Nessuna settima sfida nella National League: saranno, ovviamente, contenti i tifosi del team del Missouri, un po’ meno dalle parti di Milwaukee e, in generale, i tifosi neutrali. Abituati dalle dieci sfide delle Division Series, il massimo possibile, in molti probabilmente già pregustavano un epilogo lungo almeno altre due partite: perché, in fondo, tra una decina di giorni inizierà ufficialmente l’off-season e per chi è abituato a seguire il baseball tutti i giorni per oltre sei mesi, il periodo invernale sembra interminabile.

Non ha certamente aiutato l’esito dell’altra “semifinale” dove Texas ha impiegato pochi inning per mettere in ghiaccio l’esito del match e la prospettiva di un’eventuale gara-7 è tramontata presto, sotto di colpi di Nelson Cruz e compagni. Le speranze dei tifosi di 29 squadre, dunque, si sono rivolte dunque verso il Miller Park, non tanto per gufare i Cardinals, quanto per prolungare il più possibile l’appendice di questa stagione.

Non è stato così e anzi, ancor più della sfida di Arlington, in Wisconsin l’incertezza è durata appena qualche minuto: dopo le tre partite al Busch Stadium dove i pitchers erano riusciti in qualche modo a limitare le mazze avversarie, il ritorno a Milwaukee è coinciso con una nuova esplosione offensiva, che in gara-6 si è concentrata nei primissimi innings.

Gara-6

La cronaca del match, ora.

Lineup confermato per LaRussa, che sposta David Freese dietro il trio Pujols-Berkman-Holliday, scalando Yadi Molina al numero sette: una mossa che pagherà dividendi altissimi. Roenicke, sempre alle prese con i dubbi nell’outfield, sceglie Corey Hart e Nyjer Morgan ma, nella sfida decisiva, saranno Ryan Braun e Prince Fielder a tradire le attese, chiudendo con un eloquente 0/8.

I protagonisti sul monte sono gli stessi di gara-2, Edwin Jackson e Shaun Marcum: in realtà, definire protagonisti i due lanciatori è certamente esagerato, visto che i due combineranno appena nove out nella serata, concedendo la bellezza di quattro fuoricampo agli avversari.

Freese: eroe di gara-6 e dell'intera serie

Dopo venti lanci Marcum è già nei guai, avendo concesso una run agli ospiti e avendo ancora in base due uomini: ci sono però due out, e le possibilità di uscire dalla ripresa senza ulteriori danni sono concrete. Non è dello stesso avviso David Freese, che spara oltre le tribune a sinistra il primo lancio visto, di fatto già segnando la partita: il lead-off HR di Hart nella parte bassa della ripresa serve solo a ridurre lo svantaggio sul 4-1.

Nella seconda ripresa il partente dei Brewers è già sotto la doccia, sostituito da Chris Narveson che parte forte con tre SO ai primi quattro hitters affrontati: purtroppo per lui e per i Brewers, l’unico a non andare K è Rafael Furcal che firma l’homerun del nuovo +4 degli ospiti. I padroni di casa hanno il merito di non mollare e, nella parte bassa dell’inning, grazie ai due fuoricampo di Weeks e Lucroy ritornano a contatto, 4-5. Marcum forse è già in borghese quando Jackson si avvia verso gli spogliatoi: sarà una lotta tra bullpen e probabilmente LaRussa avrà gioito al pensiero.

In verità la battaglia non ci sarà perché St. Louis con un altro 4-runs inning assesta il secondo scossone alla partita, quello decisivo: apre Pujols con l’ennesimo HR di giornata, chiude Allen Craig, entrato come PH proprio al posto di Edwin Jackson. Nel mezzo la sac-fly di Nick Punto che segna la fine del match di Narveson.

Fernando Salas, entrato nel terzo, completa il primo 1-2-3 inning di giornata, imitato quasi alla perfezione da Hawkins nella parte alta del quarto: back-to-back doubles di Hairston e Betancourt fissano il punteggio sul 9-5 ma con il punto del pareggio on deck, Corey Hart si fa eliminare al piatto dopo essere stato avanti 3-1 nel conto.

Nel quinto inning trova protagonista la difesa dei padroni di casa, che già si era messa in luce negativamente nelle precedenti sfide: a farne le spese è Kameron Loe che si becca le due unearned runs che valgono l’11-5. Nella parte bassa, Carlos Gomez, entrato al posto di Morgan, approfitta del lancio pazzo di Rzepczynski per volare fino in terza e segnare sul ground-out a destra di Braun. Sarà l’ultima run dei padroni di casa, attesi ora ad un lento supplizio fino al termine del match.

Sesto e settimo volano via senza grosse emozioni, grazie all’ottimo lavoro di Takashi Saito e della coppia Rzepczynski/Dotel che anestetizzano per qualche minuto i due attacchi; l’ultimo sussulto lo regala il solito Pujols che contro Francisco Rodriguez mette a segno il suo 46simo RBI in gare di playoff e fissa il risultato sul 12-6 finale.

Mark Kotsay, SO in tre lanci contro Jason Motte, è l’ultimo out della NLCS 2011 che regala il 18simo pennant della storia a St. Louis, il terzo negli ultimi otto anni: mercoledì 19, al Busch Stadium, al via le World Series tra Cardinals e Rangers.

David Freese è il vincitore inatteso, almeno alla vigilia, del primo di MVP di queste serie: chiude con 12/22, 3 HR, 3 doppi, 7 runs e 9 RBI. Pujols, Berkman e Holliday per una notte sono passati in secondo piano.

4 thoughts on “NLCS 2011: St. Louis vola alle World Series

  1. ma?…perchè se St Louis in Regular Season ha vinto 90 partite e Texas 96, il fattore campo è a favore di St Louis?

  2. perchè all’ all star game ha vinto la national legue e dunque assegna il fattore campo a st louis come membro appunto dell’ NL

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