Mai nella storia era successo che, in poco più di un mese di stagione regolare, la metà delle squadre avesse sostituito il proprio closer. Ogni anno gli analisti del fantasy baseball consigliano di non investire in lanciatori nei primi round, e quest’anno si erano spinti fino al 9-10, e lasciavano i closer ancora più in basso. Mai previsione fu più azzeccata.

Chi ne approfitterà sarà, come spesso accade in questi anni, il GM degli Oakland A’s, che ha firmato il free agent Balfour da affiancare a Fuentes, e che ora potrà vendere uno o entrambi questi veterani a peso d’oro, a chi sarà più disperato tra le formazioni sotto elencate.

Vediamo quali sono questi closer in difficoltà, e come le relative squadre stanno rimediando.

American League

New York Yankees: ultimo e certamente più importante è l’infortunio di Mariano Rivera, che in uno stupido salto durante gli allenamenti in battuta dei compagni, vicino alle recinzioni, si è rotto un ginocchio e ha detto addio alla stagione, se non alla carriera. Girardi sembra in procinto di compiere un doppio errore: spostare Robertson come closer e Soriano come setup man. Ora, sappiamo che Robertson è stato fantastico nell’ottavo inning, e che Soriano ha fatto il closer con successo a Tampa Bay, mentre ha fallito come setup negli Yankees lo scorso anno. Ed anche il contratto offertogli (3 anni per 35 milioni) non era certo per fare il rilievo, ma per preparare la successione di Mariano. Perché dunque non fare l’opposto? Non sono solo in quest’analisi e molti esperti americani concordano con me.

La serie con i Rays ha confermato i miei dubbi: in gara 1, sul 5-3 nel nono, palla a Robertson che prima di guadagnare la salvezza ha riempito le basi. In gara 2, sull’1-0 nel nono, palla a Robertson che ha prima riempito le basi, poi concesso il primo punto in stagione per la blown save, poi concesso il primo fuoricampo della stagione per la sconfitta. In gara 3, sul 5-2 nel nono, chance a Soriano che ha concesso solo una infield hit.

 

Boston Red Sox: l’acquisto dagli A’s del sempre infortunato Bailey aveva destato perplessità, e dopo l’infortunio che lo terrà fuori almeno fino ad Agosto, la situazione è subito parsa grave, anche per il contemporaneo spostamento di Bard nella rotazione. Melancon è già finito in triplo A, Aceves va a corrente alternata ed ha dichiarato che non è un ruolo che ama. Tempi cupi.

Tampa Bay Rays: l’infortunio di Farnsworth è stato risolto, come sempre direi, in modo eccellente, con Rodney che è 9 su 9 nelle salvezze. Situazione sotto controllo.

Toronto Blue Jays: l’acquisto dai White Sox di Santos era sembrato un azzardo, per un closer che fino a 12 mesi prima faceva lo shortstop! Ed infatti l’inizio è stato disastroso e l’infortunio è quasi venuto a fagiolo. Ora c’è Francisco Cordero, già closer con i Reds, anche lui non una certezza, ma comunque abbastanza solido. Anzi no, è già stato scalzato da Janssen. Sic.

Passando alla Central Division, ci sono i Kansas City Royals, che hanno perso Soria per la famigerata “Tommy John surgery”. Fin’ora Broxton, ex closer dei Dodgers, ha fatto bene, ma la sua tenuta non è assicurata, sia dal lato fisico sia mentale, come il passato ha già messo in evidenza.

Poi ci sono i White Sox, che avevano iniziato il campionato senza closer, e che avevano scelto Hector Santiago, un giovane che ha subito mostrato alcuni limiti. Gli allenatori hanno prima spostato nel ruolo Sale, per prevenire problemi al gomito, ma il lanciatore si è detto scontento di lasciare la rotazione. Poi, dopo solo una settimana, lo hanno rimesso nella rotazione. Confusi! Al momento sembra Reed il prescelto, un giovane di buone speranze. Situazione comunque incerta, anche se la probabile stagione di transizione permetterà esperimenti vari.

Nella west Division, gli Angels hanno già rimosso Walden, dopo appena 1 blown save, ma già la stagione scorsa era stata incerta. Ora il ruolo è di Downs che sta facendo bene, ma togliere il miglior mancino dalle opzioni di Scioscia non mi pare una scelta ottimale. Meglio sarebbe usare uno degli altri destri, come Hawkins o Izzi, veterani con esperienza nel ruolo.

National League

I Marlins, che si erano svenati per firmare il free agent Bell, lo hanno rimosso dal ruolo dopo 4 blown saves. La sua media K per inning sta scendendo da anni ed il fatto che i Padres non avessero nemmeno provato a rifirmarlo, nonostante il giocatore volesse rimanere, doveva insospettire. Leo Nunez è ancora in patria, e dopo la chiusura del processo relativo allo scambio di identità, dovrà scontare la squalifica dell’MLB, e poi riprendere ad allenarsi, quindi non sembra un’opzione a breve termine. Guillen ne ha provati due o tre diversi, ma sembra che non ci sia null’altro che Bell, ed infatti già venerdì Ozzie ha parlato di un suo ritorno nel ruolo.

Heath Bell è anche lui in difficoltà in questo 2012

Washington ha perso Storen per infortunio, poi ha affidato il ruolo a Lidge, che a sua volta si è infortunato, oltre a non aver convinto, ed ora c’è Rodriguez, che ha collezionato già sette salvezze. Io però non sarei molto fiducioso, anche se Clippard è un’altra solida opzione. Vedremo.

I Reds hanno perso Madson per tutta la stagione, senza avergli visto fare un solo lancio, ed ora il posto è di Marshall, che per il momento zoppica. Chapman è dietro l’angolo, ma i Reds vorrebbero evitare di metterlo nel nono, avendo pianificato un approdo a breve nella rotazione. Trade?

I Cubs, dopo anni di alti e bassi, e un migliaio di basi ball, si sono stancati di Marmol, rimuovendolo dal ruolo. Ma, come i Marlins, sembrano senza alternative valide, anche se per loro la stagione non ha prospettive e pertanto possono permettersi di provare i vari Dolis o Russell.

Poi c’è Houston, che ha tolto il posto a Lyon ancor prima di iniziare l’anno, affidandolo a Myers, che fin’ora non ha deluso. Anch’egli sembra un candidato per una trade profittevole, come già successo con Bourn e Pence nella scorsa stagione.

Ad ovest i Giants hanno perso Wilson per l’intera stagione (infortunio), ma per ora Casilla è stato convincente. Inoltre il bullpen è sempre stato una sicurezza, e le alternative credibili si sprecano.

I Dodgers sono passati da Guerra a Jansen, anche se i ruoli non erano definiti nello spring training.

Infine i Padres, che avevano sostituito Bell con il sempre infortunato Street, che infatti non ha tardato ad andare in DL. Cashner, provato subito nel ruolo, ha fatto vedere di essere ancora solo un “thrower” e non ancora un “pitcher”, dato che le sue 100 miglia orarie vanno un po’ ovunque, ma raramente in zona di strike. Ora si affidano a Thayer, ma Gregerson sembra una scelta più affidabile. Come per Cubs e White Sox, l’assenza di ambizioni stagionali renderà tutto più facile.

Ed i prossimi sembrano i Mets, con Francisco sopra 6.00 di ERA e il duo Rauch-Parnell tonico.

In conclusione, comunque, tutto ciò non può essere un caso: serve che le squadre tornino a proteggere di più i loro closer, non utilizzandoli in “non save situations”. Troppe uscite con 4 o 5 punti di vantaggio al nono, oppure in situazioni di parità, o addirittura facendogli lanciare l’alta del nono con la squadra sotto di un punto, portano a molti rischi ed a pochi risultati.

3 thoughts on “Tempi duri per i closer

Commenta

This site uses Akismet to reduce spam. Learn how your comment data is processed.