AMERICAN LEAGUE

JUSTIN VERLANDER (Houston Astros): Conduce la lega per ERA, vittorie e IP ed insieme a Cole divide la vetta per strikeout. La statistica che però ce lo fa preferire a tutti è quella sulla resistenza e consistenza sul monte: a 36 anni primeggia ancora in permanenza per sette inning (17 volte), su sei (26) e cinque (ben 29)! Si meriterebbe il secondo pitching Triple Crown in carriera, dopo quello ai Tigers del 2011.

GERRIT COLE (Houston Astros): Mister strikeout è prossimo a concludere probabilmente la miglior stagione della carriera, grazie ad una progressione incredibile con la quale ha affiancato il suo celebre compagno di squadra e di monte nei favori dei pronostici. Oltre al numero di K (superati i 300 con 17 double-digit SO games), proprio marchio di fabbrica, negli ultimi tre mesi ha chiuso le porte a chiunque gli si presentasse di fronte al box di battuta, limitando e diminuendo a dismisura media avversaria ed ERA, giunta oggi a 2.61 (dietro solo a JV) rispetto al 4.10 primaverile! Punto a punto la race tra i due assi e Houston si lecca i baffi pensando ai playoff.

SHANE BIEBER (Cleveland Indians): Nell’anno in cui Clevinger, Carrasco, Kluber e Bauer (lui in trade) hanno a turno lasciato deserto il celebre e rinomato monte di lancio a Cleveland, Shane Bieber si è erto a roccia principale della rotazione. Settimo in WAR, è tra i top five per inning, K ed ERA, MVP dell’All Star Game, è il primo nome dietro al big-duo di Houston!

LUCAS GIOLITO (Chicago White Sox): Il futuro White Sox – sulla carta tra i più luminosi – riparte senz’altro dalla favolosa stagione di Lucas Giolito! E’ passato dall’essere un qualifyng starter da 6.13 di ERA a un candidato Cy Young. Sul podio per WAR e top ten per IP, Pgl e K, il suo premio lo ha già conquistato: diventare il punto di riferimento per una delle più gloriose franchigie di sempre.

MIKE MINOR (Texas Rangers): Secondo le statistiche di Baseball Reference conduce l’American League per WAR di categoria, davanti a Verlander ed è il terzo assoluto dietro Trout e Bellinger! Un giocatore ormai 31enne, quasi in parabola discendente dopo otto stagioni MLB, nelle quali le proprie performance andavano scemando, con l’unico highlights due anni or sono a Kansas ma da rilievo, è oggi resuscitato a tutti gli effetti dimostrandosi tra i migliori lanciatori del mondo. Il come back player dell’anno è per noi Mike Minor. L’unica pecca che lo distanzia dagli altri è il numero di strikeout.

NATIONAL LEAGUE

HYUN-JIN RYU (Los Angeles Dodgers): Per le straordinarie prestazioni, la costanza performante, l’inimmaginabile start di stagione e la sorpresa e novità che rappresenta, il sud coreano è unanimemente l’indiziato principale a sollevare il Cy Young Awards 2019 in National League! Diciamo che di recente un calo drastico e quasi fisiologico ha fatto capolino, visto che da metà agosto in poi la sua ERA è crollata (9.95) registrando pure 5 fuori campo subiti in 19 inning e quattro partenze! Prima di quel periodo il dominio era però imbarazzante, con media Pgl a 1.45 e 121 strikeout a fronte di 17 basi ball!

JACOB DEGROM (New York Mets): Il vincitore in carica, sebbene non stia ripetendo la strepitosa annata antecedente, è ancora tra i favoriti per il premio. Ai vertici di ogni classifica di categoria – secondo per WAR tra i pitcher in NL, quarto per media Pgl, sesto in ERA+ e quarto sugli inning lanciati – potrebbe ricevere maggior credito rispetto ai contendenti perché le sue quality performance avvengono nonostante non sia assolutamente coadiuvato dalla difesa, una delle peggiori di tutta la National League!

MAX SCHERZER (Washington Nationals): Il quarto Cy della carriera pareva possibile ad un certo punto di questa stagione, l’ennesima da dominatore per Mad Max, ma una serie di contrattempi fisici ne hanno rallentato la forma, costringendolo (anche di recente) a ripartire in sordina concedendo troppo agli hitter nel box e scendendo dai primi tre posti per ERA e K/BB. Nonostante la sua schiena lo stia massacrando tuttora, è tra i top ten per inning pitched e fra i leader di lega per WHIP.

LUIS CASTILLO (Cincinnati Reds): Il 26enne right-hander ha superato i 200 K in stagione ed è adagiato facilmente tra i migliori 10 per WAR, ERA, ERA+ e inning. Penalizzato dal non essere contender playoff, il suo enorme appeal non è però sufficiente per concedergli molte chances!

JACK FLAHERTY (St. Louis Cardinals): In rimonta pazzesca rispetto ad inizio estate, quando le sue medie (ERA 4.90) facevano storcere il naso e lasciavano dubbi sul reale valore e progressione del 23enne. E’ grazie soprattutto a lui e gli altri lanciatori dei Cardinals se il team del Missouri procede spedito verso i playoff. Dopo luglio il ragazzo ha performato numeri da best in baseball, subendo 8 run in 78 inning e 1/3 con ERA a 0.76 in 13 start.

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