Lo scorso anno questa era la Division che sembrava più in crescita, con 4 squadre in grado di lottare per i playoff.

La realtà ha visto invece un tonfo inaspettato dei Texas Rangers che, complici anche i gravi e ricorrenti infortuni, sono finiti ultimi con 95 sconfitte!

In questa stagione, invece, le premesse sono per una Division in flessione rispetto allo scorso anno, senza grandi acquisizioni e con alcune perdite importanti, dovute anche agli infortuni (vedi Yu Darvish).

Solo i Mariners e gli Astros hanno proseguito nel graduale trend di rafforzamento, mentre gli A’s, come tutti gli anni, hanno stravolto il team in modo fantasioso. Ci aspettiamo un arrivo in volata con 3 squadra a lottare per la vittoria finale.

HOUSTON ASTROS

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Gli Astros hanno finito con 70 vittorie lo scorso anno, 5 in più dei nostri pronostici, e mentre il loro farm system continua ad essere segnalato come uno dei migliori dell’MLB, la prima squadra ha proseguito nelle acquisizioni importanti (certo, senza strafare).

Il primo cambiamento da segnalare è il manager, con l’arrivo di A.J. Hinch. Alle spalle ha solo una stagione e mezza con i D’Backs nel 2009 e 2010, quindi è una delle incognite maggiori di questa stagione.

Lasciati liberi Jesus Guzman (che ha firmato un contratto in Giappone), Matt Albers, Jose Veras, Jesse Crain ed Anthony Bass, sono stati presi i seguenti free agents: Luke Gregerson, (triennale da 18,5mln), Roberto Hernandez, Dan Johnson e Joe Thatcher (contratti per le minors), Jed Lowrie (triennale da 23mln), Pat Neshek (biennale da 12,5mln) e Colby Rasmus (annuale da 8mln).

Poi è stato preso il forte prospetto Hank Conger dagli Angels (per Carlos Perez e Nick Tropeano), nonché Evan Gattis dai Braves (per Mike Foltynewicz), e dai Cubs sono arrivati Dan Straily e Luis Valbuena (per Dexter Fowler).

Infine sono stati trovati accordi per evitare gli arbitrati con Alex Presley, Chris Carter, Jason Castro, Hank Conger, Tony Sipp e Marwin Gonzalez. Nessun infortunio in questo momento colpisce il team, che pertanto sta affrontando lo spring training a ranghi compatti.

La rotazione si presenta pertanto come segue: Scott Feldman numero uno, il veterano che lo scorso anno ha avuto una buona stagione, con 29 partenze e 3.74ERA, e dopo di lui 4 grandi promesse, che già nelle ultime 2 stagioni hanno fatto vedere buonissime cose: Keuchel, McHugh, Oberholtzer ed il neo acquisto Straily.

Grandi prospettive in questa rotazione, con Keuchel che lo scorso anno ha avuto una vera e propria esplosione, con ben 5 CG ed un’ERA sotto il 3.00, ERA seconda solo a Collin McHugh che in 25 partenze è sembrato già un veterano (ricordiamo una performance davvero brillante all’esordio contro i Mariners, con 12K in 6.2 scoreless innings).

Straily quest’anno è stato un po’ fermato dalla corsa playoff degli A’s, che ha portato il GM a preferirgli campioni come Lester e Samardzija acquisiti in corso di stagione, fino a cederlo ai Cubs, da dove è giunto agli Astros.

Il bullpen, punto debole della scorsa stagione, ha visto le acquisizioni più significative, con il nuovo closer Gregerson ed il nuovo set up Pat Neshek, lanciatore side arm che sembrava a fine carriera, prima dell’esplosione nei Cardinals dello scorso anno, che si affianca a Chad Qualls. Ora anche questo reparto sembra all’altezza del resto della squadra. Lo completano Tony Sipp, Josh Fields e Brad Peacock.

La difesa presenta l’accoppiata Castro-Conger come catcher, Chris Carter in prima base, Jose Altuve (autore di una stagione memorabile) in seconda base, Luis Valbuena in terza, l’altro nuovo acquisto Jed Lowrie come shortstop, Rasmus in esterno centro, Springer in esterno destro e Marisnick favorito su Presley in esterno sinistro. Il lineup, perso il suo uomo simbolo (Dexter Fowler), è ancora da definire, con Altuve certo leadoff e con Evan Gattis come DH.

Uomo Chiave

Non abbiamo dubbi che Altuve faccia un’altra grande stagione, anche se i numeri facilmente saranno al di sotto del 2014. Ma l’uomo chiave pensiamo possa essere Evan Gattis: questa squadra necessita di più HR e lui è l’uomo giusto per alzare il livello dell’attacco texano.

Pronostico

Quarto posto e 78 vittorie.

LOS ANGELES ANGELS

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Gli Angels non partivano certo con i favori del pronostico lo scorso anno, eppure sono riusciti in una rimonta nella seconda parte della stagione ed hanno chiuso con addirittura 98 vittorie e 10 di vantaggio sugli A’s. Non sarà perciò facile ripetersi, anche perché non molto è stato fatto sul mercato per assicurarsi tale vantaggio.

Josh Hamilton sta ancora recuperando dall’operazione alla spalla e così pure Garrett Richards da quella al ginocchio, mentre Tyler Skaggs salterà l’intera stagione per la Tommy John Surgery, quindi l’infermeria è un bel punto interrogativo.

Sul mercato libero sono stati persi Brennan Boesch, John Buck, Tony Campana, Wade LeBlanc, Gordon Beckham, Sean Burnett, Jason Grilli e Joe Thatcher, ed è stato firmato il solo Matt Lindstrom, tra l’altro con un contratto per le minors. Mentre le trade hanno fatto partire Hank Conger agli Astros, mentre sono arrivati Cesar Ramos dai Rays, Drew Butera e Andrew Heaney dai Dodgers (quest’ultimo per Howie Kendrick), Josh Rutledge dai Rockies, Matt Joyce dai Rays (per Kevin Jepsen), Giavotella dai Royals.

Evitati gli arbitrati e firmato i nuovi contratti con Joyce, Richards, Freese, Cowgill, Salas, Santiago, Butera, Pestano e Ramos, ed esercitata l’opzione per trattenere Huston Street.

La rotazione si presenta pertanto con Jered Weaver come numero 1, reduce da una stagione ridotta dagli infortuni, con Richards che quando rientrerà sarà il numero 2, C.J. Wilson come n. 3, dopo un anno fallimentare che l’ha fatto scendere molto nelle graduatorie degli esperti, Shoemaker come numero 4, il rookie che ha battuto molti record di franchigia per un esordiente e che è chiamato ad un secondo anno di conferma, e con il fenomeno Heaney come numero 5.

Reparto sempre un po’ corto, se Heaney è già indicato nella rotazione, e con un paio di punti di domanda dovuti al rientro di Richards ed alla affidabilità del mancino Wilson.

Il bullpen è stato molto rinforzato nel corso del 2014, ed ora prevede Street come closer, anche lui un abituè della lista infortunati, Joe Smith, Fernando Salas e Vinnie Pestano come rilievi più affidabili, Hector Santiago come rilievo lungo (ed eventuale partente). Un buon bullpen.

La difesa vede Iannetta e Butera come catcher, Pujols in prima, il neo acquisto Rutledge in seconda al posto del ceduto Kendrick, Freese in terza base, Aybar shortstop, Hamilton in esterno sinistro, Trout in esterno centro, Calhoun in esterno destro, alla prova del 9 dopo l’ottimo 2014. Cron è il DH, anche se spesso saranno i veterani Hamilton e Pujols a servirsi di questo spot. Matt Joyce e Collin Cowgill infatti dovrebbero trovare molto spazio nel lineup.

Uomo chiave

Anche quest’anno diciamo Albert Pujols. Lo scorso anno avevamo posto l’asticella per i playoff a 35HR e 100RBI, ne ha prodotti 28+105, quindi ha fatto il suo. Ma pare che anche quest’anno senza di lui questa squadra non abbia benzina (e pop) a sufficienza per vincere la Division.

Pronostico

Primo posto e 89 vittorie.

OAKLAND ATHLETICS

Movimenti di mercato

Anche in questa offseason gli A’s sono stati i più attivi sul mercato. Dopo la cocente delusione del 2014, in cui dominavano la Division fino a luglio, quando anche Billie Bean si convinse ad una trade session diversa dal solito, con acquisizioni onerose (Lester, Samardjzia, Hammell) cedendo al contempo pezzi importanti del farm system. Sappiamo tutti com’è finita: solo 88 vittorie ed una fulminea uscita nei playoff contro gli strepitosi Royals.

C’era il bisogno quindi di liberarsi di molti contratti insostenibili e di riassettare il roster, così sono stati lasciati andare Callaspo, Jonny Gomes, Daric Barton, Adam Dunn, Gregerson, Hammel, Lester, Lowrie, Nick Punto e Geovany Soto.

Firmato solo Billy Butler con un triennale da 30mln, che è stato il preludio alla lunga serie di cessioni via trade per rimpolpare le serie minori: Josh Donaldson a Toronto per Brett Lawrie, Derek Norris ceduto ai Padres, John Jaso ai Rays per Ben Zobrist e Yunel Escobar, subito girato ai Nationals per Tyler Clippard, Brandon Moss agli Indians, Jeff Samardzija ai White Sox per un gruppetto di prospetti capitanati da Marcus Semien. Arrivato invece Ike Davis dai Pirates.

Firmati poi i contratti per evitare l’arbitrato con Jesse Chavez, Craig Gentry, Ryan Cook, Sam Fuld, Brett Lawrie, Josh Reddick, Eric Sogard, Fernando Abad, Tyler Clippard, mentre Jarrod Parker ha perso l’arbitrato.

La situazione di inizio stagione è molto condizionata dagli infortuni, che vedono ancora fuori fino a giugno Parker e Griffin, due pezzi della rotazione, nonché Doolittle, Crisp e Reddick che hanno delle chance di esserci per l’opening day.

La rotazione pertanto, in attesa dei lungodegenti, avrà Gray, Kazmir, Pomeranz e Chavez ai primi 4 posti, tutti molto positivi nel corso del 2014, ed il quinto spot sarà facilmente preso da Jesse Hahn, arrivato dai Padres per Norris, dove nel 2014 in 73 inning ha collezionato una media ERA di 3.07. Sempre molta profondità nei partenti degli A’s, un reparto che non preoccupa.

Il bullpen dovrebbe partire con il mancino Doolittle come closer, anche se noi nel lungo periodo vediamo in ascesa le quotazioni di Tyler Clippard, che ha già esperienza come closer nei Nationals e, elemento importante in questo delicato ruolo, è un lanciatore destro. Poi anche qui grande profondità e qualità con O’Flaherty, Abad, Otero, Cook. Il reparto più forte, da anni ormai.

La difesa vede Vogt come catcher, Ike Davis in prima base, Zobrist in seconda, Lawrie in terza, Semien interbase, con Eric Sogard come riserva di tutti gli interni, Fuld, Crisp e Reddick sugli esterni, con Craig Gentry come prima riserva, ed ovviamente Butler come DH.

Uomo chiave

E’ sempre difficile cambiare tutti gli interni e trovarsi subito bene: l’affiatamento e gli automatismi sono essenziali in questo sport, fatto di millesimi di secondo tra un out ed un salvo in prima. Certo le qualità difensive dei singoli non si discutono. Penso che Ike Davis potrebbe essere il giocatore chiave: se torna ad essere il forte prospetto ammirato nel primo anno del Mets questa squadra ha un potenziale offensivo immutato e chance di playoff, altrimenti…

Pronostico

Terzo posto e 86 vittorie.

SEATTLE MARINERS

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Un ottimo 2014, chiuso con 87 vittorie, una in meno rispetto agli A’s, è un risultato che quest’anno può essere migliorato, grazie anche agli avversari di Division non irresistibili e tutti peggiorati rispetto allo scorso anno (tranne i non ancora pericolosi Astros).

Lasciati partire Joe Beimel, Denorfia, Corey Hart, Kendrys Morales, Quintero, Smoak e Chris Young, sono stati firmati Nelson Cruz (quadriennale da 57mln), Rickie Weeks (annuale da 2mln), Joe Saunders e Kevin Correia.

Le trade hanno visto Happ giungere da Toronto per Michael Saunders, Ruggiano arrivare dai Cubs, Seth Smith dai Padres (per Brandon Maurer), con le firme per evitare l’arbitrato a Furbush, Austin Jackson, Ackley, Logan Morrison, Ruggiano.

La rotazione vede pertanto i 4 partenti dello scorso anno: il re Felix Hernandez, Iwakuma, Paxton e Walker, oltre al neoacquisto Happ, che potrebbe scalare posizioni in questa rotazione con 2 assi e tante scommesse. Saunders e Correia sono veterani che danno profondità al reparto.

Il bullpen presenta qualche preoccupazione, dato che Rodney come closer lo scorso hanno ha dato segnali di decadenza, con molte basi ball (28 in 61 inning). Dietro a lui Farquhar, Medina, Wilhelmsen. Niente di speciale per una squadra che punta a vincere la Division.

In difesa Zunino farà il catcher, con Sucre che cresce dietro di lui, Morrison in prima base, Cano in seconda, Seager in terza e Brad Miller shortstop. Ackley, Jackson e Seth Smith sugli esterni, con Cruz potente DH. Un reparto offensivo discreto, e certamente migliore del 2014.

L’uomo chiave

Fernando Rodney. Se riesce a ripetere almeno la stagione scorsa e a portare a casa le salvezze per i Mariners, questa squadra può puntare ai playoff, altrimenti temiamo che il bullpen possa implodere.

Pronostico

Secondo posto e 87 vittorie.

TEXAS RANGERS

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I Rangers sono reduci da un anno orribile, crollati da 90 vittorie a 90 sconfitte senza aver smantellato la squadra. Solo una valanga di infortuni, specie nel reparto lanciatori.

E questa stagione inizia come quella scorsa, con Matt Harrison che è ancora fuori e che dovrebbe rientrare per l’inizio della stagione, con Martin Perez che invece fino a luglio non si vedrà, in recupero dalla Tommy John Surgery, operazione a cui verrà sottoposto il 17 marzo anche…. Yu Darvish! E che pertanto salterà l’intera stagione.

Poi c’è Profar, ancora fuori per l’intera stagione dopo la seconda operazione alla spalla, effettuata il 23 febbraio. Si preannuncia pertanto una nuova annata di sofferenza.

Lasciati andare come free agents Scott Baker, Neal Cotts, Mike Carp, Arencibia, Alexi Ogando e Alex Rios, sono stati firmati Joe Beimel, Anthony Bass, Oviedo, Fujikawa, Ryan Ludwick, Jamey Wright e Schierholtz, tutti con contratti minori. Rifirmato invece Colby Lewis, con un annuale da 4mln.

Anche le trade sono state in tono minore, con le sole acquisizioni di Detwiler dai Nationals, Anthony Ranaudo dai Red Sox per Robbie Ross, Yovany Gallardo dai Brewers.

Evitati gli arbitrati con Moreland, Detwiler, Feliz, mentre è stato esteso al 2016 il contratto di Adrian Beltre.

La rotazione si presenta pertanto senza il suo numero uno naturale, Darvish, con Derek Holland chiamato a fare il salto di qualità. Anche lui reduce da due infortuni nel 2014, vedremo come avrà smaltito l’anno quasi sabbatico. Gallardo farà il numero due, ma le sue statistiche sono allarmanti: i K in continua diminuzione, le basi ball in aumento, ed ovviamente anche il WHIP. Pensiamo possa fare una stagione mediocre nel tremendo Arlington Park.

Poi Lewis e Detwiler, che invece potrebbe dare buona prova di sé come partente fisso, lui che a Washington non ha mai avuto abbastanza spazio, non per demerito proprio ma per la forza della rotazione capitolina. Ed aspettando Harrison, che era dato a rischio carriera l’anno scorso, quindi non si sa cosa potrà dare a questa squadra.

Il bullpen ha un altro grosso punto interrogativo nel closer Feliz, che ha rovinato una carriera tentando di entrare nella rotazione qualche anno fa, e non ha più concluso una stagione senza infortuni. Il suo posto non è a rischio per mancanza di alternative più che per la sua affidabilità. Scheppers e Fujikawa sono i suoi set up. E poi una serie di scommesse.

In difesa Chirinos farà il catcher, Fielder il prima base, Odor in seconda, Beltre in terza, Andrus shortstop, Smolinsky, Martin e Choo negli esterni,(e Schierholtz prima riserva) con Moreland come DH. Un lineup molto ridimensionato rispetto all’Opening day del 2014.

Uomo chiave

Jeff Banister, il nuovo skipper al posto del deludente Washington, è l’unico che può salvare la stagione: gli hanno fatto firmare un triennale con opzione per il quarto anno, e per un manager all’esordio in MLB è un enorme segno di fiducia. Ha appena compiuto 50 anni e viene dallo Houston College. Vedremo se avrà doti divinatorie…

Pronostico
Quinto posto e 70 vittorie.

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