Sono iniziate venerdì le serie di AL Division Series.

A Houston i campioni del mondo in carica, davanti agli All of Famer Bagwell, Biggio e Nolan Ryan, ospitano i Cleveland Indians. Le prime sorprese arrivano dal roster scelto dal manager Hinch, fresco di rinnovo fino al 2022, dato che nel bullpen lascia fuori il side arm Joe Smith, ed i lanciatori destri Rondon e Peacock, che avevano entrambi ricoperto il ruolo di closer nel corso della stagione, per colpa di un settembre non brillante, a favore del long reliever James e di un esterno in più.

Reduci dalla miglior stagione della loro storia, dove hanno subito il minor numero di punti nella AL dagli Orioles del 1969, in gara 1 sfoderano Justin Verlander, che ha stabilito il suo record con 290 K stagionali. Ma con Cleveland ha un recente passato disastroso: nelle ultime 16 ha un record di 2-10 con un’ERA di 5.74! La sua giornata comunque inizia bene, con 5 scoreless innings.

Dall’altra parte c’è Kluber, che per il quinto anno di fila ha chiuso la regular season con 200 inning lanciati e 200 K (record di franchigia). Ma la sua partita va peggio del rivale, colpendo due battitori avversari nel secondo inning (ne aveva colpiti 3 in tutta la stagione), e concedendo punti già nel quarto, grazie prima ad un HR di Bregman, poi all’RBI di Reddick, che aveva battuto solo una valida nelle ultime 23 occasioni con uomini in posizione punto. Poi nel quinto subisce due HR da Springer e Altuve per il 4-0. Kluber nelle ultime 4 partenze nella postseason ha un’ERA superiore a 10!

Passati in vantaggio gli Astros sono quasi imbattibili (68-17 in stagione quando segnano per primi) e nonostante i due punti subiti da Verlander nel sesto inning, il bullpen chiude senza problemi il match, con Pressly che lancia un inning e due terzi, e con McCullers e Osuna che controllano ottavo e nono inning per il 7-2 finale.

In gara 2, dopo che Roy Oswalt ha effettuato il primo lancio, gli allenatori mandano in campo gli stessi lineup di gara 1 e Gerrit Cole e Carlos Carrasco salgono sul monte, reduci da uno splendido 2018, il primo con 276 K e un avg avversario di .198, il secondo che dopo l’ASB ha un’ERA di 2.52, nonostante alcuni problemi nel primo inning, che portano Francona ad avere un rilievo subito pronto a subentrare.

Invece sono gli Indians a segnare per primi, nel terzo inning, con un solo HR di Lindor. L’incontro rimane sull’1-0 fino alla bassa del sesto, quando Carrasco concede valida e base ball prima di uscire, e Miller non riesce a chiudere l’inning, ma subisce un doppio da Gonzalez (3-3 fino a quel momento) per i due RBI del sorpasso. Bregman nell’inning successivo batte un altro HR per il 3-1.

Cole invece chiude 7 inning con 12 K e senza concedere basi ball, secondo nella storia dei playoff all’Hall of Famer Tom Seaver. Pressly inizia l’ottavo ma è Osuna a finirlo, a cui viene chiesta un salvezza da 4 out, prima volta da aprile. Ci riesce senza concedere valide e la serie è 2-0 per gli Astros. Springer si ferma a 5 gare consecutive nei playoff con almeno 1 HR, un incontro in meno del record all time.

A Boston invece inizia una sfida classica, che però mai è stata giocata nelle Division Series, e l’ultima nei playoff risale al 2004, l’anno della storica rimonta di Boston da 0-3 a 4-3. Questa è la prima volta nella storia che si affrontano nei playoff due skipper esordienti, e Cora con le sue 108 vittorie è secondo nella lista di rookie skipper solo a… uno degli Yankees (Houk, 1961).

Gli Yankees in questa stagione sono stati gli unici nella storia ad aver battuto almeno 20 HR da ogni posizione del lineup, ed hanno stabilito il record di HR totali con 267. Decidono di affidarsi al mancino Happ, che nelle ultime 12 partite contro Boston è 5-1 con un’ERA di 1.98. La sua partita, comunque, inizia subito male, dato che subisce l’HR da 3 punti nel primo inning dal DH Martinez. Primo inning che lo ha afflitto in tutta la stagione, dato che 7 dei 27 HR stagionali sono arrivati nel primo frame.

Dall’altra parte sul monte c’è Sale, che in questa stagione è stato 2 volte in DL, e che Cora ha recuperato con molta prudenza nell’ultimo mese. La sua velocità nella fastball era scesa considerevolmente e c’era perciò curiosità su come avrebbe lanciato. I primi 5 inning sono andati lisci, con la fastball a 98 miglia e con Hicks, autore di 3 HR contro Boston il primo luglio, costretto a uscire per infortunio nel quarto inning.

Nel sesto inning, dopo aver concesso due valide, Sale esce con 93 pitches, ed inizia il calvario del bullpen, disastroso in stagione contro gli Yankees (6.75 ERA). Brasier non riesce ad evitare che i baserunners di Sale segnino, poi entra Workman che riesce ad eliminare Torres con le basi piene (il rookie seconda base era 7 su 13 in stagione con 15 RBI a basi piene).

Le basi piene si ripropongono anche nel settimo, ed anche qui il rilievo di Boston, Barnes, riesce a salvarsi subendo solo un punto. Grande merito di tutto ciò va al catcher Leon, capace di prendere ogni pallina rimbalzante che gli arrivava al piatto.

Infine Cora, disperato, nell’ottavo decide di usare il partente Porcello, previsto per gara 3, che lancia 15 palline per 2 out, per poi affidarsi al closer Kimbrel per 4 out.

Nonostante l’HR di Judge nel nono, Kimbrel con 3 K chiude l’incontro 5-4. Nota positiva nell’attacco Yankee il prima base Voit, andato 2 su 5 con 2 RBI, che prosegue il trend positivo contro i Red Sox (8 su 16 con 4 HR nelle ultime 4 partite di regular season), ma i 10 uomini lasciati in base sono la prova dell’occasione mancata dagli ospiti.

In gara 2 si affrontano David Price e il giapponese Tanaka, il primo che in 9 gare da partente nei playoff ha un record di 0-8 con ERA di 5.74, il secondo che in 4 incontri in stagione contro Boston ha un’ERA ben oltre il 7! Dall’infermeria Hicks viene lasciato in panchina, ma è utilizzabile come PH, mentre il rilievo di Boston Wright viene inserito nella DL e quindi non sarà disponibile per questa e per la prossima serie.

Price, che ha subito 13 HR negli ultimi 30 inning lanciati contro gli Yankees, inizia subito male, con l’HR di Judge nel primo e quello di Sanchez nel secondo. Cora non aspetta molto a toglierlo, e con due out nel secondo inning inizia la girandola dei rilievi.

Tanaka invece lancia molto bene per 5 inning, concedendo solo un solo HR a Bogaerts nel quarto inning. I battitori di Boston sono impazienti, e girano diverse volte la mazza su palline ball molto basse, come Kinsler, quinto in regular season per non andare mai K, che invece ne subisce 2 in altrettante apparizioni al piatto.

L’incontro viene chiuso nella alta del settimo dall’HR da 3 punti di Sanchez (suo secondo di giornata) per il 6-2 finale. Serie sull’1-1.

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