Il GM Jon Daniels, artefice della grande stagione dei Rangers

E’ obiettivamente difficile non coprire di lodi una squadra come quella di Texas, arrivati per la prima volta alle World Series in 38 anni di storia.

Vorrei partire dalla persona che forse meno di tutte ha ricevuto elogi per questa grande stagione, il GM Jon Daniels.

Daniels é riuscita a costruire una squadra da World Series e lo ha fatto con uno dei payroll piu’ bassi della lega, intorno ai 55 Milioni di dollari a inizio stagione, il quarto piu’ basso della MLB.

Lo hanno leggermente alzato di 5 milioni durante l’anno in seguito alla trade che ha portato Cliff Lee, Jorge Cantu e Bengie Molina ad Arlington via trade.

Piu’ di  un quarto di questo monte salari é dovuto all’ingaggio del veterano Michael Young , che da solo si é preso 16 Milioni nel 2010. Young andra’ a occupare buona parte del payroll fino al 2013.

Il resto del roster é costituito perlopiu’ da giovani al minimo contrattuale, da giocatori negli anni di arbitration, e giocatori con contratti a buon mercato ,che non gravano particolarmente sul monte salari della squadra.

Daniels ha preso in mano la squadra nel 2006, ha avuto la bravura di sviluppare uno dei migliori farm system della lega (il migliore secondo Baseball America nel 2008) e di migliorare la squadra attraverso alcune trade.

Non tutto é andato bene, possiamo ricordare di come abbia ceduto l’allora prospetto Adrian Gonzalez per arrivare a prendere Eaton e Akinori Otsuka da San Diego, ma possiamo guardare molto positivamente altre trade che hanno portato a giocatori fondamentali per la fenomenale stagione 2010.

Nelson Cruz , giocatore enormemente sottovalutato nelle minors, arrivato da Milwaukee all’interno della trade Carlos Lee del 2006, il probabile AL MVP  2010 Josh Hamilton dai Reds, Elvis Andrus e Neftali Feliz giunti nella trade Texeira da Atlanta.

Ian Kinsler, Derek Holland, Tommy Hunter, Julio Borbon , CJ Wilson, Mitch Moreland ( e Smoak, prima di essere ceduto),  tutti prodotti del florido farm system texano.

Nei 5 anni precedenti la AL West division ha subito il dominio pressoché incontrastato dei Los Angeles Angels.

La presenza di una delle migliori farm faceva pero’ presagire per i Rangers un futuro roseo, ed era solo una questione di tempo vedere il pennant della AL West finire verso Arlington.75 W nel 2007 , 79 W nel 2008, 87 W nel 2009 per arrivare alle 90 del 2010, che hanno permesso il titolo divisionale.

Benché gli hitters fossero gia’ di ottimo livello negli anni passati, il pitching é stato carente, perché quando il tuo asso risulta essere Kein Milwood e il secondo di rotazione Scott Feldman, non ci si puo’ aspettare di arrivare certo alle World Series.

Daniels ha compiuto mosse per risolvere e migliorare la situazione lanciatori

–         Ha firmato Rich Harden come FA
–         Ha messo in rotazione CJ Wilson, dopo aver lanciato per 5 anni solo dal bullpen
–         Ha firmato Colby Lewis da FA, dopo 2 anni molto positivi nella lega giapponese
–         A Luglio ha preso da Seattle Cliff Lee , cedendo il giovane prima base Justin Smoak e i prospetti Beavan, Lueke e Lawson

Harden non ha avuto una buona stagione, ma gli altri tre hanno avuto stagioni fenomenali e fondamentali nella corsa di Texas verso le World Series.

Lasciando da parte l’asso Lee, le scommesse di Daniels hanno avuto buon esito. Non sempre va bene la transazione bullpen rotazione, ma Wilson ha avuto un’ERA di 3.35 ( FIP 3.56);  non sempre i giocatori provenienti dalla lega giapponese, dove pure hanno ottenuto buoni risultati, lanciano per 201 innings con una ERA di 3.72, ma questo é quello che Lewis ha fatto (e una FIP anche piu’ bassa a 3.55). Ad un costo totale di 5 milioni, in due.

L’acquisizione Lee era piu’ che altro un’aggiunta per i playoff. Al 9 di luglio, data della trade con Seattle, Texas guidava la division con 4.5 partite di vantaggio sugli Angels. Vantaggio che poi si é portato intorno alle 8-9 partite, fino alla fine della stagione.

Gli Angels non hanno mai dato l’impressione di potere competere con Texas per la division, vittima di una squadra in declino con pochi giovani, della perdita di Guerrero finito proprio a Texas e di John Lackeydiretto a Boston e dell’infortunio capitato al 1B Kendry Morales

I Seattle Mariners si erano comportati bene nella Offseason, con l’acquisizione via trade di Cliff Lee, Chone Figgins e Milton Bradley. Ma dietro di loro poco o niente, grande stagione di Felix Hernandez ma squadra che ha perso piu’ di 100 partite.

Oakland era in pieno rebuilding, con una rotazione giovanissima e talentuosa. Ha fatto una grande stagione, ha concluso con un record di .500 e sara’ temibile nel prossimo futuro.

Considerando il pitching, l’ERA complessiva della squadra é stata di 3.93, nono posto nella MLB.
Considerando l’attacco, Texas é stata quinta nella lega per runs scored, nona per slugging. Gli hitters hanno portato 25.3 di WAR ( wins above replacement, statistica che include anche valore difensivo, dati presi da Fangraphs), decimo posto nella lega.

Evidente la buona combinazione di pitching e hitting. Aggiungiamo una division poco competitiva e abbiamo i nuovi campioni della AL West. Nel 2009 l’ERA complessiva di squadra era stata di 4.38, diciannovesimo posto nella lega.

Poi c’é il probabile MVP della American League, Josh Hamilton, che ha  subito un infortunio verso fine stagione che lo ha condizionato nella prima serie di division contro Tampa Bay. Ma la sua linea .359/.411/633 ha dato un contributo fondamentale nella stagione.

E poi Nelson Cruz, Michael Young e Vlad Guerrero tutti con piu’ di 20 HR , un Kinsler da .382 di OBP, Elvis Andrus con buona difesa in shortstop e 32 stolen bases, Borbon con difesa eccezionale in CF e Moreland che ha sostituito degnamente Smoak, ceduto a Seattle, con 9 HR in 47 partite e buona disciplina al piatto. David Murphy, che puo’ giocare entrambi i corner outfield e center, ha garantito buona average e obp.

I playoff hanno avuto sfide molto equilibrate con Tampa Bay prima, decisa in gara 5, e New York poi, sconfitta in 6 partite.

Protagonista della serie con Tampa Cliff Lee, vincitore di gara 1 e 5 , lanciando complessivamente per 16 innings, collezionando 21 K e subendo solo 2 runs.

Poi ottimo nell’unica partita lanciata contro gli Yankees , 8 IP  di un 2 hitter con ben 16 strike out. Hamilton aveva deluso nelle division series, ma nelle championship ha battuto .350 con 4 HR, supportato da un ottimo Colby Lewis che ha portato a casa 2 wins, quella di gara 6 in particolare dove ha concesso solo 3 hits agli Yankees.

Nelle World Series Lee ha avuto due brutte partenze e in generale il pitching di San Francisco era troppo forte con Lincecum, Cain e Bumgarner protagonisti assoluti. San Francisco era sicuramente la squadra piu’ in forma, anche se nel reparto hitting  Texas era fornita di molto piu’ talento.

Rimane il titolo della American League e un futuro che non vede alcun ridimensionamento nella franchigia texana. Potrebbero perdere Lee, free agent a fine stagione, ma i Rangers proveranno in tutti i modi a rifirmarlo con un multiyear deal.

La concorrenza, principalmente quella proveniente da New York, sponda Bronx, é spietata ma i Rangers dovrebbero riuscire a portare il payroll intorno ai 90 milioni, in seguito al cambio di ownership, diritti TV e l’apparizione alle world series. Proveranno a firmare un catcher, visto lo scarso contributo offensivo della coppia Molina/Treanor (Victor Martinez?).

Il resto rimarra’ piu’ o meno simile, potrebbe essere rifirmato Guerrero, Wilson e Lewis sono sotto contratto, Holland potra’ essere inserito stabilmente in rotazione e magari si potrebbe provare a far lanciare da starter Neftali Feliz, specie nel caso di partenza di Lee.

Probabilmente gli Angels spenderanno molto nel mercato FA, si parla con insistenza di Carl Crawford per loro, e Oakland dovrebbe rafforzare l’attacco per supportare in forma maggiore un pitching staff giovane e di ottimo livello.

Se si perdesse Lee, Texas appare in grado di recuperare, avendo i giovani e le risorse finanziarie per poterlo fare.

One thought on “Texas Rangers: la stagione, il futuro

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