MLN rimarranno a carico dei Cardinals).

A lungo attese, sono giunte le nuove firme per Molina e Wainwright, a 9 e 8 MLN rispettivamente. Ma il vero rinforzo è venuto da Colorado, con l’acquisto di Nolan Arenado, il cui salario 2021 sarà interamente a carico dei Rockies, in cambio del pitcher Gomber e di 4 prospetti medio-bassi.

Nel contratto di Arenado sono presenti due opzioni di risoluzione, nel 2021 e nel 2022, ed un anno in più di contratto, nel 2027, anch’esso totalmente a carico dei Rockies (15MLN). Se quindi Arenado dovesse decidere l’opt-out a fine stagione, i Cardinals non gli avranno corrisposto nemmeno un penny.

Il lineup ha ancora una volta Molina catcher, Goldschmidt in prima, Edman spostato in seconda, Arenado in terza e DeJong shortstop. Negli esterni O’Neill, Bader (che però si è appena infortunato e starà fuori 6 settimane) e Carlson. Williams giocherà in questi primi due mesi, con Carlson che si sposterà in esterno centro. In panchina anche Matt Carpenter.

Anche nel reparto lanciatori gli infortuni non sono mancati nello spring training: Mikolas con problemi alla spalla, e Kim alla schiena. La rotazione vedrà dunque Flaherty, Kim, Mikolas, Wainwright e Gant, con Carlos Martinez che dovrebbe sostituire Mikolas all’inizio e poi si vedrà. Hicks, Miller e Gallegos copriranno le spalle al closer Reyes.

I Cardinals partono certamente con i favori del pronostico per questa Division, anche se non sembrano all’altezza delle corazzate Padres e Dodgers per la vittoria finale.

 

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