Con la complete game shutout di Madison Bumgarner e il three run homer di Gillaspie nel nono inning, i San Francisco Giants affondano i Mets per 3-0 nella National League Wild Card Game.

Eroica come sempre nei playoff la partita di MadBum che sconfigge Noah Syndergaard nel matchup migliore della recente storia delle Wild Card game.

9 inning, 5 valide subite, 6 strikeout e nessun punto subito in 119 lanci, di cui 78 strike. Con questo ennesimo capolavoro Bumgarner porta la sua ERA ad ottobre nelle gare in trasferta ad un illegale 0.5 in 53 inning. La media PGL complessiva invece scende ad 1.94

San Francisco ha vinto 8 volte su 8 con Bumgarner sul monte fuori dall’AT&T park nei playoff. Bochy spera di allungare questa serie in vista dei Cubs con quella che sarà probabilmente una rotazione a 3 con Cueto, Smardzija e Bumgarner.

A 27 anni l’ace dei Giants può già essere inserito fra i migliori lanciatori nella storia del gioco per quanto riguarda la postseason. La shutout al Citi Field va ad accostarsi a quella della WC di due anni fa, molto meno sofferta contro i Pirates, e a quella di gara 5 delle World Series della stessa annata. Bumgarner è ora ad una shutout dal raggiungere Christy Mathewson per il record all-time nei playoff.

L’altro eroe della nottata, certamente meno atteso, è stato Conor Gillaspie. Il terza base draftato dai Giants nel 2008 ha messo a segno un 2 su 4 nella sua prima apparizione ai playoff, in particolare la sua seconda valida è stato un Home Run da 3 punti sullo Shea bridge contro il closer Jeurys Familia che ha spento un Citi Field gremito.

Non bastano ai padroni di casa 7 inning eccezionali di Syndergaard con 10 strikeout e 2 sole valide subite. “Thor” è stato capace di tener testa al suo rivale fin dal primo lancio con le sue fastball da 99 mph ma alla fine ha dovuto cedere, sfiancato dal lineup di Bochy che sia nel sesto che nel settimo aveva portato i corridori in posizione punto senza risvolti sullo scoreboard, grazie anche ad una cruciale presa di Granderson quasi alla recinzione del center field.

Anche nell’ottavo con l’entrata di Reed i Giants potrebbero mettere la freccia: leadoff single di Gillaspie spinto in seconda dal bunt di Bumgargner, efficiente anche nel box. Pop out di Span seguito da due walks a Belt e Posey che caricano le basi. A questo punto Pence potrebbe essere l’eroe ma va strikeout su una fastball in mezzo al piatto.

Per quanto riguarda l’attacco dei padroni di casa, con un lineup rattoppato senza Wright, Duda, D’Arnaud e Walker, una magra produzione offensiva non era difficile da pronosticare. Era lecito non aspettarsi grandi cose dai vari Loney, Campbell, TY e Rene Rivera contro MadBum. A mancare totalmente però è stata la parte forte del lineup, con un 1/18 complessivo Per Reyes, Cespedes ( 0 su 4 e 2 strikeout), Granderson, Bruce e Cabrera.

Discorso simile a quello degli Orioles per i Mets; lineup che punta troppo sulla potenza difficilmente paga nei playoff. Non a caso le 2 franchigie sono le ultime, fra quelle arrivate alla postseason, per OBP. I ragazzi di Collins hanno permesso all’ace avversario di arrivare intatto fino a fine gara con ben 4 inning in cui ha dovuto lanciare per 8 volte o meno, con appena 21 lanci nelle prime 3 riprese.

L’attacco ospite ha totalizzato solamente una valida in più degli avversari ma ha saputo capitalizzare meglio ed in generale è stato più paziente nel box nonostante gli 11 K a vuoto inducano a pensare il contrario.

Decisivo il leadoff Double di Crawwford a battezzare Familia all’inizio del nono. I 2 lunghi AB successivi, terminati con un K e una base gratis per Panik, hanno fatto salire il conto dei lanci del closer che, perdendo controllo, dopo una palla a terra trattenuta miracolosamente da Rivera, ha lasciato una sinker in mezzo al piatto per Gillaspie che è costata la pelle ai Mets.

New York viene tradita ancora una volta dal suo closer che, nonostante la straordinaria stagione regolare con il record di salvezze della franchigia, continua ad essere inefficiente ad ottobre. Stagione comunque da ricordare a Flushing Meadows dove senza 3/5 della rotazione titolare si è comunque riusciti ad arrampicarsi ad 87 vittorie.

I Giants sono attesi dalla miglior squadra di baseball del 2016, gli Chicago Cubs. Si prospettano quindi altri scontri titanici in una serie in cui una squadra deve portare avanti una tradizione che va avanti dal 2010, mentre l’altra ne deve stroncare una che dura dal 1908.

Game 1 al Wrigley Field nella notte fra venerdì e sabato.

 

 

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