AMERICAN LEAGUE

YORDAN ALVAREZ (Houston Astros): Da Cuba con furore!! Semplicemente pazzesco il 22enne da Las Tunas, sensazione stagionale dell’American League e slugger di livello eccelso che accresce il potenziale già enorme di Houston. Battuto il record MLB per maggior numero di Rbi nelle prime 45 partite (51), superando così Ted Williams (47 nel 1939)! Ha eguagliato pure Correa che nel 2015, durante il torneo da rookie, fece registrare il primato di franchigia per un debuttante sui fuori campo. E’ stato inoltre capace di performare ben 22 multihit game in 66 match da matricola.

VLADIMIR GUERRERO JR (Toronto Blue Jays): Ha progredito le proprie performance fino ad arrivare a battere sui .350 con 12 doppi, 8 fuori campo e 16 basi su ball negli ultimi due mesi, aumentando la media al box di 40 punti per arrivare ai .275 attuali! Tra i debuttanti dell’American primeggia in valide e double mentre è secondo per extra basi e walk. E’ inoltre il top rookie per numero di partite con almeno tre hit!

BRANDON LOWE (Tampa Bay Rays): Probabilmente la sua stagione è ormai conclusa a causa degli acciacchi a tibia e quadricipite, che lo hanno estromesso dal gioco dopo la vittoria di inizio luglio sugli Orioles. All’epoca era il vero front-runner per l’Award e leader di squadra per home run (16) e Rbi (49); inoltre era stato inserito nell’AL All Star Team! La sua abilità sta nelle clutch performance, come si evince dai 10 fuori campo che hanno portato Tampa al pareggio o a condurre gli incontri.

JOHN MEANS (Baltimore Orioles): Means è la piccola luce in fondo al tunnel per Baltimore e un margine ottimo su cui ripartire e ricostruire. Gli Orioles sono ancora l’ultima franchigia sul monte (5.71 media Pgl) e mediocri in difesa, col 23mo e il 22mo posto su fielding pct ed errori, ragion per cui le prestazioni del 26enne da West Virginia College si possono giudicare edificanti! A poco dal termine ha un WAR pari a 4 e ottenuto 10 vittorie lanciando per quasi 150 inning, con ERA a 3.65 e WHIP 1.13!

LUIS ARRAEZ (Minnesota Twins): Jolly difensivo per i Twins, capace ad emigrare nell’esterno sinistro in 19 partite (16 da starter), in terza base e da shortstop (24 match totali) oltre che nell’originale ruolo da seconda. Anche nel lineup è stato utilizzato sia da leadoff che in turno basso o alto, dando un solido contributo alla causa del team numero 1 per statistiche offensive. Si è rivelato un ottimo battitore di contatto in quasi 350 apparizioni totali al piatto realizzando 103 valide a .349 di media!

NATIONAL LEAGUE

PETE ALONSO (New York Mets): Ha pareggiato il record MLB con 21 go-ahead home run e raggiunto il secondo per Rbi da vantaggio o pareggio. Sono inoltre ben 26 le multi Rbi-games stagionali (11mo in Major) ed ha almeno 3 punti battuti a casa in 12 incontri (5° di lega), raggiungendo la base salvo in 30 match consecutivi. Stratosferico l’impatto di Alonso, indiscusso favorito nella race!

MIKE SOROKA (Atlanta Braves): Sguardo glaciale sul monte, rassomigliante al Rutger Hauer dei bei tempi, ha sistemato i maggiori problemi degli ultimi anni che non avevano permesso ad Atlanta di emergere, quelli al lancio appunto. La sua ERA a 2.44 di inizio mese (ora è 2.60) è la seconda per un Brave dall’epoca live-ball (1920) e la più bassa per un rookie MLB dal 2013 (Jose Fernandez in 28 start). Dietro solamente a Ryu e Verlander per quella totale, tra i pitcher con almeno 20 partenze in rotazione, la sua media Pgl nelle sconfitte del proprio team è inferiore a tutti (2.72 rispetto a 3.15 di Sonny Gray secondo).

FERNANDO TATIS JR (San Diego Padres): Come per Lowe in American League, anche Tatis Jr nella National era in testa ai sondaggi e tra i favoriti, ma la sua schiena ha continuato a fare bizze estromettendolo in pratica dal rush finale. Concluderà l’anno comunque con .969 di Ops, 22 Hr, 13 doppie e sei triple, oltre a performare agilmente e senza errori la difesa dell’infield.

BRYAN REYNOLDS (Pittsburgh Pirates): Battitore bimane di 190 cm ma agile e fulmineo in tutti i ruoli dell’outfield, ha sorpreso al primo anno MLB, dopo essere stato draftato al secondo round 2016, emergendo a Pittsburgh nelle principali statistiche offensive come Avg (sesto in NL con .317), double (37), Obp (.383) e valide (più di 150)! Contact hitter se ce ne è uno, ha contribuito alla causa pure con 16 fuori campo. Insieme a Bell rappresenta il futuro per i Pirates.

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