E’ da oggi disponibile, in libreria e on line, il nostro libro dedicato allo Sport Americano: “Dinastie – Le franchigie che hanno fatto la storia dello sport americano”, edito da Ultra Edizioni.

Nato da un’idea dei nostri Giorgio Barbareschi e Davide Lavarra, e realizzato insieme ai nostri autori Mattia Righetti, Andrea Cassini, Giovanni “Joesox” Genero Francesco Fiori, si può considerare il punto di arrivo della community di Play.it USA dopo oltre vent’anni di scrittura, riflessioni, discussioni ed emozioni legate al mondo dello sport statunitense, con un focus sulle 4 principali leghe professionistiche: NBA, NFL, MLB e NHL.

Attraverso 16 racconti, viaggeremo nel tempo per rivivere la genesi, e l’epopea, delle squadre leggendarie che sono riuscite a imporsi per lunghi periodi, condizionando gli stili di gioco, le mode, le stesse regole del gioco e la reputazione delle rispettive città: le Dinastie.

Qual è il segreto del loro successo, il filo conduttore che unisce Michael Jordan a Tom Brady, Babe Ruth a Wayne Gretzky, personaggi apparentemente così distanti nel tempo e dalle personalità così diverse?

Come si costruisce una cultura vincente in un contesto caratterizzato da una competitività sfrenata, profondamente tipica del modo di vivere americano?

Questo libro prova a rispondere a queste e molte altre domande, e soprattutto a racchiudere ed arricchire le storie più belle che abbiamo raccontato in tutti questi anni, nella speranza che possa essere un bel regalo per voi appassionati. Per noi, sicuramente, lo è già.

6 thoughts on “E’ uscito “Dinastie”: il nostro libro dedicato allo sport USA

  1. Certo certo, i campioni non servono a niente sono le organizzazioni che vincono, come no. Chiedetelo a Denver che con l’arrivo di Manning ha giocato due Super Bowl vincendone uno, o a Tampa che con Brady è diventata una squadra da Super Bowl quando l’anno prima era 7-9. I Colts dopo Manning non hanno più combinato niente e i Patriots sono sulla stessa strada. Per vincere servono i campioni nel posto giusto. Belichick senza Brady se la sognava la dinastia.

  2. Tutto l insieme…fa le dinastie, sarà interessa te leggere la costruzione di queste squadre, dal Presidente che sceglie il GM….che poi inizia a costruire….poi un po di fortuna ci vuole sempre….appena posso lo prendo….grandi Ragazzi

  3. Ho letto il libro e vi faccio i complimenti: una lettura in primo luogo di grande piacevolezza e in secondo luogo istruttiva, perché mi avete fatto scoprire molte cose che non conoscevo. La sezione basket mi ha messo addosso una grande nostalgia per una pallacanestro che purtroppo non esiste più. Il football è forse lo sport su cui sono un po’ più preparato, ma anche qui siete riusciti a farmi scoprire cose nuove, come l’incredibile storia di Troy Brown. Il baseball è lo sport più romantico e più intrecciato con la storia americana, ed è quindi quello che meglio si sposa con la narrazione letteraria (non è un caso se Hemingway e King, nei loro romanzi, inseriscono molto più spesso il baseball rispetto ad altri sport). La sezione hockey è forse quella più commovente (quanti morti e quanti incidenti) e mi ha risvegliato la passione per uno sport che ultimamente avevo un po’ trascurato.

    Vi faccio un unico appunto: attenzione alle sviste! Ve ne segnalo quattro, così potrete correggerle in una riedizione o in una ristampa:

    – Pagina 121 e pagina 123: parlando della stagione Nfl 2001, dite che i St. Louis Rams sono i campioni in carica. In realtà, i Rams avevano vinto due anni prima (i campioni in carica erano i Ravens).
    – Pagina 132: parlando di Belichick come coordinatore difensivo dei Giants, dite che aveva annullato il reparto offensivo dei Bills nel 1986. In realtà, nel 1986 aveva annullato il reparto offensivo dei Broncos, mentre quello dei Bills lo aveva annullato nel 1990.
    – Pagina 224: dite che Sather ricoprirà il ruolo di allenatore di Edmonton per le successive ventitré stagioni. Probabilmente, intendevate ventitré contando anche le stagioni da dirigente, ma per come è stata scritta la frase sembra proprio indicare ventitré stagioni da allenatore.
    – Pagina 236: “Stavolta però i Kings non si lasciano prendere dall’emozione…”; ovviamente sono gli Oilers e non i Kings.

    • Ciao Nick, grazie per il tuo commento approfondito, i complimenti e le segnalazioni: faremo tesoro di tutto! E’ un piacere avere un lettore come te!

  4. Grazie a voi per quello che fate! Attendo il prossimo libro, magari sulle controdinastie, visto che tifo Jazz, Bills, Padres e Sabres 🤣

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