Sì. Non ci sono dubbi che la squadra di Washington abbia quest’anno tutte le possibilità di vincere la Division, nonostante i Mets, e di andare alle WS, nonostante i Cubs.

La franchigia ha deciso di cambiare skipper, prendendo l’esperto Dusty Baker, un manager che non ci entusiasma, ma che è certamente un vincente e l’ha dimostrato nella sua lunga carriera.

Poi ha puntato su due giovani talenti nella rotazione, lasciando partire Zimmermann (Jordan, firmato dai Tigers) e Fister (andato agli Astros), e dando prova di coraggio ma anche di solide basi e di non farsi prendere dalla fretta di vincere. E sia Tanner Roark sia Joe Ross stanno ampiamente ripagando la fiducia, con un inizio di stagione ottimo.

Lo spostamento di Zimmerman, l’altro (Ryan), in prima base ha poi permesso a Rendon di ritornare nel suo spot originario, la terza base, mentre l’acquisizione di Murphy in seconda base sembra davvero stato un ottimo affare, dato il suo inizio di stagione, addirittura sensazionale.

In tutto ciò il payroll è addirittura sceso di 17 mln (da 162 a 145), a conferma che più payroll non vuol dire più qualità. Certo la firma di Max Scherzer (un settennale da 210mln) non è uno scherzo, ma Desmond, Zimmermann, Fister, Escobar, Uggla, sono tutti giocatori (e contratti) usciti dal club.

E Max Scherzer ha subito ripagato la dirigenza, con un inizio di stagione altalenante, ma condito da un match da 20 strikeout, evento più raro di un perfect game! E’ infatti solo il quarto pitcher a raggiungere tale cifra (Kerry Wood, Randy Johnson e Roger Clemens due volte).

Strasburg sembra infine definitivamente esploso, con uno score che dice 9 vinte e zero perse in undici uscite stagionali, con una ERA di 2.70, come Roark e superiore solo a Joe Ross (2.39!!)

Anche nel bullpen s’è deciso di …. ridurre il payroll facendo a meno di Drew Storen, ceduto ai Blue Jays, per puntare tutto su Papelbon, che fino a questo momento ha collezionato 14 salvezze. Ma tutto il reparto rilievi è finora molto affidabile, con ERA basso da parte di tutti i componenti (il peggiore è Rivero con una ERA di 3.60 in 27 apparizioni).

Nel lineup è Murphy, come detto, la star assoluta, con .397 di AVG, 9HR e 34RBI, gli stessi di Harper, l’MVP del 2015, che ha battuto 4 HR più del compagno, ma che ha una media battuta molto bassa (.242) anche se viene compensata dalle molte basi ball concesse che portano a .415 la sua media OBP.

Per il resto l’attacco non ha altri picchi, e pertanto i margini per Baker sono ancora alti: se è riuscito ad essere in testa alla Division con 32 vinte e 21 perse (2 partite di vantaggio sui Mets), nonostante le prestazioni nella media dei suoi slugger, cosa può accadere se si dovessero svegliare?

Per concludere siamo abbastanza sicuri che vedremo i Nationals ai playoff, dato che primi o secondi dietro i Mets, vinceranno sufficienti partite per fare almeno la wild card.

I Phillies infatti, nonostante la partenza sprint ed il loro closer, Genmar Gomez leader della lega in salvezze, sono già rientrati nei ranghi e sono ora al 50%, mentre i Braves sembrano avviati verso una stagione da più di 100 sconfitte, a tutto vantaggio delle rivali di Division più forti, che così dovrebbero finire la stagione con 90 vittorie e oltre.

Per quanto concerne le WS, c’è da battere la concorrenza dei Cubs, che quest’anno sembrano davvero aver ingranato una marcia in più degli altri, ma il campionato dura 162 partite, e siamo a meno di un terzo del cammino.

I playoff si decidono in pochi incontri, se non in pochi cruciali inning. Ed i Nationals saranno là a dire la loro.

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