Cliff Lee: i suoi 16 K pareggiano il record di Steve Carlton per un mancino dei Phillies

Classifica sostanzialmente immutata anche se i distacchi si sono assottigliati leggermente negli ultimi 15 giorni: Phillies e Marlins si confermano, ancora una volta, i due migliori team della division e, record alla mano, dell’intera National League. Non è quindi azzardato prevedere che, per il secondo anno consecutivo, la Wild Card della N.L. uscirà da questa division, stando ai risultati dei primi cinquanta giorni di Regular Season.

Il team di Charlie Manuel continua a sfruttare lo stato di forma dei suoi partenti per sopperire alle difficoltà di un attacco che, già di Utley e Brown, registra negli ultimissimi giorni anche le defezioni di Victorino e Ruiz, pur se per un breve periodo. Interessante sarà valutare il contributo del fenomenale seconda-base atteso al rientro entro la fine del mese: gli avversari sono avvisati.

La squadra della Florida rimane saldamente in seconda posizione grazie al contributo di un attacco che si dimostra il migliore nella division (con 4.4 runs a partita) e tra i primi cinque della lega: la poca profondità sul monte è stata per il momento mascherata dalle ottime prestazioni di Johnson e Sanchez, ma la situazione potrebbe non durare a lungo. Il record di 11-4 nelle partite terminate con una sola run di scarto fotografa molto bene la precarietà della classifica dei Marlins.

Come anticipato nell’ultimo report gli Atlanta Braves hanno scavalcato i Nationals nonostante la sconfitta casalinga per 2-1 nella serie chiusa qualche giorno fa: il recente infortunio di Brandon Beachy non dovrebbe condizionare una rotazione che vanta probabilmente la maggiore profondità di tutta la lega. Il problema, al solito, riguarda un attacco in crescita ma ancora in attesa del definitivo salto di qualità.

Con un record di 9-11 nelle ultime 20 sfide, Washington è l’unica tra le cinque squadre a vantare un record in passivo, se pur di poco, nel periodo: facile individuare nell’assenza di Ryan Zimmerman il principale motivo dei problemi di una squadra che si trova agli ultimissimi posti nella lega in termini di runs segnate. Le cosa vanno decisamente meglio tra i lanciatori, ma il distacco dalla vetta sta iniziando ad essere cospicuo.

Completano il quadro i New York Mets che vantano un record identico al team della capitale, ma arrivano da un buon periodo di forma che li ha portati a vincere 12 delle ultime 20 partite giocate: il monte perde, per tutta la stagione, Chris Young ma potrebbe riabbracciare a breve il suo asso, Johan Santana. Dal punto di vista offensivo, merita una citazione Carlos Beltran, autore di una gara da tre fuoricampo contro Colorado.

Philadelphia Phillies (25 W / 14 L)

 

Dopo il prevedibile sweep casalingo contro Washington, nelle ultime nove sfide, chiuse con un bilancio di 4-5, la squadra ha subito più runs di quelle segnate, a testimonianza del trend negativo già evidenziato nei precedenti articoli: la serie vinta contro i Marlins fa da contraltare alle due sconfitte registrate nelle recenti serie contro Atlanta.

A livello individuale, va segnalato l’ottimo periodo di forma di Raul Ibanez (.354 con due HR) che in quindici giorni ha ribaltato completamente la situazione che lo vedeva come autentico buco nero nel lineup di Philadelphia.

Percorso sostanzialmente inverso per Polanco che nel mese di maggio si ferma ad un negativo .220 di media battuta, anche in virtù delle due sole XBH racimolate in questo periodo; curiosamente, il terza base ex-Detroit è anche l’unico del lineup a registrare delle sac-fly, ben tre negli ultimi giorni.

Altri numeri che risaltano a livello personale sono i 18 SO subiti da Ryan Howard nelle ultime 13 partite, una statistica, questa, che spunta regolarmente in questo spazio; decisamente più positivi sono i tre tripli battuti da Shane Victorino e le 15 BB conquistate dalla coppia Rollins-Francisco.

Il leggero infortunio di Roy Oswalt lascia campo libero al trio formato da Halladay-Lee-Hamels che ne approfitta per registrare numeri straordinari: 73 K e 10 BB fruttano, però, solamente due vittorie in nove partenze. L’ennesima dimostrazione di quanto poco rilevanti sia il record W-L nel giudicare il rendimento di un lanciatore.

Positivo, invece, dal punto di vista dei risultati l’operato del bullpen che vede nel closer Ryan Madson (quattro saves) il suo uomo migliore: curioso notare come, in questo caso il rapporto K/BB di 25/23 non abbia minimamente influito sui destini dei rilievi.

Coming up: al termine delle due sfide esterne contro St. Louis, al Citizens Bank Park arriveranno, nell’ordine, Rockies, Rangers e Reds.

Florida Marlins (23 W / 16 L)

Il secondo posto della squadra della Florida inizia ad essere messo in discussione dall’arrivo dei Braves e, soprattutto, dal fatto che la squadra è reduce da appena quattro vittorie nelle ultime 10: come già detto nella premessa è soprattutto il record nelle sfide dal punteggio ravvicinato a fare la differenza per un team che si ritrova con una rotazione piuttosto corta e non sempre supportata dall’attacco.

Greg Dobbs sta disputando una discreta stagione coprendo adeguatamente il potenziale buco nell’hot-corner ma nelle ultime settimane è sicuramente Gaby Sanchez l’uomo in più dei Marlins: .393 di media battuta da 5 doppi, 4 fuoricampo, 6 walks e ben 15 RBI non possono passare inosservati.

Si è raffreddato Chris Coghlan (10 K e appena 9 hits nelle ultime 14 gare) e sta invece sorprendendo il rendimento di Emilio Bonifacio, in campo al posto dell’infortunato Morrison, capace di guidare la squadra dall’alto delle sette BB conquistate: magie dello small sample size per un giocatore da .312 OBP in carriera.

Insieme ai due esterni sopra citati, Hanley Ramirez e Mike Stanton formato un quartetto di giocatori in doppia cifra in termini di eliminazioni al piatto incassate negli ultimi quindici giorni: dato costante per Ramirez, negativo per tutto il 2011, mentre non ci sono problemi per il giovane esterno destro che continua a spedire oltre le recinzioni molte palline, per la precisione cinque nelle ultime 14 gare giocate.

Rotazione ancora spaccata in due e che registra il primo, leggero, calo della stagione monstre fin qui disputata da Josh Johnson: sono in particolare le troppe basi gratis regalate agli avversari, una tendenza comune agli altri quattro della rotazione, a minare il rendimento del pitcher di Minneapolis.

Palcoscenico, quindi, che per una volta spetta a Anibal Sanchez (2-0, 1.40 ERA) e Ricky Nolasco (1-0, 2.66 ERA); nel bullpen riflettori puntati su Edward Mujica che non concede runs in 9 innings di lavoro, mentre registrano 3 BS complessive Chris Hensley e Mike Dunn.

Coming up: due serie casalinghe contro Cubs e Rays, al termine di due match esterni contro i Mets, precedono un lungo tour a ovest per chiudere il mese di maggio.

Atlanta Braves (23 W / 19 L)

Il record di 13-7 negli ultimi 20 match disputati dimostra che i Braves sono forse la squadra più in forma della division, aiutati dalla recente striscia di partite casalinghe che ha indubbiamente favorito i ragazzi di Fredi Gonzalez: dopo la vittoria di ieri notte contro Halladay, Atlanta può vantare la miglior difesa dell’intera N.L. con appena 3.2 runs concesse di media.

La situazione sta migliorando anche in attacco, ma bisognerà valutare l’eventuale impatto dovuto alla possibile assenza nelle prossime settimane di Chipper Jones, alle prese con problemi fisici che potrebbero tenerlo lontano dal diamante fino alla fine del mese. Jason Heyward, altro infortunato eccellente, dovrebbe invece rientrare già nel corso della serie contro gli Astros al via questa notte.

Martin Prado conquista, per distacco, la palma di miglior giocatore nel mese di maggio in virtù di un’AVG. di .317 condita da quattro HR, 11 runs, 15 RBI e cinque BB; molto positivo anche il contributo di Eric Hinske che non ha sicuramente fatto rimpiangere il giovane compagno infortunato chiudendo senza walks conquistate ma con 3 fuoricampo e .379 di media battuta.

A livello generale, poi, spiccano, in negativo, i sei giocatori con almeno 10 eliminazioni al piatto negli ultimi quindici giorni tra cui il nome di Chipper Jones è sicuramente il più inatteso; in lentissima risalita Dan Uggla che continua però a navigare pericolosamente attorno alla Mendoza Line in questo difficile inizio di stagione.

Il miglioramento del lineup è paradossalmente coinciso con il lieve calo di rendimento di una rotazione che ha registrato anche l’esordio di Julio Teheran: Hanson e Jurrjens guidano una rotazione che ha quattro elementi con un’ERA inferiore a 3.40. Rodrigo Lopez e il già citato Teheran dovrebbero essere i favoriti per rimpiazzare l’infortunato Beachy e le prestazioni globali del monte potrebbero risentirne.

Il parco rilievi ha avuto qualche recente passaggio a vuoto, come evidenziato dalle tre recenti BS ma le cifre generali rimangono assolutamente positive: in un gruppo che vanta 55 K, 1 HR e 12 BB in 44.1 innings spiccano gli undici SO, senza walks, del mancino Eric O’Flaherty.

Coming up: la mini-serie interna contro Houston sarà il preludio al secondo lungo viaggio ad ovest della stagione che toccherà Phoenix (D’Backs), Los Angeles (Angels) e Pittsburgh (Pirates).

Washington Nationals (19 W / 21 L)

I problemi principali della squadra risiedono, come già detto, in un lineup che, tra tutte le 30 squadre, vanta la peggior media battuta (.225), la seconda peggior OBP (.298, ultimo posto in N.L.) e la seconda peggior K% con 24.9%, appena meglio rispetto ai Pittsburgh Pirates.

Questi poco incoraggianti risultati trovano un’immediata conferma andando ad osservare le statistiche individuali nel mese di maggio: oltre all’assenza di Zimmerman, pesano i cinque giocatori con più di 15 SO, la mancanza di potenza (nessuno con più di 2 HR battuti) e il fatto che quello che dovrebbe essere il miglior giocatore, Werth, continui a faticare notevolmente nel box di battuta.

In una situazione simile non sorprende, quindi, che a distinguersi, seppur marginalmente, siano due teorici panchinari come Alex Cora e Laynce Nix: il primo, pur senza strafare, è l’unico a limitare al minimo i K subiti, mentre il secondo pur vantando un rapporto K/BB da brividi (15/1) riesce a battere con continuità (.306 AVG) e potenza (6 XBH di cui due oltre le recinzioni).

In coda troviamo i rimanenti 4/5 del reparto interni, ad esclusione del citato Cora, che piuttosto mestamente non superano quota .200 di media battuta: mentre per Ramos è il primo momento negativo dopo una buona partenza e Adam LaRoche si salva, in parte, con 10 BB, per Desmond e Espinosa, 36 K in due, i tifosi possono iniziare a preoccuparsi seriamente.

Tra i lanciatori, Tom Gorzelanny e Jordan Zimmerman sono sembra ombra di dubbio i due migliori elementi della rotazione: l’ex-Cubs, in particolare raccoglie due vittorie nelle sue ultime tre partenze nonostante i quattro fuoricampo concessi agli avversari. Quattro sconfitte in cinque match, invece, per la coppia Hernandez-Lannan e non poteva essere diversamente viste le prestazioni scadenti offerte dai due recentemente (36 hits, 12 BB e 13 K in 26.1 IP).

Come sempre dal bullpen arrivano notizie migliori per la squadra della capitale: Drew Storen si conferma su ottimi livelli grazie a 8.2 shutout innings che valgono quattro salvezze. Molto bene anche la coppia Clippard-Coffey (23 SO, 3 BB in 16 innings), mentre continua il momento negativo di Sean Burnett, un solo SO nelle ultime sette apparizioni.

Coming up: al Nationals Park sono ora attesi i Pirates, mentre da mercoledì la squadra di Riggleman sarà impegnata in trasferta contro New York, sponda Mets, Baltimore e Milwaukee.

New York Mets (19 W / 21 L)

Solamente tre squadre nella N.L. concedono più runs agli avversari dei Mets, che sono anche l’unica squadra della division a vantare un record casalingo negativo: nonostante tutto, però, il team è in ripresa e reduce da sette vittorie nelle ultime 10 sfide giocate, e con lo scontro diretto di questa settimana ha concrete possibilità di conquistare il quarto posto solitario ai danni di Washington.

La notizia peggiore per i tifosi della Grande Mela è rappresentata dall’infortunio, in qualche modo prevedibile, di Chris Young che era stato senza dubbio il più positivo dei partenti in queste prime settimane di stagione: il rientro, non ancora prefissato, di Johan Santana dovrebbe rendere meno problematica la situazione sul monte.

Tra gli hitters, a livello personale, è ancora una volta Jose Reyes a distinguersi in positivo dopo una prima metà di maggio che lo vede battere .316 con più BB che K: l’ottima velocità, poi, gli consente di rubare sei basi e di aggiungere cinque doppi e ben quattro tripli al suo già positivo bilancio.

Non meno impressionanti sono le statistiche di un ritrovato Carlos Beltran che in queste ultime due settimane sembra ritornato il giocatore ammirato a K.C. e Houston: ad una media battuta di .293 si accompagnano cinque doppi e altrettanti HR che portano il suo totale di RBI a quota 15. Le otto BB, a fronte di soli cinque SO, completano il quadro. Abbastanza male quasi tutti gli altri membri del lineup, in particolare Wright e Bay che stanno battendo a maggio sotto la Mendoza Line.

Come evidenziato nello scorso report sono ancora una volta i pochi SO messi a segno la nota negativa del parco partenti: Pelfrey e Capuano, insieme allo sfortunato Young, possono vantare un’ERA sotto 3.00 ma anche 15 BB in poco più di 39 innings di impiego. Continua, intanto, la brutta stagione di R.A. Dickey (0-2, 7.36 ERA) con una knuckleball che danza molto meno rispetto allo scorso anno.

Prestazioni, al contrario, decisamente positive per tutto il bullpen, capitanato come al solito da Francisco Rodriguez che con le sei salvezze di maggio raggiunge quota 12 in stagione (terzo posto in MLB dietro a Nunez e Rivera): 27 hits, 5 ER è quanto concesso dai rilievi newyorkesi in 42 innings sul monte in questo mese.

Coming up: quattro gare casalinghe, contro Marlins e Nationals possono accorciare ulteriormente la classifica prima delle due serie esterne contro Yankees e Cubs.

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