L’inizio della stagione per la franchigia canadese è stato sicuramente molto al disotto delle aspettative visto il record di 8-17 e l’ultimo posto in tutta la MLB.

Il reparto battitori è sicuramente il più sotto accusa visto che sta battendo solo con .227 di media e 19 HR per un totale di 76 punti segnati, ben misera cosa paragonato agli anni scorsi.

La partenza di Edwin Encarnacion è sicuramente stato un brutto colpo ma non così determinante visto che anche l’anno scorso l’ex giocatore dei Reds viaggiava su medie intorno ai .220 a inizio anno ed ha continuato così quasi fino alla fine prima di esplodere nel mese di settembre.

I motivi principali del tracollo offensivo di Toronto sono le prestazioni pessime di Travis, Bautista e Martin su tutti poi aggiungendo il non brillante rendimento di Tulowitzki e Morales si capisce perchè i Jays nonostante un sempre ottimo Josh Donaldson supportato dai sorprendenti Pillar e Carrera siano penultimi nella MLB per punti segnati.

La stagione è appena agli inizi e all’inizio si sa che per molti battitori è difficile trovare ritmo visto anche le temperature non agevoli in molti stadi, quindi mi aspetto che l’intero lineup dei Blue Jays sia in grado in meno di un mese di fare fuoco e fiamme tornando così a suoi standard.

Per quanto riguarda la situazione del reparto lanciatori eccellente il lavoro di Estrada che guida la sua squadra con un ERA di 2.70, seguito da Marcus Stroman e Matt Latos. La rotazione è abbastanza solida: il problema più grosso riguarda il bullpen che tolti Biagini, Leone e Smith ha un’ ERA troppo alta per raggiungere i playoffs: contando anche la scarsità di punti in loro supporto la situazione si fa parecchio difficile, motivo per cui nonostante gli ottimi numeri Estrada è ancora senza un vittoria in questa stagione.

Il problema del bullpen è costato carissimo a Toronto in quasi tutte le partite punto a punto e l’incapacità del Cloesr Roberto Osuna di chiudere con efficacia le gare ha minato le sicurezze che il front office credeva di avere rinnovando il close messicano per oltre 10 milioni l’anno.

La cause della crisi sono un command della fastball che gli fa mancare molti spot e di conseguenza lascia troppe palle battibili ai battitori a scapito anche dei lanci secondari che con un conto sfavorevole sono poco efficaci e rendono il closer dei Blue Jays troppo prevedibile.

In una division come la AL East molto combattuta e di buon livello Toronto ha nonostante il brutto inizio le carte in tavola per arrivare prima ma dovrà trovare costanza e i primi a doverla dare dovranno essere le star della squadra, solo allora molti dei comprimari li seguiranno a ruota.

Commenta

This site uses Akismet to reduce spam. Learn how your comment data is processed.