Come previsto, l’American League ha visto due sweep ed ora ci saranno alcuni giorni di pausa prima della finale tra Toronto e Cleveland. Due risultati imprevisti e contro pronostico.

Toronto in casa ha proseguito nell’opera di demolizione dei partenti di Texas, e Colby Lewis non ha superato il terzo inning, concedendo 5 punti. Questa volta però l’attacco dei Rangers ha reagito in più occasioni ed è riuscito a portare l’incontro agli extra innings.

Qui una scelta discutibile di Banister è stata di lasciare il rilievo Bush lanciare per 3 inning, superando i 40 lanci, quando il massimo in carriera erano stati 32. Uno sfortunato gioco nella bassa del decimo, con un errore di lancio in prima base, ha permesso un walk off inconsueto e la vittoria 7-6 dei Blue Jays.

Tutti nell’attacco canadese hanno dato un grosso contributo in questo primo turno, da Donaldson con 5 doppi, a Encarnación con 2 HR, a Bautista, a Tulo, a Russell Martin.

A Boston s’è visto un nuovo match dei bullpen: Tomlin per Cleveland è andato meglio di Buchholz, il primo lanciando 5+ innings contro i 4 del rivale, entrambi subendo due punti.

I rilievi degli Indians però sono stati migliori dei Red Sox, con Andrew Miller che ha lanciato due inning e Cody Allen che ha effettuato un’altra soffertissima salvezza da 4 out. Gli ex Francona e Miller sono stati i protagonisti per gli Indians, mentre l’attacco dei Red Sox è mancato all’appello esattamente come la rotazione: Big Papi ha messo a segno un solo RBI in tre gare, Bradley Jr. una sola valida.

Questa partita segna anche la fine della carriera di Big Papi, una vera leggenda a Boston: nella top five di tutti i tempi della franchigia in ogni categoria offensiva, lascia in un anno stellare dove ha battuto ogni record per un battitore quarantenne e dove riceverà voti come MVP della stagione. Chiude la carriera al 17° posto all-time per HR battuti. Ci mancherai.

Ora la ALCS vedrà gli Indians con il vantaggio del campo, ma i Blue Jays partono leggermente favoriti: la rotazione infatti favorisce i canadesi, con Happ, Sanchez ed Estrada molto affidabili, mentre a Cleveland solo Kluber può essere considerato una sicurezza.

Anche l’attacco parla di Toronto leggermente sopra i rivali, con molti più HR all’attivo, anche se il dinamismo degli Indians non è da sottovalutare. Solo il bullpen è molto a vantaggio di Cleveland, con Miller, Shaw e Allen certamente una spanna sopra Cecil, Grilli e Osuna.

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