Rangers ed Angels sono i nuovi Yankees e Red Sox? Questa la domanda che molti si pongono quest’anno. Ma per rispondere dobbiamo prima capire quali siano i termini di paragone.

Se infatti qualcuno pensasse che tra Rangers ed Angels emergerà una squadra che avrà il maggior payroll dell’MLB per 20 anni consecutivi, la risposta sarebbe no. Se si pensasse che entrambe saranno al primo e secondo posto del payroll della Lega anche solo per alcuni anni, la risposta sarebbe sempre no. Se infine qualcuno pensasse che una delle due squadre vincerà 25 campionati nei prossimi 100 e l’altra nessuno in 90 anni, la risposta sarebbe comunque no.

Invece se il paragone fosse fatto con riguardo alla rivalità in testa alla propria Division, che ha portato Yankees e Red Sox a spartirsi molti titoli in un ampio arco di tempo, con 2 payroll superiori al resto della Division e con l’acquisizione di alcuni dei migliori giocatori della Lega, ecco che allora la risposta potrebbe essere affermativa.

Entrambe le squadre quest’anno hanno a disposizione un roster di prima grandezza: velocità e potenza nel lineup, partenti e rilievi sul monte sono di grande qualità ed in grado di far prevedere facilmente l’arrivo ai primi 2 posti della Division, con passaggio di entrambe le squadre ai playoff. L’unico punto interrogativo per le due squadre è il ruolo di closer, affidato dai Rangers ad un veterano reduce da un grosso infortunio e un anno di transizione (Nathan), e dagli Angels ad un giovane ancora inesperto ed autore di troppe blown saves lo scorso anno (Walden).

Per quanto riguarda le disponibilità finanziarie, queste sono buone ma non eccezionali, anche se per gli Angels abbiamo dei dati più sicuri rispetto ai Rangers. Gli Angels infatti hanno cambiato proprietà nel 2003 (venduti per 184 milioni di dollari all’attuale proprietario Arturo Moreno) ed il loro payroll in questi 10 anni è sempre aumentato, anche se in modo abbastanza graduale. 61 milioni del 2002, 79 del 2003, 100 del 2004, 109 del 2007 e 119 del 2008, 141 del 2011 e 151 di quest’anno. Nessun salto triplo è pertanto pronosticabile in futuro. I Rangers, invece, hanno cambiato proprietà nell’agosto 2010 ed il payroll, dopo 5 stagioni intorno ai 65 milioni di dollari, nel 2011 è saltato a 92 milioni e quest’anno a 120 milioni. In teoria c’è ancora spazio per ulteriori aumenti e la proprietà dovrà svelarci fin dove vuole arrivare nei prossimi anni.

Su come è stato speso questo payroll le differenze sono sensibili, con gli Angels che somigliano agli Yankees, maestri nel firmare contratti eccessivi: dopo il 2002 in cui vinsero le WS, gli Angels non sono piĂą andati alle World Series, e nonostante il payroll non indifferente i precedenti GM, Stoneman e Reagins, hanno commesso diversi errori. Scott Kazmir, Gary Matthews Jr. e Vernon Wells (che è ancora sotto contratto fino al 2014 a 21 milioni a stagione!), sono stati passi falsi evidenti. Quest’anno andrĂ  a scadere il contratto di Torii Hunter, veterano non piĂą ai livelli dei 18 milioni che percepirĂ  nel 2012, così come Bobby Abreu a completare un reparto di esterni molto costoso (9 milioni per lui) e non sufficientemente produttivo. La nota lieta sul lato contrattuale è stata la firma apposta da Jered Weaver per 5 anni a 85 milioni, nell’agosto 2011 con un notevole “hometown discount”, scelta ormai rara e che Weaver ha dovuto spiegare ai giornalisti increduli in conferenza stampa, dicendo modestamente “If $85 (million) is not enough to take care of my family and other generations of families then I’m pretty stupid, but how much money do you really need in life?” (Se 85 milioni di dollari non sono abbastanza per provvedere alla mia famiglia e alle successive generazioni, allora sarei abbastanza stupido. Ma quanti soldi servono realmente in una vita?). Ma anche la proprietĂ  si è accorta di questi sbagli ed in questa off-season ha cambiato GM, assumendo Jerry Dipoto. Le prime mosse del nuovo General Manager sono state roboanti: la firma a sorpresa di Albert Pujols, con una trattativa segreta che ha lasciato tutti di stucco, anche se 240 milioni per 10 anni fino all’etĂ  di 41 anni sono certamente un rischio. D’altro canto, invece, 5 anni per 77,5 milioni sono un buon prezzo per le prestazioni di C.J. Wilson, un mancino efficace ed abituato alla Division.

Riusciranno Rangers ed Angels ad oscurare le altre grandi della American League?

Vanno infine segnalati i fortissimi prospetti Conger (ricevitore) e Trout (esterno), tra i migliori dieci delle Majors, quasi pronti per giocare titolari e che provano come il farm system degli Angels non sia stato per nulla trascurato in questi anni di trades e firme aggressive.

Dall’altra parte, invece, i Rangers hanno un General Manager, John Daniels, che ha firmato nel marzo 2011 una estensione per altri 4 anni, assicurando una continuità manageriale che dura dal 2006. E visti i risultati degli ultimi 2 anni, (2 World Series consecutive, evento che negli ultimi 10 anni era riuscito solo ai Phillies nel 2008-2009), si capisce perché abbiano in lui molta fiducia. La politica è quella di non impegnarsi con contratti a 8 zeri, a differenza dei rivali, ed infatti i contratti più onerosi sono quelli di Kinsler (5 anni a 75 milioni di dollari), Beltre (5 anni a 80 milioni) Young (5 anni a 80 milioni). L’unico sforamento è stato Yu Darvish, con 6 anni e 56 milioni, a cui però vanno aggiunti i 55 milioni spediti in Giappone per poter trattare con il giocatore. Ma per un vero e proprio idolo in oriente, la cui popolarità è superiore al Primo Ministro e può essere paragonata solamente a quella dell’Imperatore (a detta degli stessi giornalisti della Nippon TV), il ritorno economico è assicurato: i Rangers hanno già firmato un contratto con un programmatore di videogiochi giapponese e uno con una televisione nipponica per trasmettere in diretta tutti gli incontri con Yu Darvish sul monte, e stanno trattando l’allargamento a tutte le partite dei Rangers.

La politica è pertanto quella di avere molti bravi giocatori senza impiccarsi per uno solo, l’opposto degli Angels, che facilmente tra alcuni anni rimpiangeranno il pesante contratto firmato con Pujols.

Texas e Anaheim poi hanno due tra i migliori capi allenatori della Lega, sotto contratto ancora per diverse stagioni, entrambi discepoli della “small ball”, il tipico modo di segnare punti utilizzato di solito nella National League e dalle squadre non troppo potenti: molte basi rubate, molti sacrifici, molti out che fanno avanzare i corridori. Strategia che viene ancor più esaltata da queste squadre, anche se piene di slugger di livello.

Entrambe le dirigenze avranno delicate scelte da prendere nell’anno in corso, con le scadenze di contratto di pedine del calibro di Napoli ed Hamilton da un lato e di Haren e Santana dall’altro.

In definitiva, riguardo alla domanda iniziale, il paragone pare calzante solo nel senso che il loro monte ingaggi e la loro voglia di successo nel breve periodo sono molto superiori ai rivali di Division Oakland e Seattle, che stanno ricostruendo le franchigie, e pertanto sembra ragionevole prevedere che finiranno primi e secondi nella AL West almeno per i prossimi 5 anni. Per gli anni successivi molto dipenderà dalla perseveranza che Rangers ed Angels avranno se non dovessero ottenere i risultati sportivi a cui ambiscono, come è successo ad Est.

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