21 ottobre 2014

Il bello delle serate e delle nottate estive del baseball sono le dieci-quindici partite in contemporanea. Segui principalmente la tua squadra e magari la tua diretta avversaria, ma c’è sempre qualcosa che accade da qualche altra parte.

A Cleveland Kluber sta lanciando un no-hitter, a Milwaukee Goldschmidt ha battuto un gran salami, a Pittsburgh hanno girato un triplo gioco nella parte alta dell’ottavo. E poi mentre i closer salgono sui monti ad oriente, iniziano le partite sulla costa occidentale. Tutto il baseball inning per inning.

Invece nella postseason le partite si riducono drasticamente di numero. Sono molto più scrutinate. Ci si concentra. Ogni lancio passa sotto ad un immaginario microscopio.

Nelle World Series si arriva al culmine. I tifosi delle due squadre partecipanti vivono in una sorta di mondo irreale. Davvero i miei Royals sono alle World Series? Sono i Giants per la terza volta in cinque anni quelli lì in campo? I tifosi delle altre ventotto invece pensano: avremmo potuto esserci noi al loro posto. E per molti è anche un pensiero veritiero. Ed intanto colpiscono con la mannaia.

Eroismi ed aberrazioni vengono amplificate. Errori e three run homer inaspettati creano capri espiatori e miti inverosimili. Chi c’è all’appello per queste World Series numero 110?

I Giants di San Francisco, squadra antichissima che profuma tanto di National League. Vapori e fantasmi del Polo Grounds ed immagini più moderne ma storiche allo stesso tempo del palazzo di oggi e delle canoe nella baia. Giocano all’AT&T Park.

I Royals di Kansas City, squadra di nascita più recente, cha sa molto di Anni Ottanta e che viene da una tipica città del Midwest che fu casa dei Monarchs e, per un breve periodo, anche degli Athletics. Giocano al Kauffman Stadium.

E così…

I Giants sono La Squadra degli Assenti, giustificati, in marina, in infermeria o su una sorta di Aventino: Tim Lincecum, Matt Cain, Angel Pagan, Marco Scutaro e Dan Uggla. Dove sono costoro? Chi li ha portati qui?

Madison Bumgarner, Pablo “Panda” Sandoval, Buster Posey, il baby-face catcher, i pazzi Hunter “two” Pence, Mike Morse, Brandon Belt, Brandon Crawford. Il manager è il soldato, sergente per la precisione, francese, Bruce Bochy, ormai veterano di tante battaglie post-stagionali.

I Royals sono La Squadra delle Promesse Non del Tutto Mancate: Lorenzo “yes he” Cain, Eric Ho(s)mer, Mike Moustakas, Salvador Perez ed Alex Gordon. Non del tutto All Star, non del tutto scarsi, non del tutto guidati da Ned Yost. Ned “ma che ci faccio qui” Yost. L’uomo che ha vinto il premio Nobel per il bunt. Più che un manager, una figurina. E spazziamo subito il campo dai dubbi. Appunto. I dubbi li lasciamo tutti a Ned. Ed in campo solo i giocatori. A fare un po’ ciò che vogliono.

Negli anni futuri leggeremo i nomi di questi giocatori e ci porremo delle domande ovvie. Ma chi erano? Ma come hanno fatto? Due squadre con meno di 90 W? Sembra quasi che la regular season sia servita solo come riscaldamento e come prima scrematura. Poi in un uragano di tre settimane di partite emergono miracolosamente i due contendenti finali. Kansas City arriva a garauno con un record di 8-0, San Francisco con un record di 8-2. Caldissimi e caldi.

E ora la prima sfida. Non so perché sono convinto che vadano alla settima, forse per definitivamente salutare questa stagione allungandola al massimo, forse per vedere ancora una sessantina di inning. Vedo un 1-1, un 2-2, un 3-3. E poi una drammatica garasette. O magari un 11-0 come nel 1985.

Who knows? Only the go(o)ds. This is crazy!

Gara 1

201410212248821258054È la notte che appartiene a MadBum. Dopo tanti drammatici finali e partite a basso punteggio in questo folle 2014 ecco le World Series che, per il momento, sorridono ai Giants. Madison Bumgarner fa il Tim Lincecum 2010 o il Matt Cain/Barry Zito 2012 e mette in gabbia i Royals.

Un mare di blù reale circonda il penta-campo verde smeraldo. C’è grande attesa nel Mizzou. Dopo 29 anni i Royals sono nuovamente al Fall Classic. James Shields, lo scudiero, sale sul monte. Ha navigato il vascello di Kansas City attraverso Los Angeles e Baltimora. Ora deve affrontare questa banda di pirati; vengono da una baia della California settentrionale; sono giganti, e non se ne rendono neppure conto. Barbuti, cappelloni, immagino braccia e petti tatuati sotto le divise grigie e arancio. Li guidano un sergente francese, forse un ex legionario, ed un catcher dalla faccia di bambino, Buster “Peter Pan” Posey. Forse il migliore della National League nel 2014.

Le mazze dei Giants sono caldissime. Riprendono a sventolare da dove hanno smesso in gara cinque della serie per il pennant della National League contro i Cardinals. Apre le danze Gregor Blanco e Lorenzo Cain non ci arriva. Che sia un segno. Sulla bomba al centro di Joe Panik, Blanco parte, tocca la prima ed è salvo in seconda. Aggressivi gli uomini del sergente! Singolo netto di Peter Pan. Panda invece la batte forte e lunga. Vola alta sopra la testa di Norichiko Aoki. Blanco cammina a casa, corre invece all’impazzata Posey. Giants intanto 1-0. Peter Pan però, forse memore di devastanti scontri a casa base (nacque allora “the Posey rule”), diventa Campanellino e non va in scivolata. Out a casa. Ci pensa Hunter Pence a fare 3-0 sbattendola sulle tribune centrali. Dopo un’altra valida di Brandon Belt, finalmente Shields chiude l’inning mandando K Mike Morse, oggi DH.

Shields finalmente esce dal primo ma il danno è fatto. Negozierà con difficoltà secondo e terzo (cinque out su sei vengono da secche linee che non cadono per fortuna e difesa), e si vedrà subito che non è la sua serata.

Anche MadBum intanto deve lavorare sodo. Ben 18 lanci per lui per uscire dal primo. Due linee, una di Aoki che Bumgarner infilza all’altezza della tempia ed una di Eric Hosmer spenta da una gran presa al centro di Blanco, sono le cose pericolose che gli passano vicino. Cain colpito al piede era stato il primo uomo in base dei Royals.

La prima valida dei Royals arriva dalla mazza di Billy Butler. Ma Salvador Perez batte una schifezza verso Bumgarner che tira in seconda dove i Giants girano il doppio gioco chiudendo il secondo.

Nel terzo, come detto, legnate. Panda la batte però altissima e Cain la raccoglie quasi al muro. Resta 3-0. E nella parte bassa l’errore di Brandon Crawford sulla velenosa rimbalzante di Omar Infante apre un problema. Mike Moustakas la incoccia bene. Vola lunga verso destra. Come Infante non segni… mah. Uomini comunque in seconda e terza, zero out. Yost non può chiamare il bunt, infatti i due corridori sono già in seconda e terza. Questa cosa forse lo sconvolge. MadBum e Peter Pan organizzano due strikeout vitali su Alcides Escobar ed il nipponico Aoki, regalano la base a Cain che riempie i sacchetti e vengono graziati da Hosmer che gira una porcheria sul primo lancio. È forse il turno chiave dell’intera partita. Nel quarto infatti i Giants allungano.

Doppio lungo linea di Pence, poi lancio pazzo, base su ball a Belt, singolo di Morse, 4-0.

Ci sono sere in cui alla fine, nel quarto o nel quinto un pitcher ritrova se stesso, trova la sua groove. Non e’ il caso di Shields di oggi. Nel quarto (dopo 70 lanci) suona l’ora della doccia. Entra Danny Duffy che non è un personaggio di Walt Disney. E Bruce Bochy sorprende anche i bookmakers chiamando il primo bunt di queste World Series. Addirittura chiama dalla panchina un pinch hitter, Juan Perez che viene da Santiago, stato di New York. Yost ora è decisamente offeso.

Duffy perde la bussola, Crawford e Blanco camminano ed entra così il 5-0. Molto pazienti questi ragazzi di San Francisco. Panik va K e Posey la alza innocua, ma Aoki trema per raccoglierla.
Terzo e quarto K per Bumgarner nel quarto basso. Sta tagliando l’erba. Tranquillo finalmente anche un inning per i lanciatori di Kansas City, è il quinto alto chiuso da un K su Belt. Ma l’attacco dei Royals nulla può contro MadBum, arriva il quinto K su Moustakas su una palla che sparisce e due out su volate. Pure Duffy si comporta bene.

Siamo al sesto, sempre 5-0. Inning di mezzo senza grandi emozioni, relativamente parlando, sono sempre le World Series! Sono 17 out in fila. Felino il balzo di MadBum sulla palla sbrecciata da Hosmer, corre verso casa, raccoglie, si gira e tira in prima. Hosmer infastidito.

Al settimo i Giants la chiudono. Duffy si perde Blanco e Aoki si perde la linea di Panik che diventa così un triplo. Entrano le seconde linee del bullpen di KC. Entra il 7-0 sul singolo del Panda. Il mancino Tim Collins lancia il suo lancio pazzo e regala la prima a Pence, ma non ci sono ulteriori danni.

Dopo sette inning Salvador Perez, che come catcher i lanci dovrebbe conoscerli, finalmente risolve il puzzle MadBum, home run a sinistra, ma è “too little, too late” come dicono negli USA. Il 7-1 resterà il risultato finale.

Javier Lopez e Hunter Strickland spreparano e lavano le ultime stoviglie. C’è spazio anche per un errore di Mike Moustakas e per un inning per Jason Frasor, ma è finita. Il tuttofare Josh Willingham da Florence, Alabama, ha l’onore di chiudere la partita inviato nel box da un incredulo Yost.

Giants 1-0.

Gara 2

201410222238815060935George Brett con il first pitch, il reale per eccellenza, vuole riportare lo spirito del 1985 a Kansas City. Il solito mare di tanti colori del blù ci circonda. Vogliono la W. Sanno che 0-2 sarebbe pesante.

Si parte col botto, è Gregor Blanco a fare 1-0 spedendo l’ottava fastball consecutiva di Yordano Ventura (primo dominicano a partire in una gara delle World Series dal 2009, tale Pedro Martinez per i Phillies – i due anche si assomigliano) oltre la recinzione. Mmmh interessante, paprika per colazione. Ventura deve mettere la curva. I Giants possono fare danni. Ventura sembra ubbidire alle idee. Seguono tre out. Incluso un K a Peter Pan.

La prima vera esplosione del Kauffmn è nella parte bassa del primo. Dopo che Alcides Escobar arriva in prima e va out tentando di rubare, Lorenzo Cain, con un out, batte un doppio. Eric Hosmer cammina e Billy “Cheeseburger” Butler fa 1-1 con un singolo netto. Ecco i tifosi di KC!

Ventura tocca 99 con la sua veloce nel secondo e trova il suo secondo K, concede un singolo a Morse, ma nulla di più.

Nel secondo basso ecco il vantaggio Royals. Jake Peavy sta navigando, come suo solito, a vista. Sappiamo che non vede benissimo, ma spesso trova la rotta con il naso. I due venezuelani lo fanno starnutire con due doppi, Infante prima, Escobar dopo, alternati a tre out, ma è sufficiente per il 2-1. Vantaggio significa: usiamo noi il bullpen per primi. Ma per ora Ventura sta consegnando bene.

Nel terzo, infatti, c’è solo il singolo di Joe Panik per i Giants e 13 lanci per Yordano. A volte sembrano tornati i free swingers di un tempo, a volte pazientano.

Velocissimo anche il terzo di Peavy. Ha cominciato a lanciare di tutto, una macedonia mixata dalla sua cutter, un lancio velenoso che lo salva. È, paragone vergognoso, lo so una sottospecie di Mariano Rivera dei poverissimi spalmato su più inning possibili con altri lanci minori.

La parta alta del quarto vede il cinquantunesimo lancio di Ventura ed il primo errore di Lorenzo Cain in settimane, forse mesi. La palla del Panda (ah, il suo vero nome è Pablo Sandoval) è profondissima, ma chiaramente prendibile. Cain la perde ed il venezuelano è salvo in seconda. Dopo un out è Brandon Belt che lo manda a casa per il 2-2 con un doppio a destra. Belt poi si perde sulle basi e su una volata di Morse cade in un doppio gioco.

Peavy domina il quarto. Alex Gordon, Salvador Perez ed Infante tutti tre out in sette lanci.

Ventura permette la prima valida di Travis Ishikawa, ma anche lui è salito in cattedra. Giants a nanna nel quinto. Siamo alla metà teorica della partita, 2-2. Postseason combattuta nel 2014. Ventura ha 78 lanci, Peavy 49.

Ma ogni at bat di Peavy è cruciale, una battaglia. Il sergente francese lo osserva con attenzione. Il quinto con Moustakas, Escobar (che lo ha toccato bene) ed Aoki potrebbe creare problemi. Ne esce benissimo registrando pure il primo K della sua serata, proprio all’interbase venezuelano. Ha solo 57 lanci, ma ha dato tantissimo. Il numero di lanci non conta. Il sergente non deve essere avido.

Nel sesto alto due cosette: Yost mette Jarrod Dyson in esterno centro, sposta Cain a sinistra ed Aoki in panchina a difendere le arachidi. Si alza nel bullpen Kelvin Herrera (zero HR concessi in stagione, in totale ben oltre 400 battitori). Ventura ha i minuti contati. In effetti Dyson arriva corto sul sinking liner di Peter Pan, e dopo l’out del Panda, Pence trova un singolo interno. Con due sulle basi ed un solo out, Yost va da Herrera.

Herrera inizia con 101. Wow! Vola a sinistra Belt, vento fastidioso. Morse va subito 0 2 con 100 sul tachimetro. E poi la batte sulla terra.

Sesto basso. Momento chiave. Cain trova un singolo, anche con fortuna. Peavy va 3 0 su Hosmer. Poi lancia due strike. Rifiuta la chiamata. Esce Peter Pan a discutere. Il conto è pieno. Passa un altro minuto. Puzza di bullpen. Sarà l’ultimo battitore per lui. Lo sa e non concede nulla. Peavy tira in prima ancora una volta. Cain salvo. E poi regala la base. Lascia i Giants in una palude. Entra Jean Machi, ennesimo venezuelano di questa serie. Lo attende Cheeseburger. La pancia di Butler batte quella di Machi, singolo di Butler, 3-2. Porta girevole ora, entra Javier Lopez per Gordon. Yost resiste alla tentazione del bunt, quasi una Monaca di Monza pentita. Palla a sinistra, vento, un out. Tocca al rookie Hunter Strickland. Lancio pazzo. Uomini che avanzano. Tensione. Salvador Perez nel gap di sinistra, 5-2. Venezuela Night. Home run Infante, 7-2. Frustrazione di Strickland, inning lunghissimo. Deve entrare anche Jeremy Affeldt. Finalmente il doppio gioco, ma i buoi sono più che scappati.

(Hunter Strickland 23 uomini affrontati nella postseason, 5 home run concessi).

E Lincecum? È apparso nel bullpen come la Madonna.
Peccato. Non è più il Perugino! Non lo fanno dipingere, anche se i capelli sono ricresciuti.

Yost ora è seduto. KC a nove out dal pareggiare la serie. Herrera continua a viaggiare a tre cifre. Ma mette due uomini in base, con il rookie Panik al piatto. La partita è emotivamente finita. Possono i Giants riaprirla? Dyson prende il veleno alzato da Panik. Se cadeva… Ora Posey. Herrera con 30 lanci. Rimbalzante, la aspira Infante.

Free Timmy. Belle memorie, anche recenti tutto sommato. Ovviamente inning pulito per lui, ma i Royals pensano solo a finirla in difesa. Con il bullpen.

L’ottavo è per Wade Davis come da procedura. La sua cutter ha prodotto in stagione una groundball rate del 74%. Manda K sia il Panda che “two cents” Pence ed induce Belt nel guanto di Hosmer.

Un altro inning per Lincecum. Willingham va K, un altro out, poi Perez che gira a tutto, poi Timmy che deve uscire. Forse la caviglia. Ma è sembrato buono. Sarebbe devastante per i Royals se riapparisse come starter verso la fine della serie. Completa l’inning Santiago Casilla con un solo lancio. Si va al nono.

Greg Holland per il nono. La sua cutter produce il 58% di swing and miss. Pregevole. Tutti in piedi per la terza parte dell’HDH. Due out, smazzata di Crawford e la chiude chi l’aveva aperta, Blanco andando K.

Un 7-1, un 7-2, ma partite tirate. Serie sull’1-1. Forse andremo lunghi.

Gara 3

201410242236814104319Siamo passati dalle cinquanta sfumature di blu alla marea arancione. La baia. Il Golden Gate. Willie Mays. San Francisco accoglie le World Series per la terza volta in cinque anni ed è una festa di colori. L’AT&T Park è uno palazzo spettacolare, meravigliosamente disteso lungo l’Oceano Pacifico. È, in effetti, uno dei miei stadi preferiti, sia dall’esterno che all’interno.

È il tardo pomeriggio nella California settentrionale. La serie è pari, 1-1, e promette di andare lunga. Sicuramente si fermerà qui per tre giorni, l’intero weekend. Poi si vedrà. Io vedo il 2-2 ed il 3-3.

Oggi dal monte si sfidano Tim Hudson (leader attivo in MLB con 214 vittorie) e Jeremy Guthrie (un lanciatore che mi sembra intelligente). Hudson, 39enne, approda alle World Series dopo una vita sportiva che gli ha fatto fare due volte coast-to-coast. Oakland-Atlanta-San Francisco.

Alcides Escobar non sa tutte queste cose ed accoglie il primo lancio di Hudson con una smazzata poderosa. Travis Ishikawa nulla può fare se non raccogliere la palla dopo il rimbalzo sul muro, doppio. Due lanci ed Escobar è in terza, avendo anche Alex Gordon girato sul primo lancio. Lorenzo Cain fa 1-0 con una ground ball. Eric Hosmer – che compie gli anni – va out su assistenza volante Brandon Belt-Hudson. KC è un po’ già dove vuole essere.

Dopo due out per Guthrie, nella parte bassa del primo, Lorenzo Cain salva una valida sulla linea insidiosa di Buster Posey a destra. Yost è andato per la difesa. Sembra aver avuto ragione.

Nel secondo Royals nuovamente in base. Mike Moustakas apre con un singolo a sinistra, incurante dello shift. E dopo una battaglia Omar Infante prende il quarto ball e la prima base. È il momento del ricevitore di Valencia, Venezuela. Miracolo in mezzo tuffo di Ishikawa in campo sinistro. Tensione, sarebbe stato il 3-0. Fazzoletti arancioni stretti tra i denti. Hudson sta soffrendo. Palla a terra di Jarrod Dyson, il veloce difensore. Eccolo, 4-5-3, doppio gioco!

Secondo basso, la giornata è tiepida, il sole illumina la baia, bianche imbarcazioni. Bianchi e neri i panda sulle tribune. Il Panda terza base spinge il conto a 3 2 ma alza solo una volata per Dyson. Hunter Pence: se avesse un’accetta invece della mazza sarebbe un boscaiolo perfetto. Diventa il primo uomo in base per i Giants, singolo interno. Ma si elimina tentando di rubare la seconda. Forzatura del sergente. Il singolo di Belt brucia molto dopo l’out di Pence. Ed ancora Cain salva KC sulla bella linea di Ishikawa. Golden Gate, Golden Glove. Yost 1, Bochy 0.

Nel terzo la gran giocata di Joe Panik in seconda sulla legnata di Escobar galvanizza la folla. Hudson la percepisce e fa il suo primo strikeout, la vittima è Gordon. I Giants in ordine, 1-2-3. Guthrie con intelligenza, credevo avrebbe faticato di più.

Cain: di guanto ferisce, di guanto perisce. Pence raggiunge quello che sarebbe stato un triplo. Hudson quasi perfetto dopo il doppio iniziale, manda Hosmer a vuoto, secondo K per lui. E Moustakas rotola lentamente verso la seconda. Il sole sta tramontando. Partita ormai notturna. Notte anche per i Giants: Panik, Posey e Panda chiudono innocui il quarto. Guthrie in controllo, 59 lanci.

Hudson dominante, altri tre out nel quinto. Sono undici in fila per lui. Ora ai Giants serve l’attacco. Ed invece Guthrie arriva a dieci out in fila. Sta diventando una classica, ancora 1-0 Royals.

Sesto inning. Guthrie diventa il ventesimo out consecutivo. Doveva proprio battere? Comunque finalmente c’è un altro corridore, Escobar, l’uomo del doppio nel primo, trova il singolo. Movimento nel bullpen di San Francisco. Bomba di Gordon, resta in campo, ma è doppio per lui e 2-0 per i Royals. Cain sarà l’ultimo battitore per Hudson. Fucilata del Panda. Hudson ha lanciato bene, esce sotto 2-0. Standing-O per lui. Javier Lopez per il mancino. Vince Hosmer, 3-0. Si avvicina il momento dell’HDH. Lopez manda K Moustakas, ma ora il distacco è tre punti.

Il singolo secco di Crawford apre la parte bassa del sesto. Guthrie ha zero BB e zero K dopo cinque inning. Il singolo secco di Crawford apre la parte bassa del sesto. Mike Morse entra come pinch hitter e sfiora il 3-2 con una palla profondissima, ma foul. I Giants non segnano da dieci inning. Cavallo pazzo Morse trascina il conto sul 3 2 e poi colpisce. La palla accarezza la linea della terza base e schizza via lontana. Crawford corre a casa. È un doppio anche per San Francisco. KC ora avanti “solo” 3-1. Finisce la partita di Guthrie. Due battitori troppo tardi? Ed anche sprecando un at bat. Lo fanno tutti! Mai un inning pulito! Sempre ingordi!

Ora sono cavoli di Herrera. Blanco si prende la BB nonostante le 100 miglia all’ora. Panik la prende troppo sopra ed alza un rimbalzo folle. C’è l’out ma i corridori ora sono in seconda ed in terza. Posey, chi altri, al piatto. Folla in piedi. Su un facile out ad Infante arriva il 2-3. Ora il Panda. È andato in base per 25 partite consecutive di postseason, terza striscia nella storia. Ha un uomo in terza. Sarebbe il pareggio. Rimbalzo verso Hosmer. KC 3, SF 2. Si va al settimo. Yost ha ancora tre inning da risolvere. In tribuna Joe Montana è stato QB di SF e KC.

Bochy va da Sergio Romo, è dieta di slider per i Royals. Dyson tiene in vita l’inning con un singolo ed Herrera va a battere per la prima volta in carriera. Scelta di Yost. Qualcuno si farà male. Herrera va K, surprise, surprise. Aoki e Butler ancora disponibili.

Momento cruciale. Pence con patience. Uomo in prima. Belt al piatto. Finnegan nel bullpen. Ishikawa on deck. Herrera a 25 lanci. Conto pieno. Tutti in piedi. Strikeout! Ed ora per i mancini sale Finnegan, dalle College World Series in giugno alle World Series in ottobre. Primo nella storia. Partita che è improvvisamente rallentata. Juan Perez al piatto per Ishikawa. La prende bene ma è nel guanto di Gordon. Brandon Crawford, altro conto pieno. Nella polvere. Strikeout!

Forse ora è tutta discesa. Forse invece… Romo e Jeremy Affeldt chiudono l’ottavo. Sei out per i Royals. Tocca a Wade Davis, la D dell’HDH. Pulito. Affeldt per due out. Santiago Casilla completa il nono.

Parte bassa del nono. Derek Holland. Per lui il cuore dei Giants: Posey, Panda, Pence. Peter Pan vola a sinistra. Panda, un paio di rimbalzi, facile. Ora il boscaiolo. HDH ancora in automatico.

Kansas City avanti 2-1. Si sono garantiti il ritorno in Missouri.

MadBum in gara quattro?

Gara 4

_78538944_hunter_pence_2_reutersBellissimo l’AT&T Park visto dall’alto. Scendendo giù e guardando da vicino ci sono i Giants con le spalle contro il muro. Ieri era una festa che i Royals hanno rovinato in qualche modo, oggi c’è la sensazione del “non si fanno prigionieri”.

Ieri i pirati si erano ubriacati, oggi loro e la folla sono pronti all’arrembaggio. Il sergente francese ci ha ascoltati con un giorno di ritardo. In campo sinistro c’è Juan Perez. Tutti gli altri attori sono gli stessi di ieri, eccetto i due pitcher. Prima volta che due starter nelle World Series hanno entrambi cognomi che iniziano per V. Chi Vincerà?

Parte Ryan Vogelsong e – nonostante il singolo di Lorenzo Cain che cade in campo destro –manda subito strikeout sia Alex Gordon che Eric Hosmer. Il volume è altissimo.

Nella parte bassa del primo anche i Giants mettono un uomo in base, Jason Vargas, il mancino, regala la BB a Gregor Blanco. Lui e Salvador Perez si erano fatti una bella chiacchierata prima del turno di battuta, in spagnolo immagino. Sembravano due vecchi amici. Non lo sono più quando Blanco arriva in seconda su lancio pazzo ed in terza su base rubata ed entrambe le volte Perez cerca di farlo fuori. Vargas sembra appena appena sveglio. Dopo la candelaccia alzata da Joe Panik anche Peter Pan si guadagna la prima base. Uomini agli angoli per il boscaiolo. Arriva mulinando il legno, Hunter Pence. Ed alla fine gira il cambio di Vargas e si catapulta in prima. Batte con un passo allungato il doppio gioco che i Royals non riescono a convertire e fa segnare Blanco. Il Panda va K, ma è SF 1, KC 0.

Con due out nel secondo Perez trova il buco tra il Panda e l’interbase, ma Dyson rimbalza a Panik, forzato in seconda ed inizia a piovere. E ci mostrano le acque insidiose introno ad Alactraz. Forse quello è il bullpen dei Royals. I Giants vogliono restare liberi. Ma non incrementano il vantaggio nel secondo, 1-2-3 per Vargas.

Nel terzo i Royals pareggiano senza rendersene conto. Dopo l’out del pitcher, singolo di Escobar, forzato su palla di Gordon, Gordon ruba la seconda, Cain salvo e zoppicante in prima su rimbalzante all’interbase e Gordon in terza, Hosmer salvo su palla a mezza strada e Vogelsong che non trova la base con il piede, mentre entra l’1-1. Vogelsong è irritato. Base a Moustakas, Yusmeiro Petit si alza nel bullpen. Omar Infante si trova a battere con le basi piene. La palla ha gli occhi. Passa tra gli interni. Perez con la flare. Inning assurdo.

Diciotto valide interne per KC nella postseason. Diciotto per le altre nove squadre messe assieme. Puro baseball. Entra Jean Machi per Dyson. Vogelsong guarda nel vuoto. Ora Vargas. Farà due dei tre out dell’inning, andando K e dimenticandosi del conto. Inning completamente assurdo probabilmente decisivo per le World Series. Royals 4-1.

Serve un PH. Matt Duffy raccoglie una mazza. È solo il terzo inning, ma c’è l’atmosfera del settimo. Garaquattro che potrebbe diventare leggendaria (Game 4, 1993 WS). Singolo di Duffy. Va in seconda su out. Panik alza una facile volata. Peter Pan. La miglior smazzata della serata. RBI. La folla si rianima. Martellata di Pence, due in base. Tocca al Panda. Tim Collins nel bullpen. Vargas con 56 lanci. Figuraccia in tre lanci di Sandoval. KC 4, SF 2.

Tre inning in un’ora e quaranta. Entra Yusmeiro Petit. Ma non è piccolo. Grande il suo inning anche se Gordon ha fatto correre gli esterni fin quasi sotto il segno dei 421 piedi. Nella parte bassa del quarto Petit batte la prima valida di un rilievo nelle World Series dal 1993, ma i Giants non segnano, nonostante la valida di Juan Perez.

Hosmer apre il quinto con un doppio lungo linea. Petit ha battuto per lanciare il quinto, non per concedere punti! Yost si dimentica del bunt e Moustakas lo punisce. Ancora Infante eroe? Jason Frasor intanto gira per il campo con un caffè. Sport, se vogliamo definirlo tale, che rasenta un circo a tre piste. Infante gira una porcheria di Petit che finisce nella polvere, strikeout. Terzo out che vola dalla mazza di Perez nel guanto di Panik che aprirà la parte bassa.

E Panik la spedisce nel gap. Doppio. È la doccia per Vargas. Entra Frasor, quello del caffè. Posey manda Panik in terza. Pence lo manda a casa con una valida. Giants a meno uno. Yost ancora nel bullpen. E siamo solo nel quinto. Danny Duffy per Sandoval. Finalmente il Panda. Singolo! Pence selvaggio arriva in terza. Uomini agli angoli ed un solo out. Ad una palla dal doppio gioco. Ad una volata dal pareggio. Ad un ball dalle basi piene. Tutto così labile. Volata di Perez che Dyson raccoglie in schiantata più che scivolata. Basta per creare il 4-4. Brandon Crawford va K, ma è pareggio.

Sembra il dodicesimo, ma è solo il sesto. Dyson accoglie la veloce di Petit con un singolo a destra. Norichiko Aoki a battere come PH. PH molto acido, arriva il doppio gioco! Petit esaltato. Escobar vola da Perez. Sesto basso. Entra Brandon Finnegan. Joaquin Arias PH. Smazzolata che cade a destra.

Il sergente chiama il bunt, Blanco non esegue ed invece manda un bloop a sinistra. Giants home cooking. Bunt di Panik, uomini in seconda e terza, un out. Intenzionale a Peter Pan. Cercano il doppio gioco contro Pence. Direi quasi un’Isola Che Non C’è. L’uomo con mille infield hits. Ma batte in un forzato a casa. Forse se ne scappano. Forse invece arriva il Panda. Non aspetta, singolo, due punti a casa! 6-4. Poi Belt, è sulla terra, passa, 7-4. Inning arancione. Partita incrinata soprattutto perché ora Yost non può andare nel bullpen HDH, forse.

Juan Perez salva Jeremy Affeldt in campo sinistro (volata di Gordon). Il Panda lo salva in tuffo in terza (linea di Cain). Hosmer salvo suscivolata di Affeldt che non raccoglie la palla sull’erba bagnata. Moustakas fa il terzo out in seconda. Stiracchiamento del settimo, siamo ben oltre le tre ore di gioco.

Settimo basso, i Giants vanno per la giugulare. Crawford diventa l’undicesimo Giant con una valida, la palla schizza altissima ed è ingiocabile. Mike Morse PH. Sergio Romo si scalda nel bullpen. Morse cammina, dodicesimo Giant differente che va in base. Yost chiama Tim Collins. Bunt di Blanco, questa volta gli riesce, Collins fa un pasticcio, 8-4, tutti salvi. Panik nel gap. Doppio! Ora è 10-4. Dopo l’out di Posey che manda Panik in terza Pence fa 11-4, altro doppio. KC è implosa. Yost si fa di tabacco. Baseball man. Ned Lost. Sta svuotando il bullpen. Chiede un sacrificio, a Collins. Per risparmiare HDH. Panda va out, Belt cammina, Perez va K. Fine settimo.

Sergio Romo fa suo l’ottavo inning. Ormai è tutto in discesa per San Francisco. Collins fa 1-2-3 nella sua parte dell’ottavo. Hunter Strickland si riappacifica con il mondo lanciando il nono.

Serie sul 2-2, Hunter Pence momentaneo MVP.

Gara 5

53ee339588460fb2baeacebe4ae36658e4935b54Sole a San Francisco. È il giorno di gara cinque. La serie si è ridotta ad un semplice due su tre, ma chi vince oggi avrà il match-point a Kansas City martedì notte.

Sul monte si ripete la sfida della prima partita. Madison Bumgarner scivola via attraverso il primo con 11 lanci; primo out nel guanto di Travis Ishikawa, oggi in LF, Lorenzo Cain trova l’erba buona, Eric Hosmer primo strikeout. Royals impazienti. Lo chiamano James ‘Big Game’ Shields, ma invece oggi deve essere piuttosto Long Game, o quantomeno lungo fino ad HDH. Qui girano tutti subito. Gregor Blanco va out su Hosmer. Joe Panik allunga il conto alla pienezza, ma va out comunque, al volo su Jarrod Dyson. Peter Pan invece trova la valida. Pablo Sandoval out su Omar Infante.

Tre clamorosi strikeout (Mike Moustakas, Infante e Dyson) per MadBum nella parte alta del secondo, dopo un singolo innocuo di Salvador Perez, il catcher. La pressione è su Big Game. Colpo di accetta del boscaiolo, è un missile che passa sotto al guanto di Alcides Escobar. Hunter Pence in prima, sorride felice. Il barbuto Bearded Brandon Belt sorprende tutti con una smorzata. Escobar raccoglie a mano nuda. Tira! Salvo! Due in base per Ishikawa.

Complicazione intestinale per Ned Yost. Volata lunghissima, avanzano entrambi i corridori. Brandon Crawford (MadBum on deck) al piatto. Primo momento chiave. Complicazione intenzionale? No, lo affrontiamo. Conto pieno, palla a terra, Pence a casa, 1-0 e Triplo-B in terza. Ora pitcher contro pitcher. Presa bene, ma diretta a Mosutakas.

Hunter Wendelstadt, il grande batrace nero dietro a Peter Pan, si diverte. Saluta i catcher e poi fa le sue chiamate. Sei umpire per le World Series, due lungo le linee di foul a presidiare palle insidose. Sono umani anche loro. E fanno parte del gioco. Intanto due volate al centro per MadBum ed il quinto strikeout. Quaranta lanci per lui. Più tranquillo il terzo di Big Game. Resta sotto di uno, quaranta lanci anche per lui. Partita che scivola via più facile adesso, tre inning completi in 59 minuti.

Una nuvola nera oscura le World Series. È morto Oscar Taveras, 22 anni, stella nascente dei Cardinals, un incidente stradale nella Repubblica Dominicana. Con lui è morta anche la sua ragazza. Riposino in pace. Vengono in mente Roberto Clemente e tanti altri. Se St. Louis avesse vinto le NLCS sarebbe stato in campo questa sera. Davvero terribile notizia, che arriva in diretta. Juan Perez in lacrime.

La partita continua. Vita e morte si mescolano. Baseball. È il 26 ottobre 2014. Riposa in pace Oscar.

Inning pulito per MadBum. Inning sporco per Big Game. Singolo del Panda apre la scatola. Due strikeout la socchiudono. Ishikawa. Altra palla sotto il guanto di Escobar. Crawford con il suo secondo RBI della serata, la smazzata non arriva fino a Dyson e cade prima. Dyson con un mezzo pasticcio, il Panda corre, rallenta, segna. Giants avanti 2-0 dopo quattro inning.

La scelta del sergente francese paga dazio difensivo nel quinto (ma aveva regalato un singolo importante nel quarto basso). Ishikawa scatta in chiaro ritardo su una volata a sinistra di Infante, che arriva in seconda con un out. PH qui? Ned. Ni. No. Allora Dyson va strikeout (sesto per MadBum). Yost manda a battere Shields. Ha bisogno di inning, quattro non basterebbero. Ovviamente Shields è anche il punto del pareggio. Lo era anche Dyson. Shields diventa il settimo K per MadBum. La sua ERA per le World Series: 0.75. Lanci: 63. Sembra dominare.

Nella parte bassa con un out Panik batte valido dritto in mezzo. Va in seconda su lancio pazzo. Se la difesa di KC fa queste cose entrano punti. Cammina Peter Pan. Sandoval gira a vuoto ad un lancio altissimo e con due out Pence mette in moto Cain in campo destro, profondo. Sarebbe stato il 4-0. Se la difesa KC invece fa così, c’è ancora una speranza per i Royals. Ma siamo già al sesto.

Tre palle al volo per KC nella parte alta: due facili candele ed un minimo brivido, Cain va da Ishikawa che tentenna, ma c’è. Juan Perez in difesa nel prossimo inning? MadBum 80 lanci. Nel sesto basso, con un out, Ishikawa batte valido; sono due piccioni per Bochy: Perez a correre e poi in difesa. Crawford a piatto (MadBum on deck). La storia si ripete? Shields tiene d’occhio Perez. Due out, Perez in seconda. MadBum gira la prima, candela alta da Moustakas e Shields porta a casa il sesto. Ha 94 lanci. Ora Yost può fare come vuole. Usare HDH o altre porcherie. Domani si riposa comunque. Certo che se KC non segna…

Settimo. Singolo di Hosmer. Perez vola da Perez. Moustakas vola da Blanco. MadBum sembra più colpibile. Infante sulla terra verso Sandoval. Gran tiro in prima. Giants a sei out dal 3-2. Il momento di Kelvin Herrera. Doppio switch per Yost. Jayson Nix in seconda. BB a Panik, ma Peter Pan nel doppio gioco. Ora vediamo che cosa aveva in mente Ned.

Ottavo. Billy Butler PH. At bat fondamentale, ma a basi vuote. Con due strike congelante curva a 76mph, anche fuori dalla zona, ma era dipinta. Ora Nix. Non certo un battitore temibile. MadBum oltre i 100 lanci, altissima vola da Perez. Due out. Ora Escobar. Arrivano altre curve. Si riscalda il closer, Santiago Casilla. Volata da Blanco. Madison Bumgarner ha finito. Otto inning, zero punti, quattro valide, incluso il doppio targato Ishikawa, otto strikeout. Gran partita per lui. Asso.

Herrera viene spremuto per l’ottavo. Arrivano due singoli, Panda e Pence. Yost va da Wade Davis. Arriva un K per Belt. Forse KC si salva. Perez, dominicano, non cammina, la spacca. Ad un pollice dal fuoricampo, letteralmente. Siamo 4-0. Crawford con il suo terzo RBI, 5-0. MadBum a battere, strikeout. Blanco va K, chiuso l’ottavo. È dominio nero-arancio.

Invece non ha finito. Ancora MadBum. Gordon vola da Pence, 109 lanci. Cain batte su Crawford, 111 lanci. Hosmer, ultimo della lista. Sventola a vuoto. Una volta. Due volte. Ball. Ball. Ball. Conto pieno. Rimbalzante, sul Panda, raccoglie, carica, ricarica, tira. SHUTOUT! Ultimo alle serie fu Beckett nel 2003. Poi memorie di Christy Mathewson, altri tempi. Tutti gli altri numerini.

Serie. San Francisco 3, Kansas City 2.

Potenziale MVP. MadBum.

Finisce alla settima.

Gara 6

201410282020732302661Tensione a KC. Passione a SF. Royals vincere per sopravvivere. Giants vincere per festeggiare.

Ned Yost ha scelto Yordano Ventura. Bravo. Lui vuole essere Pedro dieci anni dopo. Parte bene, spegne l’aggressività dei Giants. Gregor Blanco va strikeout e Lorenzo Cain prende la bella palla di Joe Panik.

Il sergente francese invece si affida al veterano Jake Peavy, con tutto quello che significa, ERA alta, problemi di vista e di trasferta. Secondo lancio: occhi da pazzo raccoglie la volata di Alcides Escobar in campo destro. Aggressivi anche i Royals. Norichiko Aoki – si rivede! – va strikeout su una palla inverosimile di Peavy. Ma Jake non vuole saperne di Cain e lo fa camminare. Peavy sta già navigando a vista. Indietro nel conto anche con Eric Hosmer, paga dazio, anche perché in campo sinistro c’è il pasticcione Travis Ishikawa. Palla che cade, Ishikawa che cade, che tira in seconda. Cain intanto sta volando sulle basi, ma viene fermato in terza. Punto perso? Tocca a Billy Butler, Peavy si ferma, vecchio proverbio: “Fino a che la tengo in mano loro non la colpiscono.” Sulla terra, da Crawford.

Secondo. Panda: alta da Cain. Il boscaiolo, Hunter Pence, gira subito, aria. Cutter bassa e larga, gira ancora, mazza rotta, colpita, dentro la base, di pollici, corre, doppio. Batte .500 nella serie. Brandon Belt, due stike, Ventura a 98. Ball 2 2. Alta a 97, mosche. Ogni out è un batticuore infinito. Sensazioni da 1-0. Oppure da 15-14. Cavallo pazzo la batte alta, profonda a destra. Aoki gira per mezzo esterno, ma ci arriva sotto. Brividi, 0-0. Alex Gordon: il vecchio Texas Leaguer, salvo in prima. Shift per Salvador Perez. Ma non serve, abbassa il giro e la spacca. Corre Gordon. Uomini agli angoli. Yusmeiro Petit si alza nel bullpen. Sappiamo perché. Mike Moustakas. Sono tutti in piedi. Peavy rallenta, si ferma, rifiuta il segnale di Peter Pan. Non serve. Smazzata lungo linea. Segna Gordon, Moustakas in seconda. Dave Righetti sul monte. Trouble. Omar Infante, zero out. La partita sta scappando. Javier Lopez si alza nel bullpen. Infante va strikeout. Escobar: pasticcio. Palla verso la prima, Belt raccoglie, Perez finge di andare a casa, Peavy grida “Casa”, Panik copre la prima, Belt tentenna. Tutti salvi. Aoki subito 0 2, momento cruciale. Foul. Bochy cammina impaziente. Aoki è 0-9. Esterna. Foul. Peavy ancora fermo. Ancora foul, sembra di essere nell’ottavo. CRACK! Secca sulla terra, alla Ichiro. KC fa 2-0, il sergente va a recuperare la vittima.

Un’ora di gioco, è l’ora di Petit. Trova le basi piene e Cain, minaccioso. Gli serve un doppio gioco. Oppure un out senza danni. Invece neppure la colpisce bene. Cade rapida, è sull’erba. Royals 4-0. Aoki in terza. Lancio pazzo. Aoki resta, Cain avanza. Hosmer, CHOP-SKY. Rimbalza altissima sopra la testa di Crawford. Royals 6-0. Peavy esce anche dal dugout e di scena. Butler nel gap! È un massacro, 7-0. Inning infinito. Gordon out in prima. Perez out dal Panda che consegna palla e partita ad un piccolo tifoso di KC. Ci vediamo domani!

Ventura (RIP O.T. #18) magari sta pensando anche al pubblico televisivo. Regala otto ball di fila e basi a Crawford e Blanco con un out. Non si può fare melina nel baseball. I tuoi 27 out devi farli. Il vantaggio è immenso, però. Altri 11 lanci e Panik cammina e riempie le basi. Ma Peter Pan incontra Capitan Uncino. Un lancio, gira. Doppio gioco. Pericolo scampato. Jean Machi a lanciare per i Giants. Un out ed Infante la fa rimbalzare profonda ed HOP! sulle tribune. Altro doppio, è il quarto della serata per KC. Escobar out da Machi. Aoki cammina. Cain, altro doppio, vola sopra a Blanco. Ouch, 8-0. Altra palla da Machi. Out. Sarà una lunga serata per Machi, deve salvare il bullpen dei Giants.

L’occasione sprecata da Posey sembra aver spento i Giants. Girano un po’ tutto e Ventura lancia fino a tutto il settimo, danzando la salsa sul monte. Concede tre valide e cinque basi su ball. Diventerà il sedicesimo (16-2) rookie a vincere una partita delle serie dal 1967. Il talento e la forma contano più dell’età.

I Royals, in attacco, si sono accontentati. Bochy cerca di risparmiare il bullpen per una garasette che ormai è probabilissima. Arriva il 9-0. Entra Hunter “Bandiera Bianca” Strickland. Bochy sarebbe contento se riuscisse a lanciare qualche inning senza litigare con il mondo. Parte con tre ball. Poi si arrangia e riesce a concedere solo un fuoricampo a Moustakas. È il 10-0. È anche il primo HR dopo tre partite intere senza. È anche la vittoria a zero più larga dall’11-0 del 1985 nelle serie vinte dai Royals sui Cardinals.

Ryan Vogelsong lancia un inning per SF. Jason Frasor, quello del caffè, e Tim Collins lanciano un inning a testa per KC a completare lo SHUTOUT. È la seconda sbiancata consecutiva delle serie. Che è ora inchiodata sul 3-3. Si va alla settima, la bellissima. I Giants hanno segnato 27 punti, i Royals 25. Ma non conta molto. I Royals, prima dell’inning da sette punti, non avevano segnato per sedici inning consecutivi. Ma non vuol dire nulla.

Due nomi per garasette: Tim Hudson e Jeremy Guthrie, stesso matchup di garatre, quando KC vinse 3-2.

È la trentaseisesima volta che si va alla settima. Diciotto volte hanno vinto quelli in casa, diciassette quelli che viaggiavano. La squadra in trasferta non vince garasette dal 1979, Pirates. Ma sono numeri scritti nel vento. Bisogna giocare sul campo. Non servono le fantasie. Servono cose vere, battitori e lanciatori.

Sarà una partita reale. Entiende, señor?

Gara 7

201410300016010016455Un mare di fazzoletti e di colori, blù, cobalto, Prussia, azzurro, celeste, ceruleo, cielo, notte; è dipinto con pastelli il Kauffman Stadium, Kansas City, Missouri. È la notte di gara sette, dopo 162 partite, dopo la wild card, dopo le finali divisionali, dopo le finali, NLCS ed ALCS. Dopo sei partite di World Series, Kansas City Royals e San Francisco Giants sono alla pari e si giocano il titolo del baseball . I Giants per fare tris, per completare il giochino 10-12-x, che numero viene dopo? I Royals per metter fine a 29 anni di attesa. La sofferenza mi pare cominci dopo i 40 anni.

Tim Hudson contro Jeremy Guthrie. La sfida più vecchia di sempre (39 anni contro 35 anni). Jeff Nelson dietro al piatto a chiamare ball e strike. Giochiamoci la storia. È pur sempre baseball. Guthrie con il suo carico di adrenalina lancia il primo strike della partita a Gregor Blanco. La folla esplode in un boato. Sarà il primo di tanti. Gregor Blanco diventa il primo out, Joe Panik fa due e Peter Pan, che ha una riga di singoli in postseason, fa tre. Dieci lanci Pulito.

Ovviamente tutti gli altri lanciatori sono nei bullpen a disposizione. Gli occhi di Ned Yost e quelli di Bruce Bochy a cercare ogni segno di cedimento. Per alzare quella cornetta fatale. Sembrano tutti pronti, anche quelli che non sentono più il braccio. Yost parla di Kelvin Herrera nel secondo. Ma davvero l’unica soluzione è sempre usare i rilievi?

Lo sappiamo, è tutto esagerato anche il racconto, ma davvero gli eventi di oggi segneranno la memoria di milioni di persone, nella felicità e nella tristezza. “Ti ricordi quando i Royals alle World Series…?”

Hudson, il più vecchio a partire nella bellissima delle World Series, si trova dove vuole essere dopo una lunghissima carriera, sul monte di garasette. Deve scavare più profondo di Guthrie per negoziare lo zero sul tabellone anche perché, dopo l’out di Alcides Escobar (c’è Juan Perez in campo sinistro), regala la prima a Nori Aoki. Lorenzo Cain batte in un forzato, Eric Hosmer (venti valide nella postseason 2014) va strikeout guardando una sinker con la quale non può fare nulla. Quindici lanci per Hudson. Dopo il primo è 0-0.

Nel secondo i grigi, di nero-arancio bordati, eseguono il sogno-incubo di Yost. Panda – che non mangia foglie di eucalipto, magari le mastica – è sfiorato al gomito, di mestiere, va in prima. Seguono due singoli, secchi, colpiti bene dal boscaiolo e da Brandon Belt, il serio prima base. E le sacche sono piene. I Giants vanno semplici, due volate profonde (Michael Morse e Brandon Crawford) ed è 2-0. Juan Perez diventa un K, ma Guthrie si salva e San Francisco si accontenta, per ora. Esulta il Civic Center dove è ancora giorno.

Billy Butler, la mazza in più, il DH, incoccia la veloce di Hudson. Valida. E dal nulla CR-ACK! Alex Gordon lo manda a casa. Doppio nel gap di centro-destra. Billy ansima, ma ce la fa, vantaggio dimezzato. Il catcher eterno (158 partite questa sera) poi viene colpito da un missile di Hudson, da ragazzi era un lopez, ma lui è Salvy Perez. Zoppica ma è un corridore e spinge Gordon in seconda. Jeremy Affeldt si alza per scaldarsi. Perez soffre in prima. Volata profonda a sinistra per Mike Moustakas, Gordon in terza, Perez non si muove. Omar Infante. Anche Tim Lincecum si sta scaldando. Lunga verso Blanco. Lui c’è ma è sufficiente, 2-2. Escobar, altra valida. Segna la fine di Hudson, prima vittima della bellissima, dell’uncino veloce. Un inning e due terzi, un solo out più di Peavy ieri, non siamo in maggio. Non siamo neppure nel 1960. Il mancino, Jeremy Affeldt chiamato per Aoki. Due sulle basi, Perez in seconda, zoppicante. Escobar in prima. Chopper! Crawford! Dopo due inning, 2-2.

Terzo. Blanco batte su Guthrie che sta attaccando bene la zona e mescola cambi ad 84 miglia all’ora. Panik guarda un terzo strike. Buster Posey gira a vuoto. Affeldt resta sul monte. Alla fine qualcuno deve pur fare questi out. Subito trova Cain. Ha segnato questi playoff. Singolo! Hosmer fa due cose: gran legnata ed inutile scivolata in prima. Panik in tuffo, è nel guanto, direttamente a Crawford, tiro in prima. Salvo! Challenge del sergente. Chiaro out! Correzione. Butler, conto pieno: serie di foul, poi a Crawford. Terzo out.

Quarto. Pablo Sandoval, un venezuelano batte verso un altro, Infante. Scivola sul bordo dell’erba. Il tiro in prima lento e sbilenco, salvo. Hunter Pence. La va a prendere bassa e ci sono due corridori a sollevare lo spirito californiano. Resta Guthrie, per Belt. Volata lunga, Panda in terza. Arriva Yost, anche Guthrie vittima della bellissima. Per Morse c’è Kelvin Herrera. Alla terza veloce Morse ha preso il tempo: linea, 3-2. Crawford strikeout, si vede anche un 100mph. Juan Perez out facile, ma Giants in vantaggio. Resta Affeldt per Gordon. Qui è davvero un out alla volta. Gordon colpito alla schiena. Si rialza il Perugino. E il zoppicante Perez batte in un doppio gioco. Affeldt con extra out inaspettati chiude l’inning. Non lanciava così tanto dall’estate 2012. Resta Giants 3, Royals 2.

Quinto. Herrera dominante tiene buona San Francisco. Linea di Blanco a sinistra, Panik va strikeout, Peter Pan Posey sventola nel nulla e poi guarda il terzo strike. Ed entra nell’arena MadBum. Per lui Bochy pensa a 45-50 lanci. Spettacolo. Come Grover Cleveland Alexander, come Randy Johnson, come CJ “Head&Shoulders” Wilson. Infante, singolo su conto 1 1. La realtà cambia i piani del sergente. Tocca ad Escobar. Conto 2 0. Smorzata, finalmente, Yost ci aveva tenuti sul filo dell’incertezza. Ci dimentichiamo così della tattica? Eseguito. Lievissime critiche ad Yost addirittura da Fox. Aoki con un out. È 0-16 contro MadBum. Ora 0-17, ma Perez ha raccolto una linea velenosa. Gran scelta averlo in difesa. Cain, primo strike, ma era un ball. Madison Bumgarner è un po’ stanco, e si vede. Cain va strikeout. Giants 3, Royals 2.

Sesto. Panda con l’ennesimo singolo. Pence, sulla terra, raccolto e ben girato, Escobar-Infante-Hosmer, doppio gioco. Herrera in controllo. Tocca a Belt. Colpita bene, a destra. Morse, cavallo pazzo. Chiamato. Ma dall’altra parte c’è l’incubo Bumgarner. Dopo un primo non semplicissimo, sembra molto più affilato nel suo secondo inning. Ed esegue. Candela di Hosmer e volate al centro di Butler e Gordon, Blanco c’è.

Settimo. Ecco l’HDH allungato di Yost che chiama Wade Davis. Ci mostrano Jordy Nelson che gioca per i Packers e tifa per i Royals. Crawford va K. Juan Perez va K. Blanco invece costringe Escobar alla giocata. Madison ha 267 inning nel braccio e sbadiglia. Tocca ancora a lui. Per il trofeo con le trenta bandierine dorate. Perez non è lui. Ma la alza bene, trova Pence a destra. Moustakas, affilata, dal Panda, gran tiro, due out. Infante strikeout. Nove out per MadBum. Ora Bochy deve coprire solo due inning.

Ottavo. Wade Davis mette out Panik e Posey, ma nulla può contro il Panda. Doppio lungo linea. Pence non lo manda a punto. Via il giubbotto e MadBum ritorna sul monte. Giants a sei out dalla vittoria. Top del lineup dei Royals da affrontare. Escobar non riesce a trattenerla, terzo K per Bumgarner. Aoki continua la sua futilità. Forse non doveva battere lui. Cain subito 1 2, poi foul dopo foul, 2 2. Candela a Panik, nessun panico. Forse Bumgarner ha finito. Quattro inning da gigante.

Nono. Greg Holland. Belt-Morse-Crawford. Continua il dominio della H. Rimbalzante da Infante. Cavallo pazzo Morse (2 RBI oggi) sventola per le recinzioni. Trova solo aria. Anche Crawford per il K. Ed invece Madison Bumgarner ritorna sul monte per la parte bassa del nono. Ha 52 lanci. Sono tutti in piedi. Hosmer: due ball, poi strike, foul, conto 2 2, strikeout sulla veloce, alta, a 92mph. Butler: può punirlo. Curva a 75 fa 1 1. Cappellini rovesciati. Altissima, oltre la prima base, verso le tribune, ma resta in campo e Belt la prende. Gordon: foul. Linea verso Blanco, pasticcio, Perez, la scalcia, disastro. Gordon salvo in terza. Errore da due basi. Incredibile. Salvy Perez: sventola, a vuoto, poi ball, alta invitante, swish 1 2. Punto del pareggio in terza, MadBum a 65 lanci, alta, ball 2 2. Foul. Si prega, tensione, dita, unghie. Sarà Salvador? Gira, altissima, verso la terza, in territorio foul. MadBum la guarda, Peter Pan la indica, e sorride, ce l’abbiamo. Chi c’è sotto, se non il Panda!

Madison Bumgarner (3-0). MVP. “E non sono stanco!”
Giants campioni, tre in cinque anni, dinastici.

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