In una AL Central in cui 4 squadre hanno record positivi ed infuria la lotta al vertice, a chiudere mestamente la division troviamo i Royals di Kansas City, squadra con il minor numero di vittorie della lega (10, alla pari con Toronto) e pallidissima parente di quella vicecampione del mondo nel 2014 e poi vincitrice delle World Series nel 2015. I giocatori agli ordini di Ned Yost erano partiti in maniera più che sufficiente ed al 19 aprile potevano vantare un onesto record in pareggio, 7-7: da lì in poi, però, una serie di 9 sconfitte consecutive ha inabissato la franchigia del Missouri, che annaspa con fatica con un record di 10-19.

Alex Gordon, la parte giù dei Royals

Il problema principale dei Royals è la mancanza assoluta di produzione offensiva: per capire la situazione prima di una più dettagliata analisi statistica basta pensare che in 10 delle 29 partite giocate finora hanno realizzato 0 o 1 punti, vanificando spesso, ed anche qui andremo a vedere più nello specifico, buone se non ottime prestazioni del monte di lancio.

In quasi tutte le principali statistiche offensive Kansas City si trova mestamente all’ultimo posto della MLB, ma non solamente: il distacco dalla penultima, quale essa sia, è molto alto contato l’esiguo numero di partite giocate. Ecco i dati:

 

Kansas City

Penultima

Prima

Valide

202

227
(Texas)

307

(Washington)

Basi totali

320

364

(San Francisco)

526

(Washington)

RBI

 

77 97

(San Francisco)

185
(Washington)

Media battuta

.212

.217
(San Diego)

.288

(Washington)

On Base Percentage

 

.271

.284

(San Diego)

.363

(Washington)

Slugging Percentage

.336

.345

(San Francisco)

.494
(Washington)

Punti segnati

 

82

105

(San Francisco)

189

(Washington)

Basi su ball

71

72

(Chicago White Sox)

135

(Tampa Bay)

 

Gli unici a salvarsi più o meno da questa tremenda serie di numeri sono il 1B Eric Hosmer, il 3B Mike Moustakas ed il CF Lorenzo Cain, mentre per il resto c’è solo tanta tristezza: la grande promessa Raul Mondesi è stato rimandato in AAA dopo aver battuto con una media di .103 in 14 partite ed in totale ben 9 dei 15 giocatori che hanno avuto apparizioni nel box di battuta viaggiano sotto una media battuta di .200, la famosa Mendoza line. Il LF Alex Gordon, giocatore più pagato della squadra, rientra a pieno titolo in questa categoria, con una media di .175 ed ancora nessun HR, così come Brandon Moss, il battitore più costoso acquistato in offseason, preso per sostituire Kendrys Morales passato a Toronto.

Jason Vargas, la parte su dei Royals

Questo enorme slump offensivo collettivo nasconde purtroppo le prestazioni buone dei lanciatori, le cui prestazioni sono nella maggior parte dei casi all’altezza della situazione se non addirittura a livelli di eccellenza: l’ERA complessiva di 3.95 è l’11° dato della lega e i 114 punti guadagnati sui lanciatori il 10°. La costosa coppia ex-Cubs arrivata in offseason composta dal SP Jason Hammel e dal RP Travis Wood sta faticando molto ad adattarsi (5.53 di ERA per il primo, addirittura 14.04 per il secondo) ed anche Kelvin Herrera, passato al ruolo di closer, sta avendo la sua peggior stagione dal 2013, mentre chi invece sta sorprendendo in maniera assoluta è Jason Vargas: il 34enne californiano ha saltato la maggior parte del 2015 e del 2016 per colpa della Tommy John surgery ma ha iniziato questa stagione nel migliore dei modi, con una ERA di 1.19 e 35 strikeout in 6 partenze.

Non è ancora passato nemmeno il 20% della stagione però il trend è stato settato in maniera piuttosto chiara: bisogna che i giocatori che hanno più esperienza e che più hanno contribuito ai successi recenti dei Royals (e ce ne sono) mettano in riga il resto della squadra, altrimenti con 4 squadre in division con diversi punti forti l’unica cosa certa potrebbe essere l’ultimo posto.

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