Forse ci siamo, forse a fine mese vedremo finalmente iniziare questa stagione di baseball, più volte rinviata, che ha visto trattative estenuanti tra le parti (la MLB e il sindacato giocatori) e che alla fine partirà con le regole dettate dal primo accordo che risale addirittura a marzo, dato che ogni altra ipotesi è stata costantemente bocciata.

La stagione avrà 60 partite, e poi i soliti playoff a 10 squadre.

I giocatori riceveranno per la stagione 2020 solo il pro-rata del loro contratto, pertanto poco più di un terzo di quanto stabilito, ma potranno decidere di non giocare l’intera stagione con uno speciale “opt-out” concesso a tutti, senza che questo incida sulle successive stagioni inserite nel medesimo contratto.

Già alcuni hanno esercitato tale facoltà, come Mike Leake e Ian Desmond, che pertanto non saranno eleggibili per la stagione, non percepiranno alcun compenso, ma saranno ai nastri di partenza del 2021 con le squadre attuali (D’Backs e Rockies). Se chi si avvarrà dell’opt-out sarà un giocatore a rischio dal punto di vista sanitario, percepirà regolarmente il pro-rata.

Dal 3 al 23 luglio ogni squadra svolgerà lo spring training, ognuna nel proprio impianto, e potrà programmare fino ad un massimo di 3 amichevoli, su base regionale (quindi non con squadre troppo distanti geograficamente).

Anche l’intera (!!) stagione, che sarà la più corta di sempre, sarà su base regionale, con 40 incontri all’interno della propria Division e 20 di Interlega, contro la Division corrispondente dal punto di vista geografico. Questo tipo di calendario influirà molto sulla classifica, dato che avere una Division agguerrita o una Division debole farà molta più differenza degli altri anni.

Le trattative di mercato, sospese per tutto il periodo della pandemia, sono riprese solo venerdì scorso, e una sola operazione è stata compiuta, con Jorge Mateo passato dagli A’s ai Padres.

Il 28 giugno scadeva il termine per presentare una lista di 60 giocatori eleggibili per la stagione (una specie di super Roster), chiamato Club Player Pool, dal quale verranno scelti i 30 giocatori che apriranno la stagione, che scenderanno a 28° dal 15° giorno ed a 26 il 29° giorno della regular season. Non ci saranno roster allargati in settembre.

Solo dal 29° giorno in poi, quando il roster sarà sceso a 26, in occasione di un Double-header, si potrà aggiungere un giocatore.
In ogni trasferta, una squadra potrà nominare 3 “taxi squad players”, 3 riserve, di cui 1 catcher, pronte a subentrare in caso di giocatori inseriti durante la trasferta in una delle liste infortunati.

La dead line per i trasferimenti sarà il 31 agosto, ed il roster valido per la postseason sarà quello del 15 settembre.
Le liste infortunati scenderanno da 15 e 60 giorni a 10 e 45 rispettivamente, mentre sarà aggiunta una nuova lista, la COVID-19: che non avrà bisogno di un test positivo.

Altro capitolo riguarda le regole di comportamento anti-Covid: nessun tipo di condivisione alimentare sarà permessa, dal tabacco alle noccioline; i club dovranno allargare dugout e bullpen per evitare assembramenti, distanziamento che sarà applicato in ogni momento che non sia indispensabile al gioco stesso. Quindi anche tra arbitri e giocatori in tutte le fasi non attive.

Ed ora arriviamo alle regole del gioco vero e proprio, che partono con una novità assoluta: per la prima volta nella National League ci sarà il DH! Tutti gli extra inning inizieranno con un corridore in seconda base (che sarà l’ultimo eliminato dell’inning precedente), che non verrà conteggiato nelle statistiche né come errore, né come punto guadagnato sul pitcher. Sarà una specie di fantasma.

Entrerà in vigore la nuova regola relativa ai rilievi, che dovranno o affrontare almeno 3 battitori prima di poter essere sostituiti, o concludere un inning, o infortunarsi. Questo vuol dire che entrando con due out un mancino potrà cavarsela con il solito out e via, ma se non dovesse riuscirvi dovrà affrontare i due battitori destri successivi prima di poter essere cambiato: un potenziale colpo al ruolo di lefty-specialist.

Saranno assolutamente proibite le proteste che avvengano a meno di 6 piedi dall’arbitro o da un giocatore o manager avversario: il solo avvicinamento a tal fine provocherà l’immediata espulsione ed una multa.

La stagione delle Minor Leagues è invece stata totalmente cancellata, quindi i giocatori facenti parte del roster a 60 che non saranno in quello attivo, dovranno allenarsi in una località diversa dai compagni, pronti a subentrare nelle liste a stagione in corso.

Ovviamente gli spalti saranno, almeno inizialmente, deserti, con la speranza (flebile) di poter riaprire i botteghini in corso d’opera. Sia come sia, si preannuncia una stagione alquanto strana, che forse non doveva nemmeno iniziare, dato che non farà piacere né a chi non ama questo sport e dirà che si gioca nonostante i morti, né agli amanti del gioco, che vedranno il baseball modificato (o falsato) per, speriamo, una singola e molto ridotta stagione.

One thought on “Nuove regole per la mezza stagione MLB 2020

  1. Detto che chi odia il baseball o lo ritiene uno sport noioso è uno stolto, sinceramente io avrei preferito che questa stagione non si giocasse. La MLB sono uno spettacolo per il clima che si respira anche solo vendendolo in tv, per il pubblico, per le piccole cose in un contesto di un grande gioco e di un grande sport. L’idea di vedere sempre le solite partite e 100 di meno mi pare tolga qualcosa di troppo. Mi pare una stagione un po’ “falsata”, dove però potrebbe accadere di tutto. Forse il DH anche in N.L. ci può stare, ma a me piaceva l’idea che ci fosse una Lega in un modo e una in un altro, creava quel più che rende speciale questo sport-passatempo. Francamente non so riguardo al fatto che un lanciatore debba affrontare 3 battitori: da una parte probabilmente velocizzerà le cose e renderà le decisioni dei coach più difficili e complesse, dall’altra però toglie ancora una volta qualcosa alla peculiarità del baseball: in uno sport di squadra come questo, c’è però un ritaglio significativo nella partita, la sfida personale 1 vs. 1 esplicitato, un lanciatore che entra solo per lanciare contro quel determinato battitore, per me, una chicca e uno spettacolo nello spettacolo. la nuova regola del corridore in 2°base negli extra-inning non l’ho capita sinceramente, ma magari il suo senso apparirà più chiaro durante la partita. Anche le proteste arbitro-allenatore erano un plus dello spettacolo baseball,peccato non vederle. Sinceramente i dougout allargati e i giocatori distanziati seduti mi sembrano un in più di facciata per questo maledetto covid, che una necessità reale: i giocatori sono in campo, si toccano, stanno vicini sulle basi, ecc.cmq, purtroppo, questa è la realtà delle cose oggi.

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