Nell’anno in cui sono stati battuti i record di HR in entrambe le leghe, era difficile pensare ci fosse stato spazio per il mese dei pitcher, invece maggio ha visto una quantità di prestazioni eccellenti dei partenti come non si vedevano da anni.

Si inizia subito il primo del mese, con Justin Verlander che, proseguendo in quello che ha fatto subire agli Yankees nei precedenti playoff, si ripete con 8 inning scoreless, eliminando gli ultimi 16 avversari affrontati, e mettendone K 14, suo record in carriera (eguagliato rispetto ad un incontro del 2012… sempre contro gli Yankees!). E’ solo il quarto lanciatore di sempre ad aver messo K 14 uomini del Bronx senza concedere nessuna base ball. L’attacco però non gli dà una mano e l’incontro finisce 4-0 per New York.

Il giorno successivo la serie prosegue, e Severino, miglior lanciatore dei newyorkesi da due stagioni, mette a segno il suo primo complete game shut out in carriera, con 5 valide subite e 110 lanci. Era dal 2013 che gli Astros non subivano due shut out consecutivi.

Il 4 maggio i Dodgers lanciano un combined no-hitter, solo il dodicesimo della storia, con il rookie Buehler che si ferma dopo 6 inning per pitch-limit (93 lanci), Cingrani, Garcia e Liberatore che lavorano un inning ciascuno per la vittoria a San Diego.

Il giorno dopo vi segnaliamo un incontro degli Orioles (ultimi nella AL per ERA e per punti non guadagnati sui propri lanciatori, segno che anche la difesa ci mette del suo), con Gausman che nello stadio degli A’s lancia 9 inning scoreless con 2 valide e 113 lanci, ma lo 0-0 permane fino al dodicesimo inning per il walk-off.

Il giorno successivo gli Yankees tentano di emulare i Dodgers, contro gli Indians, togliendo German, alla prima partenza in carriera, dopo 6 no-hit innings, ma Betances non riesce a mantenere gli avversari senza valide.

Sempre il 6, si scontrano i vincitori degli ultimi 3 CY Award, Scherzer ed Arrieta, e non può che uscirne una gran partita, con il primo che colleziona 7 strike out consecutivi e 15 totali in appena 6.1 inning lanciati.

L’8 del mese (vedete che non c’è un attimo di pausa), a Toronto, il mancino Paxton effettua il suo primo no-hitter in carriera, con 3 BB, 7 K ed appena 99 lanci. E’ il sesto no-hitter della storia dei Mariners, il quinto della storia subito dai Blue Jays, e come tutti i no-hitter ha un paio di grandi giochi difensivi a mantenerlo tale, il terza base Seager nel settimo e l’esterno sinistro Gamel nell’ottavo fanno due out non semplici. E’ il terzo no-hitter di questa stagione in poco più di un mese, mentre sommando 2016 e 2017 ce n’erano stati solamente due.

Il 15 maggio Jordan Lyles, ex di turno, lancia 7.1 perfect innings a San Diego contro i Rockies, confezionando il secondo tentativo da inizio stagione della franchigia di levarsi di dosso lo 0 nella casella dei no-hitter.

Il giorno successivo Justin Verlander effettua la sua decima partenza in stagione, con il miglior inizio in carriera (1.00 ERA in 10 partenze!): altro complete game shut out, contro gli Angels, concedendo 5 valide. E’ l’ottavo della sua straordinaria carriera, ma l’ultimo risaliva al 2015 (sempre contro LAA). Nel corso del match mette a segno il suo 2500° K, secondo nella lista dei lanciatori in attività (dietro a C.C. Sabathia).

Il giorno dopo vi suggeriamo di guardare i Dodgers, nel punto più basso della loro stagione, reduci da 6 sconfitte di fila e con 5 vittorie nelle ultime 21 disputate, affrontare i Marlins che hanno il loro stesso record in classifica. Nessun in quel momento avrebbe potuto pronosticarli nuovamente alle World Series. L’attacco in questo incontro segna 7 punti, e non succedeva da 20 giorni, Kenta Maeda lancia 8 scoreless, eliminando gli ultimi 17 avversari affrontati e con 95 lanci effettuati… Dave Roberts gli nega la gioia del possibile CG SHO, traguardo che non ha ancora raggiunto nella MLB, mentre ne ha lanciati ben 10 nel campionato nipponico.

Finiamo questo mese fantastico con il 26 maggio, quando Mengden, partente degli A’s, che poi nel corso della stagione trionfale di Oakland perderà il posto nella rotazione, lancia il suo secondo complete game shut out in carriera, ed il secondo della stagione degli A’s, contro Arizona, con 2 valide, nessuna base ball ed appena 102 lanci.

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