Mancano ormai pochi giorni al termine della regular season e alcuni verdetti sono già stati emessi, mentre altri rimangono in bilico tra l’incertezza e il puro rush finale.

Nell’American League East è diventato tutto più chiaro, con i Boston Red Sox che hanno conquistato il loro settimo banner divisionale, primo a sei anni di distanza da quello che li condusse poi al titolo nelle World Series.

Chissà che non sia di buon auspicio per Dustin Pedroia e compagni, soprattutto dopo una stagione 2012 davvero da dimenticare e, come hanno ricordato durante le interviste post-successo contro i Blue Jays, passare dall’ultimo posto dell’anno scorso al primo è già una vittoria.

E’ sempre più vicina, invece, la conquista della wild card per i Tampa Bay Rays, capaci di sbaragliare la concorrenza interna di Orioles e Yankees e di tenere un buon passo in vista dello spareggio decisivo per l’accesso definitivo ai playoff. Concorrenza che, per l’appunto, Baltimore e New York non hanno saputo mantenere.

I primi sono crollati negli ultimi due mesi, nonostante le prestazioni più che confortanti di Chris Davis. La squadra del Maryland ha peccato tutto l’anno nel reparto lanciatori, dove l’unica nota positiva è stato il closer Jim Johnson.

Per quanto riguarda i gloriosi Yankees, la sfortuna ci ha visto benissimo, privandoli di due giocatori come Alex Rodriguez e Derek Jeter per gran parte dell’anno, senza dimenticare Mark Teixeira, Jayson Nix, Travis Hafner e Kevin Youkilis. Mettiamoci anche un Curtis Granderson non al meglio e la squadra è andata a rotoli.

La pitching rotation ha poi fatto acqua da tutte le parti e dovrà essere un must invernale quello di rinverdire il settore. Insomma, le ottime stagioni di Alfonso Soriano e Robinson Cano non sono state sufficienti a portare in alto l’onore della squadra, così Andy Pettitte e Mariano Rivera saranno costretti a dire addio senza poter assaporare un’ultima post-season.

Più che deludenti i Toronto Blue Jays, molto probabilmente scottati dalle troppe attese che c’erano su di loro. Questo insuccesso dovrà essere un punto da cui ripartire per il 2014, ma c’è bisogno di una rotation più convincente.

E’ ormai sicura la vittoria da parte di Detroit della Central. Infatti, ai Tigers basta un successo – con annessa sconfitta di Cleveland – per sigillare il terzo banner consecutivo, ai danni degli Indians che sono comunque in corsa per la wild card, anzi, al momento andrebbero allo spareggio contro i Rays. Inseguono un sogno chiamato playoff pure i Kansas City Royals, non ancora matematicamente fuori, ma costretti a vincere tutte le partite rimanenti.

aswin01E’ questione di ventiquattro ore il successo degli A’s nella West. La squadra  guidata da Bob Melvin ha conquistato, difatti, il secondo titolo consecutivo, assicurandosi un posto ai playoff.

Inesorabile il crollo dei Rangers nell’ultimo mese, in cui hanno collezionato un record di 4-14 che li ha fatti scivolare indietro pure nella classifica per le wild card. Ora, i due volte campioni dell’American League, distano una lunghezza e mezzo da Cleveland e le ultime sette partite non sono affatto proibitive.

Ufficiale il titolo anche per i Dodgers che non vincevano qualcosa dal 2009. Una rimonta che ha avuto dell’incredibile, quando la loro stagione sembrava cadere nel baratro, dove è, invece, finita quella dei D’Backs, primi fino a fine giugno, poi tramortiti e infine tracollati. Per loro non c’è più nessuna speranza di post-season. Rimandati al 2014 anche i Padres e i Rockies, mentre i Giants si sono tolti da soli la possibilità di difendere il titolo conquistato lo scorso anno, in un vero e proprio suicidio collettivo.

Rimane ancora in bilico la division più bella e avvincente del 2013. I Cardinals sono già sicuri di andare ai playoff – mal che vada passando attraverso lo spareggio – ma Reds e Pirates sono ancora in vita per l’assalto finale alla NL Central. I favoriti, però, rimangono comunque i Cards, anche per via di un calendario più favorevole. Infatti, Pitt e Cincinnati si dovranno affrontare nelle ultime tre partite stagionali in un possibile preview dello spareggio per l’accesso ai playoff.

Con la vittoria sui Cubs, i Braves si sono laureati campioni della NL East per la dodicesima volta nella loro storia. Una stagione brillante, in cui hanno dominato dall’inizio alla fine, trovando poca resistenza da parte dei Nationals, tenuti a distanza sin da aprile.

La squadra capitolina è ancora in corsa per la wild card e spera in un tonfo di una delle sopracitate per accedere almeno allo spareggio. Le lunghezze ora sono due, ma il calendario li metterà di fronte a St. Louis ed Arizona, con i primi ancora a caccia del titolo. Non sarà facile, quindi, per una squadra da cui ci si aspettava molto di più, soprattutto dopo una stagione passata davvero esaltante.

Nulla da fare per Mets e Phillies, relegati ad un campionato da spettatori, mentre i Marlins continueranno a puntare sulla linea verde (vedi Hechavarria e Fernandez) per costruire un team futuribile e possibilmente di impatto nei prossimi anni.

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