Con 9 RBI in giugno, Josh Hamilton ha portato i suoi alla vetta, in un periodo che ha visto le altre franchigie fallire

Altre due settimane sono passate, ed abbiamo forti scossoni nella classifica e nei rendimenti delle squadre. Oakland sparisce dai tabelloni dopo le 9 sconfitte consecutive maturate contro le squadre della AL East, ed e` ora relegata a 8 partite di svantaggio dalla capolista Texas che ha approfittato della serie contro Cleveland per ristabilire le gerarchie. Malissimo anche Los Angeles, anch’essa impegnata contro Rays e Yankees ed in striscia negativa da ormai 7 giorni.

A godere di questa situazione e` per il secondo report consecutivo Seattle che affianca all’ottimo pitching una produzione offensiva che andremo ad analizzare e che regala agli uomini di Eric Wedge la seconda piazza solitaria di una classifica che si sta sgranando e forse fara` fatica a ricompattarsi.

La division in generale subisce un brutto smacco dalla AL East, che con Rays, Yankees e Red Sox divora Angels e Athletics, squadre in difficolta` palese che perdono fiducia e potrebbe rendere il gruppo poco avvincente da qui a meta` luglio, quando la pausa dara` qualche giorno di tregua alle compagini.

Texas Rangers

Vi avevamo gia` detto che Nelson Cruz e Josh Hamilton erano tornati nel lineup dei campioni della American league. Ora abbiamo anche i primi dati: Texas e` la franchigia che da quel giorno ha messo a segno piu` Home Run ed e` passata da circa 3 run per partita a 5.7, cosa che ha determinato il 10-5 nelle due settimane di copertura di questo report e, con ogni probabilita`, il ritorno al primo posto della division sul 35-29 attuale. La scelta di mettere Cruz al sesto posto del lineup ha pagato, e l’obiettivo di aumentare la produzione offensiva, soprattutto nei momenti della partita in cui conta di piu` e` stato raggiunto.
A gettare qualche ombra su questo argomento e` il recente allontanamento di Thad Bosley, hitting coach, reo di non comunicare troppo con i giocatori, di concentrarsi esclusivamente sul reparto tecnico del gioco. I risultati non erano cattivi (Texas rimane uno dei migliori attacchi della Nazione) ma probabilmente i rapporti erano troppo incrinati ed appena la situazione infortuni si e` fatta migliore, e` stato deciso di accantonarlo.
Continuiamo anche questa settimana con l’ Alexi Ogando-watch. Il partente e` ora 7-0 dopo le ultime due vittorie ed ha concesso 5 ER in soli due incontri sui dodici disputati finora. Ormai si aspetta solo di vedere quando avra` un calo fisiologico dovuto alla sua prima stagione MLB intera, una sorta di “rookie-wall” che potrebbe riportarlo sulla terra prima o poi. Intanto, i Rangers cullano la loro nuova speranza, la loro nuova scommessa stravinta. Necessita di maggiore attenzione il bullpen, unica nota dolente della squadra, che ha perso piu` partita di chiunque ed e` penultimo per partite vinte. Il numero di inning giocati non e` alto, ed e` quindi una statistica da prendere con le molle, ma potrebbe rivelarsi un aspetto spinoso quando le partite peseranno veramente.
A questo proposito, la schedule dei Rangers lascia ben sperare, con serie contro Mets, Athletics, Orioles ed Astros da qui fino all’All-Star game. Siamo pronti a scommettere su una ulteriore impennata nei power ranking della squadra texana.

Seattle Mariners

Quando segnano almeno 4 punti, i Mariners sono 17-2 da fine aprile in poi. Le uniche due sconfitte sono opere delle slavezze mancate da Brandon League, ormai qualcosa a cui i tifosi si devono abituare. Chi segna tali 4 run? Chi puo` impensierire il pitcher avversario tra i giocatori della squadra dello stato di Washington?
Un piccolo aiuto potrebbe arrivare dal farm system. Mike Carp e` un prospetto di 25 anni che ultimamente ha battuto 58 RBi in 57 partite per la squadra triple A affiliata agli M’s. Verra` schierato 3 o 4 volte a settimana, aumentando le opzioni a disposizione del lineup. Nel frattempo, Ichiro fatica (.177 negli ultimi 62 at-bat), mentre Justin Smoak sta vivendo un altro buon momento battendo 4 Home Run nel periodo coperto, ma non riuscendo a battere a casa molti corridori quando non raggiunge le recinzioni. Discorso opposto per Miguel Olivo, spesso decisivo con i suoi RBI per la causa, con un ritmo che potrebbe fargli vivere la migliore stagione della decennale carriera.
Le buone notizie, legate al record in risalita e alla stabilita` di un incredibile rotazione, non sono le sole. Colpisce infatti quanto bene i Mariners abbiano fatto contro Yankees e Rays, vincendo entrambe le serie, quella contro Tampa per 3 a 1 addirittura. Sfruttando il SAFECO Field per ingabbiare le mazze avversarie, Seattle riesce ad imporsi su squadre molto piu` ambiziose o, per meglio dire, accreditate. Mantenendo un buon record interno ed evitando di annegare lontani da Seattle, possono rimanere davvero in corsa sino alla fine, a patto che opzioni simili a Carp vengano trovate con costanza ed il lineup sia strutturato in modo da sfruttare la buona vena occasionale dei veterani.

Los Angeles Angels

Chi vi scrive non crede che ci siano troppe cose che facciano imbestialire Mike Scioscia, manager degli Angels. Ma su una cosa egli non transige: la pazienza al piatto. E` cio` che definisce il suo gioco, cio` che ha fatto vincere molti titoli ai suoi. Pero` troviamo gli Angels in fondo alla classifica degli strikeout concessi, ed in fondo al cosidetto “clutch hitting” con un misero .187 con corridori in posizione punto. Il tutto riassunto nella sconfortante serie persa contro i Rays, punto culminante di un ultima settimana disastrosa, in cui, in 8 partite, gli Halos hanno segnato 15 volte nonostante la loro media battuta di squadra non sia la peggiore della American League ed in assoluta media se consideriamo entrambe le leghe.
Notiamo che, cosa insolita in confronto alle altre squadre, i primi 8 battitori degli Angels per media sono anche quelli che hanno piu` apparizioni al piatto, testimoniando che, caso Morales a parte, LA puo` contare sulla buona salute dei suoi protagonisti. Elemento in piu` che descrive il momento di ‘impotenza’ dei biancorossi, costretti a vedere il loro record inabissarsi senza scuse plausibili.
Sul monte male Joel Pineiro e Dan Haren, anch’essi in un momento di flessione, mentre l’ERA di Hisanori Takahashi non accenna a diminuire. Il rientrante Vernon Wells non e` ancora entrato in ritmo, dopo la pausa di un mese per l’infortunio, ma dovra` cercare di rimettere in pista una squadra intrappolata in un limbo di origine pressoche` ignota.

Oakland Athletics

Un piccolo dettaglio che puo` farci capire meglio il momento degli Athletics. Nell’ultima serie persa contro Baltimore, hanno ottenuto le loro prime vittorie stagionali Matusz e Jakubauskas, due partenti che, per un motivo o per l’altro, erano alle primissime partenze stagionali. Se non vi basta, sappiate che Oakland ha concesso agli avversari 53 run nelle ultime 9 partite perse, una media di poco meno di 6. Ciliegina sulla torta, bruttissime notizie dall’infermeria, dove uno degli astri nascenti della rotazione rischia di rimanere per molto tempo: Bret Anderson ha un gomito mal ridotto, e chiedera` l’intervento, per ora solo con un’opinione, di un chirurgo specializzato. E` inesatto parlare di Tommy John gia` da ora, ma sappiate solo che si e` gia` vociferato a proposito.
I numerosi infortuni in rotazione (Anderson, Dallas Braden, Rich Harden, Tyson Ross, Brandon McCarthy) hanno manmano eroso quanto di buono la stessa stava facendo. Oakland non ha saputo, come Seattle, opporsi di tanto in tanto con un buon attacco. Kevin Kouzmanoff, miglior battitore numeri alla mano degli A’s nel 2010, si riposa in triplo A. Coco Crisp non e` piu` quello di inizio stagione, e Hideki Matsui conferma la nomea di “vecchio bollito”, non battendo per 19 turni consecutivi ed ottenendo cosi` un nuovo record negativo in carriera.

A ben 8 distanze dai Rangers, la squadra di Bob Geren nuota in acqua malsane, somigliando sempre piu` ad un disastro. E il tutto in un paio di settimane. Sicuramente ci sara` una inversione di tendenza (non parleremo di 20 sconfitte consecutive tra due settimane), e vedremo se questa sara` tale da giustificare un minimo di ottimismo prima del break per l’All Star Game, che per la squadra californiana sarebbe meglio arrivasse proprio oggi.

News dell’ultima ora: Geren e` stato licenziato. Al suo posto Bob Melvin, ex D-Backs, in un mossa che Billy Beane ha dichiarato essere figlia della volonta` di deviare l’attenzione dal manager, spesso messo in discussione in questi tempi bui, per concentrarsi sul migliorare le prestazioni della squadra. Un bello scossone, vedremo se alla fine della stagione il nuovo coach ad interim avra` cementificato la sua posizione in sella.

Commenta

This site uses Akismet to reduce spam. Learn how your comment data is processed.