R.A. Dickey è nato il 29 ottobre 1974, un’età compatibile con un giocatore ormai ritirato, ed infatti in questo momento è in corso la sua seconda carriera, dato che la prima, peraltro scadente, si è svolta come un pitcher “normale”, dotato di fastball da 90 miglia orarie, changeup e curveball.

Dickey viene scelto al primo giro (18esimo assoluto) dai Texas Rangers nel lontano 1996, esordisce nelle Majors nel 2001 ma non sfonda, tutt’altro. Fino al 2006 le sue presenze sono sparute e con risultati sconfortanti. E la sua carriera sembra finita prima di iniziare.

E’ però nei Rangers che nasce l’idea che gli cambierà la vita: il manager, Buck Showalter, e il pitching coach, Orel Hershiser, gli suggeriscono di provare a diventare un lanciatore di knuckleball, dato che con le consuete armi a disposizione di un pitcher non sembra destinato a brillare. Accoglie il suggerimento ed inizia il lento apprendistato. Nel 2007 firma con i Brewers, poi con Seattle, Minnesota, ancora Seattle e di nuovo Minnesota, ma sempre con risultati mediocri, fino alla firma nel 2010 con i Mets, del suo contratto più importante fino a quel momento: un annuale a 600 mila dollari! Nel frattempo la sua arma preferita è divenuta la knuckleball.

La particolarità di questo lancio sta nella totale mancanza di rotazione data alla palla: questa esce dalla mano del lanciatore come un asteroide, in completa balìa del vento, e pertanto non c’è alcun controllo su dove finirà. Al contrario, ovviamente, nemmeno il battitore può avere alcun riferimento per capire in che parte del piatto passerà, ed anzi il suo continuo movimento spesso ridicolizza chi tenta di girare la mazza. Questo lancio è solitamente molto lento, tra le 60 e le 75 miglia orarie.

Se vi ricordate Tim Wakefield, appena ritiratosi, autore di memorabili stagioni con i Red Sox, lanciava la knuckleball a 65-70 miglia, ed il suo catcher doveva impegnarsi a fondo per tentare di limitare i lanci pazzi, che avvenivano quasi ad ogni incontro.

Nella Grande Mela avviene la svolta per Dickey: dopo solo 8 partenze in triplo A nel 2010, viene inserito nella rotazione ed in 26 partenze colleziona 11 vittorie ed una media ERA di 2.84.

Il club corre subito ai ripari e gli fa firmare nel 2011 un biennale da quasi 8 milioni, con opzione per il 2013 a 5 milioni, che sarà certamente esercitata.

Nel 2011 in 32 partenze posta una solida ERA di 3.28 e vince 8 partite.

Quest’anno poi, l’apoteosi, con 12 vittorie in 17 uscite, una ERA di 2.40, una media K/9 di 9.23 (rispetto a 5.37 e 5.78 degli anni precedenti), una media BB/9 inferiore a 2. Ma i suoi risultati non si fermano qui: si è reso protagonista di 10 vittorie consecutive, ha collezionato 5 uscite con almeno 10 K (il migliore quest’anno in MLB), nonché 6 partenze con almeno 6 IP e non più di 3 H concesse: un dato pazzesco, se si pensa che alcuni grandi della storia, come Tom Seaver, non hanno raggiunto tale risultato in tutta la carriera.

Ha poi lanciato due one-hitter consecutivi (non succedeva dal 1988) ed è l’unico lanciatore dal 1900 con due one-hitter consecutivi con almeno 10 K per uscita. Ha prodotto una striscia di 44 inning e 2/3 senza concedere punti, la seconda striscia della storia dei Mets (Dwight Gooden 1985, 49 IP) e la migliore della MLB dal record di Orel Hershiser di 59 IP stabilito nel 1988. Inoltre si è fermato a 7 uscite consecutive con almeno 8 K e non più di 2 BB, eguagliando il record MLB di Randy Johnson, Curt Schilling e Sandy Koufax.

Tutti questi straordinari successi non sono frutto del caso: Dickey quest’anno ha lanciato un solo wild pitch, ha concesso un solo punto nel primo inning (nell’ultima uscita), ha solo 5 HBP in stagione ed è in testa alla lega per strikeout! E tutto ciò lanciando l’86% di knuckleball ed il 13% di fastball (a 82 miglia di media).

Certo la sua è la knuckleball più veloce della storia, a circa 80 miglia orarie. Ma la particolarità che lo rende, secondo molti, il miglior lanciatore di knuckleball di tutti i tempi, è il suo “controllo”. Hershiser spiega come Dickey abbia iniziato a controllare il lancio, sapendo almeno a grandi linee dove andare a collocarlo. E questo è dovuto al suo modo di lanciare: di solito un knuckleballer non effettua il caricamento ed il lancio come un pitcher normale, ma semplicemente rilascia la palla e guarda che succede. Dickey, invece, effettua il movimento come tutti gli altri lanciatori, e questo oltre ad imprimere maggior forza alla palla, gli permette anche un discreto controllo.

Dickey ha, quindi, aumentato notevolmente il numero di strikeout, ridotto le basi ball, eliminato i wild pitches, aumentato la velocità e trovato un certo controllo. Lancia quasi 5 K per ogni BB ed ha un WHIP di 0.93! E’ chiaro che tutto ciò non poteva che risultare vincente.

Ma non crediate che effettuare questo strano lancio sia operazione semplice: solo pochissimi pitcher nella storia sono riusciti ad impararlo, ed ancor meno ad utilizzarlo con successo. Se infatti si sbaglia e si imprime anche un minimo effetto alla palla, questa perde ogni imprevedibilità, dato che non si fa più trasportare dal vento, e pertanto risulta solo una palla estremamente lenta e dritta, facile preda dei battitori: sempre tornando a Wakefield, quando non era in giornata poteva concedere anche diversi HR a partita, mentre Dickey nelle ultime 3 stagioni ha una media inferiore a 0.75 in questa statistica!

Nella storia del baseball, davanti a Wakefield, ritiratosi a 45 anni, con 6 K/9, 3.37 BB/9, 1.17 HR/9, 4.41 ERA, 186 HBP e 134 WP in 463 partenze, ma anche con 200 vittorie e 2 anelli di Campione del Mondo, tra i knuckleballer c’è solo Phil Niekro, inserito nella Hall of Fame nel 1997, grazie alle 318 vittorie in carriera, di cui ben 121 dopo aver compiuto 40 anni, e con un no-hitter lanciato nel 1973.

Un dato probabile è che Dickey, grazie a questo tipo di lancio che non affatica troppo il braccio e raramente porta ad infortuni, possa calcare le scene ancora per diverse stagioni, come dimostrano gli illustri predecessori citati, e pertanto possa avere tutto il tempo di provare che il pensiero di Hershiser è corretto, ovverosia che resterà nella storia come il miglior knuckleballer di tutti i tempi.

2 thoughts on “Focus on… R.A. Dickey

  1. Non conosco benissimo il Baseball, ma articoli come questi mi affascinano in modo incredibile. Ma come si fa a lanciare una palla senza effetto?????? Incredibile

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