Gara1: Yankees – Rays 9 / 3

I Rays, pregevoli sul monte in stagione regolare e nella wild card contro Toronto, non riescono in gara 1 a controllare i bomber redenti del Bronx. Sarà proprio il redivivo Blake Snell lo sconfitto in collina, che incasserà nell’ordine la volata di sacrificio di Hicks e gli home run di Frazier, Higashioka e Judge, prima di lasciare gli oneri giornalieri ai dignitosi Thompson e Drake, che manterranno l’equilibrio sul 3-4 Yankees.

Con Curtis pitcher, New York affonderà la lama e siglerà 5 punti, grazie alla precisione del solito Hicks e al grand slam di Stanton sulla slider del rivale. Solido Cole e continuo in quasi 100 lanci per 8 K, ma anch’egli bombardato da Arozarena nel frame d’avvio e Choi al quarto. Sicuri Green, Britton e Cessa, senza nessuna valida subita in tre inning.

Gara 2: Yankees – Rays 5 / 7

Vittoria secondo il risultato sofferta ma alla fine più facile del previsto per i Rays, che concedono solamente all’incontrastabile Stanton due fuori campo, ma poi riescono a controllare i rivali col prodigioso primato di 18 strikeout, suddiviso fra lo starter e vincitore di partita Glasnow e gli ottimi rilievi prelevati dal bullpen (71 pitch per loro), fra cui i pregevoli Castillo ed Anderson e Peter Fairbanks, che subirà la valida a punto di LaMahieu in chiusura di match dopo aver offerto due basi ball, ma che otterrà l’importante salvezza conclusiva. Boone, che reinserisce Sanchez in lineup, come ampiamente previsto a parte Cole si ritrova nel momento più importante dell’anno senza una rotazione affidabile, ragion per cui proverà a dividere gli inning iniziali fra Garcia e Happ, egregi nella shortened season, ma uno per età ovviamente troppo acerbo e l’altro mai glaciale negli ultimi anni! Andranno difatti a picco al pari di Loaisiga, incassando7 run entro il sesto frame e home run da Zunino, Meadows, Margot e il costante Arozarena!

Gara 3: Yankees – Rays 4 / 8

Stanton versione MVP e il “razzo cubano” Arozarenza sono gli uomini serie! Se il primo trova poca assistenza fra i compagni, spesso incontrollabili in potenza ma deficitari nel contatto e precisione, l’altro si avvale di un team completo difensivamente, con l’asso Morton in difficoltà annuale ma oggi ritornato elite e una corazzata di guanti d’oro o presunti tali; inoltre il lineup Rays possiede l’esplosione da slugger ma anche la costanza al box.

Il monte newyorchese, come ricordato all’infinito, non può prescindere esclusivamente da Cole, e il Tanaka dei playoff 2020 è al limite del bust. Pure stavolta infatti, con lui al lancio, gli Yankees incasseranno 5 run, per la singola di Perez ad inizio match e gli hr di Kiermaier (da 3) e appunto Arozarena (1-5), lasciando il posto a Green, anch’egli bombardato da Perez (2-7). Cessa sarà poi responsabile della doppia di Choi (2-8) nel sesto inning, ultimo punto di Tampa che in pratica manda in archivio la gara, nonostante Stanton spazzi fuori campo la fastball di McClanahan a fine ottavo, per il 4-8 conclusivo.

Gara 4: Yankees – Rays 5 / 1

Ottima e insperata prestazione di Montgomery per New York, con 62 lanci in 4 inning per una sola run su 3 valide subite (le uniche per i rivali), sebbene la W andrà a Green, stavolta autoritario assieme a Britton e Chapman – salvezza per lui – ad asfissiare gli hitter avversari! Gli Yankees respirano e portano alla bella la serie, giocandosi soprattutto la stella Cole nel win or go home! Higashioka, ormai affidabile catcher titolare, Torres e finalmente il redivivo Voit lasceranno il marchio con 3 hit e due fuori campo, mentre la battuta a punto di Lowe ad inizio terzo inning sarà un caso isolato per Tampa. Infelice la scelta di Thompson opener per Kevin Cash, che infatti ricorrerà quasi subito a Yarbrough.

Gara 5: Yankees – Rays 1 / 2

Cash si conferma miglior skipper MLB, incartando gli Yankees nel win or go home, giocato da sfavorito contro l’asso Cole e il famigerato bomber lineup, fronteggiando però a sorpresa i rivali con un quasi bullpen game, dove i 138 lanci e 81 strike totali andranno divisi dal partente Glasnow e i rilievi Anderson, Fairbanks e il vincitore di partita Castillo, variando oltre alla fast ball, una curva coi primi due, slider col terzo ed infine sinker col closer.

Decisivo l’home run di Brosseau – pinch hitter per Choi – su Chapman nell’ottavo periodo, una rivincita per le storie tese di settembre, quando la palla a 101 mph del missile cubano sfiorò il capo del prima base facendogli guadagnare la squalifica. In precedenza, la superstar e former Astros e il prodigioso monte a tinte Rays, controlleranno dei battitori ovviamente nervosi, fino all’abituale fuori campo Yanks (Judge nell’alto quarto), poi raggiunto dalla stella Meadows a fine quinto (1-1).

Un match tattico da sole 3 valide a testa non può che favorire chi ha fatto della completezza offensiva e difensiva del field e in collina il segreto di un successo stagionale non preventivabile, da 40 W e al 67%. New York si lecca le ferite per l’ennesima delusione, non giustificabile solo con gli infortuni, bensì ragionando sulla carenza oramai abituale di una rotazione affidabile in postseason. Mandare a casa con 29M di payroll (28mi) i 10 volte più ricchi avversari eleva al top l’inarrivabile organizzazione societaria dei Rays, che capace di costruirsi l’impero odierno col sudore di trade, scouting e Minor League player, è adesso senz’altro pronta per un viaggio alle World Series!

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