I White Sox erano partiti per andare ai playoff, con una campagna acquisti roboante.

In realtà nella preview di inizio stagione avevamo sottolineato come le squadre che tentano di invertire il trend così repentinamente, non attraverso la crescita del farm system ma con diversi acquisti nella stessa off season fanno fatica (come successe ai Marlins ed ai Blue Jays nelle precedenti stagioni). In più il payroll in realtà era sì aumentato di quasi 30mln, ma era ritornato al livello del 2013, quindi nulla di eccezionale per il budget del team.

Fino ad ora i White Sox non sono mai stati in corsa, sempre sotto il 50%, ed ora viaggiano a 58-64, ben 16 partite dietro i Royals solitari in testa alla Division. Cosa non è andato a Chicago? Praticamente nulla.

In attacco ci sono stati i flop del catcher Flowers, che da anni è dato come risorsa offensiva in via di esplosione, ed invece continua a rimandare l’appuntamento, del prima base e neo acquisto Adam LaRoche, che con solo 12HR e una AVG. di .213 ha davvero deluso (ed era il nostro uomo chiave nella preview per rendere competitivo il team). In più lo slugger Abreu dopo il rookie year stellare è rientrato sulla Terra, con una stagione normale, da 23HR, ben lontano dai leader della Lega.

La rotazione ha anch’essa steccato: se si eccettua Chris Sale, che non fallisce mai, e un buon anno di Quintana, gli altri hanno reso molto sotto le aspettative, a cominciare da quell Jeff Samardzija che era stato preso per formare una coppia tra le più forti della MLB con Sale. Un’ERA di 4.64 e solo 8 vittorie sono davvero poca cosa per un asso delle majors.

Anche il running game, se mai era in programma, non ha per nulla funzionato, con appena due giocatori in doppia cifra (Eaton e Ramirez), e nessuno sopra le 15 basi rubate. Veramente troppo poco per creare pericoli agli avversari.

E quando la squadra è 23esima per HR, 25esima per SB, 20esima per valide, 23esima per doppi, 19esima per tripli, 19esima per ERA totale, 24esima per salvezze, nona per errori commessi in difesa, si vede che nessun reparto ha dato un bel contributo. Anzi forse il record vicino al 50% è pure superiore alle statistiche.

Cosa aspettarsi per il futuro? Buone cose, dato che il team ha evitato di cedere i giocatori forti alla trade deadline, hanno semplicemente ceduto Gillaspie e tagliato Bonifacio, giocatori non di primo livello.

Quindi pare che la proprietà voglia insistere il prossimo anno nel tentativo di migliorare, ripartendo da questo gruppo. Vedremo cosa succederà con Samardzija, in scadenza di contratto, ma la sensazione è che i White Sox nel 2016 riproveranno a lottare per i playoff.

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