Sì, ci sono stati i 4 RBI di Justin Turner in gara 2, incluso il walk-off Home Run con 2 out in stile Kyle Gibson, c’è stato un solido Rich Hill in gara 2 e un attacco paziente con 13 basi ball guadagnate in 18 riprese. I Los Angeles Dodgers però in entrambi gli incontri hanno visto uscire il loro partente dopo 5 IP con il punteggio in parità e da lì in poi gli Chicago Cubs non hanno riportato più una singola valida nelle 4 riprese finali.

A fare la differenza quindi nei primi 2 incontri al Dodger Stadium è stato sicuramente il bullpen di casa, molto meno affaticato dopo le NLDS rispetto a quello di Chicago.

Maddon  dopo aver tolto Jose Quintana in gara 1 sul punteggio di 2-2, ha incassato il fuoricampo di Chris Taylor sul secondo lancio di Rendon. Lo skipper ha poi visto LA scappare via nel settimo con Mike Montgomery che ha aggiunto ancora 2 ER alla sua postseason con il primo punto arrivato con un altro leadoff home run e il secondo con John Lackey sul monte, complice il primo di 5 RBI di Justin Turner in 2 gare.

Il terza base nativo di Long Beach California infatti ha poi battuto il giorno quello che è il secondo walk-off homer nella storia della posteseason per i Dodgers. Il massimo per uno come Turner che sognava da bambino di ripetere il primo, naturalmente di Gibson in gara 1 delle World Series del 1988, le ultime vinte dalla franchigia.

Dopo 29 anni e 4 stagioni portate ad ottobre senza mai ottenere nemmeno un pennant, i Dodgers sembrano davvero in grado di raggiungere il fall classic in grande stile eliminando i campioni in carica. I Cubs dal canto loro avranno ora il fattore campo ma dovranno vincere almeno 2 partite su 3 al Wrigley Field se vogliono guadagnarsi un altro viaggio in California.

Chicago è tornata a patire i problemi avuti nei 2 incontri persi contro i Nationals; attacco poco produttivo con soli 3 punti segnati e poco supporto dei rilievi a seguito dei partenti.

Javier Baez, nonostante sia arrivato in terza nella prima ripresa di gara 2 con 4 ball e una stolen base, è 0 su 20 dall’inizio di ottobre. Bryant e Rizzo sono complessivamente 1 su 14 in queste Championship Series. Nelle scorse World Series alla fine i Cubs vennero a capo dei problemi nel box con 17 runs nelle ultime 2 partite della stagione dopo aver subito 2 shutout dagli Indians in gara 1 e gara 3. Servirà una scossa già contro Darvish per invertire la tendenza.

Per quanto riguarda il bullpen invece, dopo la citata gara 1 la prestazione a seguito dei 4.2 IP di Lester in gara 2 non è stata da buttare. Edwards ha trovato redenzione al contrario di Montgomery eliminando 4 battitori su 4 con 3 K e Strop ha lanciato un tranquillo settimo inning lasciando il monte a Brian Duensing. Il classe 1983 all’esordio assoluto nelle Championship Series se l’è cavata nell’ottavo grazie a una battuta in doppio gioco di Barnes con due corridori e un out.

Nel nono però tornano i guai; leadoff in base e bunt di sacrificio. A questo punto subentra di nuovo Lackey nel momento di difficoltà. Di nuovo però l’ex Cardinals non riesce a salvare la situazione dando prima 4 ball dopo 6 lanci a Taylor e poi il famoso three-run homer a Turner che fa esplodere il Dodger Stadium.

Come spesso accade in queste situazioni, diventa opinabile la scelta di Maddon di risparmiare Wade Davis in un momento topico della stagione. In realtà Davis veniva dai 55 lanci nelle ultime 2 gare delle Division Series e se al 100% sarebbe difficilmente rimasto fuori dalla gara. Maddon ha così scommesso, perdendo, sull’esperienza di Lackey con la bellezza di 140 inning nella postseason alle spalle, scelta più che ragionevole viste le alternative di Rendon e Montgomery, entrambi non efficienti la sera prima.

Nel dugout opposto Roberts ha visto invece 6 rilievi diversi lanciare per 8 riprese complessive senza la minima macchia. Morrow e Jensen in particolare hanno affrontato 16 battitori eliminandone 15 e lasciandone 9 al piatto lanciando in entrambe le gare. Salvezza in gara 1 e W in gara 2 per il closer mentre Maeda ha ottenuto la vittoria in gara 1 dove LA ha chiuso con una striscia di 18 eliminazioni consecutive.

Se anche quest’anno Kershaw non sembra essere affatto dominante come nella regular season, stavolta ha attorno una corazzata che può davvero dire la sua per il titolo quest’anno. Anzi i Dodgers sperano di non dover più fare affidamento sul loro ace in queste NLCS, perché ciò vorrebbe dire vincere le gare di Darvish e Wood chiudendo un clamoroso sweep sui Cubs arrivando ad affrontare i campioni della American League ancora imbattuti.

 

 

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