MILWAUKEE BREWERS

Dopo una discreta campagna nel 2017 con 86 vittorie e una Wild Card sfiorata, i Brewers sono hanno deciso di migliorarsi soprattutto per quanto riguarda la difesa ed il lineup, infatti con l’arrivo del left fielder Christian Yelich dai Marlins e dell’ex center fielder campione del mondo coi Royals Lorenzo Cain dovrebbero aver fatto passi da gigante in quel reparto, migliorando in difesa sia in range che in potenza di braccio e in attacco a livello di contatto e velocità sulle basi.

A completamento di uno dei migliori gruppi di esterni della lega c’è il fortissimo Ryan Braun che ha già dimostrato in passato di poter far molto bene soprattutto se ben protetto da un discreto ordine di battitori. Gli infielders sono rimasti gli stessi dell’anno scorso con l’unica differenza di Pina che si presume possa essere il catcher titolare davanti all’esperto Vogt, si alterneranno Villar e Sogart per quanto riguarda la seconda base e Thames sarà il prima base fisso.

Per quanto riguarda il reparto lanciatori, la rotazione sarà composta da Anderson, Nelson, Davies, Chacin ed uno tra Gallardo e Suter. Il comparto lascia molto a desiderare contando che non si sa in quali condizioni tornerà Nelson dopo la Tommy John surgery, mentre per quanto riguarda il bullpen la situazione è anche peggiore visto che tolto il closer Corey Knebel non ci sono molti altri lanciatori che possano produrre numeri competitivi nella prospettiva di una stagione intera.

Insomma i Brewers sembrano una squadra pericolosa dal punto di vista offensivo ma con delle lacune abbastanza serie nel reparto lanciatori, di conseguenza potranno vincere fra le 78 e le 81 partite in questa stagione.

ST. LOUIS CARDINALS

Le 83 vittorie del 2017 hanno lasciato molto delusi i tifosi Cardinals che visti i loro standard negli ultimi 15 anni si aspettavano molto di meglio, motivo per cui il front office guidato da Mozeliak ha portato dei cambiamenti abbastanza radicali.

Via Grichuk, Piscotty e molto probabilmente Lynn per far spazio ad altri giocatori, in primis Marcell Ozuna che giocherà left fielder; a seguire Luke Gregerson come closer a sostituire un pessimo Oh e probabilmente Flaherty come quinto starter.

Il lineup è un buon mix di contatto e potenza con l’unica pecca di non avere una autentica superstar che possa fare la differenza nei momenti chiave; difensivamente si dovrebbero vedere dei miglioramenti dall’anno scorso soprattutto negli esterni.

Dal punto di vista dei lanciatori partenti molto dipenderà da quale Wainwright giocherà la prossima stagione, se sarà l’eccellente lanciatore che è sempre stato capace di ottime partite e di essere un punto di riferimento per i tanti giovani di talento oppure il giocatore in fase calante visto la stagione scorsa.

Il bullpen, punto debole l’anno scorso soprattutto negli ultimi inning con Gregerson dovrebbe migliorare ma molti dubbi restano sugli altri componenti vedi Tuivalala e Cecil. La più bella notizia di tutte potrebbe essere il ritorno a Maggio di Alex Reyes il fenomenale prospetto fuori da un anno e mezzo che potrebbe cambiare le sorti della franchigia del Missouri.

I Cardinals sembrano in miglioramento con una buona chance di vincere la division: potrebbero vincere dalle 90 alle 93 partite in questa stagione.

CHICAGO CUBS

I Campioni della NL Central nel 2017 hanno più perso che guadagnato da questa offseason viste le partenze di Davis, Rondon e probabilmente quella di Arrieta che difficilmente rinnoverà. I lori sostituti sono rispettivamente Morrow, Cishek e Darwish; sono tutti e tre buoni giocatori ovviamente ma il livello di gioco di quelli che dovranno sostituire è stato molto alto negli ultimi anni, soprattutto Arrieta che nonostante un leggero calo nell’ultima stagione ha avuto un periodo pazzesco nei Cubs, quasi da record.

Il lineup è rimasto lo stesso dell’anno scorso a disposizione di Joe Maddon con l’unica differenza di un sempre più basso impiego di Zobrist negli esterni a vantaggio di un maggiore utilizzo di Almora Jr soprattutto come center fielder.

Per quanto riguarda la rotazione è la stessa del finale di stagione con il solo Darwish a fare da new entry al posto di Arrieta, molto probabilmente al posto numero due mentre la posizione numero 5 sarà data ad uno tra Chatwood e Montgomery. Il bullpen che nelle scorse stagioni era una sicurezza per i Cubs questa stagione potrebbe fare fatica a chiudere le partite visto che il set up pitcher Strop e il closer Morrow non sono mai stati molto continui nella loro carriera e in questo ruolo la continuità è fondamentale per poter ambire alle World Series.

Nonostante una deludente offseason i Cubs restano molto competitivi motivo per cui potrebbero lottare per la vittoria della division con un numero di vittorie compreso fra le 89 e le 92.

PITTSBURGH PIRATES

Le cessioni di McCutchen e Cole in questa offseason dicono tutto sul momento dei Pirates, la società non credeva più in questo gruppo ed ha deciso di monetizzare a mio avviso troppo indebolendo non solo il lineup ma anche la propria rotazione, una mossa che nel breve termine li riporterà nel limbo in cui sono stati dopo le loro ultime World Series.

A sostituire McCutchen è arrivato Dickerson dai Rays e questo potrebbe migliorare le statistiche per quanto riguarda la potenza, mentre fra i partenti Musgrove e Williams probabilmente saranno i numeri 3 e 5. Il bullpen, che nelle stagioni scorse era nell’eccellenza della MLB, viste le recenti cessioni e rimpiazzi non all’altezza ed è letteralmente sprofondato: è rimasto solo il closer Felipe Rivero come rilievo di caratura All Star. L’arrivo di Feliz via trade dagli Astros potrebbe dare profondità nel ruolo di mid e long reliever ma i buchi come set up pitchers sono importanti.

I Pirates saranno a mio avviso il fanalino di coda della division con un numero di vittorie che potrà variare dalle 67 alle 70.

CINCINNATI REDS

I Reds della stagione 2018 saranno quasi gli stessi della stagione 2017, il front office sta portando avanti un processo di crescita dei giovani che sembra dare i suoi primi frutti, soprattutto per ciò che riguarda il lineup, guidato da Votto ma con giocatori interessanti anche in chiave futura come Duvall, Suarez e Schebler.

La rotazione è una nota dolente per i Reds in quanto Homer Bailey non è più lo stesso dopo la Tommy John’s surgery e lanciatori come Finnegan e DeSclafani non sono ancora emersi. Completano il reparto il venticinquenne Castillo ed il nazionale italiano Sal Romano che finalmente potrà trovare la stabilità di un posto fisso in rotazione.

Il Bullpen a mio avviso è discreto e con delle braccia potenti come Lorenzen e Peralta, il punto forte è il closer Iglesias che può vantare un 28 su 30 nelle salvezze. Vista la probabile inconsistenza della rotazione i ruoli chiave del bullpen saranno i long reliever e i middle relievers con giocatori come Reed, Hughes e Brice che non sembrano all’altezza per una squadra che punta a finire al 50% di vittorie.

I miglioramenti dei Reds a mio avviso continueranno nel 2018 con un numero di vittorie da 71 a 74 grazie a un gioco esplosivo per quanto riguarda il lineup ma con grossi problemi nella rotazione dei partenti.

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